Continua il viaggio nel Zintage che copia Terminator, e dopo l’Asia e il Messico, è il momento di guardare… in casa nostra!
Ricordo che sul mio blog “Fumetti Etruschi” ho recensito TUTTI i titoli del vasto universo di Terminator a fumetti (di cui solo qualche briciola è arrivata in Italia), così come vi ricordo che per la recensione del Canone cinematografico il blog “La Bara Volante” ha creato un Ciclo Terminator.
Il professor Raphelson (Al McFarland) ha fatto una scoperta incredibile: ha scoperto che… Fine della registrazione.
Su questo incredibile MacGuffin – termine coniato da zio Hitchcock per indicare un avvenimento che, per quanto stupido possa sembrare, dà il via alla trama – nasce una della tante ignominiose vaccate che hanno contraddistinto il cinema italiano quando l’Italia aveva un cinema: Terminator 2: Shocking Dark.
Non esiste traccia di distribuzione cinematografica e il film appare in VHS AVO Film nel 1989: a quanto pare esiste un’edizione in DVD ma non ho trovato ulteriori informazioni.
Il nostro Bruno Mattei – un anno dopo aver scopiazzato Predator con il suo RoboWar – si nasconde (neanche troppo) dietro il suo consueto pseudonimo Vincent Dawn per portarci nella Venezia del futuro, una laguna atomica post-nucleare in cui personaggi senza significato si agitano in video.
Questo Raphelson ha scoperto qualcosa e parte una missione per andare a recuperare eventuali sopravvissuti, ma soprattutto per recuperare i diari del professore così da carpire la sua scoperta. A capo del delirante team di gonzi malvestiti c’è il super ciocco Samuel Fuller (Christopher Ahrens) della Tubular Corporation.
Oltre alla dottoressa Sara Drumbull (Haven Tyler) – Ripley de noantri – gli altri membri della missione sono vergognosamente scopiazzati da Aliens (1986), compresi i battibecchi tra Vasquez e Drake, ma visto che Aliens è il più grande film della storia dell’universo, non posso che lodare Mattei per la scelta!
(Ricordo che qualche anno prima pure Kinski si ritrovò in un plagio alieno.)
Comincia una titanica impresa che solo Bruno Mattei poteva compiere, grazie all’aiuto della sceneggiatura di Claudio Fragasso (nascosto dietro lo pseudonimo Clayde Anderson): la scopiazzata congiunta di ben tre film, Terminator, Aliens e The Thing. Ragazzi, non è assolutamente facile, ma Bruno non ha paura del ridicolo e lo fa a piene mani.
La struttura del film segue fedelmente Aliens, così i marines scendono in un seminterrato che non si capisce che accidenti sia, con tubi sulle pareti a ricopiare le scenografie aliene, con cicalìo in sottofondo a imitare i transponder, gente imbozzolata alle pareti, luci blu per ricreare le scene nella prima parte del film di Cameron e luci rosse per ricreare la seconda parte. Non sto parlando di “rielaborazione”: intere sequenze sono presentate identiche, dialoghi compresi, ma ovviamente in versione cialtronesca.
E vogliamo farci mancare la bambina abbandonata? In questo caso Samantha Raphelson (Dominica Coulson), figlia del professore scomparso.
Mamma diceva sempre che i mostri non esistono, invece non è vero.
Poi però c’è il twist di sceneggiatura, e quello che Fuller scopre è che Raphelson e i suoi scienziati stavano lavorando ad un “qualcosa” che cambia il DNA, che si annida nell’ombra e può cambiare forma per imitare le proprie vittime. Insomma, Bruno è riuscito a infilare The Thing in una copia di Aliens! Addirittura un umano “cosato” grida allo stesso modo di come si vede fare nel celebre film di John Carpenter.
Però non finisce mica qui, perché il granitico Fuller durante uno scontro coi mostroni si ferisce un braccio… dal quale fuoriescono cavi proprio come la celebre scena del Terminator di Cameron!
Così la Ripley/Sara (Connor) e la ragazzina Newt/Samantha non devono sfuggire dalla Regina Aliena, bensì da Fuller/Terminator che le insegue, camminando lentamente per mettere più paura.
Non ho mai apprezzato lo stile di Mattei e dei vari registi che all’epoca inondavano le videoteche di prodotti falsi, e non mi si venga a dire che sono omaggi o “contaminazioni”: sul finire degli anni Ottanta le videoteche erano il mio paradiso e questi filmacci italiani erano il Male. Entravi con la voglia di un bel film, ti lasciavi tentare da una locandina accattivante, andavi a casa, ti preparavi a gustarti un film almeno decente… e ti trovavi davanti la solita porcata da due soldi.
L’Italian Horror all’epoca non esisteva, esistevano solo le “taroccate” nostrane: era come quando compravi un CD a due soldi e solo dopo ti rendevi conto che era una cover band, non il gruppo originale.
Quindi sono fortemente critico nei confronto di un regista invece molto apprezzato e lodato, semplicemente perché quelli come lui mi hanno truffato troppe volte, negli anni adolescenziali, per avere conservato un bel ricordo.
Un’ultima curiosità.
La palese, minuziosa e cialtronesca operazione di plagio di Aliens non passa inosservata e un sito americano racconta il film di Mattei agli esterrefatti anglofoni, con un titolo davvero geniale: When Italy remade Aliens and called it Terminator 2.
Queste sì che sono belle figure dell’Italian Style…
L.
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Io sapevo che Venezia nuclearizzata aveva un nome: Mestre 😉
Scherzi a parte, per il giovedì Zintage oggio hai tirato fuori un capolavoro del tarocco!
No sul serio, quei tre capolavori depredati così sfacciatamente, devi essere matto anche solo per pensare di metterli tutti e tre insieme 😉
L’Umano “Cosato” è una gran definizione, e mille graie per la citazione! 😉 Cheers
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Doverosa, anche per ricordare che oltre ai tarocchi ci sono film seri… oddio, “seri”… magari solo I primi due 😛
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Wow oggi ci diamo dentro tutti e due con Bruno Mattei, uno dei più grossi copiaincollatori dello stivale!
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A farlo apposta non ci saremmo riusciti! ^_^ oggi allora è il Mattei Day 😛
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Mi ricordo un’altra truffa con regista e sceneggiatore che sperperarono i soldi della produzione in mignotte e feste e i trucchi erano ridicoli gli occhi dell’alieno erano fatti con la trippa!! il film era mi sembra Alien 2 sulla Terra è la Fox ho dovuto pure pagare ( alien e un nome generico),insomma sono dei geni del male del trash altro che Asylum.
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Quel filmaccio lo odiai a morte, da ragazzino: prima o poi dovrò recuperarlo 😉
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Ah, ah, ah! Alla fine hai avuto il coraggio di vederlo! 😛
P.S. Alien 2 sulla Terra e` uno dei miei Z-movie preferiti.
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Appena finito il ciclo Terminator (perché purtroppo c’è ancora altro da dire!) scatta pure quel film 😉
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Purtroppo, come dico spesso, la rivalutazione IN BLOCCO del passato cinema di genere italiano da parte di certa critica snob che fino a un attimo prima mai se l’era filato nemmeno di striscio (e, quindi, assumendo di fatto un atteggiamento ancora più snobistico e impreparato del precedente), ha fatto i suoi bei danni: molti finti “appassionati” usciti da cotanta scuola di pensiero ora mettono in unico calderone ogni cosa che vada dal pessimo e non consapevole o divertente trash a una sana e solida serie B (visto che per loro è tutto uguale… esattamente come prima, no?), tanto da portare, nella fattispecie di un filone fantastico che NON conoscono né apprezzano, a scambiare fotocopie con inchiostro sbavato per “omaggi” e “citazioni”.
P.S. A proposito di figuracce di non appassionati che vogliano malamente fingersi tali, ne ricordo una in particolare e bella grossa: qui dalle mie parti una cinerassegna universitaria di CL (e solo per questo già me ne stetti ben lontano) a metà anni ’90 circa si degnò di inserire nei titoli proposti anche Aliens… Ah, piccolissimo e trascurabile equivoco! Come regista non misero James Cameron ma Sam Cromwell (il Ciro Ippolito di Alien 2 sulla terra), facendomi sorgere più di un ragionevole dubbio su quale dei due film questi mega-esperti avessero davvero fatto cadere la loro scelta…
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Noooooo sbagliare regista di Aliens è una bestemmia contro il cielo! 😀
Condivido in pieno: cose che all’epoca erano snobbate perché spazzatura, poi d’un tratto diventano “cine-cult”, e registi trattati come pezzenti diventano poi “cineamatori”. In Italia non c’è niente di più volubile di un giudizio critico…
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Mamma mia! In certi casi hai ragione! Vedasi la commedia(ccia) sexy all’ italiana qualche anno fa! Sic!
Ah, ah! Ma veramente riguardo il regista di Aliens scambiato con quello di Alien 2? lol Che cosa sta per CL?
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Sicuramente Mattei era un mestierante che ha sfruttato a pieno il concetto del “nulla si crea tutto si riproduce”: in alcuni casi ha tirato fuori cose tutto sommato interessanti (specie agli inizi della carriera), in altri (specie nella parte finale) cose davvero dimenticabili, ma che noi amanti della Z, come quando vediamo un incidente stradale, pur provando “disgusto”, non riusciamo a distogliere del tutto lo sguardo
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Purtroppo con le devastazioni di Mattei si ride poco: almeno con i capolavori Z americani si raggiunge un livello del ridicolo da sghignazzo assicurato 😛
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Ah, ah! Ma pure “La cosa” di mezzo!?! lol Uno degli ultimi prodotti nostrani assurdi fatti in casa. Non che i Moccia movie ed affini siano meglio. Alla fine penso apprezzerei più questo che “Scusa, ma ti chiamo amore”. XD
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