Gli eroi di Odeon TV. Introduzione

Gli antichi Dei del cinema di serie Z (cioè gli Zei!) mi sono stati propizi, il giorno che hanno spinto Lorenzo a contattarmi: credevo di essere stato un fan di Odeon TV e del suo palinsesto di film d’azione ruspante, sul finire degli anni Ottanta, finché non ho scoperto di essere un semplice dilettante allo sbaraglio. Oltre ad avere una memoria d’acciaio e un cuore palpitante per la Z, Lorenzo ha fatto quello che nessuno di noi all’epoca ha pensato di fare: lasciare traccia dei film programmati dall’emittente!
Chi ha vissuto quell’epoca ricorderà che i film d’azione rientravano in cicli con titoli come “Gli ultimi guerrieri”, “Il ritorno dei ninja” e via dicendo: tutte informazioni dimenticate… tranne che nei diari di Lorenzo!

Al contrario del collezionista tipico – che tiene tutto per sé e nessuno deve sapere niente – Lorenzo vuole condividere e grazie al suo preziosissimo aiuto posso iniziare una rubrica che da tempo sognavo: Gli eroi di Odeon TV.

È un work in progress, sto ancora ordinando il materiale ma intanto iniziamo. Con l’incredibile storia di un’emittente dall’immediato successo… pur essendo nata morta!


Introduzione.
Storia di una emittente di successo
nata morta

Domenica 28 dicembre 1986, a Sanremo i locali di via Matteotti che un tempo avevano ospitato il Supercinema ora accolgono gli studi di un’emittente televisiva locale: “Odeon TV Junior TV”.

da “La Stampa”, 28 dicembre 1986

Quella domenica a Sanremo va in onda una trasmissione sperimentale, «U Claravuju, celeberrima commedia dialettale ambientata nella Sanremo del 1885»: chi è che non conosce quest’opera???
Dopo la sperimentazione, l’emittente dovrebbe aprire le attività regolari dal successivo gennaio 1987 – stando al trafiletto de “La Stampa” riportato qui sopra – ma in realtà per i sei mesi successivi non si sa più nulla di Odeon, sebbene quasi sicuramente continui ad operare “sotto traccia”. Nel giugno 1987 infatti lo stesso quotidiano ci informa di un “Caso Villaggio”, in cui l’attore avrebbe messo i piedi in due staffe: impegnato con la RAI per lo spettacolo comico “Casa Fracchia”, avrebbe anche preso accordi con Odeon per un talk show da lui condotto. L’attore nega tutto – e invece è tutto vero, ed il suo show sarà fra quelli di maggior successo della nuova emittente – ma ci dimostra quindi che Odeon TV sta lavorando sotto i radar.

Servirà ben altro però perché l’emittente esploda nella cronaca italiana.

da “l’Unità”, 5 settembre 1987


L’estate calda del 1987

Nel luglio del 1987 i quotidiani italiani fremono: c’è un notizione che esula dall’ambito dell’intrattenimento, a cui in realtà appartiene. Proprio quando infuriano le polemiche perché la televisione italiana è gestita da un duopolio (la RAI di Stato da una parte e Fininvest di Berlusconi dall’altra) che non lascia se non le briciole agli altri, e proprio mentre la celebre TMC (TeleMonteCarlo) sta passando guai a non finire, cominciano a girare notizie bollenti: l’avvocato Agnelli vuole entrare nell’universo televisivo, e tanti iniziano a muoversi su questo fronte.

«l’Acqua Marcia si sposa con l’Euro TV di Calisto Tanzi per dar vita alla Odeon TV, con l’intento dichiarato di far nascere il terzo polo televisivo italiano.»

Così scrive Daniela Brancati su “la Repubblica” del 29 luglio 1987, quando ancora Tanzi non era invischiato nel terrificante Crac Parmalat. Sono giorni che la notizia di un nuovo insieme di canali – un’emittente nazionale che però lascia ampia libertà d’azione nelle varie realtà regionali – agita le acque. Non passerà molto prima dell’annuncio ufficiale:

«A poco più di due mesi dalla costituzione ufficiale di una società ad hoc per gestire insieme a Calisto Tanzi un circuito televisivo (l’ex EuroTV), la Odeon TV si accende sui teleschermi di tutt’Italia. Nelle intenzioni manifestate alla vernice tenuta al Grand Hotel di Roma giovedì sera, e all’Hotel Palace di Milano la mattina di ieri, Odeon TV vuole porsi come il terzo polo televisivo italiano. La nostra, ha detto il presidente Marcello Di Tondo, è una scommessa sulla voglia della gente di vedere la televisione in un modo diverso.»
(Daniela Brancati, “la Repubblica”, 5 settembre 1987)

«Il 6 settembre alle 13,30 nasce una nuova TV “Odeon”. Paolo Villaggio, Michel Pergolani, Walter Zenga, Dino Meneghin, sono i primi volti di questa rete (anzi: syndication, all’americana). Dalle ceneri di EuroTV, di proprietà della Parmalat e dell’Acqua-marcia, collegata alla Titanus, parte dopo una gestazione di appena tre mesi. Ma ha già molte ambizioni: il suo modello è l’inglese “Channel Four”»
(Silvia Garambois, “l’Unità”, 5 settembre 1987)

Palinsesto del primo giorno di vita di Odeon TV:
6 settembre 1987

Il giornalista Nino Sunseri qualche giorno dopo su “la Repubblica” ci spiega che il mercato pubblicitario italiano per le televisioni è di circa 2.700 miliardi di lire: 1.700 se li pappa il Berlusca e 700 la RAI. Ciò che resta, circa 300 miliardi, va alle varie altre emittenti: EuroTV si aggira sui 60 miliardi. Però quelli bravi dicono che il mercato da 2.700 passerà a 4.500 miliardi nei successivi tre anni, e ora la nuova realtà – Odeon TV – dovrebbe plausibilmente ambire a 360 miliardi di mercato pubblicitario, con un guadagno netto di 50 miliardi all’anno. E può riuscirci raggiungendo – a detta dei suoi dirigenti – l’8% di audience.
Avere sotto contratto il celebre Walter Zenga per una trasmissione calcistica è un buon colpo, ma il fuoco di fila arriva dai film: aver stilato accordi con la Titanus e la Cecchi Gori è un altro colpaccio. L’asso nella manica? Avere fra i dirigenti Marcello Di Tondo, che ha aiutato molto Berlusconi ed ora ha fatto il salto. La risposta del Cavaliere? I giocatori del suo Milan non possono andare ad Odeon TV!

Quanti ricordi…

La «neonata Odeon TV-Titanus-Acqua Marcia-Parmalat» (così la chiama Glauco Benigni su “la Repubblica” del 21 ottobre 1987) già ad un mese dalla nascita ha uno smottamento. Tanzi e Romagnoli avevano entrambi il 50% delle quote con un’opzione sulla quota dell’altro, e visto che quest’ultimo ha problemi di debiti e deve battere cassa – ci spiega “la Repubblica” del 24 ottobre – Tanzi rileva la sua quota e diventa di fatto l’unico padrone in casa Odeon TV.

«Da maggio a oggi sono stati investiti in Odeon circa 40 miliardi a fronte di un impegno annunciato di 250 in un triennio. Occupa 110 persone. Quale sia la sua reale posizione sul mercato non si potrà sapere fino a quando l’Auditel non distribuirà ufficialmente i suoi dati, ma ancora ieri è stata polemica fra Berlusconi e l’ufficio stampa di Odeon, che nega di avere un ascolto tanto basso come l’1,5 per cento attribuitole dal presidente della Fininvest.»

Il 4 novembre vengono annunciati ricchi acquisti per il 1988:

  • Captain Power, «primo telefilm live spaziale interattivo non cablato», dove potevi sparare alla TV: se funzionava, non l’ho mai capito;
  • T & T, con lo stesso protagonista della serie “A Team”, «l’attore di colore Lawrence Tero». [cioè Mr. T!];
  • Buona fortuna Schimansky, telefilm;
  • quattro episodi di un’ora ciascuno di “Strange Interlude“, «dall’opera omonima di O’Neill, con Glenda Jackson e Josè Ferrer»;
  • quattro puntate di “Hoover versus Kennedy“, «ovvero la storia romanzata dei sotterfugi del governo e della CIA negli anni di Bob Kennedy».

Non ho trovato conferme che questi titoli siano mai andati realmente in onda su Oden TV nel periodo indicato, ad eccezione di Captain Power.

da “Topolino” n. 1691 (24 aprile 1988)

E sul versante dei film?

  • Hell Fire, «una spettacolare operazione, costata trenta milioni di dollari, che ricalca la formula di Top Gun e si svolge principalmente su elicotteri»;
  • Moonwalker, con Michael Jackson, in contemporanea mondiale.

La Titanus teoricamente non è più nel gruppo Odeon TV ma cavilli legali fanno sì che in realtà molti suoi film siano ancora disponibili alla messa in onda.

Quando andavano in onda film seri!

I mesi passano e si litiga a mezzo stampa: Odeon TV afferma che l’Auditel non è affidabile e i dati non sono sicuri, mentre intanto insieme al Berlusca chiede più liberalizzazione sulla quantità di spot pubblicitari da mandare in onda. Varie multinazionali come la Kraft vogliono mettere le mani sulla Parmalat ma per mesi rimane sospesa la domanda: verrà venduta anche Odeon? Addirittura a maggio del 1988 molti dirigenti dell’emittente si dimettono in massa, per protesta contro il silenzio totale che avvolge il destino della rete.
Solo a settembre del 1988 Tanzi annuncia che Odeon TV sarà scorporata da Parmalat e andrà per affari suoi: cioè non vedrà un soldo di eventuali acquisizioni Parmalat.

Dopo un anno di vita, l’emittente ha raggiunto un tremolante 3,5% di audience come previsto, grazie a rubriche televisive di grande richiamo e a film vari. Per esempio il celebre La vita è meravigliosa (1946), grande classico che l’emittente ha programmato per Natale 1988… da trasmettere a colori! (Cioè colorato a mano.)
Un gruppo di solerti iscritti all’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) scopre che il regista Frank Capra è ricoverato in ospedale per una crisi cardiocircolatoria, gli telefonano e gli dicono qualcosa del tipo: “Bella per te, Frank: sai che Odeon TV vuole colorare il tuo film?” Il regista se la prende parecchio e prega l’emittente di non farlo, o almeno così ci racconta un trafiletto de “la Repubblica” del 22 dicembre 1988.

Continuavano ad andare in onda film seri!

Il 19 maggio 1989 arriva la notizia che i due capi di Odeon TV, Calisto Tanzi ed Edoardo Longarini, rinunceranno alle quote tenendosene giusto una parte. Non è una scelta “spontanea”:

«Nell’88 Odeon TV ha perso circa 16 miliardi ed ha dovuto ulteriormente caricarsi di debiti. Le banche che stanno finanziando la Parmalat di Calisto Tanzi (Montepaschi, Credito commerciale, San Paolo di Torino, Banco di Napoli e le casse di risparmio di Parma e di Roma) hanno chiesto molto esplicitamente all’imprenditore di Collecchio di uscire dal business televisivo o almeno di ridimensionare il proprio impegno.»
(“la Repubblica”, 19 maggio 1989)

Sono notizie “alleggerite”, Gianfranco Modolo su “la Repubblica” del 2 giugno successivo racconta che i dati che si leggono sui documenti della Odeon TV sono drammaticamente diversi: sono più di 40 i miliardi di lire di perdite. Una situazione più che fallimentare.
Si alternano notizie di case, anche straniere, che vorrebbero comprarsi le quote ma nessuno si vede all’orizzonte, e intanto a luglio Tanzi e Longanrini litigano e Tanzi, ancora una volta, si prende il 100% della rete.
Ad agosto spunta fuori la notizia che la Carolco Pictures sarebbe interessata a diventare socio di maggioranza – incredibile: Rambo e Terminator che si prendono Odeon TV! – ma dopo tanti nomi snocciolati alla stampa solamente il 22 settembre 1989 arriva l’ufficialità: la nuova proprietaria dell’emittente è…

«la Pathè Communications, vale a dire la holding olandese quotata alla Borsa di Amsterdam (dove sino a qualche mese fa si chiamava Bobel) che orbita nell’ambito della Sasea di Florio Fiorini e della Finpart di Giancarlo Parretti. Per effetto della manovra Pathè Communications, che dispone di mezzi propri per 900 milioni di dollari, si trova a possedere il 59 per cento del capitale di Odeon Finanziaria.»
(“la Repubblica”, 26 settembre 1989)

Merita citare il fatto che l’anno successivo Parretti fa una scalata e si compra la major statunitense MGM! Odeon TV dev’essere stata più facile…
Nell’ottobre successivo avviene il passaggio e Florio Fiorini spiega:

«Per il network l’arma segreta consisterà nella disponibilità della grandissima libreria di film di proprietà del gruppo Pathè: circa 3.000 titoli, più di quanti ne aveva la Columbia, che i giapponesi della Sony hanno acquistato per tre miliardi di dollari. Certo, non sono gli stessi titoli: ma si tratta prevalentemente di produzione francese d’ottima qualità.»
(“la Repubblica”, 19 ottobre 1989)

Il dinamico duo a novembre fa sapere che attingerà «a piene mani al magazzino della Cannon e a quello della Pathé. Le due case già controllate dai finanzieri, infatti, vantano ben 5 mila titoli di film». Quindi Odeon TV rinasce? No, il crollo è verticale, l’emittente dal primo giorno di nascita non sta facendo altro se non cadere e fare debiti.
Il 1990 si apre con voci di fallimento, poi il gruppo viene commissariato, il 6 luglio tre società del gruppo Odeon sono dichiarate fallite dal Tribunale di Milano: è la fine di un’emittente tanto famosa quanto sfortunata.

Nel 1991 Odeon TV rinascerà con altri padroni ed altre vicende, ma quello che qui interessa è quel suo glorioso e travagliato primo periodo, quei tre anni scarsi nei quali ha regalato ai zinefili italiani il meglio del peggio del cinema di genere, quelle irresistibili tamarrate mezzo straniere e mezzo italiane che hanno fatto la storia della cultura popolare.
Sono bravi tutti a fare gli eroi su Italia1… solo i più arditi sono Gli Eroi di Odeon!

L.

Informazioni su Lucius Etruscus

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39 risposte a Gli eroi di Odeon TV. Introduzione

  1. Evit ha detto:

    Natale è arrivato prima quest’anno

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  2. Cassidy ha detto:

    Un ringraziamento va tutto a Lorenzo (d’ora in poi: LorenZo) per il prezioso aiuto, già solo rivedere il logo di Oden mi ha esaltato. Della complicata storia (tutta italiana) non sapevo nulla ma i nomi in gioco sono da film Horror. Sul palinsesto posso dire che io “T&T” lo guardavo abbastanza regolarmente, mentre “Capitan Power” era a suo modo un classico, tra gli autori J. Michael Strack… Strack… Quello di Babylon 5. In realtà potevi “sparare” alla tv anche con il dito, perché ovviamente le immagini andavano avanti da sole come sempre, eppure con gli amici eravamo lì a sparare come matti, eravamo più naif allora, ci divertivamo con poco 😉 Bellissima nuova rubrica, sarà uno spasso seguirla! Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Cartoni e telefilm li vedevo su altri canali, mi sono reso conto di aver visto Odeon TV molto poco: giusto quando sulla guida TV beccavo qualche “filmone”. Che rabbia non aver conservato quelle registrazioni…
      Per fortuna LorenZo (Z ad honorem!) ha pagine di diario piene di annotazioni dell’epoca e VHS superstiti: sarà il nostro Cicerone di Odeon ^_^

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      • Conte Gracula ha detto:

        Io i cartoni li guardavo ovunque, Odeon compreso: se non erro, al loro arrivo in Italia, i Cavalieri dello Zodiaco sbarcarono proprio lì, almeno il primo blocco di episodi (l’inizio della casa del Leone).
        Mi pare che in quel periodo dessero anche contenitori di scenette comiche, tipo Fiori di zucca…

        Riguardo Captain Power, avrei voluto vederne di più, ma quei simpatici zuzzurelloni lo trasmettevano più che altro all’ora di pranzo o a quello in cui facevo i compiti, e ora so pure perché: c’era di mezzo Tanzi, che evidentemente voleva farmi dispetti! 😛

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        ahahah era un piano diabolico per non farti vedere Captain Power 😀
        Non vedendo i Cavalieri dello Zodiaco (lo so, vergogna su di me!) seguivo poco i cartoni su Odeon, almeno in quel periodo, ma adoravo Fiori di Zucca! Ho ancora qualche sketch registrato dall’epoca, in cui i giovani Covatta e Paolantoni facevano il dibattito politico in cui ci si chiedeva se lasciare il napoletano allo stato brado! 😀

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      • Conte Gracula ha detto:

        Mi pare che una volta volessero murare vivi tutti i napoletani in uno stadio XD

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        ahhaha sì, con mura “alte alte alte alte” 😀

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  3. Sam Simon ha detto:

    Splendida ricostruzione storica di un’avventura editoriale interessante per i grandi nomi del potere economico passato coinvolti… E per il cinema francese di ottima qualità, naturalmente! :–D

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  4. Il Moro ha detto:

    Odeon TV! Ma esiste ancora? Io ricordo solo che ci guardavo i cartoni animati… 😀

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Da me, a Roma, sul digitale terrestre c’è un’Odeon TV Nuvola61, ma ci becco solo cantantini della domenica.
      Tecnicamente Odeon TV esiste dal 1987 ad oggi, ma ha cambiato così tanti padroni, frequenze e stili che è irriconoscibile. Quella che il ciclo prenderà in considerazione è la prima mitica vita della rete, quella dal 1987 al 1990, piena di mercenari, militari, ninja ed eroi! ^_^

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      • Conte Gracula ha detto:

        La cosa più importante è: il logo con l’anello e la palla che gira ininterrottamente, dalle due di notte alle otto del mattino (così, a spanne) c’è ancora?
        Per me, quella è la vera identità di Odeon: l’ipnosi!

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  5. Evit ha detto:

    Un’altra narrazione che ha tenuto la mia attenzione peggio delle mamme con le telenovelas di quegli stessi anni. Non vedo l’ora di leggere il resto. È la rubrica che non sapevo nemmeno di desiderare!

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  6. Lorenzo ha detto:

    Ti ringrazio per la citazione, e attendo con ansia di leggere i prossimi appuntamenti di questa rubrica! All’epoca penso di aver visto praticamente tutti (e dico tutti) i film di questo tipo distribuiti sul territorio italico. Dopo 30 anni, la maggior parte me li sono dimenticati: questa è una buona occasione per rivedere quelli che ancora si trovano in giro, e quelli che ho conservato. Sì, erano ridicoli, fatti male, esagerati… ma che devo dire? Mi piacevano. 🙂

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  7. lpelo2000 ha detto:

    Ci farai un bell’ebook su questo viaggio della memoria?

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ah, fosse per me farei ebook di tutto ::-P
      Per forza di cose saranno recensioni personali, non esistendo in pratica nulla su questo tipo di cinema. (Anche gli horror più pezzenti vengono “rivalutati”, ma l’action mai: evidentemente ha molto meno pubblico.) Alla fine quindi verrà fuori un viaggio abbastanza personale, che non so quanto possa interessare eventuali lettori di ebook, ma per me non ci sono problemi a farlo 😉
      Vediamo quello che esce fuori e se riusciamo a coinvolgere un po’ di ospiti…

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  8. Anonimo ha detto:

    sarò sempre gratissiomo a odeon tv per avermi fatto conoscere la serie tv double game con bob malone

    i DOUBLE GAME (Doppio Gioco), una sorta di fiction dei giorni nostri (ovviamente riferito ad allora) che vedeva protagonisti “autentiche star” del mondo hard core quali, Robert Malone, Joy Karyn’s, tanto per citarne un paio.
    La regia dovrebbe essere di Max Bellocchio.
    La serie andata in onda in tv ovviamente era ampiamente tagliata nelle scene hard che erano comunque presenti nella versione vhs.
    Storia di ricatti, estorsioni, ecc. girato a torino e soprattutto ai murazzi

    altro che le serie Tv Spartacus Dexter Banshee e il Trono di spade

    doppio gioco batte tutti e 30 anni prima

    grazie

    rdm

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ricordo che ad un certo punto Odeon TV comprò una serie “frizzantina” in cui ogni episodio era ispirato ad un classico della letteratura erotica, o comunque raccontava in chiave un po’ “hot” storie di grandi autori. (Ricordo che c’era pure un racconto di Cekov!)
      Non sono riuscito a vedere quanti episodi avrei voluto, ma al di là degli ormoni smossi (avrò avuto 15 anni, credo) era una serie molto ben fatta.

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  9. Willy l'Orbo ha detto:

    Grazie a Lorenzo e Lucius: questa è la rubrica DEFINITIVA; chi non si è emozionato a leggere il post e la travagliata storia di Odeon (già scriverlo mi provoca brividi di intenso piacere) ha decisamente sbagliato blog!!! 🙂 🙂
    Attendo trepidante i nuovi capitoli: in onore di Odeon (ancora! 🙂 ) spero siano…”bruttissimi”! 🙂

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  10. Giuseppe ha detto:

    Ah, che bel viaggio nel tempo ci fai fare ripercorrendo la sfortunata parabola di Odeon TV: io di quell’epoca travagliata e avventurosa ricordo anche il satirico “Una notte all’Odeon” (molto probabilmente nato come risposta ai coevi “Lupo Solitario” e “L’araba fenice” targati Mediaset) dove, tra le altre cose, venivano trasmessi gli sketch dei Monty Python con un lustro d’anticipo rispetto a Italia 1… Per non parlare della puntata speciale con “La Casa” di Sam Raimi 😉
    P.S. E chi se lo è mai dimenticato Captain Power (ovviamente mi vedevo pure I Cavalieri dello Zodiaco)… 😉

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  11. SAM ha detto:

    Fermi tutti, arriva il sottoscritto, il più grande conoscitore e e fa di Odeon dell’ Universo !
    Il problema di Odeon è che cercò di creare da nulla un emittente ce facesse il culo al Biscione .
    Ma ciò era impossibile : vuoi per certe condizioni ce avvantaggiavano il berlusca, vuoi perchè, per essere na rete competitiva, devi avere valanghe di film, telefilm e catoni da trasmettere.
    E per fare ciò devi avere n fondo di San Patrizio, che Odeon non aveva: e infatti comprava puntando sulla quantità a scapito di qualità : telefilm americani spesso mediocri e film di serie C americani e italiani . Perché poi tuta sta roba americana , speso scadente ( ricordate filmaci come i 2 piedipiatti acchiappafantasmi o quel film con una squadra di supereroi comprendente un nero che si rimpiccioliva e un tizio che sparava fulmini dagli occhi )? Semplice : nel settembre 1985, al G5 di New York, si decide di svalutare il dollaro per ridurre il deficit degli Stati Uniti ; ed ecco che Tazi e co. ( e non solo loro!) si trovano valanghe di licenze che costano due soldi e da cui forse ci puoi ricavare bei soldoni ! Così, Ode invece d finirmi Lamù perché troppo caro, preferisce comprare schifezze come gli Orsetti del Cuore ! Odeon doveva puntare ad essere n TV contro, na rete che doveva mandare in onda tutto quello che Fininvest e Rai non osavano /volevano mandare in onda ,invece di provare a imitarle, finendo co le ossa irrimediabilmente rotte !
    Il ciclo che preferivo era “animals” pieno di filmacci con bestiaccee ( da “il cane infernale” a “tentacoli”)
    Mi piacevano anche telefilm come “Biancaeve a Beverly Hills ” e “Bolle di Sapone” ( geniale parodia demenziale di tutte le sitcom all’ epoca in voga)

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