Perché? Eh, Cielo? Tu che hai trasmesso il 20 gennaio 2019 Seattle Superstorm, tipica buffonata “Meteo Apocalypse” presentata dalla MarVista il 31 marzo 2012, perché hai voluto affibbiarle il titolo Tentacoli sulla città?
Dove sono i tentacoli? Arriva un meteorite dallo spazio e scatena una tempestona ona ona: dove sono i tentacoli? Forse solo nella mente confusa dei titolisti italiani…
Tom Foster (Esai Morales, che brutta fine) ha finalmente trovato l’amore con Emma Peterson (la caliente messicana Ona Grauer), ma il problema è che i rispettivi figli non sembrano andare d’accordo e saranno due fratellastri molto combattivi: ecologista lei, appassionato di motori inquinanti lui.
Emma è indecisa se sposarsi prima che i due vadano al college, perché la vita casalinga promette di essere… oh, ma sticazzi dove lo mettiamo? Ma che ci frega di Tom ed Emma? Ah già, dimenticavo: ogni Meteo Apocalypse che si rispetti non ha i soldi per mostrare troppi effetti speciali e così racconta la vita personale degli inutili protagonisti.
Come anticipato già dal titolo, su Seattle arriva una super-tempesta che non è “naturale”: un meteorite stava cadendo sulla città e sebbene venga abbattuto dalle difese missilistiche rilascia due crateri con un fumo molto strano.
Arriva il coglione di turno, che ha appena visto Prometheus (2012) del suo compare Ridley Scott e cosa fa? Tocca la roba strana che il meteorite ha lasciato in terra, esattamente come il beota personaggio di quel film. Non ci crederete, ma quella roba non era da toccare.
Mentre la super-tempesta peggiora e nessuno ci capisce niente, scopriamo che Tom è un super-scienziato ed Emma un super-tenente di Marina con poteri illimitati, così prendono in mano la situazione e devono risolvere il problema prima che il Presidente faccia quello che fanno tutti i Presidenti nei film di serie Z: sganciano bombe atomiche come bruscolini.
Per fortuna arriva un personaggio uno zinzinino stereotipato, dal nome plausibilissimo di Dimitri Kandinsky: sarà di nazionalità tedesca? O Australiana? No, dal nome mi sa che è russo…
Il caratterista canadese Jay Brazeau interpreta uno scienziato russo che ci rivela la triste verità. Durante la Guerra Fredda i sovietici hanno creato in laboratorio un’arma terribile, che se sganciata sugli Stati Uniti avrebbe distrutto il Paese a forza di tempeste. Non volendo usarla, l’hanno mandata nello spazio… e ora è tornata giù. Plausibilissimo, no?
Chiniamo la testa e spendiamo un minuto di silenzio per questo risvolto di sceneggiatura da Premio Ignobel.
Il canadese Jason Bourque – che abbiamo conosciuto per Dark Storm (2006) – fa copia e incolla da qualsiasi altro film dello stesso genere e confeziona un prodotto totalmente indistinguibile dai cento filmacci similari prodotti ogni anno, probabilmente girato in un paio di giorni e con due dollari di budget.
I personaggi snocciolano supercazzole scientifiche da far oscurare il sole per la loro ridicolezza e poi mettono una bombetta per risolvere la super-tempesta, e funziona. Fine del film. Manco il tempo di una scena stupida per farsi due risate: solo tanta noia e tristezza.
Che vengano prodotti eserciti di minuscoli filmetti per riempire gli inutili palinsesti degli inutili canali televisivi lo capisco, ci sta, ma il mistero inestricabile è perché piaccia così tanto il Meteo Apocalypse, genere che richiederebbe effetti speciali del tutto impossibili per queste casupole. Non sarebbero meglio storielle d’amore o d’azione, cioè generi senza effetti speciali? No, solo super tempeste, meteoriti e climi impazziti.
Una pioggia di filmacci fetenti che nessun ombrello può riparare…
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Questi i tentacoli li hanno dentro la testa, titoli appioppato a caso. Ok il film è poca cosa, quasi niente, ma il titolo originale almeno suona più figo, anche se mi fa pensare che sia una grossa ruffianata. A Seattle un tempo l’amatissima squadra locale della NBA si chiamavano SuperSonics, una franchigia di culto che per varie beghe è stata spostata in un’altra città, lasciando gli abitanti di Seattle, fanatici di pallacanestro, orfani di una squadra per cui tifare, proprio per questo, la squadra femminile locale della WNBA fa il tutto esaurito ogni sera. Questa squadra si chiama Seattle Storm, ed ecco perché penso che sia un modo per tenersi buoni gli abitanti di Seattle. Che dopo aver perso la loro squadra ora hanno un’altra sfiga, questo film 😉 Cheers
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Cassidy, ti sei dimenticato un passaggio chiave. I Settle SuperSonics si sono trasferiti a Oklahoma. E fin qua tutto bene. Ma il nome della squadra qual è: CITY THUNDER!
La NBA ha meno fantasia e più faccia tosta di questi sceneggiatori!
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Allora in giro ci sarà un filmaccio dal titolo “City Thunder” 😀
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Dài, che forza! Allora il titolo nasconde un gioco di parole “baskettoso” che mi era sfuggito: grazie della dritta ^_^
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I tentacoli invisibili? I meteoriti? I russi malvagi? La tempesta senza tregua? Certo che ci vuole fantasia per pensare a nuove supercazzole per diversificare quel tanto che basta un film dall’altro.
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Altro che mille scimmie per scrivere Shakespeare: la MarVista ha una sola scimmia a battere tasti a caso 😀
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Esiste qualcuno a cui questo film, ad esempio, sia piaciuto?
Brazeau sembra un po’ Shorofsky, ma il mitico Shorofsky non avrebbe mai recitato in una zetata del genere!
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Ahhhh che grande personaggio mi vai a ricordare, idolo della mia infanzia ed adolescenza! Questo attore è decisamente meno influente e carismatico, ma per fare Babbo Natale nelle produzioni dicembrine e per fare lo scienziato russo di serie Z va più che bene 😛
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Ma alla fine, il tipo che ha toccato il meteorite si è ammalato di cosa? È contagioso?
È un meteoapocalypse o un film sul vairus (stile Dr. House di Cesena)?
Mi sa che volevano procedere per accumulo di temi a caso, costruendo una complessità per nascondere il budget ridotto.
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Non ci sono spiegazioni, solo noia. Diciamo che questi film sparano in tutte le direzioni cercando di prendere qualcosa, e raramente vanno a segno 😛
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Premio Ignobel 😂😂😂
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L’unico ammissibile per questi sceneggiatori 😛
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Un’arma che va nello spazio e torna giù, il titolo (anzi, i titoli) o le facce dei salvatori del mondo, una sfida tra titani per stabilire l’aspetto più fetente della pellicola! 🙂
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In fondo è questa la sfida del film: quale parte farà più schifo? 😀
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Quindi finisce a tutti gli effetti tra i titoli italioti! In questa epoca non pensavo fosse più possibile.
Quelli della distribuzione che hanno dato il titolo italiano a questo film non lo hanno neanche visto. Come biasimarli!
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Ci hanno fatto addirittura la grafica iniziale, con il titolo scritto con la stessa fonte dei crediti, insomma ci hanno speso tempo ed energia a fare la bojata migliore possibile 😀
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Visto e, fortunatamente, già dimenticato. Che palle…
P.S. Tra l’altro il tizio che qui tocca le “robe pericolose” non ha nemmeno la relativa scusante di essere completamente fumato come il biologo Prometheiano 😛
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Sicuro che ad essere fumato non fosse Scott invece? 😀
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il titolo italiano fa pensare che ci sia una piovra gigante e invece ci tempeste fulmini e tornado ma per fortuna io l’ho capito subito dalla locandina.
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