Ci vogliono addirittura due registi televisivi – Stephen Bridgewater e David S. Cass sr. – per curare questa piccola produzione in video di meno di 80 minuti: Prairie Fever.
Il film esce in home video in patria il 29 marzo 2008: non si conosce distribuzione italiana se non un passaggio televisivo su Rai2 il 16 agosto 2009 con il titolo La febbre della prateria.
Preston Biggs (interpretato dalla star televisiva di lunga data Kevin Sorbo) quand’era sceriffo a gestito male una situazione di crisi: con la moglie presa in ostaggio da dei rapinatori, ha sparato convinto di poter beccare il cattivo… uccidendo invece sua moglie.
Passano due anni e, seguendo il canone di genere, Biggs è un alcolizzato e uno sbandato: per guadagnare qualcosa e risarcire dei danni provocati al saloon, si ritrova costretto a scortare tre mogli matte alla stazione.
Sebbene non credo sia riconosciuto a livello medico, pare che la “febbre della prateria” sia un male che colpisce le giovani donne “comprate” per corrispondenza da vaccari in cerca di mogli. Appena le donzelle si ritrovano incatenate in una casa nella prateria, checché ne dica il celebre telefilm… impazziscono! Ritrovarsi legati a un vaccaro puzzolente, nel bel mezzo del nulla, a fargli da mangiare e a sfornargli figli… be’, andiamo, farebbe impazzire chiunque!
Comunque delle diciassette mogli che il reverendo ha fatto arrivare in paese, almeno tre devono essere “restituite” perché ormai fuori di capoccia, e Biggs dovrà accompagnarle nel lungo percorso fino alla più vicina stazione ferroviaria.
Le tre donne “febbricitanti” sono: Lettie (Jillian Armenante: chi se la ricorda come assistente del Giudice Amy nella serie omonima?), Abigail (Dominique Swain) e Blue (Felicia Day).
Durante il viaggio si unisce al gruppo Olivia Thibodeaux (interpretata da una bravissima Jamie Anne Allman: per chi non la conosca, è un’attrice che si è fatta notare perché ricopre il ruolo della drogata-alcolizzata in un numero impressionante di telefilm! Fa davvero uno strano effetto vederla “sobria”!)
Olivia è stata fino a quel momento la spalla del gambler baro Monte James (il mitico Lance Henriksen), losco individuo che l’ha costretta ad aiutarlo nei suoi raggiri incastrandola per un vecchio debito. Stufa del ricatto, Olivia se n’è scappata con il malloppo e ora segue Biggs fino alla stazione.
Intanto il bifolco Frank (Silas Weir Mitchell) ci ha ripensato: ha dato 50 dollari a Biggs perché gli portasse via la moglie impazzita Blue, ma ora suo fratello Charlie (Blake Gibbons) lo fomenta perché rincorra l’ex sceriffo e recuperi i soldi. Ma il fratellone non la sta raccontando tutta…
Onesto e tutto sommato divertente piccolo western televisivo, che non esagera nel taglio chiaramente “familiare” della storia. Ci sono tutti gli elementi classici del genere ma senza pretenziosità: è un prodotto “buono” per chi chieda al western solamente un po’ di intrattenimento e nient’altro.
L.
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Lance Henriksen spunta ovunque, Kevin Sorbo, il miglior Hercules di sempre 😉
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Lance è un mito, e Sorbo qui è un ottimo cowboy ;–)
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Eroe mitico, cowboy, capitano d’astronave 😉 … mi dispiace che purtroppo abbia anche partecipato a quella terribile minchiata di Meet the Spartans (il titolo italico – al pari del film – lo rigetto a prescindere)!
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L’ho trovato anche in filmacci vari, alcuni (come i sequel di Walking Tall) inguardabili e altri (come “L’ora del lupo” o qualcosa del genere) molto simpatici. Ah, a Natale la Asylum l’ha infilato in un film di cuccioli! 😀 (l’ho recensito lo scorso Natale)
Diciamo che non si fa mancare niente 😛
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In effetti sì, i sequel di Walking Tall a ben vedere sono discretamente tremendi 😀 … certo che l’incontro natalizio fra Sorbo e la Asylum – ho letto la tua rece – mi era proprio sfuggito!
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Sono qui apposta: stano le chicche impresentabili! 😀
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