A tutti noi “ragazzi di una volta” sembra di aver passato chissà quanti anni in compagnia di Zio Tibia – versione italiana dell’Uncle Creepy creato nel 1964 dalla Warren Publishing come “presentatore” della testata a fumetti horror “Creepy” – e invece è stato il fugace sogno agitato di due sole estati, quella del 1989 e quella del 1990: ma che estati!
Il personaggio era già arrivato in Italia nel luglio del 1969, quando la neonata collana a fumetti della Oscar Mondadori (n. 6) presenta una scelta di storie horror dalle riviste Warren con il titolo Le spiacevoli notti di Zio Tibia. «24 fumetti dell’orrore: spettri, licantropi e vampiri con altre strane e mostruose creature di questo e d’altri mondi». Ovviamente non viene spesa una parola a spiegare la provenienza di questi fumetti, né perché alla loro fine arrivi quello strano tizio a commentare beffardo.
L’operazione comunque si ripete nel novembre 1970 con Zio Tibia colpisce ancora (Oscar Fumetti n. 12) e nell’aprile 1972 con Mezzanotte con Zio Tibia (Oscar Fumetti n. 21). Il meglio di queste raccolte viene riproposto nel maggio 1994 con l’antologia Nella cripta con Zio Tibia.
Il personaggio dev’essere entrato nell’immaginario collettivo (nel 1976 una Zio Tibia Band gira per locali!) perché Italia1 decide di ricreare in TV la formula a fumetti: fa vestire da Zio Tibia l’attore Stefano Cananzi e, doppiato con la voce di Fabrizio Casadio, gli fa presentare con umorismo nero il fine settimana dedicato all’horror.
Tutti i sabati dell’estate del 1989 sono dedicati ai mostri classici della Universal (con qualche titolo europeo moderno), e qui temo di essermi completamente perso l’occasione perché non ho il minimo ricordo della cosa: ciò che io e probabilmente tutti quelli che erano all’epoca abbastanza grandi da guardare la TV di sera (o avevano accesso, come me, ad un videoregistratore) ricordano, è l’incredibile estate horror del 1990: quando di giorno leggevamo “Dylan Dog” e il venerdì sera in TV passava il meglio del cinema horror disponibile.
Visto che miracolosamente i dati precisi di questi due cicli si possono ricostruire, grazie alla presenza on line dei quotidiani dell’epoca, eccovi un tuffo nelle due estati horror di Zio Tibia.
Specifico che questo elenco è stato creato da me sfogliando i giornali dell’epoca: non l’ho preso da Wikipedia né da altra fonte in giro per la Rete.
Zio Tibia Picture Show
Primo ciclo di Italia1, in onda ogni sabato.
08/07/1989 | ore 23,00 | Il terrore di Frankenstein (The Ghost of Frankenstein, 1942) |
15/07/1989 | ore 24,30 | La moglie di Frankenstein (Bride of Frankenstein, 1935) |
22/07/1989 | ore 23,50 | Frankenstein contro l’Uomo Lupo (Fr. Meets the Wolf Man, 1943) |
29/07/1989 | ore 23,00 | La mummia (The Mummy, 1959) |
05/08/1989 | ore 23,00 | La maschera di cera (House of Wax, 1953) |
12/08/1989 | ore 23,00 | Il teschio maledetto (The Skull, 1965) |
19/08/1989 | ore 23,00 | L’uomo che ingannò la morte (The Man Who Could Cheat Death, 1959) |
26/08/1989 | ore 23,00 | La creatura di Frankenstein (Fr. and the Monster from Hell, 1974) |
02/09/1989 | ore 23,30 | Il teschio di Londra (Im Banne des Unheimlichen, 1968) |
09/09/1989 | ore 23,10 | L’ascensore (De lift, 1983) |
16/09/1989 | ore 23,15 | Chi è l’altro? (The Other, 1972) |
23/09/1989 | ore 23,45 | Licantropus (Werewolf in a Girls’ Dormitory, 1961) |
30/09/1989 | ore 23,25 | In corsa con il diavolo (Race with the Devil, 1975) |
Venerdì con Zio Tibia
Secondo ciclo di Italia1, in onda il venerdì con doppio appuntamento.
Ecco la presentazione de “La Stampa”, 13 luglio 1990:
«Una serata in compagnia di vampiri, mostri, cadaveri e litri di sangue? Perché no. Italia 1 dà la possibilità agli amanti del “macabro” di trascorrere una notte di terrore.
Dalle 20.30 fino alle 23 sono previsti tre appuntamenti. Va detto subito che ritorna il minivarietà con Zio Tibia: ogni venerdì, per cinque minuti, fino al mese prossimo, il diabolico vecchietto sdentato, ispirato al personaggio di un fumetto degli anni 70, presenterà due film.
Gli sketch di Zio Tibia dureranno pochissimi minuti, giusto il tempo di introdurre la serata-horror e dare ai telespettatori un’idea di quello che vedranno. Stasera si comincia con “Ammazzavampiri” (il titolo è tutto un programma) e con il primo episodio del ciclo di telefilm “Venerdì 13”. La pellicola di Tom Holland, diretta nel 1986, è un perfetto connubio di horror e humor all’inglese; si riderà ma si morirà anche di paura, sono assicurate le scene macabre e gli effetti speciali.»
13/07/1990 | ore 20,30 | Ammazzavampiri (Fright Night, 1985) |
ore 22,35 | “Venerdì 13” 1×01: L’eredità (The Inheritance) |
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ore 23,35 | Venerdì 13 (Friday the 13th, 1980) | |
20/07/1990 | ore 20,30 | Unico indizio la Luna piena (Silver Bullet, 1985) |
ore 22,25 | “Venerdì 13” 1×03: Il cupido che uccide (Cupid’s Quiver) |
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ore 23,30 | L’assassino ti siede accanto (Friday the 13th Part 2, 1981) |
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27/07/1990 | ore 20,30 | La casa di Helen (House II, 1987) |
ore 22,20 | “Venerdì 13” 1×02: L’oracolo della morte (The Poison Pen) |
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ore 23,25 | Venerdì 13. Capitolo finale (Friday the 13th: The Final Chapter, 1984) |
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03/08/1990 | ore 20,30 | Chi è sepolto in quella casa? (House, 1985) |
ore 22,30 | “Venerdì 13” 1×04: Tè mortale (A Cup of Time) |
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ore 23,30 | Venerdì 13. Il terrore continua (Friday the 13th: A New Beginning, 1985) |
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10/08/1990 | ore 20,30 | Il ritorno dei morti viventi (The Return of the Living Dead, 1985) |
ore 22,35 | “Venerdì 13” 1×07: Un chirurgo infallibile (Doctor Jack) |
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17/08/1990 | ore 20,30 | Vamp (Vamp, 1986) |
ore 22,35 | “Venerdì 13” 1×06: Il baule di Houdini (The Great Montarro) |
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24/08/1990 | ore 20,30 | L’occhio del gatto (Cat’s Eye, 1985) |
ore 22,20 | La casa 2 (Evil Dead 2, 1987) | |
ore 0,05 | “Venerdì 13” 1×08: L’ombra che uccide (Shadow Boxer) |
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31/08/1990 | ore 20,30 | Ai confini della realtà (Twilight Zone: The Movie, 1983) |
ore 22,10 | “Venerdì 13” 1×05: Uno spirito ribelle (Hellowe’en) |
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ore 23,40 | Amityville Possession (Amityville II: Possession, 1982) |
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07/09/1990 | ore 20,30 | Morte a 33 giri (Trick or Treat, 1986) |
14/09/1990 | ore 20,30 | Brivido (Maximum Overdrive, 1986) |
ore 22,30 | “Venerdì 13” 1×10: Il fumetto stregato (Tales of the Undead) |
Le imprese di Zio Tibia finiscono qui, ma c’è un curioso risvolto.
Il 12 luglio 1995 Canale5 presenta una serie di cartoni animati – in onda da lunedì al sabato alle ore 17,00 – accomunati dal titolo “Brividi e polvere con Pelleossa“.
Si tratta della versione italiana di Tales from the Cryptkeeper, a sua volta versione animata della fortunata Tales from the Cript: il protagonista, Crypt Keeper, viene così tradotto in Italia Pelleossa, «una specie di scheletro che sprizza umorismo anche se vive in una cripta con un lupo mannaro, una specie di Frankenstein, vampiri e zombie» (“La Stampa”, 11 luglio 1995).
La serie ha durata estiva e finire il 1° settembre successivo: dopo una ripresa dal 16 maggio al 4 luglio 1998, anche Pelleossa scompare.
L.
Quanto adoravo Brividi e polvere con Pelleossa, da adolescente su eBay recuperai anche quei tre libri di zio tibia degli anni ’70 che ancora conservo come cimeli. L’unica cosa che mi sono perso sono state le prime notti horror, viste solo in qualche registrazione di compagni di classe che avevano sorelle e fratelli più grandi
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Io le ho vissute in pieno ma non sapevo cosa stessi guardando: per me era la normalità, invece è stata una cometa a passaggio unico…
Registrai molti di quei film, per me ignoti e che scoprii in quel modo, e se avessi saputo di essere testimone di un evento unico nell’universo avrei conservato tutto…
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È capitato anche a me tante volte, cose che devi quasi per scontato o ricordavi come compagni di una vita, scopri che erano protagonisti per poche occasioni nell’arco di un anno o due al massimo!
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Io poi all’epoca mi dilettavo in videoclip, quindi Pino Pellino era il mio idolo: la sua sigla di “Zio Tibia” era una delizia.
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Mi sono rimasti solo piccoli frammenti nella registrazione di Il ritorno dei morti viventi, ma pochissime battute perché chi ha registrato le saltava come la pubblicità
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Quanta strizza m’ha messo quel film: avevo 16 anni e neanche da due avevo scoperto l’horror, quindi ero molto impressionabile e ho adorato l’inizio del film.
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Io l’ho visto a 11, ma lo adoravo 😄. Da un anno già guardavo la peggio roba: Piranas di Dante (che mio padre alla scena dell’occhio strappato diceva sempre “guardi sempre queste schifezze” perché, ho scoperto, gli fanno schifo gli occhi esposti), Zombi di Romero, La casa di Raimi…
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La nostra unica “colpa” è stata quella di credere che un modo di fare televisione normale (perché E’ normale offrire al pubblico televisivo una gamma di scelte che sia la più ampia possibile) potesse durare nel tempo: quali motivi avremmo mai dovuto avere noi, ai tempi, di mettere in preventivo la prematura scomparsa dai palinsesti estivi di uno Zio Tibia che stava andando alla grande? Noi… poveri illusi 😦
La serie a cartoni animati temo di essermela persa del tutto…
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Eppure, da bambino temevo la scomparsa della normalità: infatti trascrivevo i testi delle sigle e collezionavo ritagli proprio perché temevo che non avrei mai più visto certi cartoni… e un po’ avevo pure ragione 😛
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Oh, bravo! Non è che avresti ancora quei ritagli, da scansionare? 😛
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Magari… ma dovrei avere ancora il quaderno coi ritagli horror 😉
Mi ci potrebbe volere un po’ per scansionare la roba non rovinata 😛
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Quando vuoi, il Zinefilo è qui pronto a farti un monumento equestre ^_^
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Ah, quanti ricordi… Il primo ciclo (quello “classico”) credo di non averlo mai visto. Mentre il secondo,… Mammamia! “Ammazzavampiri” sicuramente l’ho visto qua per la prima volta. Ricordo perfettamente che ero a casa dei nonni al mare e il giorno dopo con gli amichetti dell’epoca non parlavamo d’altro! Sul resto non saprei proprio dirti perché sono titoli che ciclicamente saltano fuori. Tranne “Morte a 33 Giri”.
Curiosità: il 15/7/1989 è il giorno della Festa del Redentore qua da noi ma in quel particolare sabato ci fu il mega-concerto dei Pink Floyd in Bacino di San Marco dov’è mezza Italia accorse per vederli. Credo che alla tv non ci fosse nessuno a guardare “La Moglie di Frankenstein”…
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https://www.spettakolo.it/2017/08/26/pink-floyd-drammatica-woodstock-venezia/
Ancora se ne parla. Sia in termini positivi, che negativi. E sono passati 30 anni!
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ahahah povera Moglie, ha scelto proprio il giorno peggiore per essere trasmessa! 😀
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Meraviglioso salto nel passato! Nel giorno della festa della mamma noi celebriamo lo zio! 😅😍
Anche io paleso ignoranza sul primo ciclo mentre il secondo…mondiali di italia 90 e zio Tibia, cosa volere di più? 🙂🙂🙂
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Davvero Notti (Horror) Magiche! ^_^
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Della prima edizione ricordo poco, i classici della Universal li vedevo in replica su rete 4, ad orari più adatti per la mia età di allora. La seconda invece la ricordo molto bene perché sbirciavo già il vecchio Zio Tibia. Forse la primissima occasione per vedere certi classici dell’horror. Zio Tibia, il successivo Notte Horror per me è al livello del “Fuori Orario” di Ghezzi, per quanto riguarda la formazione dei miei (dis)gusti cinematografici 😉 Cheers!
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Visto che ha formato un’intera generazione di italiani, aprendo loro le porte del cinema horror, perché non hanno più ripreso il personaggio? Boh…
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Salve a tutti! È da un po’ che seguo il blog etrusco e ne apprezzo soprattutto il modo di andare a fondo alle cose, senza fermarsi alle dicerie, o ai sentito dire.
Ma.
Oggi, caro Lucius (ti do del tu, credo siamo pressoché coetanei), devo uscire dal lurkaggio impunito. Oggi sei andato a pescare un pezzo di cuore: le notti con Zio Tibia. Le notti horror con Zio Tibia. Effettivamente sembrava che avessero occupato molte più estati della mia adolescenza…ma, ragazzi, quelle estati sembravano non finire mai! 😀
Della prima serie ricordo solo “L’ascensore”, ma probabilmente l’avrò visto in qualche altro passaggio in TV. La seconda serie fu mitica! Tra “Ammazzavampiri” (bello!), “Vamp” (mai più visto, lo ricordo un po’ trash, forse merita una recensione zinefila… 😉 ), “Morte a 33 giri (quanto ci piacque, a me e mio fratello!), ” Brivido” (che sòla il Re!), “Ai confini della realtà”, La casa 2″… li ricordo quasi tutti, per non parlare della serie “Venerdì 13″: la ricordo davvero inquietante, con quegli oggetti maledetti da ritrovare, mai saputo come andasse a finire…forse Warehouse 13 voleva essere una specie di remake (?), ma non ne ha colto affatto l’atmosfera (chissà che effetto farebbe a rivederla oggi…)
Zio Tibia è stato lo zio di tutti noi, cresciuti a pane e Dylan Dog e vhs: quanti salti sulla sedia, nel bel mezzo della notte e nel bel mezzo del film quando si affacciava: ” Bu! Bu! Pubblicità! Aaaaah eh eh eh eh!”. Lo possino!
Grazie mille, Lucius, per questo viaggio nel tempo senza DeLorean. Scusa la lunghezza del commento, ma come detto, era dovuto.
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Ti ringrazio, caro Vasquez, e spero che il tuo nome provenga da “Aliens” ^_^
Sicuramente è stata una formula magica, l’unione di gioventù, voglia di scoprire, fresca passione per la narrativa horror, capacità di lasciarsi stupire ma soprattutto anni in cui i film erano fatti dannatamente bene, anche quelli più pencolanti o venuti male. Non so l’esatto dosaggio di ogni ingrediente, ma di sicuro ha avuto un effetto magico, di grande nostalgia. 😉
L’ascensore non credo di averlo visto tutto, all’epoca, ma ho ricordi di averlo “sbirciato”, anche perché quell’inizio è fenomenale!
Invece sono impazzito per “Brivido”, che aveva effettacci gore che mi riempirono gli occhi di meraviglia, ma è anche vero che ancora non conoscevo i libri di King! Così mi sono visto “L’occhio del gatto” e “Unico indizio: la Luna piena” senza avere idea della loro fonte…
La serie “Venerdì 13” invece non l’ho mai vista, e non so perché all’epoca la saltai: non ne ho alcuna memoria. L’ho recuperata e dovrei recensirla, per completezza, ma non ho il coraggio: temo sia una roba tipo “Freddy’s Nightmare” che nessun essere umano dovrebbe vedere…
Ti ringrazio del commento e spero ti vada di tornare ancora a raccontarmi dei film che ti sono rimasti nel cuore.
Mi piacerebbe recensire i film del caro vecchio Zio Tibia, magari approfittandone per ricostruire un po’ la loro lavorazione: pian piano si farà tutto 😉
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Alla fine so che troverai il coraggio per recensirla 😉 … no, non è esattamente qualcosa alla “Freddy’s Nightmare” quindi dovresti soffrire di meno (anche se forse io faccio poco testo, visto che le ho assiduamente seguite entrambe) 😀
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La serie di Venerdì 13 (praticamente i rigattieri di maledizioni) la ricordo carina, ma non la vedo da più di vent’anni…
Ho il vago ricordo di una puntata a Lourdes, strambetta, ma magari mi drogo 😛 comunque, erano trame verticalissime, carine, ma un po’ ripetitive.
Warehouse 13 era meno horror e più fantasy/fantascienza, anche l’origine degli oggetti non era chiarissima, mentre in Venerdì 13 era il demonio 😛
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Ovviamente! “Aliens” è uno dei miei miti personali! Non avremo mai più un Cameron così 😦
De “L’ascensore” ricordo solo che un tizio rimaneva incastrato, e poi veniva segato a metà, Brivido era bello sanguinolento ma la trama la ricordo inconsistente assai, e impazzìi, quando ne ebbi finalmente la possibilità, per recuperare il libro “Unico indizio la luna piena”, edizione illustrata della Salani, ormai credo fuori catalogo.
Non ho mai visto invece Freddy’s Nightmare (né sto per farlo, grazie al Zinefilo ;-)), ma credo c’entri poco o nulla con Venerdi 13, la cui trama è esattamente quella riportata da wikipedia: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Venerd%C3%AC_13_(serie_televisiva)
Io la ricordo densa di atmosfera oscura e minacciosa, pochi o nulli gli effetti speciali in quanto non necessari ai fini della trama, tutta basata sull’effetto di oggetti maledetti sulla personalità dei loro possessori. Molto molto inquietante. Non mi viene aggettivo migliore. In compenso mi è venuta voglia di rivederla. Mò me la devo recuperare!
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Be’, messa così viene anche a me voglia di recuperarla: e sarà tutta “colpa” tua! 😛
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Nuooooooo!!!
Povera me!!!
In cosa sono andata a cacciarmi?!? 😛
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eheheheh ormai la frittata è fatta! 😛
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Avevo due dei fumetti di Zio Tibia (trovati in casa, eredità dei miei), e ricordo alcuni di quei film, anche se difficilmente stavo alzato di notte per vederli, molti li ho recuperati dopo in qualche modo (alcuni li davano anche di pomeriggio d’estate). Ricordo anche la serie animata, mi piaceva molto, una sorta di “piccoli brividi” animato.
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Anche io mi sono perso il primo ciclo – peccato, perché ho molte lacune sui classici.
Il secondo ciclo l’ho visto, ma non tutto: ero un po’ piccolo, un sacco di litigi con mia madre… uno zio diceva che alla mia età avrei dovuto guardare Heidi, io ancora oggi non capisco perché non avrei potuto fare entrambe le cose 😛
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Erano altri tempi, e oggi mi sa che è pure peggio: Peppa Pig fino ai 18 anni! 😀
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Sì, certo, come se un genitore avesse tempo di crescere i figli 😛
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ahaha giusto 😛
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Non avevo commentato in questo topic ?
Strano, lo faccio ora.
Anche io faccio parte di quella generazione cresciuta con Zio Tibia tv, forse l’ultimo esponente di un certo modo inoovativo e “irresponsabile” di fare tv ( e non solo) negli anni 80.
Da lì in poi arriverà l’ondata di moralismo e del politicamente corretto di Clinton, la guerra del Golfo, Tangentopoli che getterà un Paese intero in una crisi economica da cui non si risolleverà mai più.
Aggiungiamo l’obbiettivo peggioramento dei palinsesti e … chi cavolo sono quei fessi che ricordano con nostalgia i ” bei anni 90″ ?
Ma davvero siamo sicuri che ZT sia durato solo due anni ?
Nel secondo Almanacco della Paura di Dylan Dog (1991) o nel terzo ( 1993 ), si fa un commento sprezzante verso la trasmissione del nostro , in quanto nello stesso peridoo, Rai 3 faceva uno stesso ciclo horror considerato superiore, e non presentato da ” pupazzi di gomma “.
A paragone, si citava il film ” Society” di Yuzna trasmesso da Rai 3 in prima visione .
Mi pare strano che a due anni dalla fine del programma Mediaset, lo si citasse ancora.
Secondo me, almeno un terzo anno, è durato .
In che anno è stato trasmesso Society su Rai 3 ?
Io ricordo che Italia 1 trasmise pure il telefilm di Nightmare Cafè ( chiamato così, per la presenza di Roberto Englund).
Posso capire che chi era adulto , non apprezzasse questo Bim Bum Bam in salsa horror ( perché il modello era quello, d’altronde era uno dei formati di maggior successo della Fininvest : perché non riutilizzarlo ovunque ?) che dava poca dignità a un genere già snobbato dai detentori del potere culturale, però, liquidarlo così, no dai !
Per il resto , viva Zio Tibia, Golem, Astragalo, una Rotonda di Bare, la Rigor Mortis ( con la morte meno votata dagli italiani, la morte per vecchiaia) e chissà che altro dimentico .
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Zio Tibia viene citato ininterrottamente dalla sua nascita ad oggi, quindi una semplice menzione non vuol dire che ci fosse ancora. Sarebbe piaciuto anche a me averne ancora del buon vecchio zio Tibia su Italia1, purtroppo la trasmissione (per motivi che ignoro) è durata un battito di ciglia.
Che ricordi quel Society in prima TV sulla Rai…
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Vanno bene i ritagli tratti dalle rivistine tipo “Guida Tv” o da Sorrisi? Non vorrei creare troppe attese ma ne avevo almeno una cinquantina inerenti ai film horror tra il 1988 e il 1990. Se li ritrovo prometto di spedirli! Però bisogna aspettare i primi di settembre. Avevo la mania di ritagliare tutte le micro-locandine e le trame dei film che passavano (e che difficilmente mi era permesso guardare, grrr), ma siccome questo sito mi è simpatico come Uruk… farò di tutto per recuperarli! Erano da qualche parte insieme ai numeri di “Splatter”, “Mostri”, “Nosferatu”, scendendo giù giù con robaccia stile “Gore”, “Blob” che andava di moda a fine anni Ottanta. PS. Ho letto commenti più intelligenti qui che in molti gruppi di fanatici cinefili, complimenti a tutti, vecchi sodali delle notti con Zio Tibia!
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Ti ringrazio del commento e soprattutto dei complimenti ai commentatori: non frequento forum e social proprio perché ero stufo di parlare di niente e di perder tempo con polemiche e litigi continui. Mi piace pensare che chi fa la fatica di arrivare a mettere un commento qui, lo fa perché ha qualcosa da condividere o da dire in proposito, altrimenti andrebbe ad offendere qualcuno nei social, che è molto più facile 😛
Ti capisco benissimo perché anch’io per tanti anni ho amato ritagliare dalle Guide TV in casa: mia madre fino ai primi Novanta ha acquistato ogni settimana il “Radiocorriere TV” perché c’erano anche i programmi radio che lei seguiva, quindi per me è stato un tuffo nel passato (e una goduria archivistica) scoprire che l’archivio del Radiocorriere è ora in digitale! (Anche se purtroppo in bianco e nero)
Nel corso degli anni mi sono sfuggiti via tanti miei ritagli, anche se parecchi sono riuscito a conservarli. Se un giorno ti andrà di condividere i tuoi, sappi che il Zinefilo e i zinefili tutti ti saranno riconoscenti ^_^
Siamo sempre a caccia di notizie sicure, in questa Rete piena di “opinioni” e “verità supposte”, dove “fa scienza l’aver inteso”, per parafrasare Dante, quindi qualsiasi fonte di informazioni è puro oro 😉
Per qualsiasi cosa, non esitare a scrivermi ai lucius.etruscus@gmail.com
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