Inizio a presentare la meravigliosa opera di Vasquez, lettrice dei blog giusti – cioè i miei, quello di Cassidy e di Evit! – che tenendo fede al proprio nome si è stretta la fascia in testa, ha imbracciato il suo smart gun ed è scesa nei piani inferiori della stazione di Hadley’s Hope: là dove teneva preziose videocassette sciabordanti edizioni italiane perdute.
Grazie all’acquisto di un semplice cavetto USB di acquisizione audio-video – che raccomando a chiunque voglia seguire le orme della nostra Colonial Marine – Vasquez ha recuperato le proprie VHS dalle insidie dei facehugger della polvere e le ha riportate in salvo, digitalizzando film la cui edizione italiana è ormai dimenticata ma soprattutto condividendo con tutti questo suo patrimonio.
Il film che ci regala questa settimana è leggermente famoso: Misery non deve morire (Misery, 1990). Vi ricordo la recensione di “Solorecensioni“.
Il film arriva nelle nostre sale l’8 marzo 1991, grazie a quella Penta Video che lo porta poi in VHS l’anno successivo: per il primo passaggio televisivo dovremo aspettare mercoledì 6 aprile 1994 su Canale5, quando Vasquez – sempre “pronta all’impegno” come ogni Colonial Marine – è lì pronta con la videocassetta in canna.
Ecco il video con i titoli di testa e di coda del film, finché YouTube non mi cancella anche questo profilo.
Titoli di testa
Titoli di coda
L.
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Con questo film ho scoperto King ♥️
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Mi sembra un ottimo punto per cominciare 😉
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La migliore delle trasposizioni per uno dei migliori libri di King: senza troppi fronzoli, teso e asciutto, e senza soprannaturale. Solo l’orrore della mente umana.
Magistrale.
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Parole sante 😛
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L’unico modo per migliorare il film era grazie al vostro lavoro, il tuo video e le immagini dei titoli di testa in Italiano di Vasquez 😉 Cheers
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Anche Misery sarebbe contenta di questi titoli 😀
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quindi non dovete smettere altrimenti…
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Altra super chicca!
Misery rientra tra quei film che, pur essendo in mio possesso, non rivedo da troppo tempo, tutto preso dalla “foga” di visionare opere nuove e troppo restio a ridare luce a qualche cult del passato…
Tra l’altro la guida “innevata” iniziale fa molto Shining! 🙂
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A chi lo dici, un tempo rivedevo film in continuazione, ora è rarissimo che succeda, appunto nella foga di conoscere sempre nuovi titoli. Una maratona King sarebbe davvero da organizzare, soprattutto durante le feste natalizie 😛
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Anch’io vedevo e rivedevo film in continuazione come i bambini, e finivo per conoscerli a menadito. Quando poi erano tratti dai libri, come questo, mi piaceva spulciare tutte le differenze. Qui, ad esempio, il libro che Paul scrive per Annie ha una trama completamente diversa, e se non ricordo male fa anche una fine diversa… E c’è quel libriccino che Paul fa stampare a sue spese in poche copie numerate dove si “vendica” della sua odiata eroina, che ovviamente non poteva trovare posto nel film.
Meglio che la smetto…potrei andare avanti per ore 😛
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Quando avevo ancora qualche barlume di memoria a lungo termine, anche a me piaceva notare le differenze tra film e libro, e proprio in quel periodo gli adattamenti di King erano materia di studio approfondito. Purtroppo ormai non ricordo più nulla, ma all’epoca ero alquanto fomentato sulla questione 😛
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Una maratona King ci starebbe proprio bene! 🙂
Comunque è esattamente così, i tanti film che accumuliamo oggi tolgono tempo alla “ri-visione” di quelli vecchi, che pur meriterebbero. La visione “una volta e basta” ci sta per la nostra amata selva di titoli Z ma titoli come questo meriterebbero bis, tris…anche perché condivido la passione di Vasquez; quando è possibile spulciare le differenze tra film e libro…che spettacolo! 🙂 🙂
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Molti dei film tratti da King del periodo meritano infinite visioni, dubito ci siano autori contemporanei che hanno avuto la fortuna di finire in mano ad autori e attori così talentuosi in rapida sequenza e così a lungo: dal 1976 del “Carrie” di De Palma ai primi Novanta è stata una parata del meglio che il cinema potesse offrire, poi purtroppo sia King che il cinema hanno imboccato il viale del tramonto ed è andata com’è andata, ma circa vent’anni di filmoni da applauso credo rimangano un traguardo unico.
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Non posso che darti ragione: gli autori non hanno più posto nel cinema di adesso, i film sono usa-e-getta, posso citare tutto Ghostbusters a memoria (da “Un po’ linee ondulate?”, passando per “Ti prego, scendi”, per arrivare a “C’è puzza di pelo di cane alla griglia”), ma non mi ricordo una battuta che è una dei film degli Avengers. E sono sicura che non è colpa della mia memoria, o di quella di Lucius, o di chiunque di noi.
E sono anche sicura che se uscisse domani un film, che so, di “Doctor Sleep” ad esempio, non avrei nessuna voglia di vederlo, né di mettermi a lì a prendere nota delle differenze col libro, neanche se come protagonista prendessero quell’attore che mi piaceva tanto…ora mi sfugge il nome…quello di Trainspotting…
😛
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ahahhaah hai ragione, sono casi assurdi e per fortuna certi film non esistono: tipo un quarto Indiana Jones. Ma te lo immagini Harrison Ford vecchio che fa cose che non faceva neanche da giovane? Sarebbe assurdo 😛
La cosa assurda è che gli attori rimpiangono il cinema di un tempo, quando era una cornucopia e c’era da mangiare per tutti, con soldi buttati a secchiate, ma non si rendono conto che il successo non era scontato, era frutto di un enorme lavoro oggi impensabile. La cura negli aspetti tecnici e artistici dei film oggi è messa solo negli effetti speciali fatti al computer: quello che prima veniva ingaggiato un grande artista o professionista per fare al meglio, perché destasse meraviglia nello spettatore, ora lo può fare un qualsiasi tecnico con il mouse, e infatti non desta più la minima meraviglia. Si può fare tutto, quindi niente stupisce.
I film di King erano rivolti ad un pubblico adulto, che non potevi prendere in giro con battutine per ragazzini. Poi gli adulti si sono estinti e i biglietti del cinema li comprano solo ragazzini, a cui gli adulti parlano come fossero decerebrati, quindi perché impegnarsi in trame complesse quando basta fare due faccette e una battutina da asilo?
Va be’, mi fermo se no divento il vecchietto che si lamenta dalla panchina del parco 😀
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Avresti davanti uno sfondo verde e un cantiere virtuale di cui sparlare 😀
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giusto, tanto è così che i grandi capolavori del cinema sono fatti, oggi. Attori ignari che recitano frasi incomprensibili davanti ad un panno verde. Tutti gli attori Marvel nelle interviste prima dell’uscita dicono di non avere idea di cosa parli il loro film, e il più delle volte non danno segno di fregarsene molto. Arte pura! 😀
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Proprio vero. Uso un’immagine “poetica”: i libri di King sono stati un vascello su cui si è imbarcato il meglio del cinema; salpato negli anni ’70, il suddetto vascello si è fermato in tanti porti e ha accolto, via via arricchendosi ad ogni tappa, le emozioni e le sensazioni di noi spettatori; negli anni ’90 è giunto alla sua Itaca e non è più ripartito, sopraffatto dai Proci (Marvel, quarto Indiana Jones, etc.) che spadroneggiano nei mari. Il viaggio è stato comunque indimenticabile. 🙂
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Non avrei saputo dirlo altrimenti ^_^
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Visto 2 volte a pochi giorni di distanza…e ovviamente al cinema!
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Sicuramente meritava 😉
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Amo particolarmente anche Stand by Me: il King splendido narratore dell’adolescenza, di quel mondo pieno di luce e di ombre che è il passaggio fra infanzia e età adulta
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Indiscutibile. E’ stata un’epoca d’oro per le storie di King: fra romanzi e film c’era solo l’imbarazzo della scelta fra prodotti di qualità altissima.
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Splendido film, Reiner fece un lavoro incredibile e usò al meglio due attori splendidi!
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Bei tempi, quando non c’era bisogno di effetti speciali e bastavano due attori di talento e una sceneggiatura d’acciaio.
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E registi come Polanski, Allen e in questo caso Reimer che era più un mestierante che un autore ma che comunque ha firmato dei film splendidi (Stand By Me, The Princess Bride…)!
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Appunto, il talento era tale che non c’era bisogno di essere registoni, anche bravi professionisti come Reiner sapevano come tirar fuori un film capace di piacere sul momento e di rimanere nella memoria futura.
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Grazie Vasquez, grazie Lucius! Un film splendido che non sarà mai omaggiato abbastanza.
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Sarebbe bello che i distributori italiani ne salvaguardassero l’edizione nostrana, ma per fortuna c’è Vasquez a pensarci ^_^
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Ah, perché secondo te i distributori italiani si ricordano che è esistita un’edizione nostrana di quel capolavoro di Misery? No, qui il lavoro di salvaguardia della memoria storica lo sta facendo Vasquez, e da lei i suddetti distributori avrebbero solo da imparare 😉
A proposito di King, sono curioso di vedere come sarà l’adattamento televisivo di “Jerusalem’s Lot” le cui riprese dovrebbero terminare proprio questo mese: quel racconto è stato il mio primo contatto in assoluto con il Re, ragion per cui spero proprio che la Epix abbia fatto un buon lavoro…
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Vasquez è ormai tesoro nazionale ^_^
Che ne pensi dei due precedenti adattamenti televisivi del romanzo? Non ti abbastavano? 😀
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Non ti starai confondendo con “Salem’s Lot” (di cui il primo adattamento -annata ’79- ancora mi garba assai più del non indispensabile secondo)? Perché in quello di cui parlo io, e cioè il racconto facente parte della raccolta “A volte ritornano”, di vampiri non ce n’è nemmeno l’ombra, essendo un chiaro omaggio dell’allora trentenne King nei confronti di Lovecraft… ed è soprattutto per questo motivo che voglio vedere cosa ne verrà fuori 😉
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Ricordo il titolo del racconto di “A volte ritornano” ma non ne ricordo il contenuto: ricordo però il mio tentativo dell’epoca di capirci qualcosa con questi “Lot” e queste “Jerusalem” abbreviate o meno: non ricordo però se ne sono venuto a capo 😀
Il fatto che sia un omaggio a Lovecraft mi spiega perché abbia cancellato dalla memoria il contenuto del racconto, visto che proprio all’epoca della lettura di quell’antologia risalgono i miei tentativi di lettura di HPL, tutti falliti miseramente.
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Il racconto “epistolare”! Me lo ricordo quello! Dove provano ad evocare un verme gigantesco, e guarda un po’ che strano, viene evocato un verme gigantesco 😀
Nelle storie brevi King era imbattibile, sapeva far salire la tensione come nessuno secondo me. Il suo meglio ahimè ce lo siamo lasciato alle spalle.
C’è rimasto poco o niente da trasporre ormai dei suoi lavori, giusto quei suoi raccontini micidiali. Ma non riusciranno a rovinarmi anche “L’arte di sopravvivere”: è infilmabile! O no? 😨
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Contentissimo di sapere che anche tu trovi inarrivabile quel capolavoro di racconto nerissimo e crudele: a prova di qualsiasi adattamento cinematografico!
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Sì, Vasquez, era proprio quello il racconto! Dove provano ad evocare un verme gigantesco e ci riescono pure ad evocarlo, il verme gigantesco… del resto, con un libriccino così adorabile come il “De VERMIS Mysteriis”, già lo potevano sapere come sarebbe andata a finire 😀
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Davvero, mai capito cosa passa per la testa di questi protagonisti di storie horror! Non lo sanno che nel compiere certe azioni ci saranno logiche conseguenze? Bah…
Va be’, vado a leggermi l’ultimo di Sutter Cane. Voi non leggete Sutter Cane? A me piace da impazzire. (Vende più di Stephen King).
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Avrei dovuto scrivere “semi-cit” sopra, ma non volevo rovinare il gioco meta-cinematografico, per così dire, lo scrivo qui. 😉
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Io invece aspetto che esca il film 😀
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Anche a me piace da impazzire. Proprio come John Carpenter 😉
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