Taxxi 4 (2007) Un calcio alla saga

Il regista è sempre Gérard Krawczyk, quello del secondo e terzo episodio, lo sceneggiatore e produttore è sempre Luc Besson, gli attori sono sempre quelli ma T4xi è il film che rende più che evidente quanto il capolavoro del secondo episodio non si possa più replicare.
Il film è uscito in Italia come Taxxi 4 ma non si sa né quando né dove: non esistono sue notizie in alcuna forma, che sia stato doppiato per finta?

Bella grafica, film deludente

Besson ha finito le idee, non escludo che sia stato il primo a rimanere sorpreso del successo ottenuto con il primo e secondo film e che quindi si sia trovato in un classico cul de sac (essendo francese): dover per forza andare avanti e sfruttare l’onda verde ma non avere idea di dove andare.
Dopo un terzo episodio comunque simpatico e con alcune idee azzeccate, qui si cade parecchio in basso. Perché Besson fa la scelta più paracula e quindi di cattivo gusto che possa compiere: vuole allisciarsi il pubblico e cosa ama di più il pubblico francese se non il calcio? Via tutti a dar calci al pallone.

Besson scende in campo per salvare una saga ormai finita

Il mezzuccio sarebbe stato comprensibile se avesse costituito la cifra della storia, invece la parata calcistica riempie solo i primi minuti di film e poi scompare: e allora che l’avete messa in scena a fare? Ovvio, per fare i paraculi e comprarvi facile il pubblico.
E con l’occasione conosciamo anche i figli dei protagonisti, ovviamente giocatori di pallone in erba e sull’erba.

Una striscia bianca sulla tempia come il papà

Finita la parentesi calcistica, con tanto di giocatore famoso – Djibril Cissé, che ignoro ma magari è famoso sul serio – si passa alla trama “poliziesca”, e la situazione va peggio.

Grazie della partecipazione, ora il film può naufragare da solo

Besson nel frattempo ha visto il film di Hong Kong Kung Fusion (2004), orripilante e triste conclusione della luminosa carriera di un genio come Stephen Chow, fottuto dagli effetti speciali, e si è divertito alla trovata di spacciare per super-mega-criminale pericolosissimo quel vecchietto da giardinetti pubblici che è Siu-Lung Leung, e decide di copiare la trovata.
Così prende Jean-Luc Couchard e lo fa diventare il super-nemico numero uno dal Belgio, che già parte male perché sono francesi ma di serie B.

Quando i francesi copiano (male) dai cinesi

Intanto, come nel terzo film, protagonisti assoluti sono solo Daniel (Samy Naceri) ed Émilien (Frédéric Diefenthal), che sono bravi ma onestamente non hanno le spalle così forti da reggere l’intera trama su di sé.

Cos’è quella macchia bianca là dietro?

Ah, è Daniel!

Si lanciano in situazioni comiche coadiuvati da uno stuolo di caratteristi in parti troppo sguaiate mentre il commissario Gibert (Bernard Farcy) più che un personaggio comico è diventato un mentecatto urticante. Onestamente non mi fa più ridere dal secondo film.

Un personaggio simpatico diventato mentecatto

Lilly (Marion Cotillard) è assente giustificata, il generale Bertineau (Jean-Christophe Bouvet) fa giusto un cameo: del cast originale c’è solo Petra (Emma Sjöberg), sotto copertura e in un ruolo decisamente marginale. Però è sempre un gran bel vedere.

Ecco cosa succede quando le bionde diventano more

Alla ricerca costante della battutina facile e dell’umorismo forzato – mentre nei primi due film l’umorismo era nella situazione – Taxxi 4 non mi ha lasciato alcuna memoria, la prima volta che l’ho visto (nel 2013), e rivederlo oggi mi ha fatto solo tanta rabbia nel constatare la fine evidente di un universo di personaggi che invece ho tanto amato.
C’era un modo migliore per andarsene? C’era un modo più divertente per chiudere una saga umoristica? Se lo sapessi sarei io uno sceneggiatore famoso, al posto di Besson. Di sicuro il buon Luc non ha trovato questo modo e ha salutato i suoi personaggi trasformandoli in comici forzati da barzelletta.
Ma poi qualcosa succede… e la saga di Taxxi continua. Rimanete con il motore acceso.

L.

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12 risposte a Taxxi 4 (2007) Un calcio alla saga

  1. Cassidy ha detto:

    Questo mi manca, il tema calcistico me lo rende davvero poco attraente, decisamente meglio Petra in versione mora 😉 Scherzi a parte, non solo gli abitanti di uno strambo Paese a forma di scarpa sono in fissa con il calcio, non sapevo di un altro capitolo! Cheers

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  2. Willy l'Orbo ha detto:

    La presenza di Cissè (famoso no, pittoresco sì) mi tenta ma, fidandomi delle tue rece, se ne devo recuperare uno mi equipaggio per il 3 (avendo visto gli altri due)! 🙂

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  3. Conte Gracula ha detto:

    Mai visto 😛
    Però, certe boiate di Kung Fusion non erano male… peccato per il doppiaggio!

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  4. Zio Portillo ha detto:

    Come il 3, anche questo mi manca. Però la tua pesante stroncatura mi fanno desistere dal provare a recuperarlo. Mi sa che hai ragione sul fatto che Besson non si aspettava minimamente il successo del primo capitolo. Al secondo film ha calato l’asso di briscola e ha vinto la partita. Peccato che dal capitolo successivo non aveva più carte buone per continuare a giocare. Sarebbe stato meglio ritirarsi da vincente.

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  5. Pietro ha detto:

    Non per caso mi sono fermato al terzo 😉

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