Più e più volte 7Gold ha trasmesso questo film, ed ogni volta guardavo la Guida TV e mi dicevo: quando gli darò un’occhiata? Poi c’era sempre qualcos’altro di più interessante.
Caduta CineSony e con TeleRoma56 in perenne replica, mi sembra il momento di usare quel jolly di 7Gold e parlare di Blessed.
Presentato allo Screamfest Film Festival nell’ottobre 2004, poi uscito direttamente in home video americano nel dicembre successivo, il film arriva in Italia in DVD Fox Video nel giugno 2006 con il titolo Blessed. Il seme del male.
7Gold il 5 agosto 2019 manda in onda para para quest’edizione digitale.
New York e una donna incinta che si suicida, spacciata come brutto sogno della protagonista: c’era un modo meno sottile per far capire subito che questo film scopiazza malamente Rosemary’s Baby (1968)? Mettere in locandina una culla su una collina non era già abbastanza esplicito?
Per fortuna il film può contare sulla sceneggiatura di Jayson Rothwell, semi-esordiente che ci regalerà grandi emozioni con il bulgaro Second in Command (2006) con Van Damme, il remake Silent Night (2012) e l’orripilante tarantinata Polar (2019). Grazie, Jayson, per quello che hai fatto per il cinema di cassetta: abbiamo capito di chi sia il seme del male…
Una Heather Graham splendida ma dalla carriera ormai conclusa – tutti i film famosi in cui la ricordate sono precedenti al 2004! – interpreta una giovane Mia Farrow, con tanto di marito bello e fallito, ruolo perfetto per il sempre accartocciato James Purefoy. Questi non è un attore come nel film di Polanski bensì uno scrittore, e non stupisce che nessun editore ci voglia anche solo parlare.
Non riuscendo a rimanere incinta, Heather Farrow si rivolge a qualcuno che le assicura una gravidanza “artificiale”: cosa c’è di più satanico di una clinica della fertilità, agli occhi dei bacchettoni americani?
A dirigere la società che si occupa della clinica di Lakeview c’è Earl Sydney, interpretato dalle sopracciglia demoniache di David Hemmings: sicuramente è perfetto nel ruolo del luciferino signore del male affaristico, ma ricordo che nella saga dei remake di Quell’ultima sporca meta è stato il miglior direttore di carcere, nel gioiello britannico Mean Machine (2001)
Seguendo il copione del film di Polanski, appena la protagonista rimane incinta suo marito ottiene il successo tanto cercato. Pubblica il suo ridicolo libro – su un chirurgo estetico che inietta anestetico insieme al botulino, per spupazzarsi le clienti – lo presenta in patinati eventi newyorkesi pieni di ragazze magre e civettuole, la famiglia si fa la casa nuova, la macchina e pure il frullatore.
Intanto chiunque faccia domande sull’attività di Sydney o indaghi sulla sua società, viene ritrovato spiaccicato sul ciglio della strada.
A metà film il regista Simon Fellows cade in coma da noia ed ha una visione sul suo futuro: dirigerà il primo film romeno di Wesley Snipes, 7 Seconds (2005), dirigerà per ben due volte Van Damme, in Second in Command (2006) e Until Death (2007) con la recidiva, e chiuderà la carriera dirigendo Andrew “Moriarty” Scott in Steel Country (2018), girato dopo dieci anni di inattività. Ha un moto di comprensibile sconforto.
No, non può limitarsi a sfornare una piatta scopiazzata di Rosemary’s Baby e pretende che almeno a metà film succeda qualcosa di diverso, qualcosa di potente… Fate entrare Andy Serkis!
L’attore caratterista più noto per i ruoli dove non si vede, cioè quando fa la scimmia per i film Warner, vuole tenere fede alla sua fama di maestro del trasformismo ed interpreta un prete italiano, Carlo. Qualcuno ha cercato di fargli notare che questa fama non esiste, che è solo lui ad essere convinto di essere bravo nel caratterizzare i personaggi, ma Andy non gli ha dato ascolto.
Fa le mossette e le faccette come un De Niro dei poveri e vorrebbe farci credere che il suo personaggio è un prete che… boh, mica s’è capito. Si presenta come aderente alla chiesa degli Evangelists, che – occhio al colpone di scena – è un anagramma di Evil Agents: spero non siate svenuti davanti a questa rivelazione.
Ma insomma, cosa fa? Boh, vorrebbe salvare la protagonista e quindi cerca di ammazzarla: diciamo che essendo l’unica parte originale del film, è una buffonata che merita solo di chinare il capo in silenziosa preghiera.
Fellows si rende conto che a voler essere originale ha peggiorato la situazione, che il film ora sì è morto – e morto male – quindi torna a sdraiarsi per terra e a perdere conoscenza: se lo girassero pure gli attori per conto loro, il film, che tanto è lo stesso. Il montaggio che contraddistingue la seconda metà del film fa infatti pensare che la sedia del regista e quella del montatore siano rimaste drammaticamente vuote.
Non sapendo che fare, Heather strilla e Purefoy fa l’accartocciato, in attesa che finisca il film. In parte come Rosemary’s Baby: il diavolo arriva sulla Terra… e fa brutti film!
Il grado di mediocrità del film anticipa almeno di un anno la grande ondata di filmacci del 2005, e dispiace per una brava attrice come Heather Graham, qui raggiante perché magari ancora spera di avere un futuro ma il cui ruolo è il vuoto totale. Immagino che sul suo copione ci fosse scritto: “Heather sorride con gli occhioni da cerbiatta”, e basta. Il resto delle battute non ha alcuna importanza.
Ora che mi sono tolto questo dente satanico, potrò ignorare bellamente tutte le altre volte che il film passerà su 7Gold…
L.
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Ma lei nn la ho mai vista da nessuna parte!
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Povera Heather, è già dimenticata… 😦
Negli anni Novanta ha avuto una bella carriera e con il secondo “Austin Powers” ha avuto un bel lancio ulteriore, ma poi ha cominciato a ad apparire in minuscoli filmucoli come questo e in pratica è evaporata…
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sorry for her
rip
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ahaha va be’, non esageriamo: mica è morta! 😀 😀
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Non ci credo che non hai mai visto “Una notte da leoni”…
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mai visto xD
nessuno dei tre
è più probabile in un qualche film horror
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Mmmm a naso mi sa che la Graham non ne ha fatti tanti, di horror, a parte questo.
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Nemmeno la vera storia di Jack lo squartatore?
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Ah ecco, sì, potremmo anche chiamarlo horror, anche se in fondo è giusto un thriller sonnacchioso 😀
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Boh devo rivederlo per giudicare^^
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@Austin: se hai sentito un tonfo sono io che sono caduto dalla sedia…
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ahahah essendo io famoso per non aver visto film considerati epocali, mi sento di rivendicare la libertà allo snobbamento mirato 😛
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Ci sono quattro attori uno meglio dell’altro (sulla carta) in questo film, ed è una palla lo stesso? Mi sa che hai ragione, il regista deve aver abdicato a metà pellicola 😉 Dopo una carriera in cui le è stato chiesto di interpretare per circa dodici volte il classico “ruolo ingrato obbligatorio” per tutte le attrici di Hollywood (la prostituta dal cuore d’oro) gli effetti a lungo termine si sono visti, ora è rimasta incinta della brutta copia di un film di Polanski, povera Heather che spreco. Cheers!
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E’ sempre radiosa ed illumina ogni film, ma ormai la sua stella è parecchio appannata…
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7gold + il seme del male mi sembrava una accoppiata vincente dal punto di vista zintage ed invece…mi debbo ricredere non solo per i tuoi commenti cui accordo massima fiducia ma perché man mano che leggevo emergevano brandelli di una precedente visione che la mia lungimirante scatola cranica aveva depennato. Prova in più della nullità del film!!! 😱
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Essendo una versione malamente Z di “Rosemary’s Baby”, non vorrei che i “brandelli” appartenessero a quel film. Comunque non c’è proprio modo di salvare la povera Heather…
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Magari appartenessero a Rosemary!!! 😣😣😣😅
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Ma a sto punto fai un remake paro-paro del film di Polansky e amen. Cosa vuoi inventarti? Cambia quelle due-tre sfumature ma rifai il film con la Graham al posto della Farrow, porta a casa l’assegno e alla prossima!
Comunque noi ridiamo e scherziamo ma la Graham in “Boogie Nights” era qualcosa di illegale!
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Ha sempre illuminato tutti i film dove è apparsa, e di occasioni ne ha avute tanto: peccato che con gli anni Duemila sembra essere una stella cadente
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E la stella di Hemmings si è spenta -definitivamente oltre che letteralmente- proprio qui , visto che è morto sul set del film: una fine ingloriosa, artisticamente parlando 😞
Comunque, Blessed sono riuscito ad evitarlo ogni volta che l’hanno replicato (tra l’altro Andy Serkis qui mi sembra avere un personaggio molto meno azzeccato di quello -perfetto- del soldato psicopatico nell’horror bellico Deathwatch)…
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Povero Hemmings, partecipare ad un filmaccio del genere dev’essergli stato fatale…
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