Ve lo ricordate Andrew Traucki? È il giovane regista horror australiano che ha esordito con Black Water (2007) dove una famigliola di vacanzieri rimane “assediata” in una palude con un coccodrillo che le ruota intorno, affamato.
Sempre con la ProdigyMovies in piccola parte, ma affidandosi alle più ricche case Screen Australia e Lightning Entertainment (quest’ultima americana), ripete la stessa storia ma in una situazione d’assedio più ampia: il mare aperto!
Girato nello splendido Queensland australiano, The Reef viene presentato in anteprima al Festival di Cannes il 17 maggio 2010 e, dopo aver girato vari festival internazionali, esce in patria il 17 marzo 2011.
Non ho trovato tracce di una distribuzione in sala italiana, però la Delta Pictures (Medusa) lo porta in DVD dal 25 gennaio 2012.
Come dicevo, la situazione è la stessa di Black Water, con uno squalo a sostituire il coccodrillone: tanto in Australia non mancano certo le bestiacce mangerecce.
Cinque amici fanno una vacanza su una barchetta per ammirare la Grande barriera corallina (Great Barrier Reef), patrimonio dell’umanità dal 1981 nonché la più grande struttura costruita da un organismo vivente. Questo ve racconto io, prendendolo da Wikipedia, perché nel film non si parla di nulla né si vede anche solo l’ombra di un corallo.
Dopo che NON ci ha descritto in alcun modo i personaggi, Traucki rovescia la barchetta e i cinque amici si ritrovano sperduti in mare aperto.
Che fare? In pieno oceano nessuno può sentirti urlare, e rimanere a mollo sulla barchetta rovesciata non sembra una scelta valida. Così si opta per raggiungere a nuoto un isolotto a 16 miglia di distanza: curiosamente è più facile venir trovati su un isolotto di due metri sparso nell’oceano che su una barca rovesciata 16 miglia più in là. Magari gli australiani studiano un tipo diverso di statistica…
Solo quattro dei cinque amici partono all’avventura, perché il quinto non vuole nuotare in una zona di mare infestata dagli squali, così rimane sulla barca: essendo una storia vera (o supposta tale), una scritta ci dice che di lui e della barchetta non si avranno più notizie.
Comincia la gran furbata del film: quattro attori a mollo nell’oceano che nuotano e si guardano intorno: manuale di come fare un film a costo zero!
Ovviamente c’è uno squalo che gira loro intorno ma non è che siamo qui a dar via palanche per mostrare effetti “squalosi”: una pinna là, due bollicine qua e si va avanti, all’insegna del “non visto che fa più paura”. (E costa poco.)
Non vi dico come finisce il viaggio, ma certo è abbastanza facile immaginarlo: speravo in qualche ideona finale che desse un frizzo guizzo in più ma non c’è stata.
Onestamente The Reef è un buon film, piccolo ed onesto. Paradossalmente il mare aperto è più convincente che le paludi di Black Water, dove gli attori si limitavano a salire e scendere dagli alberi. Però potrebbe essere un mio gusto personale: l’idea della vastitià del mare aperto e delle profondità oceaniche mi riempie di terrore, quindi in questo film ho provato quei brividini che sono stati del tutto assenti nel precedente.
Traucki non sembra avere merito in proposito: riprende gli attori in superficie e le bolle d’aria in profondità. Stop. Ogni tanto appare uno squalo particolarmente svogliato, forse frutto di qualche ripresa documentaristica: non siamo però nella qualità penosa e ridicola di Shark Invasion (2005), con immagini di squali pigri del Discovery Channel appiccicate a caso in una trama che non aveva nulla a che fare con gli squali.
È un film da vedere e da dimenticare, come ho fatto io: l’ho visto qualche anno fa eppure non ha lasciato la benché minima traccia nella mia memoria! Dubito che questa seconda visione sarà più memorabile, però lo stesso è stato un piacere che consiglio.
L.
- Shark Swarm (2008) Squali all’attacco
- Shark Exorcist (2015) Posseduti dallo Squavolo!
- The Black Demon (2023) Cosa non si deve fare al Demone Nero?
- Meg 2 (2023) Shark 2 – L’abisso
- Dark Tide (2012) Il salto dello squalo di Halle
- Deep Blood (1989) Sangue negli abissi
- Great White (2021) I falsi 47 metri
- 47 Meters Down: Uncaged (2019) Altri 47 metri
- Saltwater (2016) Atomic Shark
- Frenzy (2018) Circondati da uno squalo
“Spera di affogare prima” però è una tag line notevole bisogna dirlo 😉
Una scopiazzatura di “Oper water” fatta con meno soldi insomma, molto meglio i tuoi colpi di genio (“Un’estate al mare… voglia di nuotare… per non farsi smangiucchiare… dallo squalo-alo-alo…” YOU WIN!!) che tutto il film. Cheers!
"Mi piace"Piace a 1 persona
ahahah ti ringrazio: durante la visione noiosetta il Zinefilo riflette sulle didascalie 😛
"Mi piace""Mi piace"
Il genio, come da prassi, va omaggiato con un adeguato contributo:
(immaginiamo anche un “giunirussiano” stacchetto coristico di squali in discreta CGI):
tarara tarara tararattata ra ra
tarara tarara tararattata ra ra
Sto qua in ‘sta barriera corallina
non mangio un cazzo già da stamattina
Quest’estate voglio l’australiano
come preda sembra essere alla mano
Manco l’ho finito di pensare
ecco che ci sono quattro pirla a mare
Io ho deciso, tutti quelli la saran le mie
pietaAAA-NNZEEEE
(e qui, ovviamente, ti cedo la parola)
Un’estate al mare… voglia di nuotare…
per non farsi smangiucchiare… dallo squalo-alo-alo… 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ahahah ormai il testo è completo: troviamo un musicista e incidiamo il disco 😛
"Mi piace""Mi piace"
Ok, d’ora in poi mi godrò un po’ di film sui coccodrilli 🙂 🙂 🙂 comunque penso il salsiccione sia uno dei più grossi protagonisti di questo film…
"Mi piace"Piace a 1 persona
ahahah ti giuro che stavo morendo quando, del tutto gratuitamente, esce fuori un salsiccione senza alcun motivo: ma perché? 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’hanno fatto solo per poter entrare tra le grazie del Zinefilo…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ormai è una corsa al ribasso! Sono così assuefatto ai filmacci che quando ne trovo uno scandalosamente brutto… mi esalto tutto! 😀
Recentemente ho fatto incetta di spazzatura su una bancarella di vecchi DVD polverosi, dati via a prezzo amico: a breve ci sarà una pioggia di filmacci mitici!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Pingback: Betrayed (2005) | Il Zinefilo
Pingback: Super Shark (2011) | Il Zinefilo