The Condemned 2 (2015) Condannato alla noia

La WWE Studios continua imperterrita a produrre filmetti dimenticabili giusto per far lavorare gli ex wrestler in cerca di qualcosa che non esiste: qualcosa chiamato “carriera cinematografica”. Se una carriera non ce l’hanno più i grandi attori del cinema internazionale, figuriamoci degli omaccioni che si menano per vivere!
Stavolta è il turno di Randy Orton, presentato come una star del ring ma mi affido ai miei lettori più esperti di wrestling per sapere se è vero.
Uscito in patria il 6 novembre 2015, The Condemned 2 – che non ha alcun legame con il The Condemned – il film arriva su Cielo almeno dal domenica 9 dicembre 2018.
Alla regia c’è il nostro amico Roel Reiné, autore di filmacci ben noto a chi segue questo blog.

Titoli gagliardi, film pessimo

Will Tanner (Randy Orton) è un cacciatore di taglie dalla mano troppo pesante, così durante un’operazione per acciuffare il perfido Cyrus Merrick (Wes Studi) gli scatta la viuleeenza e lo ammazza. Per un pelo evita la prigione ma molla il lavoro… e diventa carro attrezzi.
Mentre cerca di riallacciare i rapporti con il padre deluso, Frank Tanner (un assolutamente inutile Eric Roberts), Will si ritrova di nuovo in un casino: un suo vecchio amico cerca di ucciderlo dicendo che è costretto a farlo perché gli tengono in ostaggio la sorella. Will vorrebbe capire di più… ma di nuovo gli scatta la viuleeenza e ammazza pure l’amico.

Eric Roberts cerca di capire che cacchio ci faccia in questo film

Al terzo amico che cerca di accopparlo, Will comincia a pensare che forse c’è qualcosa che non va. Quello che ancora non sa è che Raul Baccaro (Steven Michael Quezada), l’erede del defunto Merrick, ha reso Will protagonista di un grande gioco al massacro: sotto gli occhi di telecamere sparse ovunque, anche in cielo, secchiate di killer dovranno uccidere l’uomo mentre degli scommettitori puntano su chi ci riuscirà per primo.

Ok, recito male, ma perché mi vogliono tutti ammazzare?

Potrebbe sembrare un’occasione ghiotta per una serie di “scontri di menare”, invece a parte un paio di scazzottate da bar in questo film non c’è alcun contatto fisico: solo una noiosissima sequenza di sparatorie ed esplosioni che non capisco proprio cosa cacchio c’entrino con il wrestling.

Fermo, o ti faccio un altro film!

La noia e lo sbadiglio sono le uniche emozioni che regala questo filmucolo inutile, che addirittura fa sembrare “movimentato” The Condemned. Di sicuro dimostra chiaramente come Steve Austin abbia carisma da vendere, in confronto ai suoi colleghi che vegetano in video.
Comunque parte della colpa va anche all’aver chiamato come sceneggiatore Alan B. McElroy, che a parte l’onesto Presa mortale (2006) ha creato spazzatura come Tekken (2010), The Marine 4 (2015) e ha devastato la saga di Wrong Turn.

L.

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15 risposte a The Condemned 2 (2015) Condannato alla noia

  1. Willy l'Orbo ha detto:

    Da sostenitore accanito del primo capitolo, capisco di dovermi aspettare poco poco da questo secondo se mai arriverà in Italia…cosa di cui dubito fortemente!

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  2. Cassidy ha detto:

    Randy Orton, il “Legend Killer” mi stava sulle palle anche quando stava sul ring, motivo per cui questo film ho deciso di saltarlo, anche se diretto al solito Roel Reiné. Motivo per cui questo tuo pezzo è doppiamente apprezzato perché risulta sicuramente migliore del film. Ma se i tipi della WWE Studios facessero una cosa rivoluzionaria? Tipo fare film sul Wrestling? Magari gli verrebbero fuori un poì meglio, anche se tutti gli sceneggiatori sono già impegnati a scrivere le “trame” da eseguire poi sul ring. Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Infatti è un mistero perché ci sia così tanta fiction sul ring e così poca al cinema! I film targati WWE in pratica non hanno nulla di wrestling…

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      • Giuseppe ha detto:

        Probabilmente è una loro strategia il non portare praticamente mai quel “cinema” che già si fa sul ring a livello di vero e proprio cinema su grande schermo (per il quale il wrestling rimarrebbe tutt’al più un trampolino di lancio)… ma, sempre ammesso che le cose poi stiano davvero così, non so quanto bene possa fare loro continuare a proseguire imperterriti su questa linea.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Almeno uno dei primi film di cine-wrestling, “Presa mortale”, era un onesto connubio di classicissimo action movie con al posto delle obbligatorie scazzottate degli scontri un po’ diversi dal solito, “wrestlingheggianti”. Ma poi la saga del Marine è diventata una sciacquatura di piatti indigesta, robetta dozzinale che proprio negli scontri fisici (quando ci sono) crolla come un sacco di patate.
        Se continuano a farli forse almeno un dollaro netto di guadagno ce l’hanno, ma davvero la cosa mi stupisce…

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  3. Denis ha detto:

    Randy Orton e un 12 volte campione mondiale e lotta ancora non e molto simpatico e stato cacciato dal corpo dei Marine e si narra che abbia fatto la cacca nella borsetta di una collega e figlio di Bob Orton il compare di Roddy Piper (il cawboy con il braccio rotto) nella prima Wrestlemania,come wrestler e legnoso ha solo presenza scenica e una finisher d’impatto.
    Il soppranome di Steve Austin deriva dalla moglie Debra che gli disse”bevi il thè prima che diventi freddo come la pietra”(Stone Cold) ^_^

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  4. loscalzo1979 ha detto:

    In questa foto, vediamo come Randy utilizza il suo Orgoglio e la sua Carriera nel Wrestling dopo questo film:
    https://metrouk2.files.wordpress.com/2017/03/20170228_sd_orton-8fcde014eb941e6c30c5d59323a6d80a.jpg?quality=80&strip=all

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