Il giovane Andrew Traucki e il suo amico David Nerlich, realizzatori di effetti speciali con ambizioni registiche, scrivono e dirigono il loro primo film: e per Nerlich è anche l’ultimo!
Presentato in anteprima al tedesco Nuremberg Fantasy Filmfest il 3 agosto 2007, Black Water esce in patria australiana solo il 24 aprile 2008: risulta ancora inedito in Italia.
Traucki e Nerlich hanno un’idea che mi sento di definire geniale: una storia minima con tre attori e una testa di coccodrillo. Costo zero. Se il film guadagna un dollaro… è un dollaro di guadagno netto!
L’Australia pullula di coccodrilli e di storie sui coccodrilli, quindi la sceneggiatura di scrive da sola: basta sigillarla con la scritta più falsa nella storia del falso. Cioè “ispirato ad eventi reali”.
Una famigliola va in gita estiva per parchi acquatici e pesca nel fiume. Se vi sembra che andare in quattro – padre, madre, figlia e guida turistica – su una ridicola barchetta in mezzo a paludi infestate di coccodrilli sia un’idea quanto meno farlocca, vuol dire che siete più intelligenti di uno sceneggiatore medio.
Ovviamente la famigliola mica si va ad infilare in una palude qualsiasi, no: ne sceglie una mai frequentata dagli esseri umani, così da essere proprio sicuri sicuri che nessuno verrà in aiuto. Quando un coccodrillo ribalta la barchetta, io la chiamerei poetic justice…
La guida turistica in un secondo sparisce, plausibilmente nello stomaco del coccodrillone, e i tre familiari trovano riparo su un albero. Fine del film. No sul serio: la trama è questa!
A voler essere buoni si potrebbe pensare ad una storia kinghiana, una storia di assedio in luogo ristretto che sguinzaglia la creatività dello sceneggiatore: personaggi assediati su un albero mentre nell’acqua sottostante si aggira un coccodrillo che non si vede mai se non per le bollicine d’aria che emette. Non è male, ma gli sceneggiatori in questo caso non sanno che fare.
Ci si sposta su un ramo, si va sull’altro ramo, si scende dal ramo, si sale sul ramo, e poi si riparte. La Macarena alberata riempie l’intero film con pause in cui i personaggi cercano di raggiungere la barca per andarsene.
Un’idea perfetta per fare un film a costo zero, ma ben presto ci si annoia assai e si comincia a parteggiare per coccodrillo: vuoi per favore mangiarti ‘sti deficienti così finisce la storia?
Sebbene sia un filmetto miserrimo, in mano ad altri sceneggiatori Black Water sarebbe stato un ottimo piccolo film, perché queste situazioni di “assedio in spazio aperto” sono molto intriganti: rimane invece un prodotto noioso che si salva giusto nel finale. Lo scontro tra la figlia e il coccodrillo non è malaccio, sebbene moltissimo sotto tono.
L.
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Anche se l’header del tuo blog è fighissimo, dovresti aggiungere anche un coccodrillo, ormai sei il padrino degli alligatori 😉 Per altro film come questi ti fanno fare il tifo per cocco e le sue squame, visto che i protagonisti sono degli idioti patentati 😉 Cheers!
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All’inizio avevo provato a fare un logo con coccodrilli, squali e serpentoni, i veri protagonisti del blog – a cui poi si sono aggiunte le scimmie – ma veniva un’ammucchiata e ho preferito un solo squalone 😛
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Secondo me i film di alligatori in Australia sono come i film di Boldi e de Sica. Ma almeno gli alligatori fanno ridere…
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Se si limitassero a raccontare le vere storie di incidenti coi coccodrilloni, verrebbero fuori lavori migliori: invece vogliono fare paura… così fanno ridere 😛
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L’esatto contrario dei cinepanettoni, vogliono far ridere invece fanno paura…
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Ahahah vero ^_^
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Film a costo zero, ragion per cui nemmeno il coccodrillo era pagato abbastanza per fare il suo dovere predatorio fino in fondo 😉
Poi, per mettere un freno all’abusatissima scritta “ispirato ad eventi reali” bisognerebbe cominciare a pensare ad una variante più onesta, del tipo “realmente non c’è evento che possa ispirarlo” oppure “Fosse realmente ispirato, sarebbe un evento!” 😀
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La scritta migliore l’ha usata Maccio Capatonda per “Italiano medio”: Ispirato ad una storia falsa! 😀
Comunque non ci avevo pensato: il coccodrillo si vede pochissimo, mi sa che era scontento della paga 😛
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questo film è molto meglio di altri film con i coccodrilli come lake placid 2 e 3 questo è guardabile c’è molta tensione e una bella ambientazione l’unica delusione è che è ancora inedito in italia.
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