Chi segue questo blog conosce ed adora la UFO (Unified Film Organization), che oggi si è data un tono chiamandosi UFO International Productions ma rimane quello che è sempre stata: una casa bulgara specializzata nella serie Z più orgogliosamente Z che esista.
Dalla saga di Sniper a quella di Jarhead, dalla saga di Wrong Turn a Lake Placid, dai serpentoni ai coccodrilloni, dagli squaloni ai pipistrelloni, dai dinosauri allo Yeti, dalle Ghost House alle Ghost Ship: non esiste angolo della Z che non sia stato esplorato abbondantemente dalla UFO.
Per tenere fede al suo nome… ci sono anche i film sugli UFO!
Trasmesso dalla famigerata Syfy il 23 febbraio 2011, Cold Fusion risulta inedito in Italia ad esclusione di passaggi televisivi che non so ricostruire.
Di sicuro ho visto il film su Cielo domenica 8 luglio 2018.
Il solerte sceneggiatore Nathan Atkins cerca di tirar fuori una sceneggiatura straordinariamente complicata pur non avendo molto in mano, ma per essere un filmucolo alla fin fine c’è riuscito.
Così in premessa sappiamo che un UFO – non la casa bulgara ma proprio un oggetto volante non identificato, ovviamente di forma circolare – cade nell’URSS dei primi anni Ottanta, e subito i sovietici lo nascondono per cercare di studiarlo. Il piano non va come sperato, perché dopo trent’anni ancora non sanno che farci con ’sto ufo…
Ai giorni nostri una serie di terribili attentati rischia di far scoppiare una nuova guerra mondiale fra Oriente e Occidente, e il bieco organizzatore è il colonnello Petrov (Vladimir Kolev), che vuole la destabilizzazione mondiale per poter giocare col suo UFO e tirarlo di qua e di là. Peccato che non riesca manco a farlo uscire dal garage.
Sul caso però sta indagando il fenomenale militare Unger (Adrian Paul), che risolve tutto odorando la roba per terra: oh, ognuno fa le indagini a modo suo. Stando fermo, lo svogliatissimo Adrian Paul tira via i suoi cinque minuti in scena e passa subito a ricevere l’assegno, riuscendo solo allora a cambiare espressione facciale.
Dimentichiamoci l’inutile cameo di Adrian Paul e focalizziamoci sulle due vere protagoniste grintose, cioè sull’unico elemento su cui è costruito tutto il film.
La storia infatti non ha nulla di fantascientifico e si focalizza su due agenti segreti che devono risolvere tutto a calci e sberle, salvando il mondo dalla guerra nucleare. Facendolo con ogni arma a propria disposizione!
Nulla può fermare l’agente Lila Body, interpretata dalla grintosissima Sarah Brown. Attrice, stuntwoman, doppiatrice, è un peccato che lavori poco in video perché davvero è uno spettacolo.
Entra in scena e comincia a menare, smettendo solo sui titoli di coda…
Durante il suo viaggio in Romania – ovvio, no? – trova una fenomenale compagna in azione: l’agente Ekaterina Demidrova, pepata asiatica interpretata dalla californiana Michelle Lee. Anche lei attrice e stuntwoman, purtroppo ben poco visibile, lavorando molto più dietro le quinte o in piccoli ruoli.
Le due donne insieme risultano molto più pericolose dell’UFO russo!
La sceneggiatura è arzigogolata ma in pratica è fatta in modo che le due attrici si lancino in situazioni frizzanti. Per esempio un elemento fondamentale dell’indagine prevede che le due si fingano spogliarelliste, per accedere in un locale ucraino e carpire informazioni, quindi via con una lunga scena in cui Michelle Lee dimostra a Sarah Brown tutto il suo… addestramento militare.
Tutta roba inutile, ovviamente, perché appena entrati nel locale si fa subito a botte, ma vuoi mettere dare calci vestiti succintamente?
Mentre fanno inutili comparsate storici volti noti della UFO, come William Hope e il sempre presente Velizar Binev, a quanto pare molto amato in patria bulgara, le due donne fanno fuoco e fiamme e tengono viva l’attenzione.
L’UFO non s’è mica capito che fine faccia perché tanto non ha alcuna importanza nella storia: il pericolo viene da una bomba, che pure quella non si sa che fine faccia. Ma in fondo chi se ne frega, l’importante è vedere Sarah e Michelle tirare calci!
Come si è facilmente capito, il film è il solito nulla sbarazzino della UFO, ma stavolta con due attrici grintose e capaci il prodotto c’è e il risultato la casa bulgara se lo porta a casa. È un filmetto divertente che addirittura riesci a vedere fino alla fine, cosa per nulla scontata con prodotti similari.
Torneranno Sarah e Michelle insieme a menar le mani? Speriamo di sì…
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Peccato che oltre a Sarah e Michelle non ci fosse una terza investigatrice chiamata Gellar, allora la triade sarebbe stata completa.
Insomma, menomale che c’erano le donne toste, la trama mi sembra di un insulso senza pari.
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ahaha è vero, con la terza Gellar sarebbe stato perfetto 😀
E’ incredibile lo sforzo di inventarsi una trama assurdamente complicata – che ho molto riassunto – per un film che in pratica è nato per mostrare due tipe toste: non sarebbe stato più semplice impegnarsi di più sui due personaggi e meno sull’inutilissimo UFO?
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Ma infatti, sti ufo ci hanno sfrangiato.
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Visto che la casa si chiama UFO, almeno lei è autorizzata a parlarne 😀
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Perdiana! E’ vero! Allora sì.
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Ma come si fa a non amara, anzi adorare, anzi venerare, un film in cui compaiono Ufo, Romania, Bulgaria, URSS, botte e spogliarelliste?
Ripeto, come si fa? 🙂
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ahaha si fa, si fa 😛
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Onestamente pensavo che la bella mora sulla locandina fosse lo specchietto per le allodole, inoltre non aiuta la prima immagine del post, sembra un carabiniere che guarda un UFO parcheggiato in doppia file. Invece niente, ora voglio Sarah Brown e Michelle Lee in tutti i film, in guêpière nel locale (su questa sono scoppiato a ridere, storia vera) o in mimetica non importa, ma in tutti i film.
Tipo commedia romantica con Kate Hudson, SBAM! Calcio in faccia alla Hudson e Sarah e Michelle che si prendono il film, nuovo titolo “Se scappi ti sdereno”. Nuovo film di Adam Sandler, gomitata in bocca al Sandler e via con “Cambia la tua vita con un calcio”, sul serio le voglio ovunque queste due! 😉 Cheers
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ahahah hai appena fornito ottimi spunti per sceneggiature che sarebbero sicuramente record di incasso 😛
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Mangiapane a UFO, che ci metti l’astronave se non ti serve?
Pare la versione Griffin di Anna e il Re, col cyborg assassino che fa la strage 😕
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ahahah sarebbe meraviglioso! 😛
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Sarebbe? Nei Griffin è successo davvero qualcosa del genere XD
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Intendevo se questi filmacci Z facessero come nei Griffin 😛
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Ah, ecco ^^
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Scusate se irrompo qui ex abrupto con una cosa che non c’entra niente, ma dovete assolutamente guardare questa foto
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Oddio, non sapevo che si incorporava
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Hai fatto benissimo: hai impreziosito il post ^_^
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Nooooooooooooooooooo Mitico Dolph!!! Ma la Fernet sarà informata di questo lancione pubblicitario? ^_^
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AHahah, non lo so, ma se avranno visto schizzare le vendite alle stelle, forse hanno fatto un’indagine e hanno scoperto! 😀
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Un film della UFO che non sa cosa farsene di un UFO: dovevano avere le idee molto poco chiare già in fase di soggetto, direi… un Soggetto volante non identificato, in pratica 😀
A pensarci bene, forse è così che volevano rimettere in funzione il disco volante: con l’indifferenza. Essendo infatti tutta l’azione imperniata sulle due gran pezzi di agenti, gli alieni si sarebbero sentiti così trascurati da iniziare ad incazzarsi riattivando il mezzo spaziale, e con l’ulteriore mazzata della bomba a metterli definitivamente in un angolo sarebbero loro girati talmente tanto i coglioni da diventare pienamente operativi (motori, armi, scudi, ecc.) in pochi secondi. Solo che la UFO non aveva abbastanza soldi per realizzare decentemente una cosa del genere e allora è rimasto tutto così, fra il sospeso e il sottinteso… dovrebbe però pensare comunque a un sequel, magari con Sarah e Michelle teletrasportate a confrontarsi a suon di legnate con l’equipaggio del disco: i guerrieri gemelli N’un e Cha’ku, provenienti dal lontano pianeta To’nfa 😉
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ahahah perché ‘sti bulgari non pensano mai a trame del genere? 😀
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