Un’altra iniziativa che è “colpa” di Sam Simon, del blog VengonoFuoriDalleFottutePareti: è leggendo un suo post che mi è venuta un’idea malsana. Perché non fare una retrospettiva sugli Eroi dei film di serie Z che nel corso degli anni hanno fatto comparsate in serie TV a sfondo fantastico?
L’eroe di oggi è Patrick Kilpatrick.
Pomeriggio del 5 luglio 1991, al mitico Royal di Piazza San Giovanni (Roma) vedo su uno schermo enorme Colpi proibiti (1990), il mio secondo film di Van Damme dopo Senza esclusione di colpi! nell’estate precedente: quella sera, alle 20,30, mi aspetta su Italia1 in prima visione American Ninja 2 (1987): non esiste ancora la parola, ma quel giorno provo un nerdgasm come solo i filmacci marziali sanno regalare.
Inoltre quel giorno conosco Patrick Kilpatrick, che interpreta l’assassino noto come Uomo dei Sogni e raggiunge Van Damme in carcere per scornarlo di mazzate e dirgli la frase che fece sciogliere il cuoricino del giovane Etrusco: «Portami un sogno, Burke. Portami un sogno», quello che diceva alle sue vittime prima di ucciderle. Altri tempi, altro cinema…
Da allora l’attore l’ho rivisto spesso nei film, purtroppo mai in ruoli della stessa importanza, o forse è il cuore a parlare: vi assicuro che vederlo muovere su grande schermo con quegli occhi da pazzo è stata un’emozione mai più provata con altri suoi ruoli. Quasi trent’anni dopo Patrick ha incontrato di nuovo Van Damme, in Black Water (2018), dimostrando chi è che è ancora cazzuto e chi sfatto.
In TV ha avuto una carriera simile agli altri caratteristi: è apparso ovunque e in ogni ruolo immaginabile. Vediamo qualche sua apparizione a sfondo fantastico.
Star Trek: Voyager
Razik
Episodio 2×02 (Initiations, 4 settembre 1995, in Italia dal luglio 1999 con il titolo “Iniziazioni”).
Per eseguire un culto che proprio non poteva fare a casa sua, Chakotay finisce nello spazio siderale e, senza saperlo, penetra nel territorio dei Kazon-Ogla: rudi capelloni che fanno guerra a qualsiasi cosa respiri, con un ordinamento tribale molto stretto. Il loro capo, il Maje, è Razik: un irriconoscibile Patrick Kilpatrick dagli occhi da pazzo.
Chakotay è attaccato dal giovanissimo Kar… e appena lo vedo grido “Nog!” Infatti il giovane è interpretato dallo stesso attore (Aron Eisenberg) che fa Nog in “Deep Space Nine”. Fra lui e Chakotay inizia una storia di conoscenza reciproca e rispetto, mentre Razik vorrebbe invece che il giovane Kar uccidesse l’umano per riacquistare un po’ dell’onore perso.
Kilpatrick irriconoscibile non ha modo di recitare, limitandosi ad un personaggio abbastanza monodimensionale.
Assan
Episodio 7×03 (Drive, 18 ottobre 2000, in Italia dal luglio 2004 con il titolo “La gara”).
Il nostro eroe non ha fortuna con questa serie, così quando torna nei panni di Assan è in pratica semplice tappezzeria spaziale.
L’episodio si gioca l’ottima carta di un Death Race spaziale, ma poi toglie qualsiasi spunto interessante così che tutto finisca in una pernacchia, con protagonista l’insopportabile Paris. Il truccatissimo Patrick appare in forse dieci secondi.
Babylon 5
Episodio 3×02 (Convictions, 13 novembre 1995, in Italia dal gennaio 2008 con il titolo “Convinzioni”).
Un terrorista sta seminando il panico nella stazione di Babylon 5, e visto che dopo venti minuti ancora non si vede Kipatrick in giro… allora è lui il cattivo!
Malgrado appaia solo nel finale, il suo personaggio ci regala un’interpretazione passionale ed emotiva, la storia di un mediocre che cerca vendetta contro tutto e tutti: un giorno di ordinaria follia nello spazio… con una bomba in mano. In un episodio fiacco e verboso, Patrick regala oro.
Star Trek: Deep Space Nine
Episodio 7×08 (The Siege of AR-558, 18 novembre 1998, in Italia dal giugno 2002 con il titolo “L’assedio della AR-558”).
Durante la Guerra del Dominio Sisko e i suoi si ritrovano in un avamposto sperduto che però va assolutamente difeso, peccato che le forze umane siano palesemente inadatte ad affrontare gli attacchi dei temibili Jem’Hadar. Tranquilli: a combattere per noi c’è Kilpatrick!
Il nostro eroe interpreta Reese, e mi piace pensare che sia un omaggio ad un altro combattente di guerre disperate del futuro, Kyle Resse. Dall’aspetto rude, viene guardato con ammirazione da Nog che vuole diventare duro come lui: dopo tre anni, Kilpatrick ed Aron Eisenberg si ritrovano in un episodio di Star Trek.
Malgrado sia un ruolo di contorno è puro spettacolo. Reese poi porta al collo una collana di Bianco, l’alimento dei Jem’Hadar, e mi piace pensare sia una cripto-citazione alla collana d’orecchie di Dolph Lundgren in Universal Soldier (1991).
Streghe
Episodio 2×21 (Apocalypse, Not, 11 maggio 2000, in Italia dal febbraio 2001 con il titolo “I quattro dell’apocalisse”).
I quattro Cavalieri dell’Apocalisse hanno deciso di darsi da fare per la fine del mondo: uno di loro, Morte, è il nostro Patrick… mentre Guerra è un altro ero della Z, Brian Thompson. Come ha fatto a sfuggirmi nel precedente speciale?
- Se volete Morte…
- … vi serve Guerra
Dopo l’intervento delle tre streghette protagoniste, Guerra a una di loro scompaiono: i rimanenti cavalieri e le rimanenti streghe dovranno collaborare per riportarli indietro. Poco spazio per Patrick ma mitico nel ruolo di un Cavaliere dell’Apocalisse.
X-Files
Episodio 8×08 (Surekill, 7 gennaio 2001, in Italia dal maggio 2001 con il titolo “Infallibile”).
Scritto da Greg Walker, questo è il primo episodio della serie che mi sia piaciuto: sono stupito di me stesso! Patrick ha un ruolo da applauso, nei panni di Randall Cooper: un uomo disturbato con la vista a raggi X.
Lavora con suo fratello Dwight – invece mezzo cieco – come disinfestatore, ma la loro attività principale è quella di rapinare gli spacciatori. Si presenta Dwight, innocuo, mentre dietro di lui Randall è nascosto ma tiene i criminali sotto la mira della sua pistola. Quando il fratello alza la mano e fa il finger gun… è il momento di sparare.
Da notare come la trovata del “dito a pistola” anticipi di quasi dieci anni la stessa trovata vista in The Losers (2010) e ne I mercenari 2 (2012), come raccontato.
Scully e il nuovo collega Doggett fanno solo da tappezzeria alla storia di quest’uomo dal grande potere ma dal cuore ferito, innamorato forse della donna sbagliata e comunque schiavo di un fratello spietato. Un personaggione che regala una puntata triste e stupenda.
Roswell
Episodio 3×18 (Graduation, 14 maggio 2002, in Italia dal settembre 2004 con il titolo “Roswell ultimo atto”).
Per chiudere la serie gli autori non sapevano che inventarsi, così in questo ultimo episodio esce fuori che una delle protagoniste ha la “vedenza”, e scopre che fra poche ore tutti – ragazze umane e corrispettivi bei ragazzotti alieni caduti dal cielo – moriranno per mano degli Uomini in Nero. Ovviamente guidati dal più cattivo di tutti, il nostro Patrick.
Appare in scena per pochi secondi, ma fa comunque il suo effetto.
Terminator
The Sarah Connor Chronicles
Episodio 2×05 (Goodbye To All That, 6 ottobre 2008, in Italia dal marzo 2009 con il titolo “Obiettivo: Martin Bedell”).
Dopo un’ottima prima stagione, la serie va a gambe all’aria e i personaggi fanno un po’ quello che vogliono: lo stesso, rimane molto meglio di tutti i film dal 3 in poi messi insieme. Qui Skynet si ricorda che nel futuro John Connor sarà aiutato da un tizio, Martin Bedell, così manda nel passato un Terminator a far fuori tutti i Martin Bedell, con addosso la pelle di Patrick Kilpatrick.
Il nostro eroe è perfetto nel ruolo di inarrestabile T-888 – la variante dei T800 inventata per la serie TV – con la faccia giusta da assassino senza pietà, peccato che bastino due miccette a farlo fuori.
Gradevole poi la trovata di vedere collegamenti tra la vicenda e Il Mago di Oz, così mentre il piccolo Martin Bedell legge della strega che si scioglie… anche Terminator Kilpatrick si scioglie.
L.
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Grande “Patrizio uccide Patrizio” (più o meno? 🙂 )!!!
Faccia da caratterista inimitabile, gravita nel mio immaginario in primis per Classe 1999, film che mi rimase profondamente impresso (già ai tempi avevo stimmate Z).
Mi fa piacere rivederlo…uno di noi! 🙂
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Altro splendido titolo d’annata con Patrick, anche se in ruolo secondario. Sbuca dappertutto!
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Appena ho letto il nome dell’eroe di oggi ho urlato: T-888! Per altro nella porzione di episodi di X-Files con Scully e Doggett (un altro Patrick, Robert) gli episodi belli latitavano, hai pescato uno dei più riusciti. A quel punto la serie era piatta ma con singoli episodi sorprendenti, quello con Kilpatrick mi colpí fin dalla prima visione. Cheers!
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Non credevo che Robert Patrick fosse rimasto così tanto nella serie, pensavo che fosse giusto venuto a spegnere le luci 😛
Perché invece di fare inutili filmacci con Schwarzenegger non fanno un bel Terminator con Kilpatrick???
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Ma sai che quello è uno dei due o tre episodi di X-Files che mi ricordo? :-O
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Contento sia così famoso, è davvero fatto bene: ed io sono allergico alla serie sin dall’inizio, quindi detto da me è un complimentone 😛
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Quello è un episodio che ricordo bene anch’io, assieme a… tutti gli altri, intera fase Doggett compresa 😀 Anni di duri scontri fa fandom, quelli (già, come se oggi fosse cambiato chissà che): essendo un x-filer non dovevi anche essere un trekker, o viceversa, come se me ne potesse minimamente importare di questi distinguo. Così, tra l’altro, avrei potuto pure vedere Patrick all’opera in entrambi gli schieramenti “avversari” 😉
Certo che in Voyager è davvero irriconoscibile ma, per fortuna, c’è DS9 a rendergli giustizia con un solido ruolo di contorno (non scevro da citazioni illustri, a partire dal nome)… per non parlare di “Terminator: The Sarah Connor Chronicles”, dov’è davvero un T888 azzeccatissimo!
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Ah, il vecchio caro razzismo becero dei fan, dove devi scegliere da che parte stare… Chissà come mai poi c’è tanto razzismo nel mondo 😀
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👍😂👻
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Grande Kilkpatrick, mi piace anche questo suo arco con il povero Aaron Eisenberg attraverso due diverse serie di Star Trek! Concordo anche sulla velata critica alla trama di Initiations… un po’ imprudente da parte di Chakotay isolarsi così con uno shuttle in spazio ostile!
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Un po’ deboluccio come spunto: possibile non ci fosse un pertugio isolato della Voyager dove compiere quel suo rito? Doveva per forza spingersi nell’universo infinito? Però a parte questo Patrick e Aaron lavorano bene insieme 😉
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Chissà se Aaron l’aveva riconosciuto! McNeill e Wong nel loro podcast su Voyager dicono che a volte le guest star non le vedevano se non già truccate e spesso non si rendevano conto di chi avessero davanti! X–D
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Addirittura? Spero si siano riconosciuti, io anche truccato ho coi capelloni ho riconosciuto subito Nog! 😛
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Nog si riconosceva bene, anche per la voce! :–)
Chiudo con l’obbligatorio #CaptainNog, come faceva Eisenberg su Twitter dove è stato attivissimo fino alla fine dei suoi giorni…
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