Ci sono film in grado di far saltare le poltrone dei dirigenti RAI, e solo il Zinefilo ve li racconta! Film di denuncia sociale o di politica scottante? No: western con le tette!
Durata solo quattro anni, la Sunset Films International ha fatto in tempo a regalare pessimi ottimi film: tutto pane per il Zinefilo!
Sotto lo pseudonimo di Robert Swanson, il mitico Jim Wynorski – autore di valanghe di mitici filmacci che abbiamo già incontrato in Tuono nel deserto (1999) e Sea Ghost (2004) – firma questo onesto piccolo western dal titolo Hard Bounty, uscito in home video il 18 aprile 1995.
Il film arriva in Italia prima in TV, su Rai2 nella notte dell’11 ottobre 1999 con il titolo Taglia che scotta; poi in DVD Eagle Pictures il 10 marzo 2003 ma stavolta con il titolo Cacciatori di taglie.
Il cacciatore di taglie Kanning (Matt McCoy), noto anche come Spirito Santo (Holy Ghost in originale), comincia ad essere stanco del proprio lavoro: ogni notte deve fare i conti con i cadaveri di cui ha riscosso la taglia, e il numero aumenta ogni giorno.
Quando uccide una coppia di giovani, con una taglia sulla testa solo perché il padre della ragazza non ha visto bene la fuga d’amore, capisce che è l’ultima goccia: decide di cambiare attività e con i soldi guadagnati si compra il saloon cittadino.
Il saloon ha anche un bordello annesso, dove lavora Donnie (una irriconoscibile Kelly LeBrock) che è rimasta in città solo perché ama Kanning: riuscirà questi ad allacciare con la donna una storia d’amore o si limiterà a farle da pappone?
Intanto una banda criminale sta organizzando una rapina alla banca locale, ma non sa che Kanning vigila e la sua pistola non perdona. Così come non sa che le squillo della città sono molto più agguerrite di quanto si possa pensare, e ci metteranno poco ad organizzare una vera e propria posse.
Alla sceneggiatura troviamo Karen Kelly, attricetta anni Ottanta che negli anni Novanta si è specializzata in sceneggiature ad alto tasso erotico (o almeno così è nelle sue pie intenzioni).
Il film vanta una variopinta collezione di tette al vento (tutta plastica, ovviamente, ma tanto è solo da guardare). Quando il 30 novembre 1999 con poca lungimiranza Rai1 trasmette il film alle 10 di mattina, succede un guaio. «Raiuno blocca film a metà: troppo hard» è lo strillo del quotidiano “La Stampa” del giorno successivo!
«Dopo una mezzoretta i responsabili di rete sono impalliditi: il film drammatico non risparmiava nudi e scene di sesso, decisamente inadatti al pubblico mattutino e ancora più inopportuni dopo il richiamo inoltrato da Pierluigi Celli [contro la volgarità in televisione]. In pochi minuti, in prossimità della fine del primo tempo, il direttore di Raiuno ha deciso di interrompere il film e di mandare in onda al suo posto un episodio del più “castigato” telefilm Thunder Alley».
Il pezzo si conclude specificando che Taglia che scotta è andato in onda per sbaglio e Raiuno si scusa per l’accaduto. È scontato che il film da quel momento è scomparso dai palinsesti televisivi…
A sorpresa il film presenta alcune battute da ricordare. Una per tutte è quando Kanning cerca di spiegare a Donnie che non può armarsi e vendicare la sua amica, e la donna risponde:
Io non posso fare solo due cose. La prima è l’amore con una donna, l’altra è la pipì contro un muro: ma stando ai fatti, rimpiango solamente di non poter fare la seconda.
L.
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Quella è Kelly LeBrock?? (“Voi siete i good old boys?”) Oh mammasaura!
Bastano un pò di tette a fare tremare la Rai, le poppe sono più pericolose dei revolver…. Che strambo Paese (a forma di scarpa) il nostro 😉 Cheers!
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Le poppe più veloci del West 😀
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Ricordo la vicenda XDDD
Fu protagonista di un’intera puntata di Blob la cosa, oltre che di diversi programmi di satira che percularono il direttore di rete di allora (freccero mi sembra)
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Addirittura? Ecco il potere del western con le tette 😀
Mi fa piacere che la RAI mandi in onda film senza vederli prima: per fortuna ha risolto il problema abolendo il cinema…
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Era quasi successo anche con un signor titolo, e cioè La Casa di Raimi, trasmesso integralmente in prima serata su Rai 3: nessun cazzone si permise di bloccarlo, ma non tutti apprezzarono il coraggio di quest’iniziativa, no. Ricordo ancora il commento di un criticuzzo di giornale che dimostrava chiaramente di non aver mai nemmeno sentito parlare del film (rendendosi piuttosto ridicolo), terminando con l’amichevole proposito di “strizzare” le parti basse a chi aveva osato tanto. Più che altro, credo, a chi aveva osato sfidare la sua ignoranza cinematografica 😀
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I criticuzzi da giornale fanno molta più paura dei film horror! E troppo spesso si vede che sparano alla cieca e non hanno idea del film che stanno recensendo: ancora oggi, in libreria, trovi un noto dizionario del cinema secondo cui in “Colpi proibiti” Van Damme è un poliziotto a cavallo… ma ‘ndo l’ha visto il cavallo??? 😀
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Ah, ah, ah! Questa vicenda me l’ero persa: devo recuperare tale chicca solo per questo motivo. 😀 Oltretutto Holy Ghost/Spirito Santo non e` un omaggio all’omonimo spaghetti-western di Giuliano Carmineo con Gianni Garko?
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Povera Kelly Le Brock il matrimonio con Steven Seagal l’ha rovinata(un uomo senza gambe,nei film e sempre inquadrato dal busto).
Comunque viva le tette(non hanno mai ucciso nessuno anche i bimbi sono felici di attacarsi).
Sospendere a metà un filmaccio quello si è un delitto.
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Essere sposati con Seagal cambierebbe chiunque 😀
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