Stonados (2013) L’urlo della Terra

Che il canale in chiaro Cielo abbia stretto un patto con la MarVista Entertainment per avere i peggiori film in circolazione da mandare in onda? In ogni caso nello stesso pomeriggio del 30 agosto 2017 in cui ho registrato Alligator X (2011) a seguire ho preso anche questa epica bojata da applauso spelladita, uscita in patria il 23 novembre 2013.
È stata trasmessa all’interno di un ciclo dal titolo “Countdown: la Terra ha i giorni contati”.

Piuttosto, ad avere i giorni contati è il buon gusto

Sappiamo bene come si chiama un tornado fatto di squali, ma come intitolare un film che parli di vari tornado fatti di pietre? Ecco il capolavoro: Stonados!
I distributori italiani non hanno abbastanza neuroni per capire il gioco di parole e il film viene trasmesso con un tristissimo L’urlo della Terra.

Non traducono mai i titoli, e qui che andava bene… mettono ‘sta fetecchia

Un tornado di pietre comincia a lanciare sassoni ovunque, e per me la trama può finire qui: cos’altro vi serve per buttarvi per terra a ridere?
Ok, ok, nel pacchetto ci metto dentro anche i ridicoli capelli supertinti di Paul Johansson, che finge di non avere 50 anni con un colore di tinta che starebbe male anche ad un ventenne.
Ancora non vi fa ridere? Allora ci metto l’amico biondino cazzone Lee Carlton (Sebastian Spence), che fa battute in continuazione – soprattutto quando non deve – per ambire al premio di Peggior Spalla Comica della storia del cinema.
Andiamo, se non vi fa ridere di amaro disprezzo tutto questo…

I grandi protagonisti del film: è tutto dire!

La poliziotta Maddy (Miranda Frigon) chiama il suo fratello scienziato Joe Randall (Johansson) perché è cascato un sasso dal cielo: può mica venire a dare un’occhiata? Certo, non vedo nulla di stupido nella richiesta.
Il sasso è freddo quindi non è un meteorite – l’ho detto che era uno scienziato! – perciò Joe non trova altre spiegazioni: è un tornado di sassi!

Dopo attente e rigorose ricerche, dico che è un sasso

«Vedi, le eruzioni vulcaniche sulla costa hanno creato uno squilibrio atmosferico e l’ozono, straripato nella mesosfera, si è liquefatto ricoprendosi di uno strato ghiacciato di CO2.»
Come regola impone, dopo una sfilza di minchiate scientifiche uno dei personaggi deve riassumere con un esempio for dummies, e qui ci pensa Carlton: «Ghiaccio secco, quindi brucia!»

Stonados: tornado di sassi!

Non è però ancora finita: «Il primo effetto sono trombe marine e tornado ma il secondo è una tempesta supercellulare con gocce di ozono ghiacciato e solidificato: i frammenti sono simili a delle rocce.»
Ma perché lo Zeneggiatore Rafael Jordan, colpevole di filmacci che fanno tremare il mondo, si sente in dovere di spiegare un tornado di sassi? So’ sassi, punto…

Questa sì che è una schiacciata!

Come regola ferrea vuole, ogni film catastrofico che interessi l’intera popolazione umana passa tutto il suo tempo a seguire la vicenda del protagonista che cerca i figli (o parenti vari). In questo caso i due dementi ragazzi per ben due volte si mettono in pericolo da soli, buttandosi per terra e gridando «Papà!»
Ma cosa avete, due anni? Alzate il culo e andatevene con i vostri piedi!

Nooooo la macchina nuova!

Come si ferma una trombona d’aria? Ma che domande, lo sanno tutti: con un fucilone!
Puntato contro la trombona, il fucilone fa cileccona: eh, che volete, uno può tingersi i capelli ma l’età si fa comunque sentire…
Tranquilli, basta mettere il fucile in auto, lasciare che il tornado risucchi l’auto… e la trombona d’aria si spara da sola!
Com’è che ‘sta bojata lo Zeneggiatore non si sente in dovere di spiegarla?

Per un grande tornado ci vuole un grande fucile!

La MarVista sta percorrendo la stessa via dell’Asylum, partendo da effetti speciali dozzinali e trame ignominiose per poi magari risalire la china: nei tre anni che separano il suo Meteor Storm (2010) da questo film non sembra esserci accenno di “miglioramento”. Più probabilmente alla casa interessa solo sfornare filmetti da due soldi che i distributori di tutto il mondo, italiani in testa, fanno a botte per comprarsi. Perché migliorare?

Meteoriti sul Buondì, in un controverso spot televisivo

Chiudo sottolineando l’incredibile: durante il film è stato mandato in onda il discusso spot televisivo del Buondì Motta con il sassone che cade dal cielo schiacciando la mamma della bambina protagonista. Direi che hanno scelto il film perfetto!

L.

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34 risposte a Stonados (2013) L’urlo della Terra

  1. Zio Portillo ha detto:

    Scusami Lucius, anzi: scusatemi tutti quanti. Ormai che “odio” sto genere di film lo sapete. Quello che vorrei capire (e mi scuso ancora perché molto probabilmente il tardo sono io che non ci arriva o non vuole capire!) è cosa spinge un distributore italiano a comprare filmacci del genere, adattarne il titolo, doppiarlo e distribuirlo nel mercato nostrano. Chi guarda questi film? Intendo seriamente e non per percularli. C’è un guadagno reale o è un mercato da zero introiti? Perché comprare un film, adattarlo e doppiarlo avrà pure un costo. Irrisorio, ma c’è. Escono dalle spese oppure appena una casa distributrice compra un titolo grosso, gli arriva in dono una scatola piena di questi titoli “in omaggio” a mò di televendita? “Buongiorno caro Direttore dei Programmi! Oggi solo per lei abbiamo un offerta speciale! Irrinunciabile! Solo per oggi, se compra DUNKIRK di Nolan da trasmettere nel 2018, solo oggi, e solo ai primi dieci DIrettori dei Programmi che telefonano, le offriamo in dono 3 titoli Asylum, 4 film con i fratelli Baldwin (non Alec però, gli altri…), e ben 10, NO DICO, DIECI TITOLI a scelta tra dysaster movie e monster movie ancora inediti in Italia! E se compra pure ATOMIC BLONDE assieme a DUNKIRK le raddoppio l’offerta di titoli in omaggio e le regalo pure gli ultimi 3 film di Nicholas Cage! Non si lasci scappare l’occasione! Con solo 100.000€ copre per intero un intero anno di programmazione della sua rete televisiva!”. Così?

    E cosa spinge CIELO (o anche Canale 5! Perché d’estate è la rete ammiraglia di Mediaset a trasmetterne a quintalate!) a mandare in onda questi film serie Z. Non hanno attori di richiamo (alla Nic Cage giusto per citare un nome importante a caso che si è spostato sulla Z), non hanno storie originali o divertenti, non hanno azione o phatos, non hanno nulla che faccia presa sul pubblico. In magazzino ci sono scatoloni di film di serie A (o discreta serie B) che non vengono trasmessi da anni, oppure film di successo clamoroso all’estero (UNDISPUTED giusto per citarne uno a noi caro) che in Italia siamo costretti a guardare su YouTube o a scaricarceli dal web.

    Capisco SHARKNADO. Filmaccio di serie Z ma fatto senza pretese di serietà ma con un’idea originale. Ecco, se mi trasmetti in Italia, pure al cinema, SHARKNADO mi va bene. Ci sta, classica eccezione che conferma la regola. Ma se compri e trasmetti sta cag@ta di STONADOS, perdonatemi ma non capisco.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Negli anni Novanta la vulgata era che per ogni filmone di serie A venduto, i distributori dovevano per forza comprarsi anche un certo numero di porcate, altrimenti invendute. Temo che non sia vero.
      Raccogliendo dati per il mio saggio sul cinema ninja ho trovato dichiarazioni di chi fisicamente creava le peggiori minchiate mai apparse al mondo sapendo benissimo di farlo, e tutti dicono la stessa cosa: i distributori di tutto il mondo si menavano pur di comprare quella roba!
      Temo che la risposta all’enigma sia fin troppo semplice: questi filmucoli infami costano due spicci, quindi con i soldi che ti costa un blockbuster ne compri 100! Tu dirai, però sono 100 porcate: sì, ma ti riempiono il palinsesto!
      Il produttore di un blockbuster mica ti vende il film e basta, no: rompe le balle anche su tutta la sua “vita”. Un filmone di serie A mandarlo in TV costa un boato, e i passaggi televisivi sono contati al millesimo perché costano tanto. I filmacci della Asylum & Co. te li tirano in faccia, puoi coprirci l’intera estate di un canale spendendo pochissimo.
      Quando fanno la pubblicità di un canale come Sky Atlantic e roba varia, ti fanno vedere due o tre prodotti molto famosi che però coprono l’1% del palinsesto: secondo te dopo che hanno speso cifre assurde per Troni di Spade e Case di Carte, quanto resta per coprire il 99% del palinsesto? Ecco che si tappa tutto con dosi massicce e letali di filmacci merdosi, che costano due spicci e ti regalano pure il grappino finale.
      E come se non bastasse, alla gente piace! Lascia stare Sharknado, che è la serie A della Z. Nella prima decade del Duemila il canale satallitare Syfy commissionava alla giovane Asylum filmacci vergognosi con mostroni, e poi sul sito web chiedeva agli utenti: secondo voi, fra uno squalo-dinosauro e un polipo-piranha chi vincerebbe? A seconda dei voti, usciva il film coi due mostri che si affrontavano. E la gente votava: filmetti da due soldi, che potevano essere mandati in onda a volontà, molto richiesti dalla gente… capisci che è la quadratura del cerchio?
      E’ come per l’esplosione marzialie degli anni Settanta. A tutti gli intervistandi Shaw rispondeva: “Ma cosa trovate di tanto affascinante in un tizio che strappa gli occhi ad un altro?” Eppure il mondo era impazzito per “Cinque dita di violenza” e ha venduto più di tutto i blockbuster dell’epoca, pur essendo un filmetto cialtrone inguardabile. Addirittura un distributore africano, che copriva anche la Francia, adorava così tanto i film ninja che offrì di distribuirli a prezzi scontati… se lo facevano recitare in uno di questi! Il film è arrivato anche in Italia, e il produttore è un attore migliore di quelli usati di solito: addirittura minaccia un ninja con la pistola recitando il celebre monologo dell’ispettore Callaghan!
      Il cinema Z è quello che governa il mondo, perché la gente discetta sulla concezione visiva di Nolan, sul montaggio di Ridley Scott e sull’occhio della madre della Corazzata Potemkin, ma poi va a casa e guarda la merda, e se la spalma addosso e ci gode. Perché un qualsiasi canale, digitale o terrestre, dovrebbe investire altissimi capitali – che non ha – nei diritti di trasmissione di filmoni di serie A, quando con due spicci riempie ogni fascia oraria di merda e guadagna uguale?
      Per ogni Dunkirk con la puzza sotto il naso, ci sono eserciti di film che puzzano per ben altri motivi 😀

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      • Zio Portillo ha detto:

        C@zzo, Lucius mi hai aperto un mondo!
        Avevo immaginato che costassero un cacchio e con due spicci ci copri il palinsesto di un anno, ma addirittura che la gente uscisse pazza per ste ciofeche non lo sospettavo minimamente. Credevo, sbagliando, che il 99% delle persone che guardano la tv o hanno un’idea di cosa guardare o mettessero su la cosa meno peggio che trovano in onda e tra ciccioni che devono dimagrire su Sky, Bruno Vespa sulla Rai, progammi di gente che urla di calcio su La 7 e documentari assurdi su Discovery si fermassero sul filmaccio di serie Z su Cielo. Ma non che gli piacesse pure!
        Grazie veramente perché in poche righe hai tracciato veramente “la quadratura del cerchio” perfetta.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        ahaha Ovviamente non ho contatti con i direttori dei palinsesti quindi sono solo mie opinioni, ma visto il grande interesse per i reality e la qualità media dell’intrattenimento in TV (che si discosta ben poco da “Mega Python vs Gatoroid”!) non stupisce che nessuno si indigni mai per l’elevato numero di porcata trasmesse dai canali. Ti sei indignato tu perché è evidente che hai buon gusto, ma temo che lo spettatore medio non ne abbia molto 😛
        Curando da anni la guida TV del fine settimana, è evidente che sono ben pochi i canali che possono permettersi film “normali” (cioè da A a B), e le novità riguardano in maggior parte film televisivi, molto più economici di quelli cinematografici.
        Ormai da tempo Italia7Gold ogni venerdì sera trasmette solo gli spaghetti western più brutti dalla storia: dove sono i famosi titoli che hanno reso celebre il genere? Evidentemente quelli hanno ancora diritti attivi e quindi costano: meglio mandare porcate assurde che magari costano poco.
        Tempo fa ho scoperto che nella Gazzetta Ufficiale ogni tanto appare una rubrica “Diritti d’autore” che dà conto di tutti i film italiani di cui è stato rinnovato il diritto. Sono TUTTI film scomparsi, che non passano né in TV né in DVD. Evidentemente gli aventi diritti chiedono soldi e questo non va bene, e visto che altri film sono replicati all’infinito mi viene da pensare che costino decisamente di meno. Da almeno dieci anni ogni sabato viene trasmesso un film di Seagal: magari qualche direttore di palinsesto è amico suo, ma è più facile che costino molto poco. 😛

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      • Zio Portillo ha detto:

        Scusami, ultima cosa. Ma UNDISPUTED si può sapere perché nessuno si è preso la briga di portarlo in Italia? Anche in ritardo sarebbe andato bene visto tutto il successo ottenuto…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        In questi giorni ho scoperto che Netflix lo presenta in italiano! Perché doppiarlo solamente lì, senza alcuna distribuzione home video? Temo che qui entri in ballo l’enbargo sulle arti marziali che in Italia dura dal finire degli anni Novanta: pare che siano diseducativi e lo spettatore medio non vuole che i figli lo vedano. In realtà se le arti marziali le fa male Keanu Reeves va bene, se un attore famoso fa qualche minchiata imbarazzante tutti parlano di “campione marziale”, se invece un attore professionista o peggio ancora un veero atleta finge di combattere allora scatta la censura. Dalla fine dei ’90 ad oggi solamente uno sparutissimo numero di titoli marziali è giunto in Italia, distribuito malissimo e spesso esclusivamente in passaggi televisivi subito interrotti. Temo che la saga di Undisputed soffra di questo vizio italiano, ma è meglio così: la serie A deve stare lontana da questo Paese che ha fatto della cialtroneria una bandiera.
        Dopo 27 anni c’è ancora chi mi dice che Seagal è un vero atleta: ecco, tenetevi Seagal e lasciate inedito Boyka…

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      • Zio Portillo ha detto:

        Grandissimo Lucius!
        Ancora complimenti per la cultura e per la gentilezza nelle risposte. Ne ho imparate più in questi due scambi di commenti che negli ultimi anni.
        Grazie ancora!

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Eh, “cultura” è un parolone: è che sto sempre a ravanare nella Z 😀

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      • Giuseppe ha detto:

        Ed è esattamente questa tendenza dilagante che, alla fine, mi spaventa più di ogni altra cosa! Sì, perché se in questa economicissima nicchia di settore si è arrivati all’idea (parola grossa) di un tornado fatto di sassi, allora il prossimo di cosa mai sarà fatto? Chi mi assicura che, andando di questo passo, non dobbiamo aspettarci un FARTnado o un TURDnado? 😀

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        ahahaha idee splendide che spero di cuore vengano accolte ^_^
        Fartnado lo faranno sicuramente gli italiani: il peto è la metrica della comicità nostrana 😛

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    • Cassidy ha detto:

      In realtà l’economia dei canali televisivi è tutta basata sulla Z 😉 La distribuzione del quarto capitolo di Boyka su Netflix è assurda, solo il quarto, gli altri no. Davvero l’embargo dei film di menare sembra più forte di tutto. Cheers!

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  2. Willy l'Orbo ha detto:

    Ahahah! Titolo capolavoro (rovinato dai soliti doppiatori nostrani!) e chiosa con la pubblicità da sbellicarsi!!!
    p.s. molto interessante anche la discussione sopra 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      A forza di bazzicare la Z, ci si deve chiedere per forza il motivo della sua esistenza! 😛
      Anche perché le falle della distribuzione sono il pane quotidiano del cinema marziale, grande mondo in cui solo la spazzatura è stata ben distribuita in Italia: più un film è puro liquame, più viene ristampato. Poi mi dicono che il cinema marziale è passato di moda perché aveva una qualità troppo bassa: certo, se in Italia porti solo la merda non puoi lamentarti poi se il genere puzza

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  3. Cassidy ha detto:

    Stonados è il titolo perfetto per un film dove la trombona d’aria di spara da sola e persino la pubblicità si adatta al tema dei sassoni volanti. Dal titolo sembrerebbe uno di quei film finti che si vedono come poster in “L’aereo più pazzo del mondo” e i suoi seguiti, solo che esiste davvero! 😉 Cheers

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  4. Pietro Sabatelli ha detto:

    C’è ancora gente che spende soldi per questo? e basta! Cioè dico io va bene ogni tanto, perché io comunque ne ho visti tanti, però almeno se li tenessero loro, che arrivano a fare in Italia?

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  5. Conte Gracula ha detto:

    Se qualcuno tirerà fuori un porno disaster intitolato Cocknado, non accenderò più la tv per un anno!

    Però ho apprezzato la coincidenza stonado e buondì 😛

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  6. nik96 ha detto:

    a me in questo film è piaciuta la scena dove c’è una donna che rimprovera il meteorologo e non fa nemmeno in tempo a finire di parlare infatti quando dice avrebbe dovuto prevede e poi SBAM viene colpita da un enorme sasso spiaccicandola contro il muro

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  7. nik96 ha detto:

    non pensavo che l’avresti registrato questo film comunque mercoledi 13 settembre Cielo trasmettera 2-Headed Shark Attack 2012 in prima Tv

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  8. Riccardo ha detto:

    C’è da dire che dal titolo inglese potrebbe anche sembrare un uragano di tossici.
    In italiano proporrei Fattonado 😀

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  9. loscalzo1979 ha detto:

    Non c’entra nulla, ma è priva di senso come la trama del film:

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  10. nik96 ha detto:

    io questo film l’avrei intitolato Pietornado come titolo avrebbe avuto piu senso o no

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  11. nik96 ha detto:

    la scena della veggente che gli va addosso mentre parla con Sebastian Spence è migliore del film.

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