Mentre Darren Aronofsky molla il suo progetto di para-sottomarino Below, contemporaneamente Jonathan Mostow scrive il soggetto di un progetto che riuscirà a gestire in prima persona, sia come sceneggiatore che come regista: U-571.
In lavorazione per la Universal Pictures sin dal 1998, Dino De Laurentiis riesce a far girare parte del film negli studi di Cinecittà: erano 45 anni, a detta dei giornali dell’epoca, che un kolossal americano non veniva girato nella Città del Cinema romana.
Il film esordisce in patria il 17 aprile 2000 e arriva sui nostri schermi il 5 ottobre successivo, facendo il mese prima una capatina al Festival del Cinema di Venezia. La Universal Pictures lo porta in VHS a noleggio il 9 gennaio 2001, in vendita dal 6 febbraio successivo; la Sony Pictures lo porta in DVD dal 25 giugno 2001 e poi torna la Universal, che lo ripresenta in DVD dal 4 luglio 2003.
Nella primavera del 1942 l’Oceano Atlantico è pieno di U-Boat nazisti pronti a colpire le navi degli Alleati, per spezzare la linea di rifornimenti dall’America all’Inghilterra. Quando il tenente comandante Mike Dahlgren (Bill Paxton) richiama al volo il tenente Andrew Tyler (Matthew McConaughey) perché devono partire di corsa per l’Atlantico, è chiaro che qualcosa di grosso bolle in pentola.
Insieme all’esperto secondo Henry Klough (Harvey Keitel), si presenta a bordo del sottomarino S-33 un losco figuro: il maggiore Matthew Coonan (David Keith).
Scopriamo che è principalmente lui l’organizzatore della missione, nata per mettere le mani sulle celebri macchine Enigma: i codificatori nazisti dalla cui trascodifica dipende la vittoria della Seconda guerra mondiale. L’equipaggio dovrà fingersi nazista per entrare a bordo del sottomarino U-571, in attesa di riparazioni, impadronirsene e tornare a casa con una Enigma.
Entrare nell’U-571 e avere la meglio sull’equipaggio non è molto difficile, ma la parte impegnativa arriva quando si dovrà sopravvivere a un’infinità di problemi e di attacchi che metteranno costantemente in pericolo la missione.
Il film è un prodotto tecnicamente impeccabile ma la sceneggiatura è devastante: è una lunga e ininterrotta sequenza di problemi troppo sovrapposti per risultare credibili. Ogni cosa che possa andare male andrà male, e ogni volta ci saranno esplosioni, acqua e riprese serrate. Alla lunga diventa tutto noioso e ogni briciolo di tensione svanisce nel nulla.
Gli attori sono tutti ottimi – compreso Jon Bon Jovi in un piccolo ruolo – ma davvero sprecati in un film impostato completamente sul montaggio serrato di esplosioni a bordo: un briciolo di studio dei personaggi non avrebbe guastato.
L.
Anche se io ODIO Bon Jovi… devo ammettere che è un bel film 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma lo odi come attore o come cantante? 😛
"Mi piace""Mi piace"
Pingback: Fury, o la Concupiscenza del mondo (2014) | Il Zinefilo
Pingback: Uscite home video maggio 2017 | Il Zinefilo