Masters (1987) I dominatori dell’universo

Lascio la parola ad un mio lettore – che ha scelto di firmarsi Willy l’Orbo – che ci parlerà di un film vintage… anzi, Zintage!
Ricordo però il mio omaggio ai 25 anni di questo film.
L.

Rullo di tamburi, squilli di tromba, “stesura” del tappeto rosso… signori e signore, scende nell’arena Zintage proprio lui, è lui o non è lui… Dolph Lundgren! Ovazione prego. E lo svedesone gigante fa questa sua trionfale comparsa nel pubblico ludibrio non con i filmacci “made in paesi ex Patto di Varsavia” di inizio millennio bensì con un prodotto che gli avrebbe dovuto portare onori e gloria e che invece recò in dote sonore pernacchie venendo pertanto seppellito nei più reconditi rigurgiti della memoria.
Eh no, caro Dolph, non te la cavi così facilmente e io sono qui per farti arrossire, ancora, di vergogna. Con affetto, si intende. L’opera in questione è I dominatori dell’universo, disgraziata pellicola dove il nostro interpreta addirittura He-Man. La cosa vi suona nuova? Già questo spiega molte cose. E già l’inizio… ne spiega altrettante.

Skeletor (Frank Langella) ed Evil-Lyn (Meg Foster)

Vediamo Skeletor (un Frank Langella con trucco invero gagliardo) che, nel conquistato castello di Greyskull, si fa avanti tra ali di commilitoni; le tenute di quest’ultimi, troppo (davvero troppo) rimembranti gli stormtrooper, e la musica di sottofondo creano nello spettatore il primo di una lunga serie di scompensi umorali: ma è un nuovo episodio di Star Wars? O hanno fatto un opinabile e spudorato copia & incolla? La seconda.
Intanto l’uomo scheletro annuncia di aver ormai invaso Eternia avendo anche catturato la Maga la quale ha sembianze e si esprime con parole che ricalcano quelle dell’imperatrice della Storia infinita: secondo scompenso umorale e secondo copia & incolla. A dire il vero anche quando compare Dolph nelle vesti di He-Man ho avuto un flash ammiccante a Conan il barbaro ma forse è un problema, mio, di lucidità. Forse.

He-Man (Dolph Lundgren), Teela (Chelsea Field) e Man-at-Arms (Jon Cypher)

Intanto il protagonista, affiancato da Man-at-Arms e Teela, conosce Gwildor, un esserino tappetto e talmente ridicolo che al confronto gli Ewoks (per restare in tema di Star Wars) sembrano distinti conferenzieri: questi ha inventato una chiave cosmica che permette di aprire portali dimensionali e che consente ai nostri la fuga dopo che un rendez-vous con Skeletor ed Evil-Lyn ha preso una brutta piega. E tra l’altro la brutta piega l’hanno presa anche gli effetti speciali (invecchiati male male, eh) e la modalità dei combattimenti: esplosioni e laser a più non posso così che lo spadone di He-Man risulta talmente inutile da fare tenerezza. Esiste un Telefono Azzurro per gli spadoni? Se sì, vi prego, segnalategli il caso in oggetto. Comunque.

I nostri eroi fuggitivi sono catapultati sulla Terra e qui assurge a protagonista indiscusso Gwildor che, nell’ordine, perde la chiave, cade in un lago emettendo pernacchie e soffiandosi il naso con l’acqua che però, con discutibile meccanismo comico, esce dalle possenti orecchie e cerca di comunicare con una mucca facendo “Muuu!”. Lo spettatore  è basito ma He-Man e compagni ridono. Eternia è nelle grinfie dei cattivi, loro si trovano in un mondo sconosciuto e hanno perso l’oggetto più importante in loro possesso. Eppure ridono. Beata incoscienza “da copione”. Mentre tutti si attivano per ritrovare la chiave il nostro nuovo eroe “nanico” usa un arpione per fregare, a due che si stanno sbaciucchiando, una vaschetta con cibarie varie: stiamo precipitando verso abissi di infantilismo insondabili. Forse, parlando di He-Man, è giusto così. O forse la misura si sta colmando un po’ troppo.

Doveva essere l’apoteosi, invece è la scena più pietosa del film!

A proposito, due ragazzi (Kevin e Julie) trovano la suddetta chiave e pigiando i tasti scoprono che emette sonorità che manco un intero complesso rock scambiandola dunque per un sintetizzatore giapponese. Cosa cosa cosa? Sì, la misura è effettivamente colma. Comunque. Skeletor manda sulla Terra i suoi scagnozzi speciali ossia Blade, Saurod, Beast-Man e Karg. Quest’ultimo ha un trucco ed un appeal talmente risibili che non esiste nemmeno l’action figure in un epoca in cui avrebbero fatto l’action figure pure del collo di Maurizio Costanzo. Che poi: i quattro sono armati di sporadiche pistole, arpioni e spade senza alcuna evidente abilità particolare mentre i NORMALI soldati di Skeletor sono più equipaggiati e con tanto di armature; allora qualcuno mi può spiegare perché la banda di gaglioffi sarebbe così temibile se non per l’aspetto horribilis?

Evil-Lyn (Meg Foster) e Karg (Robert Towers)

Infatti i tizi mostruosi falliscono in modo miserrimo e il loro signore, in un impeto di rabbia, polverizza Saurod cioè l’unico a cui ero affezionato custodendo gelosamente il suo pupazzetto sputante scintille, cosa che nel film non fa mai (misteri gaudiosi). E te pareva, mannaggia.
I buoni, nel frattempo, rintracciano i ragazzi in possesso della chiave ma più che altro pare se la spassino con Gwildor riconosciuto anfitrione: questi impara a guidare, inforca occhiali da sole e cappellino che si muove da solo e discetta perle del tipo «l’universo è musica». Il punto di vista dell’esterrefatto spettatore è ben sintetizzato da un detective che, guardando la banda guidata da un Dolph per  nulla in parte, sentenzia «siamo capitati in un gruppo di spostati». Avevo completamente dimenticato questa accezione del termine “spostati”. Meraviglioso. Grazie, detective.

E intanto si susseguono i soliti effetti speciali scaci scaci e le solite sparatorie laser plagio impudente di Star Wars, il tutto in un mondo dove, al di là di quelli citati, non c’è traccia di esseri umani quasi fossimo in una realtà post apocalittica. Ma, visto che non è così, alberga in me il dubbio che persino le comparse si siano rifiutate di farsi scritturare per questo film. Tale briciolo di dignità non ha evidentemente sfiorato Dolph: che si è ritrovato protagonista di una pellicola dove la sua personalità (?) risulta schiacciata da un Gwildor qualsiasi. Pertanto ha cercato di insabbiare l’onta nei meandri più lontani della sua filmografia. Ma noi l’abbiamo rispolverata. Con un po’ di sadismo. Pur volendogli sempre un bene grande come la Svezia.

P.S.
Ringrazio Willy l’Orbo per aver recensito il film.
L.

– Altri post di Willy l’Orbo:

– Ultimi post di fantascienza:

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
Questa voce è stata pubblicata in Fantascienza e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

32 risposte a Masters (1987) I dominatori dell’universo

  1. Vincenzo ha detto:

    He-man!! Avevo lo zaino alle elementari di He-man… (archi di Nino Rota in sottofondo)

    Piace a 3 people

  2. Cassidy ha detto:

    Ho un ormai famigerata lista di titoli che ho in programma di rivedermi nell’arco del 2017, questo è uno di quelli, in realtà lo volevo rivedere da un paio di anni, ma per festeggiare 30 anni, mi sembra il momento opportuno 😉

    Mi ero perso sia il tuo Z-Post che il video di Evit e Petar, me li sparerò entrambi dopo essermi rivisto il film, per ora mi sono spanciato con questo pezzo di Willy, dalle mie visioni infantili di questo film non ricordavo i soldati imperiali! Devo proprio rivederlo 😉 Cheers

    Piace a 3 people

  3. Evit ha detto:

    Vedo che ormai i nostri episodi dei “videocommentatori” letteralmente non hanno più bisogno di essere presentati, si presentano da soli.

    Ennesimo ottimo articolo di Willy, una garanzia.
    Il regista nel documentario sulla Cannon “Electric Boogaloo” spiega il perché dei nemici generici che molti comparano a Guerre Stellari: He-Man non poteva uccidere umani, così gli hanno messo dei nemici robotici senza volto e il casco stile operai della Morte Nera. Quando l’interesse del pubblico si era spostato verso le Tartarughe Ninja è i produttori vedevano i loro investimenti volatilizzarsi gli hanno dato carta bianca ma il film ormai era già quasi finito e quindi rimanevano tutte quelle scelte immonde fatte all’inizio per mantenere il film a prova di bambino.

    Piace a 1 persona

  4. Evit ha detto:

    Correggetemi quella “e” accentata, stavo scrivendo da cellulare

    Piace a 1 persona

  5. mikimoz ha detto:

    E pensa tu (Willy e Lucius): oggi tutti vogliono l’action figure di Karg, ma non si può perché i diritti sono della casa cinematografica, ma forse si può perché appare anche nei fumetti, ma non lo fanno per non rovinare i rapporti con questa.
    Ho visto -sul libro The Art of He-Man- che alcune cose sono state cambiate. Niente “uccisioni”, niente parola “kill”, niente teste che avrebbero dovuto adornare il trono di Skeletor.

    All’epoca trovai pietoso tutto questo, con i nostri che vanno sulla Terra (argh!) senza ricordarsi che He-Man per metà è terrestre (Adam è figlio di un eterniano e una terrestre).
    Oggi un cultissimo, ma all’epoca era odi et amo.

    Moz-

    Piace a 1 persona

  6. loscalzo1979 ha detto:

    chi dimentica é Complice

    Piace a 1 persona

  7. Giuseppe ha detto:

    Prima di tutto, come potrebbero la deferenza e il rispetto nei confronti dei Masters permettermi di criticare con la dovuta obiettività un film che li riguarda? E’ una bella domanda, in effetti, alla quale potrei darmi una risposta se e quando quel film arriverà per davvero (e magari, come temono Petar e Evit, altrettanto per davvero ri-fallirà di nuovo)… dedicato agli originali, intendo, perché qui è come se avessero Masterizzato i Masters su di un supporto scadente, con la conseguenza di aver delle copie difettose quando non del tutto fallate: come già rimarcai ai tempi dell’omaggio di Lucius, un modo per non soffrire più di tanto vedendolo è quello di considerarlo come un qualcosa di separato e totalmente a sé stante da quell’universo narrativo, e in tutto questo è probabile mi abbiano aiutato anche le scopiazzature e copi-incollature starwarsiane ricordate sia da Willy che da Doppiaggi Italioti (penso a Skeletor/Palpatine: diverso carisma, ma stessa caduta). Nonostante Dolph e compagnia pretendano di rappresentare i personaggi che ben conosciamo, il film è troppo cosa “altra” rispetto alla serie Filmation per rendere credibili sia loro stessi che il lancio di nuovi personaggi come l’insignificante Karg, fossimo anche stati in presenza di effetti speciali adeguatamente grandiosi (che, nel caso, almeno avrebbero potuto lasciarci un buon ricordo riguardo al comparto visivo, ma si vede che proprio non era destino fin dall’inizio)…
    P.S. Willy, non ti stupisca il mio commento serio: si tratta pur sempre, anche se qui in senso mooolto lato, dei Masters… e con i Masters scattano automaticamente i ricordi e quel pizzico di nostalgia che inevitabilmente mi inibiscono il potere sfottente (alla He-Man, in questi frangenti “Io NON ho il potereee!”) 😉

    Piace a 2 people

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Concordo con il tono serio di Giuseppe: se un minimo di serietà e di rispetto l’avessero avuto anche gli artefici di questo film forse sarebbe uscito un prodotto un po’ migliore. Temo che i Masters siano sempre stati visti come “giocattoli” da chi si occupava dei media, e non dei più meravigliosi personaggi dell’universo, come li vedevamo noi all’epoca bambini.
      Ricordo che andavo alle elementari (primi anni Ottanta) quando con mio grande stupore andò in onda in TV uno spot pubblicitario dei Masters con attori in carne e ossa. La mia grande emozione fu smorzata quando Tee-la… portava per mano un bambino! Ma dove l’hanno mai visto un bambino nell’universo dei Masters? Ora da fiera guerriera Tee-la è diventata super-mamma? Non mi stupisce di non aver mai più rivisto quello spot, forse gli autori sono stati rinchiusi nelle segrete di Grayskull 😀

      "Mi piace"

  8. Willy l'Orbo ha detto:

    Non ti preoccupare Giuseppe 🙂
    Anzi, comprendo il tuo tono serio e condivido le conseguenti riflessioni.
    D’altronde quando si tocca qualcosa di sacro ci si dovrebbe andare con i piedi di piombo ma questo, molti registi e produttori, lo ignorano.
    Ahinoi!

    Piace a 1 persona

  9. Fra X ha detto:

    Vidi questo film in uno dei suoi pochi passaggi TV. Infatti poco dopo scomparve letteralmente e solo qualche anno fa me lo sono rivisto. In occasione dell’ uscita del DVD, finalmente, anche da noi, hanno cominciato infatti a ritrasmetterlo, almeno su sky. Ma già non si rivede più pure lì! XD
    La scelta di mischiare He-man e co. con un teen-movie è stata veramente quella che ha “ucciso” il film. Nonostante il basso budget, almeno le scene su Eteria sono affascinanti. Peccato per quel finale sui genitori della ragazza. Mah!
    La scena in cui He-man si libera e dice la famosa frase io la trovo la più figa del film. XD Così come la trasformazione di Skeletor che da bambino mi colpì molto! XD
    Alla fine per me la sufficienza non la raggiunge, ma brutto brutto non è. Trovo ben peggiore e noioso il sopracitato “Cyborg”! XD
    Io invece avevo il pupazzetto di Gwildor.
    Curiosità: si tratta di uno dei primi film ad avere una scena dopo i titoli di coda.

    Piace a 1 persona

  10. Pingback: Barfly (1987-2005) Cent’anni di Charles Bukowski | Il Zinefilo

  11. Pingback: Masters of the Universe: recensione del film

  12. Sam Simon ha detto:

    Davvero insalvabile questo filmaccio su cui furono pure spesi fior di milioni di dollari! Per me ha valso la visione solo per poter vedere i giovanissimi Cox e McNeill!

    Piace a 1 persona

  13. Pingback: [Death Wish] Il punitore / vendicatore (1989) | Il Zinefilo

  14. Pingback: The Stepfather 2 (1989) Il patrigno 2 | Il Zinefilo

  15. Pingback: I film dell’ultimo giorno (1973-2023) | Il Zinefilo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.