Terminator 6 (2019) Noo fate!

Nel 1991, quando ancora esisteva il cinema e James Cameron era uno dei più grandi autori in circolazione, Sarah Connor ha avuto una visione del futuro: ha visto quanto sarebbe caduta in basso la saga di Terminator e che abissi di inettitudine avrebbe raggiunto quel Big Jim che aveva firmato filmoni che ti devi sciacquare la bocca prima di pronunciarne il titolo. Sarah ha voluto avvertire il mondo del pericolo che sarebbe arrivato dal futuro: ha preso un coltello e ha inciso una scritta…

Sarah lascia un messaggio per l’umanità futura

Tutti l’abbiamo letta, tutti l’abbiamo fraintesa. «There is no fate but what we make», non c’è altro futuro se non quello che noi creiamo, ma questo l’ha detto Cameron nella sceneggiatura: Sarah è originaria di Roma e ha scritto ben altro, poi modificato in post-produzione: «Noo fate», cioè… non lo fate! Non fate altri Terminator, abbasta!

Non dite che Sarah non vi ha avvertito!

Purtroppo nessuno l’ha capito, e il futuro è arrivato. Ed è pieno di inutili filmacci. Tipo Terminator: Dark Fate, uscito nelle sale italiane il 31 ottobre 2019 (Fonte: FilmTV.it) con il titolo Terminator: Destino oscuro.

Non avendo nulla su cui puntare se non una vecchia attrice che nessuno vedeva più da trent’anni – se si esclude il film Asylum Bermuda Tentacles (2014) – la campagna pubblicitaria… no, così sembra una cosa seria: quelle due scritte in giro che parlavano del film millantavano un fantomatico coinvolgimento di James Cameron, tutto da dimostrare. Ve lo ricordate James Cameron? Quello che da dieci anni promette seguiti di Avatar (2009), dài, quello che è il Luc Besson americano: spunta dappertutto ma in realtà non fa una mazza da anni. E quando fa, sbaglia.
A parte mettere qualche dollaro e contribuire al soggetto, Jim non ha fatto altro, perché Jim è morto sul set di True Lies (1994) e quello che ogni tanto appare in foto è solo un T800 con le sue fattezze…

Oh, appena Cameron si taglia la barba non lo si riconosce più!

David S. Goyer (il criminale che ha scritto Batman v Superman: Dawn of Justice, 2016), Justin Rhodes (esordiente che ha già preso in mano Robocop per futuri disastri) e Billy Ray (l’unico sceneggiatore serio del trio, che ha iniziato nel 1994 con Il colore della notte e ha scritto un sacco di bei titoli: anche Gemini Man che però non ho ancora visto) scrivono una storia che… che… Come dire? Qui nasce il problema: il film fa schifo, ma essendo un plagio vergognoso di Terminator 2 fa sentire in colpa a dirlo!
Mettiamola così: dei vari cloni di Terminator, questo è il peggiore…

Natalia Reyes nel ruolo di Sarah Connor, versione 2019

Si sono messi in cinque, Cameron compreso, per buttare giù un soggetto per il film: voglio sperare che abbiano passato tutto il tempo a vedere filmati di gattini su YouTube, perché il pensiero che davvero qualcuno abbia scritto il soggetto di un film senza soggetto mi fa impazzire.
Mi immagino Cameron, in videoconferenza dal pianeta di Avatar, che dice: «Ragazzi, ho io un soggetto che è una bomba: stavolta dal futuro arrivano due Terminator, uno per uccidere la Sarah Connor di turno e uno per proteggerla, tante sparatorie e finale ambientato in una fabbrica. Il robot buono guarda Sarah e capisce il valore della vita umana. Tutti piangono e noi incassiamo.»

Nessuno ha il coraggio di dirgli che ha appena raccontato Terminator 2 (1991), troppo intossicato di vernice blu avatariana per ricordarselo, così passano a fare davvero un film con questo soggetto, dal titolo Terminator: Dark Fate.

Oh, Linda, ma ’sta scena non l’abbiamo già girata trent’anni fa?

Però naturalmente ci sono le novità, e Jim si gasa: «Stavolta – tenetevi forte – il Terminator cattivo… è di piombo fuso!» Silenzio. «Che se gli spari gli si chiudono le ferite e torna uguale.» Silenzio. «Può assumere le sembianze di chiunque e ammazza due guardie.» Silenzio. «Gli si allungano le braccia e le mani diventano spunzoni…»

Alla fine qualcuno cede. «Jim, scusa, stai parlando di Terminator 2 o del nuovo film?» Cameron assume uno sguardo sgomento. «Cos’è Terminator 2? (bzzzz) La mia programmazione cyberdine è iniziata nel 1994…(bzzzz

Gabriel Luna sembra il tipico giardiniere messicano invece è il più noioso Terminator della storia

Spinto a creare qualcosa di nuovo, che se no pare proprio brutto ricopiare scena per scena il film del 1991, Cameron ha finalmente un’idea nuovissima, una di quelle robe che nascono una volta ogni trent’anni. «Il Terminator buono… stavolta sarà una donna!»

Tutti scoppiano a piangere. Pubblico compreso.

Sì, Mackenzie Davis, brava, ma anche meno eh?

Dopo avergli raccontato la serie televisiva Sarah Connor’s Chronicles, la cui prima stagione vale dieci Jim Cameron messi assieme, il soggetto cambia. «Allora non è un Terminator, è una super-soldatessa potenziata con stupidate varie, tipo che non ha la super-vista, non vola, insomma non fa un cazzo ma si stanca subito, così ha bisogno di refrigerazione: scatta la scena con lei ricoperta di cubetti di ghiaccio. Però col siringone energetico torna super-pimpante. Roba nuova, eh?»

«Grande Jim. Magari… chiamiamola Universal Soldier…»

Mackenzie Davis che si raffredda!

Così questo Universal Soldier vs Terminator procede con una noia mortale che davvero non provavo da anni, inframmezzata da battutine e citazioni forzate (e gratuite) che fanno assumere al tutto un valore geriatrico insopportabile. Avete presente quando a Natale c’è sempre il vecchio zio che parte a fare battute e riferimenti a cose che sa solo lui, avvenute decenni prima? Ecco, solo che stavolta è un intero film fatto così.
Un Terminator che vende tendame fa ridere? I’ll be back ripetuto in continuazione è divertente? Possibile che nessuno abbia fermato la produzione per eccesso di cattivo gusto? E per favore qualcuno può chiedere a questi imbarazzanti personaggi di smettere di minacciare di morte dei Terminator, sant’Iddio???

Quando la vecchiaia diventa cifra stilistica

Sapete come si combatte una macchina invincibile e inarrestabile? Sparandole. Ah non funziona? Allora sparo di più. Non funziona ancora? Allora sparo sparo sparo sparo. Non funziona? Allora sono costretto a ricorrere alle maniere forti: la prendo… a catenate!

Qualcuno dovrà rendere conto in Alto di questo abominio…

No soggetto. No sceneggiatura. No regia. No attori. No personaggi. No interesse. No Martini. No party. NOO FATE! Non lo fate!
Lasciate riposare in pace un franchise morto nel ’91 e date dei sottomarini in miniatura a Cameron, così gioca con la sua bacinella d’acqua e non dà fastidio.

Ah, alla regia c’è Tim Miller, che dimostra palesemente la sua totale inutilità: è bravo a fare film strapieni di effetti speciali, come tutti i registi del giro grosso da vent’anni a questa parte. Non è un pregio, è un requisito professionale.

E ora, tutti sulla Bara Volante a partecipare ad un vivacissimo dibattito sul film!

L.

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67 risposte a Terminator 6 (2019) Noo fate!

  1. Evit ha detto:

    Bello questo Universal Terminator! 😂
    Grazie per la recensione, non volevo dargli neanche un euro. Sento la fatica di troppi Terminator inutili già dal 2000.

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  2. Cassidy ha detto:

    Sembrava inglese, invece la profezia di Sarah Connor era in romano! Il che spiega tutto anche il titolo “Dark Fate”, è un film talmente brutto che per strada le persone gli urlano: A fate, a fate male!
    Chiedo perdono per l’accento e la pronuncia, sono un po’ fuori zona 😉 Post perfetto, ero sicuro ti avrebbe fatto schifo il film, ma d’altra parte è il più irritante di tutti i seguiti brutti di Terminator, sposo la tua teoria di JC-800 con la programmazione dal 1994 in poi, questo spiega tutto! Cheers

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  3. Cassidy ha detto:

    Ah dimenticavo, “Gemini Man” è forse anche più brutto di questo film, sono quasi due settimane che devo scriverne, ed ogni volta che ci provo accade qualcosa ad impedirmelo, non me lo vogliono proprio far stroncare (storia vera). Grazie per la citazione! Cheers

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  4. Il Moro ha detto:

    Aspettavo questo tuo articolo, giusto per avere un’altra ragione per non andare al cinema a sprecare i miei soldi! 😀

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Se hai visto T2, hai già visto questo film. Se l’operazione nasca come paraculata fan service per lisciare il pelo agli appassionati, presentando qualcosa di vecchio che sembri nuovo, o sia figlia di semplice cialtronaggine non saprei, ma ormai la mia stima di Cameron è totalmente svanita. Sono mooooolto lontani i tempi in cui era “quel” James Cameron…
      Anche se Alita e T6 alla fin fine li avrà giusto prodotti, anche se cioè la sua partecipazione sarà stata minima, ha comunque benedetto le operazioni quindi è responsabile della loro bruttezza.
      Continuo ad optare per un T-Cameron che ha preso il suo posto dal 1994 ad oggi…

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      • Giuseppe ha detto:

        E’ che pure Alita rischia di diventare un mezzo capolavoro, se paragonato a questo (prevedibilmente, come da recensione) tristo ennesimo capitolo di Terminator fuori tempo massimo (ma ha ancora senso poi parlare di tempo, in un ennesimo reboot?)… O.K., adesso mi tocca solo decidere quando e se vederlo, per completezza e nient’altro, ma di certo NON sarà al cinema 😦

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Non ci sarebbe nulla di male se volessero cancellare una serie di film sbagliati e ricominciare daccapo, con personaggi perfetti per un nuovo universo narrativo – un po’ quello che sta cercando di fare Aliens con Amanda e Zula – ma ovviamente negli studi di settore non si considera MAI di ingaggiare uno sceneggiatore bravo. O, se lo si fa, di dargli un minimo di libertà creativa. Così abbiamo solo pallidi remake finto-reboot, ma temo ormai che le storie non servano a nulla: i film sono vetrine per pubblicizzare il vero prodotto, cioè il merchandising. La trama non ha alcuna importanza, importano i prodotti derivati. Il problema è che non sembra esserci alcun interesse in questo nuovo universo: avranno fatto bene i calcoli? Ricordiamoci che Cameron promette da dieci anni un seguito di Avatar, e anche uscirà davvero sarà comunque fuori tempo massimo, essendo ormai roba vecchissima. Sicuri che stiano facendo bene i conti?

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      • Giuseppe ha detto:

        Mi sembra ormai palese quanto questo nuovo universo non interessi più a nessuno. Serie tv, romanzi, fumetti, videogame, modellini e quant’altro: di fatto è tutto morto da anni e anni… e non sono certo bastati due rumorosi blockbusters come Genisys e Dark Fate (destinati a chiunque fuorché ai fan di vecchia data) a riportarlo in vita 😦

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Dispiace dirlo, ma dal 2009 a livello di universo narrativo siamo ai livelli di Hellraiser: qualche fumetto, qualche pupazzo, tanti fan che vivono di ricordi 😛

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      • Giuseppe ha detto:

        Basta che i fan non si mettano a difendere roba come questa, altrimenti vorrebbe dire che pure i ricordi sono andati perduti 😛

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Purtroppo temo andrà così, ma tanto l’opinione dei fan non ha alcun valore: conta solo chi paga il biglietto, e pare siano stati in tanti: vedo brutti robot nel futuro…

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  5. Zio Portillo ha detto:

    Io l’ho visto al cinema ma solo perché mi hanno pagato il biglietto. Alla scena in Texas volevo piangere, alla battuta del rapporto platonico il cinema è scoppiato a ridere all’unisono.
    Le scene action (fatte bene) e una Davis tostissima non salvano la pellicola dallo spernacchiamento strametitato. Eppure leggo in giro commenti che provano a salvare l’insalvabile spiattellando teorie cervellotiche e argomentazioni bislacche. Brutta razza i fan duri&puri!

    Ricapitolando: i primi due film sono fuori concorso. Il terzo non l’ho mai capito, il Salvation è la summa delle “occasioni sprecate”, Genesys è una fan fiction che “con 30.000 Lire il mio falegname la faceva meglio!”. Dopo quante capocciate sul muro ci si accorge che il mattone è più duro della testa?

    La puzza di una nuova saga al ribasso alla Hellraiser la sento fin qua. Solo che i diritti e il merchandising sul franchise di Terminator valgono giusto due spiccioli in più rispetto a quelli con i demoni infernali.

    Prepariamoci ad una nuova discesa nella melma finché tra qualche lustro San Blum resusciterà pure i T-800.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Considera però che i romanzi di Terminator hanno chiuso i battenti nel 2009, i fumetti nel 2014 (a parte una stupidata del pessimo Wood in occasione del sesto film), di videogiochi non mi sembrano ne girino più da tanto tempo, i modellini la Neca ha tirato fuori un paio di cose in vent’anni… insomma, non mi sembra si parli di un franchise così ricco, com’era all’epoca. Forse insieme ai diritti “nuovi” c’è anche lo sfruttamento dei vecchi, chissà…

      Il primo e il secondo Terminator erano fuori concorso semplicemente perché erano prodotti “diversi” per la loro epoca: usavano stili che non facevano parte della moda imperante e per questo sono stati di grande rottura. Tutti i film successivi sono indistinguibili dalla moda del momento, quindi non hanno lasciato alcun segno, per via anche di sceneggiature non all’altezza.
      Oggi che vanno di moda personaggi piatti, che sfornano battute da asilo materno e giù effetti speciali a chili, per lascaire un segno dovevano fare un film artigianale, con personaggi molto verbosi ed effetti speciali al minimo storico, addirittura rispolverare la stop motion del primo film! Quello sì sarebbe stato un film in contro-tendenza e magari sarebbe stato più incisivo.

      Hellraiser, nel suo infimo, ci ha provato: mi pare fosse il 9 (ho perso il conto!) che riprende tematiche del primo film e cerca di tornare alle origini. Pur nel totale liquame, comunque è lodevole il tentativo di fare qualcosa di diverso.

      Visto che il cinema americano è fermo immobile alla prima metà degli anni Ottanta, noi in Italia… vogliamo ritirare fuori il “Drive In”? La maggior parte dei comici è ancora viva, e per me ci starebbe! 😀

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  6. Gioacchino Di Maio ha detto:

    Qualcuno aveva fatto notare una corrispondenza tra l’ultimo Rambo-Stallone e il Terminator di Schwarzenegger tutti e due ritirati in “pensione” con famiglia i quali non possono avere una vita tranquilla e sono destinati sempre a combattere. Concordo pienamente la scopiazzatura con il Terminatore 2 e l’aggiornamento al femminile stile Ghostbuster 2016, ma l’ostinazione a fare sequel su sequel senza idee proprio non la capisco, sembra abbiano milioni di dollari da buttare via.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Probabilmente queste operazioni guadagnano più di quanto si pensi, o comunque sono incassi sicuri (anche se non strabilianti) che garantiscono una semi-vita dei loro autori ormai totalmente bolliti. Malgrado nel primo weekend questo film pare sia stato un flop epocale, IMDb dice che sommando ogni incasso mondiale addirittura già sia in attivo, che è l’unico obiettivo che cercano produzioni imbarazzanti come questa. Ogni euro guadagnato con una locandina venduta in un angolo sperduto del pianeta è l’ultimo sogno delle grandi major!
      Il paragone con Rambo non mi convince, anche perché l’eroe che si ritira ma non si gode la pace perché si tira dietro i guai del suo passato burrascoso è un canone fisso di ogni storia d’azione da sempre, serve a dimostrare che l’eroe è buono e non cerca i guai, ma sa reagire quando arrivano. Invece il paragone con l’ultimo Rambo è che sono tutti film che non avrebbero mai dovuto essere fatti, e invece ci sono 😀

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  7. Willy l'Orbo ha detto:

    Guarda, il tuo post mi aiuta a proposito di un dibattito con compagni di visioni cinematografiche sull’opportunità di andare a vederlo o meno; ha prevalso il sì ma io, essendo l’unico dalla parte del no (quindi il dibattito l’ho creato solo io, in sostanza 🙂 ), ho annunciato la mia secessione dell’Aventino (niente visione sborsa-soldi al cine). Il post sopra mi consola nella mia opposizione solitaria ma orgogliosa…grazie! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Hai fatto benissimo, e ti faccio una previsione: quei tuoi amici che hanno insistito per sovvenzionare un’operazione delirante come questa, fra un mese o due dimenticheranno tutto e diranno che hanno sempre saputo che Terminator 6 faceva schifo. E’ successo con Terminator 5, all’epoca su facebook era pieno di entusiasti che dicevano che prima bisogna vedere il film e aveva tutti i numeri per riuscire, e sono quelli che poi hanno sempre saputo che non avrebbe potuto funzionare. E’ successo col 4 e col 3, quindi è una regola fissa. Dài un mesetto ai tuoi amici, e poi chiedi loro che ne pensanod i Terminator 6: scommetti che uscirà fuori che eri solo tu a voler vedere il film? 😀

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  8. wwayne ha detto:

    Riconosco la sua assenza di originalità, ma per me l’ultimo Terminator si è mantenuto su livelli più che dignitosi finché il furgone non è caduto dall’aereo con le 3 protagoniste del film dentro. Da quel momento in poi il film diventa troppo inverosimile anche applicando la sospensione dell’incredulità, perché quelle 3 sarebbero morte stecchite anche se quel furgone fosse stato strapazzato dieci volte di meno. Comunque, nonostante si sia sciupato sul finale, Terminator – Destino oscuro mi è piaciuto lo stesso.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Il gusto personale non si discute. Io l’ho trovato odioso in ogni singolo fotograma, perché paraculo, furbetto, disonesto e vergognosamente privo di una qualsiasi originalità. Ma appunto questo non conta: già sta guadagnando, quindi come al solito più fai film brutti più incassi!

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      • wwayne ha detto:

        In realtà i guadagni non sono stati stellari: è costato 196 milioni e ne ha incassati 199 (fonte Box Office Mojo). Comunque tra i film adesso in sala è più bello Motherless Brooklyn. Tra l’altro gli ho dedicato il mio ultimo post: spero che ti piaccia! 🙂

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Al giorno d’oggi, un film di quel livello che guadagni già alla prima settimana è un successo enorme: incassare anche un dollaro in più di quanto è costato è un sogno non sempre realizzabile. Questo vuol dire che l’operazione Terminator continuerà, con film sempre più brutti e rozzi.

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      • Evit ha detto:

        Considerate questa regola empirica che usano a Hollywood: il film deve fare almeno il doppio di quanto è costato per essere considerato un guadagno, perché il mero costo di produzione del film non considera il costo di distribuzione e quello della pubblicità, quindi nel complesso tengono a costare il doppio del solo costo di produzione. Se è costato 196 e ne ha guadagnati 199 vuol dire che è fortemente in perdita, ne dovrebbe fare più di 400 per un ritorno economico. Poi magari si rifà più in là con la distribuzione home video ma se guadagnano per il rotto della cuffia è considerato un guaio negli studios a Hollywood, perché sono lì per fare i FANTASTILIARDI, non per andare in pari.

        Detto questo, per me questa serie doveva morire male da subito dopo il 2.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Sono il primo a sperare che sia un fallimento così la piantano con la saga, e così Cameron abbassa le penne e smette di vivere di ricordi. Però è anche vero che se in una settimana già è andato in paro, è facile che alla fine ce la farà a guadagnare. Quella mostruosità galattica di “Alien Covenant” è costato 100 milioni e ne ha incassi 30 nel primo weekend, ma alla fine l’incasso totale nel mondo è stato di 240, purtroppo un (immotivato) successo.
        La cosa strana è che non sembra esistere merchandising del sesto Terminator, a parte un paio di action figure della Neca…

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      • Evit ha detto:

        Il rischio con i film che costano tanto è che la prima settimana fanno cagare addosso i dirigenti di qualche casa di produzione che puntano tutto sugli incassi di apertura perché, diciamocelo, gran parte del pubblico un film se lo vede nelle prime due settimane, per il resto le sale rimangono vuote e devono aspettare l’uscita DVD e Blu-Ray per vedere altri introiti.

        Comunque, devono morire male. 😄

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  9. Evit ha detto:

    Non l’ho specificato forse ma la profezia in romanesco mi ha fatto ridere a voce alta. Per fortuna non uso più mezzi pubblici, posso dare sfogo alle emozioni.

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  10. Evit ha detto:

    Beh, alla fine l’ho visto e, accidenti a me, mi è pure piaciuto! 😀
    Scusami Lucius, scusami MisterZoro… stavolta è andata così. Purtroppo lascia molte strade aperte a ulteriori sequel, questo non mi è piaciuto molto. Tre numero perfetto, basta, perché questo è “il nuovo tre”, giusto?

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      No, essendo un plagio del 2 ha lo stesso valore degli altri: grandi sbagli solo per mandare avanti il marchio.

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      • Evit ha detto:

        È come una copia della Venere di Botticelli fatta da un bambino con i pastelli, che fai, non gliela attacchi lo stesso al frigorifero? 😂

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Dipende: se è tuo figlio pure pure, ma se è il figlio di uno sconosciuto… non credo proprio 😀
        Ho un’amica che si lamentava che il figlio facesse disegni brutti… e aveva tipo due anni! Forse aveva standard troppo alti 😀
        Sono più divertito dai Terminator della Asylum e della CineTelFilms, perché sono dichiaratamente cialtronate: dal “grande ritorno” del grande Cameron (che è un sòla di prima categoria) no, non ammetto certa roba.

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      • Evit ha detto:

        Ah touche, maledetto! 😄😄😄

        Comunque ancora nominiamo Cameron ma, come giustamente suggerivo tu nell’articolo… che c’entra Cameron? Che ruolo ha avuto? Immagino pari a zero. Nei titoli di coda ho letto “soggetto di…” che lascia immaginare lo stesso coinvolgimento che ha Agatha Christie per qualsiasi film e serie realizzata sulla base dei suoi romanzi.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        L’ha prodotto e l’ha presentato, quindi deve assumersene la responsabilità. Anche perché il regista e gli sceneggiatori sono nullità che non possono essere incolpate di niente 😀

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      • Evit ha detto:

        😂😂😂

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  11. Kuku ha detto:

    Ma proprio male male? Non è buono nemmeno per un quindicenne che non ha mai visto i primi?

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Al contrario, credo che quel pubblico sia l’unico che possa davvero apprezzare il film, perché è una sorta di reboot: ripete identiche le vicende di “Terminator 2” facendo finta però che sia una cosa nuova. Quindi un giovane che non conosca i film precedenti può partire da questo, anche se certo il 90% di ciò che esce dalla bocca di Linda e Schwarzy è una citazione di vecchi film. Sono però stupidate che posso benissimo essere ignorate.
      Se il giovane in questione ama gli effetti speciali, ne troverà a valanghe. Se ama buone storie e buoni personaggi… lasciasse stare 😀

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  16. Daniele ha detto:

    A parte la scena iniziale di Sarah Connor copiata da “Terminator 2” che mi ha fatto ben sperare la trama di “Dark Fate” somiglia molto a quella degli altri film della saga. Il problema più grave secondo me è che i Terminator (i cyborg) non agiscono più come macchine controllate da un computer ma compiono azioni illogiche (hanno iniziato a farlo in “Salvation” quando, verso la fine del film, un Terminator sembra divertirsi a torturare un nemico invece di ucciderlo). Nella scena finale del cyborg del primo film (del 1984) che cerca di uccidere Sarah Connor ma viene schiacciato da una pressa idraulica questo non accade: il Terminator non è altro che un computer che esegue all’infinito un programma fino a quando non viene spento. Nei sequel (ad eccezione di Terminator 3) viene mostrato spesso un comportamento “non da computer” dei cyborg.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      In effetti è un aspetto che incrina parecchio l’aura spaventosa di queste macchine, che proprio nella loro inesorabilità hanno la loro forza nel metterci paura. L’aveva capito già Crichton nel 1973 con “Il mondo dei robot”, che Cameron doveva conoscere molto bene: l’avanzata del cowboy nero mette paura non certo per la faccia di Yul Brynner o per l’aspetto da cowboy, ma proprio per la sua ineluttabile assenza di animosità: è una macchina che esegue un programma e non si fermerà mai finché non l’avrà portato a termine.
      Poi purtroppo Schwarzy vuole a tutti i costi apparire nei film e non può fare altro che la propria parodia, con un T800 che vende tende da doccia, o fa le boccacce o si mette gli occhiali scemi. Per me onestamente questa saga finisce nel 1991, quando ancora “T2” sapeva tenere in mano questo universo narrativo. Poi per me è solo una triste rassegna di madornali errori.

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      • Daniele ha detto:

        Io aggiungerei “Terminator 3” come film che continua la saga. In “Terminator 3” i cyborg venivano danneggiati un po’ per volta e infine distrutti. Questo aspetto secondo me rende i film un po’ più credibili. Invece in “Salvation” alcuni cyborg vengono distrutti troppo facilmente, così come in “Genisys”. Se i cyborg vengono distrutti troppo facilmente non spaventano più chi vede il film. Comunque tornando a “Destino oscuro”, non capisco perché ci sia una tale povertà di idee quando si ha a disposizione un notevole budget, come in questo film. Che senso ha sostituire Skynet con Legion (tra l’altro “Legion” è il titolo di un film del 2010, neanche un nome nuovo sono capaci di inventarsi)? Come fa un T-800 a sviluppare una coscienza? Se la tua missione è quella di uccidere John Connor, dopo averlo fatto ti nascondi da qualche parte e vai in stand-by (se sei un computer). Poi ancora: cosa sono questi continui viaggi nel tempo? E’ evidente che dal futuro può arrivare qualsiasi cosa, impossibile da fermare con le tecnologie attuali.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Temo che gli sceneggiatori non abbiano affrontato nessuna di queste giuste domande, si siano limitati a giustificare Schwarzy in ogni film, quando da molti anni avrebbe dovuto lasciare la saga, e poco altro. Per questo dopo T2 per me la saga è chiusa, il resto sono solo filmetti da vedere per prenderli in giro 😛

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