Uno dei visitatori più assidui dei miei blog, Denis, è un grande “videogiocatore” e vuole condividere con i lettori del Zinefilo alcuni titoli: gli cedo subito la parola, ringraziandolo per la disponibilità.
Titolo: Resident Evil Code Veronica X
Genere: Survival Horror
Anno: 2003
Versione: Gamecube
Tre mesi dopo il bombordamento atomico avvenuto su Racoon City, a Parigi Claire Redfield si fa catturare dall’Umbrella (ella ella, no niente Rihanna) e viene portata a Rockfort Island dove cominciano i guai.
Comincio a pensare che i Redfield portino sfiga come i Peltzer (Gremlins).
Twins
Il gioco si struttura come i precedenti capitoli, inquadrature un po’ meno fisse per via che gli ambienti stavolta in 3D, munizioni limitate, risoluzioni di enigmi, porte da aprire, bauli dove mettere l’oggetti dell’inventario, come al solito si parte con un misero coltello e pistola per poi espandere l’inventario con fucile, magnum, lanciagranate mitra, balestra e fucile da cecchino e possibilità di usare due armi con mira diversa!
La differenza la fanno la varietà di zombi che adesso oltre a fargli esplodere la testa possono essere divisi in due da un colpo!
Come schifezze genetiche troviamo i cani zombi, falene, vermi, bondersnatch umanoide con braccione, pipistrelli, ragnoni.
Psycho
La trama fa leva sulla pazzia, e i fratelli: Redfield i buoni, e Alfred Ashford capo dell’isola e amante del travestitismo e ritorna il simpatico Albert Wesker, colui che tradì la propria squadra nel primo episodio, potenziato dal virus T con forza sovraumana, occhi rossi.
Nel gioco oltre a Claire usate per pochissimo Steve Burnside un prigioniero dell’isola e Chris ma non si possono scegliere. Come il 2 si comincia con Claire per passare nella seconda parte a Chris e si finisce anche in Antartide!
Final Countdown
Come al solito ci sono i boss come il Tyrant, Alfred e suo padre Nosferatu e infine la sorella Alexa (famiglia disfunzionale) ridotti a mostri dal virus Veronica.
C’è sempre il countdown finale con mostrone finale, qui Alexa mutata che si può uccidere con arma speciale mi sembra cannone a ioni.
Che dire ottimo gioco con un sapore un po’ diverso, uscito prima su Dreamcast e poi con il suffisso X su PS2 dove aggiungeva nove minuti in più di filmati, vanta un’ottima grafica (per forza da 32 bit si passa a 128 bit) un sottogioco che si può giocare in prima persona il battle game. La versione Gamecube è l’unica sottotitolata in italiano.
Curiosità: il giubbino di Claire e quello speciale da aviatore di Chris nel primo gioco hanno scritto sul retro Made in Heaven e Let me live canzoni dei Queen.
Ah, e la scena in cui buttate fuori dal portellone dell’aereo il Tyrant me ne ricorda una con Micheal Berryman ne L’inferno in diretta di Ruggero Deodato.
Nel 4 con il ritorno del game designer Shinji Mikami la formula verrà stravolta.
Paul W Anderson Approved
Denis
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