Il regista è sempre Gérard Krawczyk, quello del secondo e terzo episodio, lo sceneggiatore e produttore è sempre Luc Besson, gli attori sono sempre quelli ma T4xi è il film che rende più che evidente quanto il capolavoro del secondo episodio non si possa più replicare.
Il film è uscito in Italia come Taxxi 4 ma non si sa né quando né dove: non esistono sue notizie in alcuna forma, che sia stato doppiato per finta?
Besson ha finito le idee, non escludo che sia stato il primo a rimanere sorpreso del successo ottenuto con il primo e secondo film e che quindi si sia trovato in un classico cul de sac (essendo francese): dover per forza andare avanti e sfruttare l’onda verde ma non avere idea di dove andare.
Dopo un terzo episodio comunque simpatico e con alcune idee azzeccate, qui si cade parecchio in basso. Perché Besson fa la scelta più paracula e quindi di cattivo gusto che possa compiere: vuole allisciarsi il pubblico e cosa ama di più il pubblico francese se non il calcio? Via tutti a dar calci al pallone.
Il mezzuccio sarebbe stato comprensibile se avesse costituito la cifra della storia, invece la parata calcistica riempie solo i primi minuti di film e poi scompare: e allora che l’avete messa in scena a fare? Ovvio, per fare i paraculi e comprarvi facile il pubblico.
E con l’occasione conosciamo anche i figli dei protagonisti, ovviamente giocatori di pallone in erba e sull’erba.
Finita la parentesi calcistica, con tanto di giocatore famoso – Djibril Cissé, che ignoro ma magari è famoso sul serio – si passa alla trama “poliziesca”, e la situazione va peggio.
Besson nel frattempo ha visto il film di Hong Kong Kung Fusion (2004), orripilante e triste conclusione della luminosa carriera di un genio come Stephen Chow, fottuto dagli effetti speciali, e si è divertito alla trovata di spacciare per super-mega-criminale pericolosissimo quel vecchietto da giardinetti pubblici che è Siu-Lung Leung, e decide di copiare la trovata.
Così prende Jean-Luc Couchard e lo fa diventare il super-nemico numero uno dal Belgio, che già parte male perché sono francesi ma di serie B.
Intanto, come nel terzo film, protagonisti assoluti sono solo Daniel (Samy Naceri) ed Émilien (Frédéric Diefenthal), che sono bravi ma onestamente non hanno le spalle così forti da reggere l’intera trama su di sé.
Si lanciano in situazioni comiche coadiuvati da uno stuolo di caratteristi in parti troppo sguaiate mentre il commissario Gibert (Bernard Farcy) più che un personaggio comico è diventato un mentecatto urticante. Onestamente non mi fa più ridere dal secondo film.
Lilly (Marion Cotillard) è assente giustificata, il generale Bertineau (Jean-Christophe Bouvet) fa giusto un cameo: del cast originale c’è solo Petra (Emma Sjöberg), sotto copertura e in un ruolo decisamente marginale. Però è sempre un gran bel vedere.
Alla ricerca costante della battutina facile e dell’umorismo forzato – mentre nei primi due film l’umorismo era nella situazione – Taxxi 4 non mi ha lasciato alcuna memoria, la prima volta che l’ho visto (nel 2013), e rivederlo oggi mi ha fatto solo tanta rabbia nel constatare la fine evidente di un universo di personaggi che invece ho tanto amato.
C’era un modo migliore per andarsene? C’era un modo più divertente per chiudere una saga umoristica? Se lo sapessi sarei io uno sceneggiatore famoso, al posto di Besson. Di sicuro il buon Luc non ha trovato questo modo e ha salutato i suoi personaggi trasformandoli in comici forzati da barzelletta.
Ma poi qualcosa succede… e la saga di Taxxi continua. Rimanete con il motore acceso.
L.
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Questo mi manca, il tema calcistico me lo rende davvero poco attraente, decisamente meglio Petra in versione mora 😉 Scherzi a parte, non solo gli abitanti di uno strambo Paese a forma di scarpa sono in fissa con il calcio, non sapevo di un altro capitolo! Cheers
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È la triste conclusione di una saga iniziata col botto, e cercare facili consensi col calcio è una paraculata di bassa lega.
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La presenza di Cissè (famoso no, pittoresco sì) mi tenta ma, fidandomi delle tue rece, se ne devo recuperare uno mi equipaggio per il 3 (avendo visto gli altri due)! 🙂
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Sicuramente il 3 è meglio del 4 😉
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Infatti il 3 lo ricordo praticamente a memoria mentre sul 4, invece, è nebbia totale 😦 Probabile che lo abbia visto in tv (IMDB riferisce di una prima visione nel marzo 2009) e non mi abbia entusiasmato più di tanto…
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Non fa proprio nulla per farsi ricordare, infatti è come se l’avessi visto per la prima volta…
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Mai visto 😛
Però, certe boiate di Kung Fusion non erano male… peccato per il doppiaggio!
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Al netto del doppiaggio diarroico, purtroppo è un film che segna il delirio di onnipotenza di un comico che ha perso la sua cifra. Ogni film di Chow è un capolavoro, poi arrivano i soldi e si perde in minchiatine. Davvero un gran peccato.
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Come il 3, anche questo mi manca. Però la tua pesante stroncatura mi fanno desistere dal provare a recuperarlo. Mi sa che hai ragione sul fatto che Besson non si aspettava minimamente il successo del primo capitolo. Al secondo film ha calato l’asso di briscola e ha vinto la partita. Peccato che dal capitolo successivo non aveva più carte buone per continuare a giocare. Sarebbe stato meglio ritirarsi da vincente.
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È una buona regola, che però non segue mai nessuno…
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Non per caso mi sono fermato al terzo 😉
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Hai fatto bene 😉
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