Non passano neanche due anni dal quarto film, che già la New Line Cinema va in crisi d’astinenza: vuole un quinto titolo, a riprova che dopo il Duemila il film sono principalmente da consumare in piedi, sul posto, per sputarli una volta usciti dal cinema. Non rimane nulla dopo due minuti dalla visione, figuriamoci dopo due anni!
Proprio perché questi prodotti sono più effimeri di una candela spenta, non è che possiamo buttar via palanche: serve gente che venga via a due soldi. Per esempio uno sceneggiatore cialtrone: basterebbe il primo stronzo che passa…
«Eccomi!» grida Eric Heisserer. «Ho esordito l’anno scorso sceneggiando il remake di Nightmare e già sto scrivendo il remake di The Thing: se mi assumete lavoro gratis, ma voi poi mi producete un progetto che ho nel cassetto.»
Così Heisserer viene ricompensato e nel 2013 dirige il film la cui sceneggiatura teneva nel cassetto: l’assurdo Hours con Paul Walker… che esce al cinema un mese dopo la morte di quest’ultimo: se questa non è una final destination!
Anche il regista dev’essere più che economico, un esordiente che possa lavorare a capo chino senza chiedere troppo: per esempio il televisivo Steven Quale, che ritroveremo in Into the Storm (2014).
Presi un po’ di attorucoli a caso, il cast è pronto: via con Final Destination 5.
Uscito in patria il 12 agosto 2011 e il 7 ottobre successivo in Italia, la Warner Home Video lo porta in DVD e Blu-ray italiano dal 22 febbraio 2012.
La storia ormai la sapete a memoria: è la stessa identica dei quattro precedenti film. L’unica differenza è che l’incidente iniziale si svolge a bordo di un pullman pieno di colleghi di lavoro diretti ad un corso aziendale.
L’incidente che apre il film è particolarmente spettacolare: non “ruspante” come quello del secondo film, con acrobazie di auto, ma ovviamente pieno di effetti speciali e di effetti digitali, dal risultato comunque molto gradevole e splatter quanto basta.
Il protagonista “visionario” è stavolta Sam (Nicholas D’Agosto) che ricalca tutto ciò che fanno i suoi quattro predecessori, anche se stavolta un minimo di buon gusto ha portato a sopprimere la “veggenza” che ha funestato il quarto episodio.
Arrivati ad un certo punto, si sceglie di puntare di più su un twist di sceneggiatura poco sviluppato prima: il fatto che uccidere qualcun altro risparmia una vita: se i ragazzi “destinati” uccidessero qualcuno, potrebbero salvarsi.
Inizia così una parentesi gradevole del film, in quanto a differenza degli altri titoli – dove i protagonisti cercano inutilmente di salvarsi – comincia una guerra tra gli ultmi tre rimasti in vita.
SPOILER – – – SPOILER
Nel finale il film supera se stesso, perché i due protagonisti sopravvissuti – convinti stupidamente di aver fregato la Morte – partono per Parigi… sul volo aereo del primo film!
Con questa spettacolare citazione ciclica, il cerchio si chiude e scopriamo che Final Destination 5 è un prequel del primo titolo!
FINE SPOILER – – – FINE SPOILER
«Alla Morte non piace essere presa in giro» (Death doesn’t like to be cheated). Dopo il secondo film a sorpresa torna il becchino Bludworth, sempre interpretato dal mitico Tony Todd: è giusto una comparsata di pochi secondi, ma fa sempre piacere.
Quest’ultimo film aggiunge una ricca dose di splatter digitale che si lascia ammirare con piacere, anche se è sempre una versione light della sana macelleria d’un tempo.
Il copione è fisso quindi dopo un po’ la noia regna sovrana, ma per fortuna è l’ultimo episodio: siamo giunti… alla destinazione finale!
L.
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Eric Heisserer è uno sfigato, con quel CV non dovrebbe lavorare nemmeno più su Marte 😉 Me lo ricordo questo solo perchè nel tuo ottimo commento ai citato Parigi, m ricordo quel’asssurdo finale, per un film che è un pò tutto assurdo, inoltre è pieno di uccisioni pescate dagli altri film, comunque ai ragione, dopo due minuti lo si dimentica presto, non mi ricordo mai se è stato questo o il capitolo precedente a mostrare le prime tette in 3D (da quanto queste tecnica è tornata ad infestare i film nei primi anni 2000), in ogni caso non passerà alla storia nemmeno per quello 😉 Cheers!
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Per non averci fatto caso, evidentemente è una scena malfatta e breve.
Questi film più che nella storia entrano nella cronaca nera 😀
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gli effetti speciali in 3D sono un po esagerati e mi sarebbe piaciuto vederlo al cinema ma pazienza e poi il finale fa pensare a un seguito come gli altri
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Magari volevano fare altri titoli ma poi alla fine non se ne è fatto niente. Tra qualche anno scatta il remake-prequel-sequel-reboot e si ricomincia 🙂
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