Il famigerato sceneggiatore Kenneth M. Badish scrive ben quattro film nel 2005, prima che lo fermino a bastonate e gli impediscano di lavorare ancora in questo campo se non saltuariamente.
Abbiamo già visto il primo (Metamorphosis), il terzo (SnakeMan) e il quarto (SharkMan), ed ecco dunque il secondo, di cui in realtà Badish ha scritto solo il soggetto lasciando che Michael Hurst si macchiasse della colpa di firmare la sceneggiatura. (Hurst lo abbiamo incontrato per il suo Hardwired del 2009.)
La gargarozzona Nu Image Films, che vuole imperversare in ogni genere cinematografico, il 5 marzo 2005 presenta Mansquito.
La stessa Nu Image, con la MHE (Mondo Home Entertainment), lo porta in DVD il 10 settembre 2008 a noleggio, e in vendita dall’8 ottobre con l’incredibile titolo MosquitoMan: Una nuova razza di predatori.
Già ho avuto modo di dolermi della povera sorte toccata al regista ungherese Tibor Takács, bravo professionista condannato alla serie Z dopo ottimi esordi anni Ottanta come Non aprite quel cancello (1987) e il mio amato Sola… in quella casa (1989).
Negli anni Novanta si era già capito che il povero Takács era destinato alla serie B, ma poi con lo scoccare del Duemila è iniziata la Z conclamata: recentemente lo abbiamo incontrato in Meteor Storm (2010) e nell’allucinantemente ridicolo Spiders 3D (2013).
Siamo in un futuro in cui un virus ha contagiato migliaia di persone: il virus della cialtroneria, che ha colpito quasi esclusivamente gli sceneggiatori!
Potrebbe essere l’occasione giusta per toglierci dai piedi un mare di inetti, invece la dottoressa Jennifer Allen (Musetta Vander) e il suo assistente Aaron Michaels (Jay Benedict) stanno per creare un vaccino contro questo nuovo virus.
Per completare la sperimentazione il virus andrebbe testato su un essere umano: che ne dite di provare sul regista, così mettiamo fine alle sue sofferenze artistiche? Invece optano per un detenuto.
Durante un sanguinoso tentativo di fuga, il detenuto Ray (Matt Jordon) riesce ad evadere dal laboratorio ma non si sottrae alla sperimentazione: nella fuga infatti rimane infettato dalle misteriose sostanze prodotte nel laboratorio, e inizia così… a trasformarsi in zanzarone!
Come prima tappa si presenta a casa della fidanzata per una bella scorpacciata di sangue fresco, e comincia poi a fare il classico mostro del cinema: appare nei punti più impensabili e sempre quando la vittima è sola.
Intanto il tenente Thomas Randall (Corin Nemec) cerca di risolvere gli strani omicidi con l’aiuto della dottoressa Allen, ma questa si comporta in modo strano: annusa costantemente fiori e prova una irresistibile attrazione per il sangue. Non è che, niente niente, mi si sta inzanzarendo pure lei?
Mentre la bella Allen si trasforma in Zanzarona, il Zanzarone Farfallone la insegue con evidenti motivazioni copulatrici, mentre ammazza gente a caso e distrugge la città.
Con l’ultimo brandello di umanità rimastole, la Allen riuscirà a raggiungere il laboratorio e a risolvere con un colpo solo l’epidemia che ha colpito il mondo. E già che c’è, a schiacciare pure il Zanzarone!
«Avevamo carta bianca per Mansquito – racconta Takács in un’intervista del 2012 al blog birthmoviesdeath.com. – I produttori avevano detto che volevano un film su un tizio che si trasformava in insetto: potevamo divertirci con il soggetto e rendere qualche omaggio ad altri film simili. Abbiamo girato in Bulgaria per le ristrettezze del budget e abbiamo fatto cose assurde che non avremmo mai potuto fare qui [in America]. C’è anche un minimo di grafica computerizzata, ed abbiamo usato un misto di virtuale e riprese dal vivo. Avrei voluto che il costume del Mansquito fosse stato migliore, ma comunque ha funzionato alla grande.»
Piange il cuore a sentire un bravo regista definire “alla grande” un risultato che farebbe schifo a una zanzara: mi sa che il povero Takács sta facendo buon viso a cattivo gioco…
Si sente che dietro MosquitoMan c’è la mano di un bravo regista e in generale di un cast tecnico di qualità, ma tutto è sprecato nella Z più pura… e visto che si parla di zanzare, è la lettera più indicata.
L.
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La serie Z è giusta per l’uomo ZanZara 😉 Povero Tibor Takács veramente caduto nel dimenticatoio, ho visto il suo Spider3D ed è veramente una porcata insalvabile, Musetta invece l’ho vista di recente in un episodio di “Buffy” 😉 Detto questo la quadrilogia si completa, anche se qui sembra davvero la brutta copia della mosca di Cronenberg… Cheers! 😉
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E ancora leggo in rete qualcuno che esalta “Spiders 3D”: forse vede la bella locandina e crede che il film mantenga la stessa qualità 😀
Qualche scena di “MosquitoMan” è innegabilmente girata pensando proprio alla Mosca di Cronenberg, ma capisci che la qualità è un miliardo di volte inferiore…
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un’incrocio tra La mosca e Species mal riuscito,comunque mi hai contagiato ho visto 2 film strapremiati ai razzies :L’uomo del giorno dopo e Showgirls (mamma mia Elisabeth Berkley nuda,anche se la sua carriera e stata stroncata dal film),e il tuo idolo di filmacci Robert Davi.
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Comunque quelli che citi sono film di serie B, pencolanti e sicuramente degni del Premio Pernacchione, ma siamo lontano dal liquame diarroico della serie Z 😀
Robert Davi è un mito, negli anni Ottanta lo adoravo, ma certo che da caratterista può solo fare piccoli ruoli qua e là, ed oggi le migliori offerte vengono dalla serie B-Z
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mamma mia questo è propio un film disgustoso e mi veniva da star male quando vedevo le immagini come quelle che ci sono su questo sito comunque questo oltre a SharkMan sono 2 film brutti e inutili ma che vadano nel dimenticatoio per sempre
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Concordo, purtroppo invece capita ancora che girino, magari in TV…
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