Aggiungiamo pure la Archstone Pictures al lungo elenco di piccole case che si sono servite del talento di Dolph Lundgren per i filmucoli dimenticabili.
Presentato al tedesco Fantasy Filmfest il 27 agosto 2016, dopo vari altri festival la casa fa uscire in patria americana il 3 marzo 2017 Don’t Kill It (ecco il sito ufficiale).
La Cecchi Gori lo porta in Italia, in DVD e Blu-ray, dal 23 gennaio 2018.

Ora non è che stiamo a sprecarci per la grafica del titolo…
Serve un cacciatore di demoni, chi è che potrebbe interpretarlo senza sembrare un coglione? Solo lui, Dolph Lundgren. Solo lo svedesone che non perdona riesce nel compito di far assomigliare questa cosa ad un film, visto però da molto lontano e possibilmente in corsa.
Così il nostro Dolph si cala nei panni di Jebediah Woodley – che sembra un personaggio nato da un weird western di Lansdale – e se ne va a Chekoree Creek, paesino del sud rurale dove sta succedendo qualcosa di strano: cominciano a morire degli sceneggiatori. I principali indiziati sono spettatori stufi di filmacci horror troppo stupidi.

«This is how we go about it / To make our heads explode» (Monster Magnet)
Inutile stare a spiegare qualcosa di inspiegabile: c’è un demone che entra in una persona e comincia a massacrare chiunque, e se qualcuno lo uccide subito passa nel corpo di chi l’ha ucciso e così via. Con la velocità con cui vediamo avvenire le prime esecuzioni in un paio di settimane la popolazione americana dovrebbe estinguersi, ma non stiamo a fare i pignoli.
Mentre dei passanti si fingono attori e a loro volta fingono che esista una sceneggiatura, dopo qualche parola buttata là senza criterio piomba in scena Dolph e riporta l’attenzione su di sé: Dolph spacca!

Fare filmacci tiene in forma!
Due poliziotti cercano di arrestarlo ma lui riesce a trattenerli e a fare lo spiegone in tre secondi, in una scena da antologia: basta poco per conquistarci, noi fan di Lundgren!

Coraggio… fatti Dolphare!
Purtroppo il Dolph Show dura poco perché il personaggio smette di fare qualsiasi cosa per il resto del film: è un tonno che sta lì a fissare con occhi vitrei lo svolgersi degli eventi, con la sua arma giocattolo che non usa mai. E quando dico mai intendo mai.

Indolph Jones e la sua arma totalmente inutile
Lo spettacolo ora è tutto per i quintali di splatter che a sorpresa il film sfoggia, con arti mozzati e budella esplodenti come non se ne vedevano da tempo.

«You better listen to the beautiful girl inside / who wants her face cuts» (Electric Six)
Siamo lontani dal gore di un tempo, ma vedere un demone che prende la motosega e comincia a fare bassa macelleria fa sempre piacere.

«Useful lust of gore / Hatchet to the head» (Cannibal Corpse)
Del resto del film non vale la pena parlare, con la storia del demone zompettone che non si capisce neanche come fanno a fermare né ha la minima importanza. Dolph che gigioneggia e le scene splatter bastano già a giustificare una veloce visione di un prodotto che va dimenticato già mentre ancora scorre la scena finale…
L.
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mi è andata di traverso la colazione 😀 😀 😉 😉
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ahaha reazione comprensibile 😛
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Visto qualche tempo fa e dimenticato di commentarlo, sarà che come dici giustamente tu, si dimentica in fretta? In ogni caso hai sottolineato bene i veri valori del film, uno splatter come si deve molto divertente e Dolph che ha tutto per non passare per scemo con un ruolo così, lo svedesone può permetterselo, per salvare la serata questo film fa il suo dovere 😉 Cheers
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Se magari gli avessero fatto fare qualcosa – che so, usare l’arma che imbraccia per tutto il film – forse c’era speranza di salvezza, ma un cacciatore di demoni disarmato davvero non ha senso 😀
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Questo è un filmaccio che vorrei vedere, ma probabilmente me ne pentirei subito ^^
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Fossi in te mi pentirei già solo per averlo desiderato 😀
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Spargo i ceci per terra, allora. XD
Ma metterò le ginocchiere, sono indulgente con chi sbaglia 😛
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Quello che si deve pentire più di tutti è Mike Mendez: hai Dolph e lo sfrutti così poco? Va bene che eri impegnato a rifare molto a modo tuo Fallen di Gregory Hoblit, ma non è una buona scusa per lasciarlo lì tutto il tempo a NON sparare mai dopo aver mirato (ecco, forse non possiamo escludere del tutto che gli si fosse ingolfata…no, indolphata l’arma) 😛
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ahahah è vero, non ci avevo pensato 😛 Un’arma così sofisticata può benissimo indolpharsi 😀
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Sembra in pratica un’episodio random di Supernatural solo con Dolph,comunque sto gocando il tuo gioco preferito Doom 3 con dentro anche i primi 2 anche li si usa una bella motosega contro i demoni o altre schifezze blasfeme
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Che bella la motosega di Doom, anche se potevi usarla giusto col codice di invincibilità perché se no i mostri ti si mangiavano. Io ho giocato solo ai primi due Doom, livelli aggiuntivi compresi: il terzo moderno ci ho provato ma non fa per me.
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E uscito anche l’ultimo su Ps4 e Xbox One,Pc chiamato solo Doom,il terzo in realtà John Carmack voleva farlo avvicinare a un survival horror
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Io ho giocato a Doom II, poi a Doom I. Fine :). Anche per me il Doom III e il Doom nuovo…non fanno per me.
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Quante ore passate a massacrare mostri: bei tempi 😛
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Io l’ho ADORATO. Adorato: sarà per Dolph, sarà per alcune sequenze splatter troppo divertenti. Te ne avevo anche parlato se non erro. A differenza vostra non lo dimenticherò 🙂
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Sicuramente fa piacere un po’ di splatter in questo arido mondo per bambini, e Dolph è innegabilmente gagliardo, ma davvero siamo a livelli bassini. Soprattutto perché Dolph in realtà non fa una mazza di niente per tutto il flim! Mira col fucilone e non spara, poi mira e non spara, poi mira e non spara… ah regazzi’, che miri a fare se poi non spari? 😀
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Però quelle sequenze sono talmente demenziali che a me hanno fatto schiantare! 🙂
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Ormai Dolph ha fatto qualsiasi cosa. Da He-Man al predicatore, dal pugile al cacciatore di demoni. sempre in formissima e sempre col sorriso a mezza bocca. Il suo segreto? Il Fernet Branca a quanto pare. Grande lui un po’ meno i film a cui prende parte.
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Lui si diverte e si vede, ma certo che le case che lo contattano non hanno neanche uno sceneggiatore nella loro agenda…
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Dallo Zinefilo non mi aspettavo la citazione dei Cannibal Corpse 😀
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ahahah non ci sono confini al citazionismo 😛
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Mi è bastata la locandina.
Questo è il mio film.
Un idolo (Dolph), splatter e mostri.
Chissenefrega della recitazione e della sceneggiatura: sto sfregandomi le mani. Mi ci tuffo su un film così.
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ahaahha allora hai trovato pane per i tuoi denti 😛 L’unico difetto è che Dolph dolpha poco: in pratica non fa una mazza, e se invece gli avessero fatto menare i mostri sarebbe stato meglio 😉
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