Con mio grande dispiacere, si è concluso l’arco narrativo della serie televisiva “The Mandalorian“: in attesa di scoprire come i suoi semi germoglieranno, è il momento dare un’occhiata agli ottimi fucili sfoggiati dai personaggi.
Non rivelerò colpi di scena però non voglio sensi di colpa, quindi se non avete visto le due serie, o siete indietro, vi consiglio prima di completare la visione. E poi, già che ci siete, passate pure a leggere la recensione di Cassidy, della prima e della seconda stagione.
Mando
(Din Djarin)
Stando alla banca dati di StarWars.com, un database ufficiale, il fucile di Mando è un Amban Sniper Rifle, «un grezzo fucile phase-pulse a canna lunga che finisce con una elettro-baionetta forcuta».
In effetti il termine electro-bayonet ha un senso, visto che nell’episodio 1×02 vediamo il fucile venir usato per “infilzare” i nemici con le sue baionette elettrificate.
Di diverso avviso è l’enorme database Wookieepedia, gestito da fan, il quale lo chiama Amban Phase-Pulse Blaster: credo ci sia differenza tra un fucile da cecchino e un disintegratore, ma i fan non sembrano badarci: forse è un fucile double face.
Comunque la definizione blaster (termine che un tempo i doppiatori della galassia lontana lontana traducevano con “folgoratore”, prima che l’inglese diventasse la lingua ufficiale italiana) sembra calzare, visto che sempre in 1×02 il protagonista prima disintegra un cacciatore di taglie che stava per ghermire l’infante, poi fa il tiro-a-segno con i Jawas che gli stanno smontando l’astronave: in effetti usa il fucile come un cecchino appostato a lunga distanza, ma il raggio che fuoriesce disintegra le vittime.
Per la sventagliata di colpi che mette in fuga i Jawas il nostro eroe consuma parecchie cartucce, mostrandoci mentre le prende dalla sua borsa e le inserisce nell’arma, che quindi in questa modalità ha ben poca autonomia.
In questa occasione vediamo che il mirino del fucile può essere smontato ed usato a mo’ di cannocchiale: unito allo schermo multi-visore mandaloriano, consente di spiare il nemico a grande distanza e… in modalità Predator!
Una ulteriore definizione è Long-Range Disruptor Rifle, definizione che ci arriva da Ravendeviant, autore di un ottimo schema illustrativo su DeviantArt.com. Vista l’opera di cecchinaggio disintegratore raccontata, direi che è una definizione calzante.
Decisamente più discutibile il modo con cui Cara Dune chiama il fucile nel quarto episodio: Pulse Rifle. Viste le smaccate citazioni aliene dei capitoli successivi, è ovvio che gli autori stanno citando il celebre fucile di Aliens (1986). Ad onor del vero – come ho raccontato – il nome pulse rifle è entrato nel mondo dei giochi di ruolo di Star Wars nel 1994, ma è riferito ad un’arma corta che non ha nulla a che vedere con questo fucile.

Quella notte in cui il fucile venne chiamato pulse rifle
Malgrado i vari nomi, l’arma è notoriamente il simbolo di Boba Fett, essendo nata insieme a lui nel famigerato speciale televisivo animato The Star Wars Holiday Special (1978): nella rinascita a fumetti del personaggio vengono predilette le armi corte, quindi questo sembra proprio un omaggio che risale direttamente alle origini di Boba.
Però nel cartone animato il fucile spara raggi che partono da entrambi i lembi della canna forcuta, mentre il fucile della serie TV esplode il colpo dal centro della canna.
Cara Dune
L’episodio 1×04 per me rimane il migliore in assoluto, sia perché si omaggia smaccatamente I sette samurai (1954) e i loro fratelli sia perché entra in scena Cara Dune, interpretata dalla mia adorata Gina Carano.
Non è chiaro come Mando abbia fatto a ricostruire il proprio arsenale dopo il saccheggio degli Jawas, comunque nell’episodio 1×07 dall’arsenale di bordo Cara Dune sceglie l’arma più maneggevole e discreta: un fucilone mitragliatore che solo una muscolosa ex mma-fighter poteva tenere in mano.
Durante la missione che chiude la stagione ci saranno più occasioni di usare quest’arma purtroppo senza nome, facendo sempre un gran figurone.
Nell’episodio 1×08 c’è anche modo di dimostrare che si può reggere Baby Yoda con la mano destra e sparare con la sinistra!
Cara Dune tornerà a sparare seriamente solo nell’episodio finale, 2×08, quando affronta le forze di Moff Gideon con l’eleganza che la contraddistingue.
Nell’episodio 2×07 la vediamo usare un non meglio specificato fucile da cecchino, di cui purtroppo non ci viene detto nulla.
Perché il personaggio non è ancora protagonista di una serie a fumetti, di una serie di romanzi, una miniserie e vari film???
Fennec Shand
Altro grandissimo personaggio, che spero di cuore torni in varie forme nell’universo narrativo, è Fennec Shand, interpretata dalla sempre splendida e grintosa Ming-Na Wen.
La sua cattura è la trama dell’episodio 1×05, dove Mando ci spiega che la celebre assassina spara «dardi di precisione» (sniper bolt), e che «solo un fucile MK modificato può spararli», quindi scopriamo che l’arma della donna è un vago MK-modified rifle.
Anche Fennec Shand ha un mirino ad infrarossi simil-Predator, qualcosa che credo ormai abbiano tutti nella galassia lontana lontana.
Grande emozione l’episodio 2×07, quando Fennec Shand unisce le forze con Cara Dune per regalarci un duo di cecchine che meriterebbe una serie a sé stante.
Perché invece di raccontarci la milionesima avventura delle principessa Leia (abbasta!) non sono nate serie a fumetti su questi due personaggi?
Boba Fett
Non ho capito se ci sia una qualche spiegazione nelle pieghe della trama, che magari m’è sfuggita, ma quando finalmente nell’episodio 2×06 entra in scena Boba Fett (interpretato da Temuera Morrison, che è sì stato suo padre Jango Fett ma da anni nei videogiochi è la voce di Boba) in pianta stabile, imbraccia le stesse due armi che abbiamo visto usare dai Tusken di Tatooine nell’episodio 1×05: che sia un “riciclo” per risparmiare sugli oggetti di scena?
Nell’episodio seguente Mayfeld chiama il fucile di Boba «fucile a cicli» (cycler rifle), nome che trovo inspiegabile (dove sono i cicli?), e Wookiepedia mi informa che è apparso spesso in giro per l’universo narrativo di Star Wars sin dal primo film del 1977, ma viene battezzato solo nel videogioco Star Wars: Battlefront (2015).
Fuciloni mitraglioni
Nell’episodio 1×03 scopriamo che i mandaloriani possono andarci giù pesante, e uno di loro per aiutare Mando ricorre all’artiglieria pesante, sfoggiando un mitraglione da antologia che purtroppo fa giusto una comparsata.
Decisamente più risalto ottiene l’E-Web, «un blaster pesante a ripetizione» (heavy repeating blaster). Così Moff Gideon lo introduce:
«Se non conoscete quest’arma, sono sicuro che l’incursore repubblicano Carasynthia Dune di Alderaan vi informerà di avere visto molte delle sue file vaporizzate a metà discesa affrontando il predecessore di questo particolare modello. O magari il cacciatore mandaloriano espulso Din Djarin ha sentito raccontare dell’assedio di Mandalore, quando cannoniere dotate di simili armamenti sterminarono file di reclute mandaloriane nella notte delle mille lacrime.»
L’assedio di Mandalore, scopro da Wookiepedia, è una “carta” che Filoni si è tenuto per la sua serie animata “Clone Wars”, in cui nell’episodio 7×09 (aprile 2020) si inizierà a raccontare l’assedio di Mandalore.
Mando ci si fa bello con la rambata di mitragliare tutti con l’E-Web, ma dura un attimo e l’arma farà un’apparizione in 2×06 e basta.
Il fucile misterioso
Durante l’assalto alla nave guidata da Titus “Bosch” Welliver vengono recuperate delle casse contenenti degli splendidi fuciloni, che purtroppo fanno un’apparizione di pochi fotogrammi per poi scomparire.
A sorpresa uno di questi fucili appare per magia tra le mani di Fennec Shand nell’ultimo episodio, 2×08, ma lo usa poco e niente.
Ad avercene di serie come questa, piena di personaggi grintosi… e di fanta-fucili!
L.
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Dopo tanti fuciloni trekkers proprio a Santo Stefano viri su Star Wars, di’ la verità, hai fatto questo regalo pensando al sottoscritto 🙂
Grazie, ho gradito tantissimo!
Mi pare quasi superfluo dire che mi sono divorato il post e che mi sono luccicati gli occhi a ogni arma…il luccichio ha avuto un raddoppiamento di intensità alla comparsa di Gina nostra 🙂
Direi ottimo post, ottimi fuciloni e ottima serie, una delle poche a cui, per ovvi motivo, mi concedo! 🙂
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Di’ la verità, sei contento perché si parla di Star Wars o perché NON si parla di Star Trek? 😀
Scherzi a parte, gli oggettisti si sono impegnati anche se al risparmio – tanto che c’è un continuo riciclo di armi – comunque l’effetto è ottimo e ad averne di serie con BFG come questi ^_^
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Forse il NON Star Trek prevale un pocolino…ma diciamo entrambi i motivi! 🙂
Ma BFG sta per Big Fucking Gina, vero??? 🙂
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ahahaha non ci avevo pensato, ma concordo ^_^
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Post spettacolare! 😀 Di sicuro l’arma di Mando omaggia l’esordio di Boba, però il quantitativo di armi è fucili di questa serie é davvero spettacolare, trattandosi di un Western in costume la proliferazione di fucili a canna lunga ha una sua logica, le “Rambate” invece sono sempre gradite 😉 Cheers
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Non mi avrebbe stupito lo spuntare di un futuristico Winchester 😛
Trattandosi di una serie facente parte di un universo molto poco attento alle armi, è sorprendente la cura nel disegno dei fucili: spero continui questa nuova ondata 😉
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Una serie a fumetti su Fennec Shand e Cara Dune? La Dark Horse (che con Star Wars, a differenza dell’universo alieno, ha tenuto il livello qualitativo alto fino alla cessione dei diritti) ci si sarebbe buttata a pesce, ne sono convinto. La Marvel invece, concluse le avventure del nuovo corso con Poe Dameron, non sembra proprio avere la minima intenzione di schiodarsi da quelli che considera essere i personaggi storici – principessa Leia ovviamente compresa – più amati dallo zoccolo duro dei fan (in genere, non poi così ben disposti nei confronti di un western come “The Mandalorian”)… Detto questo il post è stellare, con tutto quel po’ po’ di artiglieria assortita che pure un Trekker è capace di apprezzare (dedicato a Willy) 😉
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Il fascino dei fanta-fucili abbraccia tutti gli universi narrativi ^_^
Paradossalmente la Marvel ha dato molto più spazio a Conan che a Star Wars, una volta rilevati i marchi dalla DHC: possibile che i lettori dei fumetti di SW siano tutti scomparsi? Nei suoi tanti anni di vita la SW della DHC ha tirato fuori più di 1.300 albi (li ho contati!) e non credo l’avrebbe fatto se non ci fossero stati lettori, poi arriva la Marvel e tutto scompare: forse che tutti quei lettori sono evaporati? O l’avere tanti soldi significa che non ti importa più di guadagnare?
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E’ un bel dilemma, in effetti: le continue e regolari uscite in edicola inducono a pensare che qualche altro lettore sia rimasto oltre a me. Se guardiamo ai grandi numeri, però, credo rimarranno appannaggio esclusivo dell’universo espanso sviluppato sotto la gestione Dark Horse. Universo capace di spaziare con disinvoltura nel passato/presente/futuro della saga, a differenza di una Marvel che, seppur mantenendo un livello artistico mediamente buono quando non ottimo, sembra ormai impegnata quasi esclusivamente a riempire gli spazi tra i film della trilogia principale (in primis fra “Guerre stellari” e “L’impero colpisce ancora”)…
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La DHC dei tempi d’oro parlava agli appassionati, fornendo loro storie che non vedranno mai al cinema, la Disney-Marvel parla agli spettatori, fornendo loro del materiale pubblicitario in attesa di nuovi film. La prima era interessata ad ampliare l’universo così da avere sempre nuove storie da raccontare, la seconda non ha una mazza da dire ma deve inventarsi qualcosa per il cinema, tenendo caldo il pubblico con marchette a fumetti.
Questa differenza è terribile, perché così facendo la Marvel si rivolge in pratica solo a parte del proprio pubblico, quello interessato a collezionare materiale pubblicitario, mentre la DHC si rivolgeva anche a chi non era sfegatato dei film ma amava buone storie a fumetti.
Il forte sospetto è che la Marvel, non conoscendo altro stile, voglia trasformare Alien e Predator in spot pubblicitari per le buffonate filmiche che stanno preparando, quindi avremo storielle ridicole che si limiteranno a fare da apri-pista per i film.
Spero ardentemente di sbagliare…
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Lo spero anch’io visto che, purtroppo, ho il tuo stesso forte sospetto… 😦
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Salto l’articolo perché sto ancora guardando la prima stagione… ma tornerò più avanti!
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Non rivelo niente di importante, ma fai bene, perché comunque è una serie che merita di essere apprezzata anche nei piccoli risvolti narrativi.
Come hai fatto comunque a resistere alla pioggia di spoiler nata dal finale? 😀
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