Nel 2005 qualche soldo girava ancora e la Universal Pictures poteva portare sugli schermi l’ottimo Jarhead di Sam Mendes, tratto dal saggio biografico del marine Anthony Swofford: fra l’Arizona, il Messico e la California si riusciva perfettamente a creare l’Iraq dove inscenare una situazione assurda ed estraniante.
Poi i soldi sono finiti per tutti, così la Universal deve ripiegare sulla solita Bulgaria per le location e affidarsi alla casa bulgara BUFO per co-produrre Jarhead 2: Field of Fire, che in realtà non ha nulla a che vedere con il primo film: è un semplice ed onesto “porno-war”.
Il film esce in patria il 19 agosto 2014 e già il 25 settembre successivo la Universal Pictures lo presenta in DVD italiano a noleggio, in vendita l’8 ottobre successivo.
L’attore Don Michael Paul ogni tanto si improvvisa regista per tamarrate come Infiltrato speciale o Lake Placid 4 (2012), e nel 2014 dirige due film guerraioli: Sniper 5 (2014) e questo Jarhead 2.
Chris Merrimette (Josh Kelly) comincia ad essere un po’ stufo di essere impegnato in missioni di guerra continue, eppure i suoi superiori lo stimano così tanto che se ne fregano di questi problemi e gli ammollano una missione pericolosissima proprio prima che finisca il suo periodo di ferma. Lui e i suoi uomini dovranno portare dell’equipaggiamento ad un avamposto in territorio talebano, ma visto che non è abbastanza pericoloso il gruppo verrà ingaggiato in corso d’opera per una missione ancora più suicida per i SEALs. Caso vuole, infatti, che per la strada abbiano salvato Anoosh (Cassie Layton), una donna che non sanno essere un pezzo da novanta dell’Afghanistan, e deve arrivare viva e vegeta al suo appuntamento con la storia.
La trama è davvero l’ultimo elemento di interesse in questo onesto ma palese “porno-war”: le chiacchiere sono un mero passatempo tra un’azione di guerra e l’altra.
Malgrado sia vistosamente girato in ristrettezze economiche, lo stesso le sequenze d’azioni sono da gustare e gli appassionati del genere avranno sicuramente pane per i loro denti.
Però… siamo drammaticamente lontani dalla qualità tecnico-visiva e dall’impegno sociale dell’ottimo Jarhead: questo sequel apocrifo ne usa davvero impropriamente il nome.
Ah, un’ultima cosa: non lasciatevi ingannare dai nomi importanti nei titoli di testa o in locandina: sono tutti attori che fanno solo una comparsata…
L.
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