Grazie ad un’ispirata intuizione di Cassidy del blog La Bara Volante, sposto a mercoledì l’appuntamento con i filmacci di Wesley Snipes, cioè il ciclo… “Wedlesday Snipes”!
Lunedì 18 aprile 2005 Wesley Snipes deposita all’U.S. District Court di Los Angeles una denuncia in cui chiede 5 milioni di dollari di risarcimento per danni. L’attore ce l’ha con la New Line Cinema perché afferma di essere stato informato troppo tardi che la regia di Blade Trinity era stata affidata a David S. Goyer, sceneggiatore dei precedenti due Blade con cui aveva profonde divergenze creative, e in generale Snipes si è sentito costretto a interpretare un film pessimo – che infatti è un tonfo al botteghino – con un cast da cui sono state cassate tutte le minoranze etniche e con una sceneggiatura infantile votata completamente alla nascita di personaggi per futuri spin off. (Che, ringraziamo Dio, non ci sono stati.)

Titolo italiano preso durante il passaggio su Spike il 20 febbraio 2018
La New Line Cinema non rilascia dichiarazioni, ma guarda caso l’IRS fa un accertamento fiscale e chiede a Wesley perché non risultino pagate le tasse dei proventi ricevuti dal film – proventi che l’attore lamenta siano inferiori al pattuito – al che la risposta è geniale: è stato ingaggiato da una compagnia con sede in Svizzera e ha girato in Canada, quindi non deve pagare le tasse agli Stati Uniti.
Dopo avergli fatto notare che non funziona così, che la New Line Cinema non ha alcuna “esenzione canadese”, l’IRS rilancia l’accusa: dal 1999 al 2004 l’attore ha guadagnato 38 milioni di dollari senza pagare alcunché di tasse. Malgrado la risposta sia sbrigativa – il mio commercialista m’ha fregato! – inizia un processo che finirà nel 2010 con circa tre anni di carcere per Snipes, al Pennsylvania’s McKean County Prison.
Proprio nell’agosto 2013 la Marvel si riprende i diritti sul personaggio di Blade e già nell’agosto del 2014 iniziano a circolare voci di corridoio che dureranno fino al recente ComiCon 2015: Blade 4 potrebbe essere dietro l’angolo, e Wesley non ha mai negato interesse per la cosa.
Quell’aprile 2005 non si ha sentore di una futura ipotetica rinascita, e un blogger geniale vaticina quello che sta per accadere:
Credo che Wesley debba considerarsi fortunato ad avere ancora il ciclo di Blade, visto che è l’unica cosa che ancora lo tiene lontano dal condividere il destino di Seagal e Van Damme.
(Robin2099, 2005)
Robin2099 ha preso in pieno il futuro di Wesley…
Noi italiani siamo abituati alla spazzatura, ce la fanno mangiare tutti i giorni e non ci badiamo più, ma per gli spettatori americani i film girati esclusivamente per il mercato home video sono l’infamità più infame che esista.
In un’intervista del 2014 il “Telegraph” parla di «straight-to-DVD ghetto»: hai davanti un attore di colore, accusato di far parte di associazioni separatiste nere legate (si dice) a milizie private… e parli di “ghetto”? Questo però rende bene come considerano gli americani quelli che per noi sono film trasmessi quotidianamente in TV e presentati come “grande cinema”.
Ad aprile 2005 Snipes deposita la richiesta danni, e la sua carriera può dirsi finita: sale su un aereo e va in Romania a girare 7 Seconds, che esce direttamente in video il giugno successivo…
Il secondo passo verso il baratro di Wesley glielo preparano i fratelli Travis e Tyler Spangler, che scrivono un soggetto insieme a J.S. Cardone, sceneggiatore e regista di quel piccolo cult che è Radio Killer (1998) e all’epoca fresco di Sniper 3 (2004), il titolo migliore di quella saga.
La Andrew Stevens Entertainment compra il soggetto dei tre marmittoni sceneggiatori e chiama la Castel Film Romania, gridando «Abbiamo il copione! Ora ci serve un regista bravo da sputtanare: come si chiama quell’inglese che ha esordito nel 2002 con Long Time Dead?» Si chiama Marcus Adams, e dopo aver lavorato con Snipes scompare nel nulla…
The Marksman esce in patria il 6 settembre 2005, e la Sony Pictures lo porta in DVD italiano dal 19 dicembre 2005 con il titolo Nuclear Target.
Snipes interpreta un super-soldato così bravo, ma così bravo… che lo chiamano il Pinturicchio! Va be’, in inglese suona meglio: Painter.
Non fa gioco di squadra, anzi lui è quello che la squadra la mette a dura prova perché dia il meglio sul campo di battaglia. Solitario nella notte va perché i suoi uomini tentino di fermarlo: ovviamente non ci riescono, perché lui è il Pinturicchio!
La squadra operativa ha sì un capo, il capitano Naish (Anthony Warren), ma in realtà è un fantoccio umiliato dal nostro protagonista: è un mistero come i suoi uomini possano ancora seguirlo.
A Kamshev, villaggio della Cecenia, il generale russo Egor Zaysan (Dan Badarau, che ha appena incontrato Snipes in 7 Seconds e che sempre nel 2005 incontra pure Seagal in Black Dawn) ha preso possesso di una centrale nucleare in disuso per riattivarla, salirci sopra e lisciandosi i baffi gridare «Il mondo è mio!» Non è proprio descritto così il suo piano, ma ci siamo capiti.
Ha rapito anche nove scienziati di cui quattro di nazionalità statunitense, quindi il Governo manda la squadra di Pinturicchio in missione segreta: deve liberare gli ostaggi e neutralizzare la centrale nucleare. Ma è chiaro sin da subito che gli ostaggi non sono la priorità: se ci riusciamo a salvarli bene, se no… ciccia!
Inizia l’impresa solitaria del Pinturicchio, che mentre i suoi commilitoni cadono in trappola e si fanno ammazzare come tonni – non è che li abbia addestrati poi così bene! – lui balla da solo e fa fuori tutti i ceceni senza manco ricaricare.
Come dicevo, non è ancora il tempo della Z tonda per Snipes, Nuclear Target è un onesto warmovie di serie B con anche qualche bella scena di combattimento e un’ottima musica firmata da Eric Wurst, da tempo specializzato in colonne sonore per film d’azione.
I set romeni costano poco e le armi nell’est Europa non sono certo un problema, così abbiamo carri armati che buttano giù caseggiati e bombe che esplodono in ogni dove.
Detto ciò, l’assenza di una fotografia e di una regia incisiva rendono il film non troppo dissimile dalle porcate di serie Z, e la recitazione robotica di Snipes – che non sembra minimamente interessato a recitare neanche un solo istante – rendono Nucleare Target davvero l’inizio della fine della sua carriera.
L.
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“Arrivo Wespley, non sparare, sono sempre stato un tuo grande fans!” 😉
Adesso ho capito perchè Wes era così scazzato nel terzo Blade, nessuno vorrebbe essere diretto da Goyer ammettiamolo! La battuta su Vampiri e avvocati è un colpo di genio, sto ancora ridere 😀 Sembra una roba fatta per far esplodere la Romania, dove è tutto low cost anche le esplosioni, a questo punto spero in Blade 4, o spero di arrivare a Mercoledì prossimo, hai sfornato un altra rubrica che mi leggerò di gusto… Grazie per la citazione 😉 Cheers!
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Almeno in “7 seconds” Wesley recitava: qui è vistosamente svogliato, sebbene si lanci comunque in qualche bella scena d’azione “sbruffona” (tipo quando affronta a mani nude un carro armato 😀 )
Il pensiero di essere affiandati da Hannibal King, o come si chiama il demente co-protagonista di Blade Trinity, farebbe scappare chiunque in Romania 😛
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Mi ero sempre chiesto come mai fosse scomparso, ho visto i Blade tutti insieme un giorno che avevo la febbre, se esce il 4 mi metto nudo nella neve e me li riguardo tutti, i film che vedi dal letto quando sei malato sono sempre i migliori! Aveva fatto un film, si chiamava tipo i signori della guerra, in cui faceva una mossa troppo sghicia che ho sempre cercato di rifare, con disappunto degli astanti! Mitico wesley e mitico etruscus!
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The Art of War appartiene ancora al periodo d’oro di Wesley (il sequel già è più zinefilo) e il bello dell’attore è che ha sempre saputo dosare con abilità le tecniche marziali mostrate in video, così da non finire nel ghetto di Seagal 😀
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A me piaceva molto di più il primo Blade(più cupo) anche se tutti dicono che è meglio il secondo di Del Toro(mamma mia quanto era soporifero Pacific Rim),I.R.S(era anche una gimmick di wrestling) non scherza non è come da noi la ti fai la galera famoso o non famoso.
Proprio ieri ho registrato Nine lives con Snipes(spero che sia guardabile).
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Anch’io ce l’ho in scaletta da vedere, Nine Lives, visto che è uno degli ultimi film di Snipes almeno di serie B, prima della Z.
L’IRS americana è incredibile, puoi essere chi ti pare ma se sgarri ti ingabbiano! In Italia invece ti candidano e ti salvano 😀
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Nel mio paese un’industriale aveva riciclato all’estero 200 milioni di euro……………
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Beh, Snipes potrebbe risollevarsi dalla serie Z facendo tesoro della sua recente esperienza al gabbio, per esempio… Metti, che so, proponendo un quarto capitolo di Blade dove i suoi nemici succhiasangue sono infiltrati ad alto livello nell’IRS, e non potendo battersi ad armi pari con lui cercano di incastrarlo per evasione fiscale (naturalmente, si tratterà di un complotto ordito da un uber-vampiro commercialista) 😀
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ahahahahha “Blade 4: IRS” sarebbe un ottimo titolo 😀
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“Wesley Snipes che fa cosa” potrebbe essere riassunto così
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