Pensavate fosse finito il ciclo di filmacci pseudo-action della WWE Studios che CineSony ha doppiato in esclusiva italiana? Giustamente avrete notato che il canale ha votato l’intero palinsesto all’opera di Steven Seagal: in fondo hanno 50 titoli fra cui scegliere, che in media costano 5 euro a film, in periodo estivo avrei fatto anch’io la stessa scelta.
Quindi sembra che con giugno le emozioni inedite provenienti dai buffoneschi ex wrestler siano finite, ma prima dobbiamo parlare del titolo in assoluto peggiore di quelli scelti da CineSony.
Mi riferisco al molliccio Inside Out, che andrebbe denunciato per truffa: perché ha una copertina così figosamente action quando è palesemente un falso ideologico?
Uscito in patria americana il 9 settembre 2011, CineSony lo trasmette in anteprima il 3 luglio 2018 con il titolo… no, non ce la faccio… va be’, lo dico… Amicizia a rischio… ammazza che titolo action!
Per l’occasione la WWE vuole fare le cose in grande: non vuole solo un film inutile e stupido, dev’essere anche straordinariamente brutto.
Così chiama un registino televisivo e un tizio di passaggio che si diverte a fingersi sceneggiatore. Poi chiede agli attori di fingersi handicappati mentali così da recitare male anche se magari un po’ saprebbero recitare.
Il risultato è un abominio che CineSony poteva benissimo lasciare inedito…
AJ si è fatto 13 anni di galera e, ora che ne è uscito, ha il corpaccione gonfio e la facciona barbuta di Paul “Triple H” Levesque, uno che sta nel mondo del wrestling da 25 anni, che fa… che ti piglia e ti… che ti mena tutto se… boh, non ho idea di cosa abbia fatto Levesque, ma so cosa fa in questo film: fa esattamente quello che fanno TUTTI i wrestler appena diventano attori. Cioè un cazzo di niente.

Ecco il massimo dell’azione di Triple H…
AJ è triste, perché sta male la madre, perché la ragazza l’ha lasciato e ha fatto una figlia con quel fallito del suo migliore amico, perché il crimine lo attende, perché tanti anni di galera si fanno sentire, perché l’elefante è il re, perché il merlo non fa “me”, perché due non è tre e il cetriolo tocca a te. Ah già, ora AJ ha deciso di portare i suoi muscoloni pompatissimi ad un indirizzo nuovo, e ha detto addio al crimine. Non vuole più menare la gente ma produrre cetrioli sottaceto.
Inutile che rileggiate la frase, avete capito bene: dopo 25 anni di wrestling finalmente “Triple H” può raggiungere il suo sogno e interpretare uno che vuole fare cetrioli sottaceto. E li fa. E il film passa, e lui parla di sottaceti, e li afferra con un braccio grande quanto la somma dei corpi dell’intero cast, e la bravura sta nel non maciullare tutti i cetrioli che vorrebbe vendere.
Sì, la WWE ha prodotto un altro grande successo: l’uomo che sognava i cetrioli… ma non nel senso divertente della frase.
Per fortuna la mosceria noiosa e la noia moscia attanagliano lo spettatore che cade in anestetico coma sin dal secondo minuto di film, perché altrimenti dovrebbe sopportare il dolore di vedere il Michael Rapaport più fastidioso e stupido della storia: è un attore noto per essere simpatico come una colonscopia multipla, ma di solito lo si trova in film mediamente buoni e si sopporta. Ritrovarlo in questo cetriolo colonscopico di film è un’esperienza mistica: davanti alla sua stupida fastidiosità d’un tratto cominci a pensare… va’ che mica è male l’idea dei cetrioli, quasi quasi ne comincio a produrre pure io.
Jack (un Rapaport come non vorrò mai più vederlo, anzi ora vado a buttare via dalla finestra eventuali DVD in cui per sbaglio ci sia quel cane maledetto di attore) è il solito figlio coglione di boss tanto coglione da affidargli un qualsiasi incarico: esatto, avete già capito tutta la trama. Il boss buono vuole fare soldi col cuore ma il figlio coglione fa casini e il migliore amico del figlio, la guardia del corpo che lo protegge sin da ragazzi, ne pagherà le conseguenze.
Ahhhh che tramona fresca fresca per l’estate, proprio roba di giornata: una mozzarella del ’78 emanerebbe un profumino decisamente più gradevole. Però per fortuna tutti i bravi attori coinvolti nel cast recitano talmente male che dopo altri due minuti ricadi in coma e non soffri più.
Uno stupido come me, vedendo la locandina con Triple H intento a brandire una pistolona, potrebbe ingenuamente pensare che prima o poi nel film, magari per un paio di secondi, ci sia una scena che in alcune culture potrebbe essere fraintesa come “d’azione”, ma l’ho premesso: sono stupido, e infatti non esiste niente del genere.
Il fenomenale super mega wrestler Paul “Triple H” Levesque gongola qua, si appoggia di là, fa una facciuzza, fa una gira volta, la fa un’altra volta, piglia un cetriolo, ne piglia un altro, ci racconta come si cucinano, guarda il vuoto, e il film finisce. E anche la linfa vitale finisce. Quello che non finisce è la vergogna della WWE, che riesce ogni singola volta a sfoggiare una puttanata più puttanata della precedente.
Diciamo che la mia stima del wrestling e del mondo che lo circonda mi sorprende per quanto da anni stia scavando verso il basso…
Come dicevo, a parte l’Orso Abbracciatutti Levesque, che magari 25 anni fa assomigliava pure un lottatore, il cast è di ottimo livello quindi piange davvero il cuore vedere un mostro sacro come Bruce Dern e un ottimo caratterista come Michael Cudlitz lanciarsi nel letame e ingoiarlo a bocca aperta. Ho capito che i soldi so’ soldi, ma andate a rubare che ci fate una figura migliore.
Per finire, userò una metafora che ho letto in questi giorni da Leo Ortolani: per una settimana mangiate solo pollo e castagne, finché la costipazione che gonfierà la vostra pancia non sarà pronta ad emettere mefitici risultati mortali. Ecco, ciò che uscirà dal vostro corpo è sempre meglio di questo Inside Out!
L.
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Se avessero lasciato il titolo “Inside Out” sarebbe stato meglio, qualcuno lo avrebbe noleggiato/scaricato/visto per errore pensando di trovarsi davanti ad un film della Pixar, l’horror “Frozen” ha basato metà delle sue fortune su questo (storia vera). Invece triplo suicidio, prima il titolo italiano orrendo, poi Triple H appassionato di ehm, cetriolo e poi la “Showstopper”, quella faccia che viene voglia di riempire di schiaffi di Michael Rapaport argggh!
Davvero per un certo periodo, era in tutti i film, personalmente l’ho sempre trovato odioso da morire, hai avuto un bel coraggio a vedere questo film e ancora di più a scriverne! Ma certo schifo va esorcizzato in qualche modo, se non altro il post è uno spasso assoluto 😀 Cheers!
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Contento di non essere il solo ad odiare Rapaport, anche se quando ha buoni testi alla fine si sopporta. Ma sta proprio sul filo…
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Confermo: davvero un film tremendo, sotto tutti i punti di vista. TUTTI. L’unica soluzione è quella indicata in fine di recensione. Rapaport insopportabile. E per chi ha amato il wrestling vedere Triple H indaffarato coi cetrioli…non so se ridere o piangere! 😦 🙂
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Mi confermi che quando saliva sul ring questo Triple H poi faceva qualcosa, oltre che chiacchierare?
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Ti potrà confermare anche Denis, ma oltre a fare qualcosa aveva una personalità che qui nel film nemmeno si accosta…la trasformazione di molti wrestler nelle pellicole WWE andrebbe psicanalizzata e studiata! 🙂
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Capsico la propensione a recitare, ma perché lanciarsi in cose così drammaticamente diverse da quelle che li hanno resi famosi? Ma davvero ai loro fan piacciono ‘sti filmacci?
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Guarda, perlomeno nei primi film dei wrestler “di nuova generazione” (nel senso dai 2000) un po’ di action c’era, the marine, 12 rounds, the condemned….per carità, criticabili sotto tanti punti di vista ma in questi ultimi pare proprio che si sia persa la via!
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Triple H in origine lottava nella WcW passò alla WWF con il nome di Hunter Heart Heimsley(infatti tre H) con la gimmick orrenda del nobile, in una Wrestlemania venne sconfitto in pochi secondi da Ultimate Warrior, poi Dx assieme al sodale Shawn Micheals e infine con la gimmick con cui lo conoscete L’assassino cerebrale, si prese come moglie pure la figlia del capo Stephanie(tra l’altro si è rifatta le tette) cosi aumento anche il potere del backstage ha fatto bei match ma come Shawn Micheals sto un gradino sotto a Hulk Hogan, The Rock Stone Cold Steve Austin e nel futuro John Cena.
E anche noto per aver messo bastoni tra le ruote ad altri talenti tipo Chris Jericho
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Per un momento pensavo che volessi parlare del film d’animazione. Per un attimo. Comunque complimenti per il titolo in italiano, davvero azzeccato. E vedere Triple H con un libro in mano è qualcosa di davvero strano.
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Figurati a vederlo parlare di come si producono i cetrioli sottolio 😀
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E forse qui sta lo sbaglio da parte nostra: pretendere di vedere un film in quello che è soltanto un documentario -con guest star di classe come Bruce Dern- sulla produzione di cetrioli sottolio condotto da Triple H… la presenza del “malavitoso” Rapaport? Un simbolico (vista la faccia da ortaggio in questione che si ritrova) ammonimento contro il traffico illegale di cetrioli d’importazione: comprate solo cetrioli USA fatti in casa! Da Triple H, ovviamente 😀
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Altrimenti (da qui si spiega il titolo) mettete a rischio la vostra amicizia con lui… rimarreste fuori dal giro, non sareste più “inside” ma “out” 😉
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Il titolo di un bel film Pixar, un sottotitolo italiano che sembra venuto fuori da Winx Club o da My Little Pony, i cetrioloni sottaceto, l’assenza di azione in un action movie… bel poker! XD
Il prossimo wrestler aprirà una fumetteria in cui insegnerà ai nerd magrolini, o molto grassi, come essere omaccioni supereroi? XD
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Già sarebbe un’idea migliore 😛
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Titolo alquanto ambiguo 😀
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Sono sicuro che se cerchi bene per la tua rubrica domenicale, troverai che la locandina è stata alterata. Nell’originale Triple H brandiva un cetriolo! (si vede benissimo la maglietta del protagonista con le macchie di unto della salamoia).
Ma sai meglio di me che le pistole vendono i film e appena l’addetto di Photoshop ha messo una pistola in mano al protagonista quelli di Cine Sony ci sono cascati con tutte le scarpe!
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Infatti andrebbe denunciata la WWE per pubblicità ingannevole 😛
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