Mette davvero tanta tristezza trovare un regista talentuoso come Isaac Florentine impegnato in una piccola produzione drasticamente al di sotto dei suoi standard consueti: dal regista di cult assoluti come Undisputed II e III e altri onesti film d’azione… proprio non ce lo si aspettava uno spy action così escrementizio come Sofia, distribuito anche con il più roboante Assassin’s Bullet.
Uscito negli USA il 3 agosto 2012, dopo aver girato per vari festival, la Optus Home Video lo porta in DVD italiano il 6 marzo 2014 con l’aggiunta del ridicolo Il target dell’assassino.
Il film è disponibile su Prime Video.
Non paga di essere tra le peggiori attrici della storia, Elika Portnoy oltre al ruolo di co-protagonista si permette di firmarsi come autrice del soggetto del film, un qualcosa che invece avrebbe dovuto tenere decisamente segreta.
La Portnoy interpreta Vicky, professoressa bulgara in cura dal dottor Kahn (Timothy Spall) – quanti bulgari si chiamano Kahn? – per degli incubi che la assillano. Ciò che la donna ignora è che è una Nikita bulgara, addestrata ad essere una provetta assassina di terroristi islamici ma condizionata a non ricordarlo; ciò che invece noi spettatori ignoriamo è perché per metà film la professoressa Vicky balli la danza del ventre nei locali di Sofia…
In mezzo a questo delirio cialtronesco, troviamo un povero Christian Slater – che brutta fine per un attore così bravo – impegnato nell’improbabile ruolo dell’agente dell’FBI Robert Diggs, di stanza a Sofia per un programma culturale volto a insegnare l’inglese ai bulgari. Non lo sapevate? È dimostrato che l’aumento dell’uso dell’inglese a Sofia ha aumentato la qualità dell’istruzione. Come dite? Vi sembra ’na cazzata che solo dei dementi americani potrebbero credere? Temo di essere d’accordo…
L’ambasciatore Ashdown (un tristissimo Donald Sutherland: per fortuna è un ruolo piccolo e inutile, perché stringe il cuore a vederlo spuntare da ’sta minchiata) incarica Diggs di tornare sul campo, superando lo shock di aver perso la moglie in un’azione, per mettere le mani sul misterioso killer che sta ammazzando terroristi islamici. Lo so, è una cosa senza senso, ma è inutile farci domande.
Diggs accetta e comincia… a non fare proprio nulla! Per tre quarti di film Slater, quasi omaggiando le spie viveur di un tempo, bazzica localini colorati di Sofia e ammira ballerine totalmente incapaci di danzare: queste sono le uniche indagini che svolge…
Assassin’s Bullet è liquame maleodorante che insozza la carriera di tutti gli ottimi professionisti in esso invischiati, ad esclusione della insopportabile Portnoy, che si è cucita addosso alla propria inettitudine un film all’americana che le fa fare solo una pessima figura.
L.
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