Amityville Horror (2005) Il risveglio della mediocrità

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Il demone di Amityville dev’essere andato in letargo, perché dopo Amityville: Dollhouse (1996) per circa dieci anni non esce alcun filmaccio che ne parli: la sua eredità è comunque ricordata da documentari come “History’s Mysteries” (2000), che gli dedica molta attenzione. E troppo spesso i documentari statunitensi sono molto più “finti” dei film.
Nel 2005 c’è l’apice del Docu-Amityville: “Calamityville Horror”, “The Amityville Killings”, “The Amityville Horror”, queste puntate di documentari del mistero andate in onda quest’anno fanno capire che qualcosa si è mosso. Il demone si è rigirato nel letto e gli è scappato un nuovo film…

Non si sono impegnati molto, con la grafica...

Non si sono impegnati molto, con la grafica…

In questo periodo la Dimension Films è ossessionata dai sequel e ne sta sfornando uno dopo l’altro. Mimic 3 (2003), Scary Movie 3 (2003), Dracula 3 (2005), Il Corvo 4 (2005) e fiumi di Hellraiser a manetta. In fondo quando crea film originali fa pena, tipo gli inguardabili Starsky & Hutch (2004), Nella mente del serial killer (2004) e Venom (2005).
L’idea geniale arriva con The Amityville Horror, che invece del solito seguito apocrifo è proprio un remake dell’originale: l’operazione è talmente ridicola che MGM e 20th Century Fox fanno a botte per distribuirla!
Il film viene presentato ad Hollywood il 7 aprile 2005 ed arriva in Italia il 19 agosto successivo (fonte: ComingSoon.it) perdendo un “The”, cioè Amityville Horror.
La Buena Vista lo porta in DVD dal 1° dicembre successivo, mentre la Eagle Pictures, sempre attenta ai filmacci, lo ristampa in DVD e Blu-ray dal 31 ottobre 2012.

L'incubo di ogni agente immobiliare

L’incubo di ogni agente immobiliare

Visto il pessimo lavoro fatto con il remake di Non aprite quella porta (2003), Scott Kosar viene chiamato a rielaborare la sceneggiatura del 1979 per sfornare un’altra totale nullità, introdotta dalla scritta più falsa mai apparsa su schermo: “basato su una storia vera”.
I coniugi Lutz tornano quindi ad infestare i nostri schermi, stavolta con i volti di un Ryan Reynolds continuamente a torso nudo – va be’, se lo può permettere! – e di una Melissa George fuori parte nel ruolo della mammina.

L'espressione-tipo di Ryan Reynolds...

L’espressione-tipo di Ryan Reynolds…

La storia la conoscete tutti: Ronald DeFeo jr. (Brendan Donaldson) ammazza la sua famiglia a fucilate e un anno dopo nella sua casa arrivano i Lutz, che subiscono l’effetto dello stesso demone o qualsiasi altra frescaccia sia uscita dalla testa dei Lutz quando organizzarono il Mito di Amityville negli anni Settanta.
L’unica novità è che sul comodino di DeFeo c’è uno strano libro: Evil is a Proof of God di Timothy W. Tiedje… che è l’attrezzista del film! Tiedje è property master di tanti grandi film di Hollywood, e questo pseudobiblion (“libro falso”) è un simpaticissimo gioco però sprecato in un mare di banalità.

Un libro falso rende tutto più frizzante!

Un libro falso rende tutto più frizzante!

Questo film in realtà non c’entra nulla con quello del 1979, è una semplice fotocopia sbiadita di qualsiasi film horror girato dal Duemila in poi: fiumi di fantasmi per cercare di riempire la scena – quando la regola sarebbe che la paura nasce da ciò che NON si vede – jump scare a manetta, con la bambina fantasma che fa le boccacce, effetti speciali assolutamente inutili, Ryan Reynolds costantemente a torso nudo e a muscoli pompati, e per finire una storia talmente aleatoria da risultare assente ingiustificata.
Se invece di Amiytiville si fosse chiamato Insidious o Stocazzus, non sarebbe cambiata una virgola: ogni fotogramma è identico a qualsiasi fotogramma di qualsiasi film horror esistente dal Duemila in poi, neanche la fatica di mascherare una stupidissima e traballante operazione di plagio generico.
Per cercare di riempire il minutaggio, visto che NON esiste trama in questo film, hanno aggiunto una lunga e stupida scena in cui la figlia dei Lutz si arrampica sul tetto della casa e cammina sul bordo del cornicione non si sa perché. Una lunghissima scena d’azione tirata talmente per i capelli che si vede che gli attori si vergognano da morire a interpretare quella minchiata assurda.

Sembra un bignami del cinema horror anni Duemila...

Sembra un bignami del cinema horror anni Duemila…

Il film del 1979 è pieno di difetti ed è lungi dall’essere un ottimo film: eppure la svolta del Duemila è così terrificante e di qualità così diarroica che si è costretti a rivalutare qualsiasi film apparso prima…
Lo ripeto ancora una volta: il vero demone di Amityville non si trova nella casa al 112 di Ocean Avenue… si trova ad Hollywood!

L.

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18 risposte a Amityville Horror (2005) Il risveglio della mediocrità

  1. benez256 ha detto:

    Accidempolina, un peccato esserselo perso!

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  2. Cassidy ha detto:

    No ma tu non puoi far così però cacchio, su “Stocazzus” sono scoppiato a ridere in mezzo al bus, per fortuna a quell’ora siamo sempre gli stessi e ormai mi conoscono 😉 Me lo ricordo questo, uscito con tanto di fanfara, era davvero una robina anonima ti do ragione.
    Forse Ryan Reynolds qui sostituisce la classica bionda popputa degli Horror, anche l’altra metà del cielo vuole la sua parte 😉 Cheers!

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    D’accordo sul fatto che si tratti di un film assai mediocre ma rispetto ai titoli che mi hai tirato fuori in questo ciclo potrebbe apparire quasi decente…se però mettiamo in conto che si trattava di un prodotto non casereccio (e quindi ci si aspettava ben altro) allora concordo sul de profundis!

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  4. canenero ha detto:

    Ho come la sensazione che usando la parola mediocrità tu gli abbia fatto un complimento non necessario… 😀

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ahahah vero! ^_^ Attribuendogli qualcosa di “medio” ho innalzato un prodotto che più “basso” non si può 😛

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      • Giuseppe ha detto:

        Io mi spingerei a parlare di “risveglio della MERDiocrità” 😛
        Il “mito” Amityville ormai è spremuto, esaurito, andato e del tutto privo di quel nerbo che -forse- poteva ancora dare un senso a delle trasposizioni filmiche anni e anni fa, se solo non si fosse già persa ogni occasione in questo senso almeno da Amityville 3D in poi…
        P.S. Adesso però aspetto di vedere il trailer di “Stocazzus”, con Ryan Reynolds che irrita il demone facendo il figo con sfoggio di bicipiti, tricipiti, deltoidi e ballo dei pettorali 😉

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Trailer:
        Ryan Reynolds è a torso nudo, con i muscoli oliati, che si lancia in tutte le posizioni da macho che ha visto sulle riviste patinate.
        D’un tratto un rumore dalla casa attira la sua attenzione…
        Voce dello speaker: «Credeva di essere solo…»
        Ryan inizia ad aggirarsi per la casa con i pettorali sballonzolanti
        Voce: «… ma ad Amityville non si è mai soli…»
        Ryan si affaccia alla cantina e grida: «Chi c’è lì?»
        E una voce dal buio risponde «Stocazzus!»
        Nei migliori cinema 😀

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  5. Giuseppe ha detto:

    Sbanchiamo al botteghino, senza se e senza ma! 😀
    Teaser trailer:
    Ryan guarda nel buio, senza muovere un muscolo. Pettorali compresi. Sta cercando di controllare la paura… Rivolto all’oscurità della cantina, risponde a sua volta: “Secondo te, io vengo ad abitare qua senza portarmela dietro?”
    La voce: “Che cosa?”
    Ryan (fulmineo e beffardo, con gesto eloquente): “STAMINCHIAM!! 1 A 1 E PALLA AL CENTRO!!”
    Bambina fantasma si avventa dalla cantina su di lui, che si prepara all’impatto in posa plastica (oliato come non ci fosse un domani): la malefica entità lo raggiunge ma, non potendo con le sue piccole mani morte trovare appiglio su tutto quell’unto, finisce per volare oltre senza aver tempo di smaterializzarsi andando così a impastarsi sulla parete dietro.
    Ryan (con la sua espressione-tipo, e i pettorali di nuovo sballonzolanti): “E’ olio benedetto… che te ne pare, piccola stronza?”
    Nei migliori cinema hanno già esaurito i posti, dovremo trovare altre sale 😀

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