Il nostro amico Phil torna a regalarci una super-chicca dalla sua collezione, digitalizzando da VHS Fox Video di data purtroppo ignota uno dei mitici film marziali che hanno attraversato l’Italia negli anni Novanta: Irresistible Force.
Non posso che ringraziare un collezionista così disponibile a nome di tutti gli amanti del genere.
Dopo aver girato per Paesi esteri dal 1993, il film esce nelle videoteche americane il 19 dicembre 1995 (stando ad IMDb), ma come sempre l’Italia è arrivata prima: Rai2 – all’epoca molto action – lo manda in onda nella prima serata di domenica 3 dicembre 1995, con il titolo Irresistible Force, che replica il 5 gennaio 1997: la “La Stampa” del 7 gennaio successivo ci informa che il film al suo secondo passaggio ha totalizzato tre milioni e 826 mila spettatori!
È nota solo una terza replica, del 25 marzo 1999, poi solo il silenzio.
IMDb riporta un fantomatico titolo Forza irresistibile che non si sa da dove esca fuori.
Il detective Harris Stone è un duro, lo dice il cognome roccioso, ma l’ultima ferita che si è beccato sul lavoro lo ha fatto riflettere. Ha una famiglia, una moglie e tre figli, e vorrebbe tanto vivere a lungo così da poter vedere i suoi nipotini. Basta, la vita da poliziotto tosto sono finiti… e questo vale anche per l’attore.
Per tutti gli anni Ottanta Stacy Keach è stato la perfetta incarnazione televisiva del Mike Hammer di Spillane, l’investigatore duro con la faccia da schiaffi: dal 1983 al 1989 Keach non ha fatto altro che infilarsi e sfilarsi i panni hardboiled in film e serie televisive, quindi nel 1993 la voglia del suo personaggio di scrollarsi di dosso quello stereotipo è più che comprensibile.
Il comandante Toole (il mitico Paul Winfield) asseconda controvoglia il desiderio di Stone di andarci piano, ma mal digerisce la sua incredibile richiesta: vuole una donna come nuovo partner. Statisticamente le poliziotte ci pensano molto di più prima di lanciarsi in azioni violente e rischiose, così il nostro Stone è convinto che con una gentil donzella al fianco le giornate passeranno via lisce.
Non sa quale “forza irresistibile” sta per crollargli addosso.
Nel 1993 Cynthia Rothrock è già la regina del cinema marziale, anche se la corona se l’è dovuta conquistare ad Hong Kong, visto che il cinema occidentale non voleva donne a menare gli uomini. Una volta esplosa la mania marziale, Cynthia era l’unica quota rosa con già un grande seguito di pubblico e un curriculum di tutto rispetto.
Tolte le produzioni cinesi su suolo statunitense, il primo vero film tutto americano in cui Cynthia risplende è Codice marziale (1990), seguito dal decisamente superiore Codice marziale 2 (1991). Stabilendo il canone della “poliziotta tosta” il pubblico americano può accettare una protagonista femmina che mena i maschi: lo fa con un distintivo, quindi va bene. Segue infatti l’ottimo Cop Girl. Artigli di tigre (1991) in cui dà la caccia al serial killer Bolo Yeung.
Quando si presenta davanti a Stacy Keach, la Rothrock è già la Rothrock, all’apice di una carriera marziale destinata a concludersi molto velocemente, ancora di più in Italia visto che i suoi film smetteranno di essere distribuiti molto presto, e quei pochi comprati da Italia1 saranno persi per sempre.
La situazione divertente del rude poliziotto che tratta in modo paternalistico la giovane recluta donna dura poco, perché la detective Charlotte Heller si dimostra subito tutt’altro che la donnina timida che Stone cercava. Dopo aver sbaragliato da sola un tentativo di rapina, confessa di essersi addestrata in marina e di non aver superato il corso di polizia… perché troppo violenta!
Cacciati entrambi in malo modo dal loro capo, Stone per consolare la ex nuova partner la invita a cena per presentarle la famiglia, ma prima è meglio prendere un regalo per la signora Stone.
Entrati in un centro commerciale, scoprono che il locale è stato scelto da un politicante del posto per un convegno, che però si trasforma in “situazione con ostaggi” appena sale sul palco il perfido James Barron (Christopher Neame) e blinda tutto.
Stone è rimasto fuori, ma Charlotte è dentro e nessuno dei terroristi sa che è una super-poliziotta. Come dite? Die Hard (1988) in gonnella? Che maligni che siete, comunque sembra più strizzare l’occhio a Trappola in alto mare (1992), infatti ad un certo punto… arriva pure la torta con la ragazza dentro!

Anche se di spalle, mi sembra un omaggio a Erika Eleniak
Se Project Shadowchaser 2 (1994) e Meltdown (1995) ci ha insegnato qualcosa è che sono anni in cui le trame alla Die Hard vanno fortissimo, e questo Irresistible Force ne sfrutta lo schema anche per un motivo semplice: Keach non ha più il fisico per fare il duro e competere con l’agile e giovane Rothrock, quindi facciamo che Keach sta fuori alla radio e la Rothrock fa il McClane della situazione.

«Yippee ya-yeh, pezzi di merda» (cit.)
Lo sceneggiatore Carleton Eastlake viene dal giallo poliziesco ma dopo questo film si butta sulla fantascienza: si sarà mica stufato del genere? Comunque compie un lavoro onesto: la sceneggiatura non brilla certo per originalità né per complessità – mica l’ho capito perché il perfido Barron ha preso in ostaggio un centro commerciale – ma fa il suo onesto lavoro fino in fondo, senza scossoni né stupidate.
La CBS palesemente sfrutta l’esplosione marziale per produrre un film che prenda un genere storico come il poliziesco e ci aggiunga venature marziali, cioè un genere nuovo ma già molto apprezzato. E la situazione è perfettamente rappresentata dai due personaggi: il poliziotto d’esperienza, visto in miliardi di prodotti televisivi, e la giovane poliziotta marziale, qualcosa di mai visto prima in TV prima di Codice marziale. Di poliziotte forti ce ne sono state eccome in TV, in precedenza – dalla mitica agente Pepper (1974) alle altrettanto mitiche Cagney e Lacey (1981) – ma solo la Rothrock usa tecniche marziali.
Il fatto che la “trama gialla” in questo caso sia praticamente ridotta a zero indica che i produttori hanno sentito nell’aria che il genere marziale è al momento più importante del poliziesco: sarà un fuoco di paglia e nessuno potrà mai detronizzare il poliziesco in TV, ma per quel ristretto numero di anni nasce l’esigenza di avere più “poliziotti di menare” anche sul piccolo schermo.
Questo però non vuol dire che il regista sia in grado di valorizzare la parte marziale della storia. Malgrado a dirigere Irresistible Force ci sia un professionista come Kevin Hooks – che ha iniziato con “Saranno famosi” (1984) e “Visitors” (1984) e oggi lo trovate in tutte le serie di primo piano, da “The Good Wife” a “The Punisher“, da “The Orville” a “Preacher” – è palese che faccia di tutto per non far risaltare le tecniche marziali: non escluderei che l’emittente televisiva temesse accuse di violenza e censure quindi abbia cercato di non dare troppo risalto ai calci della Rothrock.
Invece i terroristi che volano in aria e cadono in ogni dove sono molto ben studiati, grazie allo stunt coordinator Guy Norris (sarà parente?): addirittura vediamo spesso i cattivi rovinare al rallentatore su oggetti che si rompono. Perché la stessa attenzione non viene dedicata alle tecniche della super-poliziotta?
Malgrado il coreografo sia l’australiano Antony Szeto, che dal 1986 fa capolino nelle produzioni marziali e oggi è stunt coordinator di grandi produzioni americane, le scene di combattimento non sono memorabili, sia perché non sono loro il punto focale della narrazione sia perché non ci sono avversari degni della Rothrock: per quanto sia un onesto scontro finale, quello con Neame, siamo ben lontani dai prodotti tipici dell’epoca.
Però, di nuovo, va ricordato che è un prodotto televisivo CBS che cerca di presentare al pubblico amante del poliziesco un po’ della nuova “marzialità giovane” che sta conquistando le videoteche.
Ringrazio ancora di cuore Phil per avermi passato una copia digitale della sua VHS e spero continuerà sempre ad essere grande amico di tutti gli amanti dell’action anni Novanta.
L.
– Ultimi film con Cynthia Rothrock:
- [Film infranti] The Executioner (1989)
- Scott Adkins – The Art of Action (2020)
- Irresistible Force (1993) Quando Keach incontra Rothrock
- Martial Law 2 (1992) Codice marziale 2
- Martial Law (1990) Codice marziale
- Undefeatable (1993) Furia invincibile
- Showdown in Manila (2016) Mercenari marziali
- Santa’s Summer House (2012)
- Martial Girls 6. Pink Fight (1)
- Martial Girls 5. Cynthia Rothrock
Questo non lo avevo davvero mai sentito nominare! Grazie Phil!
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Io avevo visto il titolo nella biografia di Cynthia, ma niente di più: Phil santo subito ^_^
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Io invece mi pregio di essere stato fra quei tre milioni e passa di spettatori, all’epoca… Un autentico cimelio, quello che ti ha passato Phil (a cui tutti noi siamo grati) 😉
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Quanto ti invidio! All’epoca era una lotta continua per il dominio del videoregistratore, ma se avessi saputo del film sicuramente per Cynthia ne sarebbe valsa la pena 😛
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I baffi di Stacy Keach contro i calci di Cynthia Rothrock, questa è davvero una super-chicca, un film di “Strambi sbirri” arrivato da un’epoca purtroppo scomparsa. Grazie per le citazioni e grazie a Phil per la sorpresa 😉 Cheers!
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Grande Phil! Nuovo nume tutelare dell’action anni ’90!
E, nel suo piccolo, lode anche a questo film, non memorabile ma onesto, piacevole, scorre liscio che è una bellezza e ti regala un’oretta (perché dura poco di più) spensierata e, alla fin fine, moderatamente appagante, il che non è poco vista la natura televisiva! 🙂
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Inoltre aumenta il numero dei “diehardoidi” finora individuati: dovrò farci una tag 😛
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Sarebbe un tag di quelli bbbbuoni! 🙂
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Mi limito ad un caloroso: grazie Phil! Di cuore.
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Phil in the Sky with Diamonds 😛
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Con me coi Beatles sfondi una porta, ma che dico una porta, un cancello aperto!
Ieri mi sono rivisto per l’ennesima volta “The Beatles: Eight Days a Week”, il documentario di Ron Howard. Oh, ogni volta mi esce la pelle d’oca quando li rivedo che suonano sul tetto della Apple a Londra.
Racconto personale di cui non frega nulla a nessuno: quando frequentavo Londra anni fa (ci andavo due-tre volte l’anno) per Savile Raw ci passavo spesso. Proprio a fianco c’è il famoso negozio di Abercrombie dove si facevano file chilometriche per entrare e dove le ragazze facevano le foto con i modelli con gli addominali di fuori. Tutti fotografavano il negozio, io fotografavo il palazzo storico dove i Fab Four hanno chiuso col botto.
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Quindi immagino avrai visto il recente “Yesterday” (2019) di Danny Boyle: in caso contrario, fra una replica di “Oceania” e l’altra te lo consiglio 😛
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Visto, visto. Però ho preferito Troisi che cantava YESTERDAY alla Sandrelli! 😀
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Hei, grazie a tutti per i complimenti! E che la Z sia sempre con voi!! 😀
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Et cum videotecam tua 😀
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😀 ahahahah grande!
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Ciaom ma qualcuno sa dove si può trovare il film?
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Mi spiace, i distributori italiani hanno dimenticato da decenni il film quindi a meno di non acquistare la VHS su eBay (se si trova) non c’è modo di vedere il film in italiano. Però in inglese lo si trova su YouTube.
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