Freddy vs Jason (2003) Nightmare [8] Venerdì 13 [11]

Sapevate che questo giorno sarebbe arrivato, che i titani prima o poi si scontrano e che i mondi prima o poi collidono: ecco finalmente uno dei versus più attesi della storia del cinema.

«Amerei vedere un film con Freddy contro Jason: credo che Freddy lo prenderebbe a calci in culo: Jason non riuscirebbe neanche a mostrare la sua faccia.» Questa è la divertita dichiarazione a sorpresa rilasciata da un insospettabile David Chaskin, sceneggiatore di Nightmare 2 (1985), al giornalista John A. Gallagher di “Fangoria”, pubblicata nel gennaio 1986.

Facciamo un piccolo passo avanti e voliamo nell’Europa della primavera del 1993. Si è appena svolto il “Dylan Dog Horror Fest 4” dove, fra le altre cose, è stato presentato in anteprima Tobe Hooper’s Nightmare, il film che in seguito sarà distribuito come Night Terrors. Protagonista in un doppio ruolo – fra cui quello del Marchese De Sade, come scoprirete in un mio guest post di ottobre: rimanete sintonizzati! – è Robert Englund, che si siede a rispondere alle domande del giornalista Alan Jones, in un’intervista che uscirà su “Shivers” n. 8 (agosto 1993).
Già ho citato questa intervista per Nightmare. Nuovo incubo, ma al giornalista Englund ha fatto altre ghiotte rivelazioni sul futuro. Quando infatti Jones gli chiede di quando Jason va all’inferno (1993) finisce col guanto di Freddy che afferra la maschera da hockey, l’attore se ne esce con:

«Oh! Nightmare 8 sarà Freddy versus Jason

Tutti e due i campioni della New Line sono morti… pronti a tornare in vita!

L’attore cambia poi subito discorso ma il giornalista non può fare a meno di sottolineare nel pezzo che la frase è stata del tutto casuale: Englund l’ha detta perché sapeva qualcosa o perché dava per scontato che prima o poi quello scontro sarebbe avvenuto?
«Per me, Freddy vs Jason doveva arrivare da tempo», racconta l’attore nella sua biografia Hollywood Monster (2009).

«La New Line ha discusso con il mio agente prima ancora che il film iniziasse la pre-produzione; molti scrittori hanno provato a risolvere i problemi della storia e trovare una giustificazione perché i due mostri si incontrassero. Non so per quanto tempo il copione definitivo è rimasto in sospeso – dopo dieci anni non mi sbattevo più per l’approvazione finale sulla sceneggiatura e nessuno mi mandava le infinite bozze e revisioni – ma cominciò ad essere chiaro che sarebbe stato un Freddy 2000, quindi mi tenni libero per quel periodo.»

Dal 1993, con quel “cameo” del guantone di Freddy in un film di Jason, tutti si aspettano da un momento all’altro uno scontro fra i due personaggi, ed anzi sembra addirittura scontato che la New Line Cinema abbia acquistato il personaggio di Jason con in pratica l’unico scopo di farlo combattere contro il “padrone di casa”. Però gli anni passano e lo scontro fra i due rimane argomento per i fan.
Proprio come testimonia Englund, anche altri hanno immaginato per la svolta del 2000 uno scontro dei due “titani”. «Aspettate un attimo, ma Jason non doveva incontrare Freddy Krueger in una battaglia sanguinosa? [blood-spattered battle royal]». A porsi questa domanda è il giornalista Alan Jones che, sulle pagine di “Femme Fatales” nel luglio 2000 anticipa l’uscita di Jason X: perché c’è un nuovo film di Jason senza Freddy?

«Pete Briggs, sceneggiatore di Alien Predator, ha scritto un copione per raccontare questo scontro, per la cui regia è stato contattato il veterano degli effetti speciali Rob Bottin, che poi anche lui ha scritto un copione dove Jason incontra Freddy. Cos’è successo poi?»

Noi vecchi fan dell’horror golden age vibriamo di piacere al pensiero di Rob Bottin alla guida di un film del genere, ma purtroppo rimane un sogno. Quel che è invece sicuro è che i giornalisti cominciano a farsi pressanti, e lo stesso Jones va a bussare a casa Cunningham: Oh, amico Sean, che fine ha fatto il tuo Jason?

«Era una di quelle idee che sembrano favolose sulla carta ma che poi sono impossibili da realizzare in modo soddisfacente per tutti. Okay, queste due icone horror si affrontano, ma per cosa combattono? Perché dovremmo interessarcene? Per contare chi lascerà più cadaveri dietro di sé? E se sono entrambi cattivi, chi è il buono della storia? Con chi dovrebbe simpatizzare lo spettatore? Jason poi agisce nel mondo reale come una macchina ad guerra, mentre Freddy opera nel mondo dei sogni: come metti insieme questi due mondi? Se Jason fa un sogno, lì avrà sempre i suoi poteri? Se Freddy appare nella realtà di Crystal Lake, può comunque comandare i suoi incubi? C’erano troppe questioni irrisolte, ed ogni volta che creavamo una base di regole l’intera premessa cadeva. Sì, uno scontro fra Freddy e Jason sarebbe grandioso, ma come li riempiamo i successivi 75 minuti di film? Non sono sicuro che risolveremo mai questo problema.»

Quanta saggezza e lungimiranza nel produttore della saga di Venerdì 13, che la logica non sa neanche come si scriva.

Sì, Cunningham è riuscito a ricreare il classico stile di Crystal Lake

Non è chiaro perché la New Line non abbia saputo cogliere l’occasione al momento giusto: nel 1994 aveva “morti” sia Freddy che Jason, entrambi all’inferno… dài, ma che serve un Premio Nobel per scrivere una sceneggiatura che avesse accontentato i fan? Qualsiasi cosa sia successa, la New Line perde l’occasione e tira fuori quella roba di Nuovo incubo di Wes Craven, buttando Jason in un cassetto in attesa di sbatterlo nello spazio del futuro con Jason X (2001).
Il Duemila è arrivato ma Robert Englund deve riorganizzare gli impegni, come racconta nella sua citata biografia:

«La New Line ha avuto dei problemi nella scelta del regista così il progetto è slittato al 2001, e di nuovo ho dovuto organizzare i miei impegni. Poi ci sono state ulteriori revisioni della sceneggiatura e arriviamo al 2002, e a questo punto non mi fregava più di organizzarmi. Questo film è stato suggerito per anni ed ora i fan erano inarrestabili, postando in Rete domande del tipo “Uscirà mai questo cazzo di scontro fra Freddy e Jason?”. Alla fine la New Line riesce ad allineare tutte le sue pecore smarrite ed io mi preparo al film. Mentre i produttori temporeggiavano, io intanto ero stato impegnato a girare una mezza dozzina di film da una parte all’altra dell’oceano, uno dopo l’altro. Non ero a pezzi come ai tempi di Nightmare 5, ma erano passati dieci anni e questo vecchio cane aveva bisogno di rimettersi in forma.»

Mentre Englund va in palestra per tornare Freddy, Sean S. Cunningham è assediato dai giornalisti che lo martellano: e su, quando ce lo fai ’sto “versus”?

Tranquilli, fan di Jason: le tipiche inquadrature della saga sono pronte

Nel marzo del 2001 “Fangoria” presenta il suo 200° numero e va ad intervistare tutti i big dell’horror, e con malcelata emozione il giornalista David A. Szulkin va ad intervistare due mostri sacri come Sean S. Cunningham e Wes Craven, che insieme hanno scritto le regole dello slasher / splatter americano (preceduti, va sempre ricordato, da Reazione a catena di Mario Bava). Il giornalista è professionale ma… andiamo, hai il papà di Freddy Krueger e il papà di Jason Voorhees seduti davanti a te, come fai a non ballonzolare sulla sedia chiedendo quando i loro “figli” si meneranno?

Cunningham: «Tutti dicono di sapere come potrebbe essere Freddy vs Jason: basta prendere Freddy e Jason e farli combattere. E io dico, “Ok… e poi? E chi vince?” Anche le migliori scene di combattimento, per esempio di Rocky e Toro scatenato, mantengono l’interesse solo per pochi minuti: dev’esserci anche una storia dietro l’idea commerciale di uno scontro dei due mostri.»

Craven: «Sean ed io abbiamo sempre pensato di fare un altro film insieme, ma non posso lavorare a Freddy vs Jason perché ora ho un contratto di esclusiva con la Miramax.»

Il giornalista è deluso ma a questo punto butta sul tavolo un’altra carta:

Giornalista: «È vero che la Miramax ti ha contattato per girare Scream 4

Craven: «No: è sempre stata concepita come una trilogia.»

Bravo, Wes, si vede che sei uno di principi saldi: ci vediamo nel 2011, quando una serie di insuccessi ti ha spinto a dirigere Scream 4, il tuo ultimo film da regista…

Mentre gli “autori” litigano, Englund si porta avanti col lavoro…

Passa un anno e come per magia i problemi di sceneggiatura che hanno bloccato per dieci anni il film sembrano risolti. «C’è un nuovo copione di Damian Shannon e Mark Swift che il dirigente della New Line Stokely Chaffin ha apprezzato e lo sta facendo girare per l’approvazione, e vorrebbe iniziare a girare entro l’anno», rivela Cunningham a Philip Nutman di “Fangoria” n. 213 (giugno 2002), che lo stava intervistando per Jason X ma non ha resistito a chiedergli notizie dello “scontro”. Visto che i due nomi citati sono proprio gli sceneggiatori presenti nei crediti del film, possiamo dire che Cunningham ci ha azzeccato, e davvero il film viene messo in lavorazione entro quel 2002: nel numero di novembre, “Fangoria” invita i lettori al Fangoria’s Weekend of Horrors previsto per l’11 e 12 gennaio 2003, dove verranno presentate delle movie previews d’eccezione, fra cui proprio Freddy vs Jason. (Alla convention saranno presenti Bruce Campbell e il nostro Luigi Cozzi! Mi sa che gli americani lo amano più degli italiani…)

Kelly Rowland simboleggia tutti i fan… presi per il naso!

C’è voluto almeno un decennio, ma alla fine ci siamo e lo scassamento di zebedei dei fan e dei giornalisti si merita una risposta di quelle potenti. La New Line sente puzza di affarone e corre a chiamare gli amici: ehi, rega, datemi tutto i soldi che vado in Canada e torno col fumo… cioè, volevo dire con Freddy e Jason che fumano… cioè che si affrontano.
Dopo tutta la fatica a cucinare, infatti, Sean Cunningham vuole la sua fetta di torta e butta sul piatto sia la Crystal Lake Entertainment che la Sean S. Cunningham Films. Si uniscono altre case ed arriva pure la nostra Cecchi Gori: nel 1993 aveva puntato su Jason e invece la Medusa – che già distribuiva Freddy – gliel’ha soffiato. È il tempo della vendetta.

Tutte queste case mettono insieme qualcosa che nella storia di Freddy e Jason non è mai esistito: un budget. Un budget vero. Englund dirà 25 milioni di dollari, IMDb dice 30, comunque parliamo di almeno tre o quattro volte il budget medio degli ultimi film dei due personaggi: «sai quanto lattice e colla ci puoi comprare?» scherza amaramente Englund nella sua biografia.

«Andai in Canada prima di tutti gli altri attori e ho dovuto sopportare almeno mezza dozzina di test di trucco, perché c’erano due versioni di Freddy: quella “tradizionale” e quella “demoniaca”. (Alcuni blogger senza una vita privata dicono che era una situazione del tipo Coca-Cola classica contro New Coke. Io invece non ho problemi a inventare nuova merda.)»

Ah, i blogger pignoli e integralisti, che sarebbe l’horror senza di loro???

«Nessuno dei precedenti truccatori della saga era stato ingaggiato, quindi abbiamo dovuto ripartire da zero.»

Arriva Bill Terezakis, truccatore canadese che ha lo studio lì a due passi e 60 film nel curriculum: in realtà ad essere fondamentale nella scelta pare sia stato il fatto che il suo studio era alla porta accanto del miglior ristorante italiano di Vancouver, o almeno questa è la versione di Englund.

Cari blogger, questo è il nuovo trucco: se non vi sta bene, ciccia!

Cominciano le riprese, e dopo una giornata di duro lavoro nella fredda Vancouver il regista va nella sua roulotte per un po’ di meritato riposo: entra e ci trova il giornalista David Grove di “Rue Morgue”, pronto ad intervistarlo.
Il regista senza riposo è Ronny Yu, dagli anni Settanta produttore e regista di Hong Kong poi passato agli Stati Uniti giusto in tempo per regalarci quel gioiello de La sposa di Chucky, il secondo titolo migliore della saga. (Il primo è Il figlio di Chucky, non si discute!)

«Ogni volta che fai un sequel devi essere rispettoso di ciò che vogliono i produttori, ma nel caso di Chucky mi hanno permesso di reinterpretare il personaggio in qualunque modo volessi, e lo stesso è avvenuto per Freddy vs Jason

Ecco un altro regista che parla come fosse lo sceneggiatore, o come se la sua opinione contasse qualcosa in un gioco più grande di lui. Grove non ci bada, è la vigilia di Halloween del 2002, e trova un Yu rilassato che gli parla di quanto viva bene la sua famiglia in Australia, lontana dalla pressione di Hollywood. Il regista è rilassato, ma il giornalista nota che appena vengono pronunciate le parole “Freddy” e “Jason”, cambia espressione.

«Sono un regista d’azione e di suspense: non ho mai pensato a me come a un regista di horror. Ho cercato di fare Freddy vs Jason come un film di suspense, più ispirato ad Hitchcock che agli film delle rispettive saghe, molti dei quali non ho neanche mai visto. […] Gliel’ho detto, a quelli della New Line, che non avevo mai visto quei film, e loro hanno detto “Ottimo, è perfetto. Vogliamo proprio un regista che non abbia mai visto i titoli di quelle saghe”.»

Salutiamo il regista che voleva rendere hitchcockiano questo film, e la cui lungimiranza si può misurare mediante la sua ultima dichiarazione al giornalista: «Penso a questo film come al primo di una nuova serie.» Sì, ciao Yu, mandaci una cartolina dall’Australia. Ci rivediamo sul set di Fearless (2006), l’ultimo film di Jet Li: non è che ’sto Ronny porta un po’ jella?

Tipica inquadratura di un film hitchcockiano

Se nella roulotte di Yu c’è “Rue Morgue”, indovinate chi c’è nella roulotte di Robert Englund? Bravi, la sempiterna “Fangoria” in esclusiva permanente: non c’è il decano Shapiro, dev’essersi stufato di sentire l’attore che si lamenta della colla in bocca, e ha mandato Kier-La Janisse, che la rivista manda solo nei set più malfamati. Tipo quello di Hellraiser 6 (2002).
L’attore parla a ruota libera come al suo solito, dice che il primo Nightmare era un film preveggente mentre il settimo film non è stato capito, per questo è stato un flop al botteghino: invece in home video ha guadagnato 60 milioni di dollari, tutti però solamente nella testa di Englund.
Finite le solite lamentele e geremiadi, Englund fa notare che i versus sono un genere tipicamente fumettistico.

«Ricordo che da piccolo in fumetteria leggevo Superman vs Batman: non c’è niente di nuovo. Non volevamo fare Abbott and Costello Meet Frankenstein [in Italia, Il cervello di Frankenstein. Nota etrusca], ma credo che sia un genere anche questo, e se qualcuno fa Alien vs Predator non dobbiamo dire ai fan che non pensiamo a loro.»

Englund sta dicendo che bisogna sempre tenere conto dei fan, che sono i veri artefici del successo di un film, ma guarda caso cita un titolo che è di là da venire di circa due anni: sapeva già della sua lavorazione? Com’è che questo attore lancia sempre in modo casuale le sue previsioni?

Stufo delle lamentele di Englund, Marc Shapiro se ne va ad intervistare il suo vecchio amico Kane Hodder per il semplice gusto di sentirlo smadonnare visto che non è stato chiamato ad interpretare Jason per la quinta volta.

«Sono andato fottutamente fuori di testa, mi ha ferito che abbiano usato qualcun altro senza darmi alcuna motivazione. E credo che anche i fan si sentano feriti.

In effetti alla stessa rivista nel novembre 2002 era arrivata la lettera di un lettore indignato, che considera un’offesa personale in quanto fan di Venerdì 13 l’aver saputo che la New Line non utilizzerà Kane Hodder nei panni di Jason: non è facile per una casa vedersela con i fan integralisti.
Un rancoroso Hodder suggerisce che la New Line abbia scelto un attore dal fisico più asciutto semplicemente perché voleva che il film fosse un “film di Freddy”, e quindi con una controparte molto meno pericolosa e imponente.
«Non rimarrò certo disoccupato», conclude l’attore che di lì a due anni si prenderà la soddisfazione di interpretare il jasoniano Victor Crowley nella saga Hatchet, «ma mi fa incazzare il fatto che qualcun altro stia indossando quella maschera.»

Come Kane Hodder ha dimostrato il suo disappunto ai dirigenti New Line

Malgrado ci abbia messo dei soldi la Cecchi Gori, è la Mediafilm che porta Freddy vs Jason nei cinema italiani dal 10 ottobre 2003 (fonte: ComingSoon.it), ma in realtà già dal 3 ottobre iniziano a girare proiezioni in anteprima.
La Medusa Film lo presenta in VHS e DVD dal febbraio 2004, finché nel 2010 la Fox Video lo ristampa in DVD e Blu-ray.

«Da vivo, ero stato un po’ cattivo. Ma quando mi uccisero divenni molto, molto peggio.»
Freddy Krueger

Il celebre tema sonoro di Charles Bernstein per Nightmare on Elm Street fa capolino e, visto che non ne ho mai parlato nei precedenti post, ne accenno qui: a parte il primo film, nel resto della saga grasso che cola se lo sentiamo accennare di sfuggita. Non dovrebbe essere il tema sonoro che identifica Freddy? In realtà questo è vero solo per i fan, perché i vari autori dei film se ne sono sempre sbattuti e al massimo ne sentiamo un accenno qua e là, al volo.
Visto che questo film dovrà marcare il territorio dei due personaggi, rispolverare i rispettivi temi sonori sarà importante.

Idea truculente, ma esecuzione non proprio riuscita

La voce narrante di Freddy Krueger (che se non cambia un doppiatore a film il miglior doppiaggio del mondo non è contento) inizia il gioco delle false origini: «lo squartatore di Springwood, ecco come mi chiamavano» (The Springwood slasher). Ma chi? No, dico chi ti chiamava così? In sette film nessuno l’ha mai chiamato così. Ehi, fan sfegatati, avete aggiornato la Elm Street mythology, sempre più posticcia e farlocca?
Già che ci siete, segnate in nota che in questo film la morte di Freddy per mano dei genitori di Sprinwood è completamente diversa da come l’abbiamo vista in Nightmare 6: quale delle due versioni conta? Sono entrambe “canoniche”, quindi qual è quella giusta? Ah, la mitologia, quanti problemi…

Compilatori di mitologie, pronti con la penna!

Il film inizia ovviamente con un ripassino, studiato appositamente per cambiare le carte in tavola. Dopo essere morto cinque volte, sembrava che la sesta morte fosse definitiva perché i diavoletti del sonno avevano abbandonato il corpo di Freddy. Il personaggio era morto definitivamente, lo dicevano gli autori e lo dicevano i fan: il settimo film non conta, è Freddy ma non è Freddy. I diavoletti sono andati via, con il sesto film Freddy è morto per SEMPRE. Finché non torna in vita, esattamente come ogni altra serialità della storia sin da tempi biblici. Tranquilli, che Lazzaro è morto e non ritornerà MAI…

Il personaggio che muore sempre, prima di tornare sempre in vita

Ricordate che nel sesto film la mythology si è inventata di sana pianta che mentre Freddy veniva ucciso dai genitori ha stretto un patto coi diavoletti svolazzanti che sarebbe vissuto per sempre? E ricordate che quando i guerrieri del sogno con gli occhialini 3D hanno ucciso Freddy i diavoletti sono volati via, facendo scomparire Freddy? Be’, non era vero niente: ci hanno coglionato! Freddy vs Jason ignora i diavoletti e ci dice che il problema principale del mostro è che è stato dimenticato: non può tornare finché qualcuno non si ricorda di lui, finché qualcuno non ha paura di lui.
Compilatori della myhology, avete sentito? Su, ad aggiornare, forza! Ma prima, è il momento di cantare tutti in coro:

«One… two… Freddy’s coming for you.
Three… four… Better lock your door.
Five… six… Grab your crucifix.
Seven… eight… Gonna stay up late.
Nine… ten… Never sleep again…»

«Uno, due e tre, Freddy viene per te.
Quattro, cinque e sei, al sicuro non sei.
Sette e otto, il crocifisso tieni stretto.
Otto e nove, se t’addormenti poi non sai dove.
Otto, nove e dieci, apri gli occhi e accendi le luci.»

Venghino, siòri, abbiamo otto, ben otto, dico otto traduzioni diverse di una filastrocca ripetuta identica in ogni film! E mi raccomando non dormite, che se no «poi non sai dove»…

Giuro che non stavo dormendo!

Gli esordienti Shannon e Swift, che in seguito ci regleranno Baywatch (2017) – decidete voi se è un bene – hanno un ingrato compito e cercano di eseguirlo senza scontentare i fan: hanno addirittura due franchise da gestire e relativi invasati fan integralisti da “sfamare”. Non li invidio proprio.
I due autori devono rispettare i canoni dei film con Freddy – sogni dentro sogni in cui alla fine vale tutto e il contrario di tutto – e dei film con Jason – ragazzi muoiono a casaccio mentre Jason incassa mille colpi senza morire mai. Il risultato è la fusione di questi due stili: può piacere o non piacere (a me personalmente non piace, ed anzi annoia parecchio) ma non si può dire che non siano rispettati tutti gli elementi base.

Boh, a me sembrano due vecchi che litigano…

Abbiamo così Springwood con le forze di polizia che non dicono il nome di Freddy che se no quello torna, e tutte le vittime di Freddy le chiudono in manicomio così non potranno raccontare di essere state vittime di Freddy, e soprattutto non bisogna mai nominare Freddy, e non bisogna parlare di Freddy, e non bisogna ricordarci di Freddy, Freddy Freddy Freddy… Sarebbe questo l’oblio di cui Krueger ha tanta paura? A me pare che tutti lo ricordino perfettamente e pensino a lui ogni istante della loro vita.
Invece facciamo finta che nessuno lo ricordi, neanche gli inquilini della storica casa di Elm Street, che pensano a copulare e quindi in pratica “evocano” Jason, che viene a fare il suo mestiere.

Qualcuno sta copulando: è un lavoro per Jason!

Esce fuori che Freddy non ha la forza per tornare a fare ciò che fa sempre, perché nessuno lo ricorda – assoluta falsità – così manda Jason, «il ragazzone che mi fa le consegne» (my little errand boy), ad ammazzare la gente per ottenere energia vitale.
Ma Jason non era morto? Sì, ok, è morto dieci volte, ma come giustifichiamo che torna in vita ancora? Niente, semplicemente si alza e va ad ammazzare gente: oh, non è che ora dobbiamo giustificare tutti i morti che tornano in vita, eh? Mica potete pretendere che degli sceneggiatori sceneggino…

Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?

I soliti ragazzi straordinariamente anonimi cominciano a morire uno alla volta e l’unica differenza fra questo e tutti gli altri film precedenti è che Jason potrebbe essere una risorsa, invece che un pericolo: i protagonisti devono infatti tenerlo addormentato così che vada nel mondo dei sogni a combattere contro Freddy.
Il resto è tutto uguale: regole e logica totalmente assenti, vale tutto e niente ha senso. Freddy e Jason si uccidono a Vicenza – perché tanto vale tutto – poi rivivono e poi si uccidono a Verona, che tanto vale tutto. Si feriscono pur non potendo essere feriti, si uccidono pur non potendo morire e in genere fanno e dicono tutte quelle cose stupide che hanno reso famosi gli eroi Marvel, tanto per intenderci: «Ora ti uccido» è una frase stupida, se detta da chi non può uccidere alla volta di chi non può morire. Eppure ai lettori/spettatori piace, per motivi a me ignoti, e si va avanti.

Questa cosa ci sta sfuggendo… di mano!

Mi sono annoiato esattamente come mi sono annoiato con gli altri film delle rispettive saghe, quindi immagino che la qualità sia la stessa. Un paio di morti splatter per Jason e i soliti effettini stupidi per Freddy, quindi il canone è rispettato.
Finale aperto come ogni altro singolo film precedente e pronti per nuove avventure… o no?

Il momento davvero tragico del film

Il film sembra andato bene, il primo weekend di programmazione ha addirittura superato i costi e su suolo americano ha guadagnato tipo tre volte quanto è costato, quindi i segnali sembrano buoni per nuovi scontri… che però al 2018 non ci sono ancora stati. Almeno… non ufficialmente.

Non ci vengo più in vacanza a Crystal Lake: è un mortorio!

Rimanete sintonizzati, perché i nostri eroi del male hanno ancora qualcosa da dire.

L.


Bibliografia

  • “Fangoria” n. 218, (novembre 2002)
  • Robert Englund e Alan Goldsher, Hollywood Monster. A Walk down Elm Street with the Man of Your Dreams (2009), con introduzione di Wes Craven e Tobe Hooper
  • John A. Gallagher, I Write the Blood. A screenwriter makes his breakthrough with the gruesome escapades of Freddy’s Revenge, da “Fangoria” n. 50 (gennaio 1986)
  • David Grove, When Sequels Collide, da “Rue Morgue” n. 32 (marzo-aprile 2003)
  • Kier-La Janisse, Krueger Contented, da “Fangoria” n. 225 (agosto 2003)
  • Alan Jones, Englund Swings, da “Shivers” n. 8 (agosto 1993)
  • Alan Jones, Jason X, da “Femme Fatales”, volume 9, n. 2 (21 luglio 2000)
  • Philip Nutman, Cunningham’s Close-Up, da “Fangoria” n. 213 (giugno 2002)
  • David A. Szulkin, Last Housemates, da “Fangoria” n. 200 (marzo 2001)

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50 risposte a Freddy vs Jason (2003) Nightmare [8] Venerdì 13 [11]

  1. Cassidy ha detto:

    Come sempre la tua capacità di raccogliere testimonianze e interviste è micidiale complimenti, e ti ringrazio per le tante citazione! Ma poi figurati, potevano usare i diavoletti? Nessuno li ricorda, gli sceneggiatori di certo non hanno mai dimostrato coerenza per la mitologia del personaggio quindi sotto con Jason in versione ragazzo della consegna.

    Ho visto questo film al cinema quando uscì e poi mai più, dico solo che conservo un ricordo migliore di “Jason X”, il che mi pare sia significativo 😉 Poi in tanti, direi pure troppi, paragonano questo film ad “Alien vs Predator” senza sapere della lunga tradizione dei fumetti Dark Horse, ma per quanto scalcagnati, preferisco anche il secondo “Alien vs Predator” a questa sfida arrivata troppo tardi e senza idee.

    Hai riassunto bene nel corso della doppia rubrica, avevano l’occasione per far scontare i personaggi all’apice della loro fama, quando erano entrambi morti, questo film è un tentativo di riportarli in vita, più che altro dal punto di vista commerciale. Visto che da allora abbiamo avuto solo due pessimi remake su entrambi i personaggi (saranno i prossimi titoli di questa rubrica?) direi che il risultato NON è stato ottenuto 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Per quanto con mille difetti, entrambe le saghe nel 1993 erano all’apice del successo e soprattutto il cinema era ancora in grado di offrire prodotti horror di media fattura: magari un loro scontro dell’epoca sarebbe stato un dignitoso film di serie B da far uscire solo in videoteca, ma sempre meglio di un film fatto quando ormai l’horror aveva totalmente cambiato stile e soprattutto con una nuova generazione di spettatori. Temo sia il classico caso del “troppo poco, troppo tardi”.
      Lo stesso film, con la stessa trama, presentato nel ’93 con effetti speciali “veri” – budella e lattice – per me avrebbe funzionato meglio.

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  2. Il Moro ha detto:

    Oh oh, era ora! Dai, prossima settimana, prima che tu recensisca il remake di Nightmare, pubblico l’articolo sui videogiochi di freddy.
    Ricordo questo film vagamente, come tutti gli altri, ma la sensazione che mi è rimasta è proprio quella che avessero un maggior budget a disposizione, e che avesse un aspetto visivo, in qualche modo, migliore e più moderno. Mi sembra, almeno.
    A giudicare dalle parole dei vari addetti ai lavori, sembrerebbe che qualcuno si sia davvero dato la pena di pensare a un modo “valido” di far scontrare questi due, che cercasse di rispettare almeno qualcuna delle regole imposte dalle rispettive saghe. Almeno ci hanno pensato un po’. Il risultato è quello che è, ma me lo ricordo abbastanza divertente, comunque.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Sicuramente rispecchia gli stili di entrambe le saghe, anche se ovviamente è un One Freddy Show e il povero Jason fa un po’ il pupazzone.
      Certo, rispetto ai primi episodi l’impianto visivo è nettamente migliorato, ma basta fare mente locale e pensare che siamo nel 2003 per capire che è proprio tutto “vecchio nell’anima”: l’anno dopo “Alien vs Predator” sembra un film di vent’anni superiore! Secondo me “Nightmare 4” era molto più potente a livello visivo, grazie a Renny Harlin, rispetto questo film.

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  3. The Butcher ha detto:

    Come sempre questi tuoi articoli sono pieni di informazioni utili e hai fatto un ottimo lavro di ricerca. Tutto sommato è un film che a me ha divertito nonostante tutti quei buchi di trama (vogliamo parlare anche del fatto che Jason ha paura dell’acqua? Ma come?!).

    E comunque adoro sia la Moglie di Chucky che il Figlio di Chucky ma tra questi due la vera perla rimane il primo!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Teoricamente Jason ha paura dell’acqua perché da bambino ha rischiato di annegare e Freddy ha paura del fuoco perché è stato ucciso con esso, ma ovviamente sono invenzioni dell’ultimo minuto, visto che entrambi i personaggi nella loro saga si trovano perfettamente a proprio agio con i rispettivi elementi.

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      • The Butcher ha detto:

        Già, e poi ricordo anche la scena finale di Jason che esce fuori dal lago senza problemi. Effettivamente potevano impegnarsi un pochino di più con la sceneggiatura.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Dopo dieci anni di lavorazione, forse era lecito aspettarsi qualcosa di meglio. Ma io non faccio testo: non trovo assolutamente divertenti questi film, a parte i rispettivi primi episodi.

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      • The Butcher ha detto:

        Idem. Di Nightmare adoravo il primo e il settimo (quest’ultimo era metacinema puro) e mi piaceva il terzo e un pochino il sesto (lo so che è brutto ma mi diverte). Di Venerdì 13 invece mi piaceano i primi quattro. Il resto è vuoto.

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      • Conte Gracula ha detto:

        Freddy ha così paura del fuoco, che nel quarto film ammazza col fuoco un personaggio! XD
        Questa gente dovrebbe prendere appunti, quando stende una mitologia – se questo colabrodo può dirsi mitologia… solo Iginio Straffi con le Winx infila più incoerenze.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Eppure i fan irriducibili trovano mitologie ovunque, da Hellraiser ad Aliens, cioè in universi dove ogni singolo film inventa la qualunque fregandosene di ciò che li ha preceduti. Con Freddy e Jason tutto il loro mondo viene riscritto da capo ad ogni film eppure si parla ancora di mythology…

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      • Conte Gracula ha detto:

        Beati loro che sono soddisfatti così! La mia idea di mitologia è un po’ diversa 😛

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Essendo io un fan (dell’universo alieno) capisco perfettamente la voglia di trovare ordine nel disordine e la sicurezza che dà l’idea di avere degli sceneggiatori che costruiscono un universo, invece di sparare a cazzo. Purtroppo è vera la seconda opzione…

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      • Conte Gracula ha detto:

        È vero anche che costruire un universo coerente in una serie non è facile, ma basterebbe non contraddire ciò che è stato detto in precedenza.
        Invece, si fa prima a dire “questo è canon”, “questo non lo è più”, vedi Star Wars ^^

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Anche perché i decenni passano e i nuovi autori dubito che abbiano la voglia e la pazienza di leggersi quanto è già stato detto. E a che servirebbe? Tanto i fan non li accontenti mai: gli autori di “Alien vs Predator 2” si sono ammazzati per rispettare ogni singola virgola dell’universo alieno, usando gli stessi suoni, le stesse forme, le stesse idee dell’universo espanso, hanno fatto un lavoro eccezionale… e a che è servito? Con una trama ridicola si sono giocati tutto ed è stato un fallimento. Allora fanno meglio gli altri, che sparano a caso e magari qualcosa beccano…

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      • Conte Gracula ha detto:

        Certo che se rispetti la mitologia, ma fai una trama meh, hai fatto solo metà del lavoro ^^

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  4. Conte Gracula ha detto:

    Domani, su Paramount, dovrebbero trasmettere il settimo di Freddy, seguito da questo.
    Spero che impegni inderogabili non mi impediscano di vederli: mi piace guardare nell’abisso 😛

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  5. Zio Portillo ha detto:

    Lo vidi al cinema fomentato a mille forse perché non mi ricordavo le vecchie pellicole. Uscii con gli amici e il commento migliore fu qualcosa del tipo “Bella putt@nata!”. Concordo sulla chiusa del “troppo poco e troppo tardi”. Occasione sprecatissima!

    Al solito gran post ricchissimo di dietro le quinte. Bravo Lucius! Ah, il “Baywatch” del 2017 solo per il fatto che aveva la Daddario nel cast è un capolavoro. Su questo non intendo sentire ragioni!

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  6. Willy l'Orbo ha detto:

    Sono in vacanza “fancazzista” e mi riservo di leggere in seguito. Per ora: ❤❤❤

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  7. pirkaf76 ha detto:

    Credo di non averlo mai visto.
    E’ l’unico della serie che mi manca.

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  8. Giuseppe ha detto:

    Ma infatti sia Freddy che Jason SONO morti negli anni ’90… l’essere riportati in vita solo per essere di nuovo uccisi anni dopo dai rispettivi remake non dovrebbe far testo 😉
    Io ricordo di essermi divertito con questo “versus” parallelo e alternativo (che razza di collegamenti vorresti mai riprendere o rifare dopo dieci anni? E per quali fan, poi? Quelli che ancora credono alla “loro” mythology?) alle rispettive saghe, anche se ero praticamente certo che -ufficialmente- la cosa sarebbe finita lì…
    P.S. Meticoloso lavoro “dietro le quinte”, come tuo solito 😉

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Sicuramente la New Line si è fatta bene i suoi calcoli, visto che il film è andato bene: ha calcolato quanti fan lo chiedevano a gran voce così da sapere a priori quanti spettatori avrebbe avuto. La qualità della trama non mi stupisce, mi stupisce come mai abbiano deciso di non continuare con gli scontri. Forse che speravano i nuovi fan da conquistare con i remake? Mistero…

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      • Giuseppe ha detto:

        Probabilmente il “contentino” dello storico scontro/amarcord atteso da anni e finalmente realizzato era stato più che sufficiente per la maggior parte dei vecchi fan, ormai privi di quel giovanile entusiasmo che un decennio prima avrebbe fatto loro pretendere come un sol uomo altri sequel…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Per questo mi stupisce che non abbiano continuato sulla stessa strada, cioè rivolgersi ai vecchi fan che da sempre pagavano il biglietto del cinema, ma abbiano voluto provare a conquistare nuovi fan con i remake, impresa davvero azzardatissima…

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  10. Conte Gracula ha detto:

    L’ho visto ieri per la prima volta. Probabilmente sarà anche l’ultima 😀
    Bruttino con brio: capisco che la storia dovesse essere un pretesto per le botte, ma è stato un crossover veramente superfluo, sembrava scritto da un decenne o peggio ancora, da due decenni! XP

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  11. Sam ha detto:

    Io l’ho trovato caruccio, cone Freddy e Jasono che se le danno di santa ragione come ogni film “VS.” dovrebbe fare.
    Certo, ci sono scene trash (Jason flipper ) , incoerenze varie, ma parliamo di 2 mostri risoerrti chissà quante volte e che qualcuno crede possano ancora venir distrutti : almeo Yu ci fa vedere nel finale che sono vivi e vegeti e pronti a nuove avventure, invece di farci vedere la classica finta “morte ” di entrambi a ci siamo abituati ( anche se il finale originale era un altro , poi cassato e presente come xtra nei dvd ).
    Lidea d Freddy dimenticato dai GIOVANI , era carina in quanto metatestuale : da icona degli anni 80, ormai nel 2000 i nuovi teen ager manco sapevano chi era,Freddy, qualcuno doveva ricordarglielo !
    Perché poi Freddy infesta i sogni dei bimbi/ragazzi, mai gli adulti : sarà perché un pò pedofilo, o forse perché un adulto a cose più terribili ( tipo la rata del mutuo o quellos tarno gonfiore ai piedi che non va via ) che infesta i suoi sogni.
    Un ultima cosa : Freddy ha paura del fuoco, almeno nei capitoli diretti da Craven ( cioè il creatore originale ), specie nel 7 doe viene appunto bruciato (ed essendo un demone, non si capisce perché dovrebbe temere il fuoco )

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Craven ha diretto appunto il 1° e il 7°, e questa cosa del fuoco è abbastanza “leggera”, nel senso che non viene detta: altrimenti perché Nancy nel primo film prepara una trappola per dare una martellata a Freddy? Avrebbe dovuto impostare le sue trappole TUTTE sul fuoco, visto che era questo il punto debole.
      Se “Freddy vs Jason” fosse stato un filmuccio con due mostri che si menano, l’avrei apprezzato in quanto pera divertita e divertente: purtroppo non ho trovato niente di tutto questo, come invece nel fumetto che ho recensito oggi, quello sì fatto per divertire e quindi divertente.

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      • Sam ha detto:

        Però se guardi bene, nel primo le trappole di Nancy non infastidiscono più di tanto Freddy ( io le ho trovate un pò ridicole, stile “Mamma o perso l’aereo “. Cacchio , hai un maniaco omicida che ti insegue , piglia il fucile di papà e sparagli nel petto ) tranne quando prende fuoco, dove va nel panico e comincia a gridare.
        Probabilmente Craven voleva sottolineare come nel prendere fuoco ricordasse il trauma della sua morte.
        Ma è una cosa così di pochi secondi, che alla fine non serve a nulla ( come portarlo dal sogno alla realtà per distruggerlo :è una cosa fatta in quasi tutti i film e Freddy non è mai servito , ma nonostante tutti in ogni sequel, il protagonista di turno , o lo sceneggiatore incapace, se ne esce con questa trovata )

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Nelle interviste, l’ho anche riportato, Craven diceva che ha usato la trovata delle trappole per prendere un po’ in giro la mania dell’epoca per il survivalismo.

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