America 3000 (1986) guest post

Torna Lorenzo, l’angelo custode del ciclo Gli Eroi di Odeon TV, con la recensione di uno dei mitici film trasmessi dall’emittente nei tempi d’oro. (Ricordo l’elenco dei suoi cicli tematici.)
Gli lascio dunque la parola, limitandomi alle didascalie e ad eventuali commenti tra parentesi quadrate.

Estate 1988. Da qualche mese esco con una ragazza. Un pomeriggio decidiamo di noleggiare una videocassetta, e ci rechiamo in una delle videoteche del paese.

Lei vuole vedere un film fantasy, tipo La storia fantastica (1987), che è uscito da poco, è divertente e romantico quanto basta, insomma va benissimo per le ragazze. Le cade l’occhio su un film intitolato L’anello incantato (Wizards of the Lost Kingdom, 1985). Sulla copertina c’è una bellissima illustrazione con un drago e un castello, insomma parrebbe proprio quello che sta cercando. Vedo di sfuggita gli attori e alcuni fotogrammi sul retro della custodia: in una frazione di secondo ho già capito l’errore che sta per fare. Ma io sono nel bel mezzo del trip dei film di Odeon, quindi sto zitto e non vedo l’ora di potermi gustare l’ennesimo (e inaspettato) filmaccio. Inutile dire che, a visione terminata, lei era incazzata nera mentre io gongolavo di soddisfazione.

Cosa c’entra con America 3000 (1986)? In realtà niente, se non fosse per il fatto che, quella stessa sera, per il ciclo “Gli ultimi guerrieri”, America 3000 viene trasmesso per la prima volta in TV. Quindi, gasatissimo per la double feature, come ogni sabato mi metto davanti al televisore.

[Lorenzo si riferisce al 9 luglio 1988, in cui America 3000. Il pianeta delle Amazzoni va in onda su Odeon TV.
Ignoto alle sale, il film arriva direttamente nelle nostre videoteche nel 1986 grazie alla storica Multivision, gemellata con la Cannon: purtroppo scompare velocemente dalla distribuzione italiana. Nota etrusca.]

Quando la Cannon dominava il mondo… anche nel futuro!

America 3000 è una via di mezzo tra il postatomico e il film cazzone d’avventura, una commistione abbastanza singolare. Quando lo vidi la prima volta ne fui entusiasta, e ne conservavo un ottimo ricordo. L’ho rivisto di recente e tutto sommato il giudizio è rimasto positivo, sempre tenendo conto che stiamo parlando di una produzione Cannon.

Mi consola che anche nel futuro rimarrà il piacere della lettura

Siamo nell’anno 3000, il mondo è tornato all’età della pietra dopo un conflitto nucleare avvenuto nel 1992: le donne hanno ridotto gli uomini in schiavitù e se ne servono per lavorare e procreare. Un giorno due amici, Korvis (Chuck Wagner, meglio conosciuto per la serie TV “Automan”) e Gruss (William Wallace) decidono che ne hanno abbastanza e che è ora di scappare. Ci riescono, e assieme ad altri fuggitivi (e ad una specie di assurdo Wookie che si chiama Aargh) iniziano a pianificare una ribellione contro le odiate donne. Il momento cruciale è quando Korvis trova il bunker antiatomico del presidente degli Stati Uniti, completo di un fornitissimo arsenale di armi che imparerà ad usare alla perfezione già al secondo tentativo: adesso i mezzi per rovesciare le gerarchie ci sono tutti.

Pure le lucette? Ma che hanno, le batterie atomiche?

Come dicevo priva, il film si muove tra action e comedy, e i momenti più divertenti sono quelli in cui gli abitanti del 3000, poco più che selvaggi (che però sfoggiano elaborate acconciature anni ’80, soprattutto le donne) approcciano la nuova tecnologia, in situazioni comunque già viste e riviste.

Anche le guerriere del 3000 vanno dal parrucchiere

Il tono generale è piuttosto cheesy, con qualche accenno di satira, ma non mancano le battaglie con uccisioni di massa in pieno stile Cannon: un accostamento forse spiazzante, ma che, inutile a dirsi, da ragazzino era la cosa che mi esaltava di più.

Oppa Cannon Style

In definitiva, una visione divertente e poco impegnativa, a patto che, come al solito, si sappia cosa si sta per vedere e ci si regoli di conseguenza. Tipo, se state cercando il nuovo Mad Max siete completamente fuori strada. Consigliato soprattutto ai nostalgici degli anni ’80.

Lorenzo

E i Rolling Stones tirano ancora!


P.S.
Ringrazio Lorenzo della disponibilità e voglia di condividere: lo aspetto per tanti altri nuovi filmacci!

L.

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25 risposte a America 3000 (1986) guest post

  1. Evit ha detto:

    Papà Castoro, raccontaci di quella volta in cui vedesti L’anello incantato!
    Ce l’ho in VHS ma ancora non l’ho visto, anche se sospetto ciò che mi attende 😂

    Grande storia di introduzione! 😂

    America 3000 invece l’ho visto, è simpatico. Anche il mio giudizio è tutto sommato positivo.

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  2. Cassidy ha detto:

    Una sorta di Wookie di nome Aargh, sarebbe un po’ come avere un cane e chiamarlo Bau. Anche se mi sembra la trovata più sensata del film, oddio, secondo me alcuni presidenti americani (compreso quello in carica) davanti alla famigerata valigetta con i pulsanti, si saranno documentati meno dei protagonisti di questo film 😉 Ora cercherò di aizzare tutti i lettori del Zinefilo: Anello incantato! Anello incantato! Anello incantato! Qui non si va via finché Lorenzo non commenterà anche quello 😉 Cheers

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  3. Conte Gracula ha detto:

    Quindi questi è Il racconto dell’ancella al contrario, fatto trent’anni fa, nel futuro, in versione commedia cazzona col Wookie.
    Non vedo cosa potrebbe andare storto XD

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  4. Zio Portillo ha detto:

    Ho ricordi vaghi di sto film. Sicuramente l’ho visto perché ricordo a grandi linea la trama, qualche scena e il tizio con la tuta gialla anti-radiazioni stile “Ritorno al Futuro”. Sospendo però il giudizio perché i frammenti sono troppo pochi.

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  5. Willy l'Orbo ha detto:

    Da un aneddoto iniziale sfizioso a un filmaccio che desta le mie voglie Z….il passo è breve! Le recensioni di Lorenzo stuzzicano proprio gli istinti più bassi del mio palato trash 🙂
    Per chi, con me, condivide questa gradevole patologia, comunico che il film si dovrebbe trovare in italiano su youtube! 🙂

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  6. Giuseppe ha detto:

    1) L’anello incantato: essendoci di mezzo Bo Svenson (difficile che io mi perdessi qualsiasi film lo vedesse coinvolto) molto probabilmente l’ho visto, anche se la memoria al momento non corre in mio aiuto…
    2) America 3000: questo l’ho visto eccome, il che mi porta a condividere in toto la recensione fatta da Lorenzo! Solo una cosa non sono sicuro di ricordare bene, per cui chiedo lumi a lui: per caso, Chuck Wagner e gli altri schiavizzati chiamavano le loro dominatrici “maledette FRAULS” (o qualcosa di molto simile)?

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    • Lorenzo ha detto:

      1) Fu proprio il nome di Bo Svenson a far scattare il campanello d’allarme, in quell’ormai lontano pomeriggio estivo.
      Tra l’altro ho appena finito di rivedere, dopo 30 anni, Delta Force Commando. Giudizio: Lol.
      2) Sì, Frauls o qualcosa di simile…

      Piace a 2 people

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