Saxman (1990) Zagarino versus Reed

Continuo ad attingere alla mia collezione di DVD della serie “Uomini Contro” ma stavolta alla distribuzione italiana non c’è la consueta USA Entertainment, che ha iniziato nel 2005, bensì la famigerata Quinto Piano, che evidentemente ha continuato la meritoria opera di riscoperta della Z profonda targata AIP (Action International Pictures).

Malgrado il DVD sia senza data, è disponibile su Amazon dall’ottobre 2006.

In una pausa fra American Ninja 3 (1989) e American Ninja 4 (1990) il regista sudafricano di origine svedese Cedric Sundstrom si allontana un attimo dalla Cannon, di cui è fedele discepolo, per regalare alla AIP un altro titolaccio da girare in Sud Africa approfittando dei convenienti sgravi fiscali offerti all’epoca alle produzioni straniere. (Cosa che infastidì parecchio le produzioni locali, che invece non avevano diritto agli stessi privilegi.) Fateci caso, gran parte dei film Z occidentali degli anni Novanta usano esterni sudafricani.

Il risultato è Saxman o The Revenger, distribuito nelle videoteche americane l’11 luglio 1990. La mitica Number One Video lo porta in VHS con il titolo A un passo dalla morte.

Protagonista della vicenda è il nostro eroe della Z preferito, quello che la porta addirittura nel nome: Frank Zagarino. Qui interpreta (mi si passi questo verbo improprio) un sassofonista, che il doppiaggio italiano lascia però in originale, saxman, perché sembra più figo. In realtà vediamo l’attore rimanere immobile come paralizzato da una freccia al curaro mentre sentiamo della musica tipica dell’epoca, tipo Fausto Papetti: come fa a suonare lo strumento? Con il pensiero? Zagarino può questo ed altro.

Musica per sognare, offerta da Fausto Zagarino

Le donne del locale si sciolgono per il sassofonista e la di lui fidanzata si sente una regina: peccato che il nostro eroe, Michael Keller, sia così innamorato da mollarla al locale per andarsene in macchina con un amico che non vedeva da tanto tempo.
Mi spiace per la fidanzata, ma quando c’è un altro signore della Z come Arnold Vosloo non esistono donne che tengano: gli Eroi della Z viaggiano sempre insieme.

Non si può resistere al magnetismo Z di Arnold Vosloo

Malgrado sia un tipo losco e sgradevole, l’amicone risulta essere losco e sgradevole (chi l’avrebbe detto?) e trascina il bravo Keller sassofonista in uno scontro con la polizia, da cui Vosloo esce parecchio morto: diciamo che affrontare i poliziotti con una pistola in una mano e una valigia di soldi sporchi nell’altra non è fra le idee più intelligenti.
Intanto però Keller si becca tre anni di carcere con l’accusa di essere così scemo da dare un passaggio in auto a un tipo losco come il suo amico, e cosa manca di più al nostro eroe in cella? La fidanzata? Ma va’, il sassofono!

Appena rilasciato in libertà vigilata, Keller non vede l’ora di chiudersi in bagno… e fare sax da solo!

Ogni re ha il trono che si merita

Sembra che possa iniziare una nuova vita per Keller, insieme alla sua amorevole fidanzata con cui fare discussioni filosofiche – un momento altissimo di serie Z! – ma quella valigia di soldi che l’amico infame ha buttato al vento apparteneva ad un boss che ora rivuole il maltolto. E lo rivuole da Keller.
Entra così in scena il solito malavitoso sopra le righe, e chi è più sopra le righe di Oliver Reed? Il suo Jack Fisher è il solito personaggio del nostro Oliver a fine carriera, pieno di gesti strani, risate sguaiate e vestiti pittoreschi. Insomma, l’Oliver Reed che conosciamo tutti, lontano dai fasti del passato, quando era attore e non caratterista.

«A’ capa mia nunn’è bbona» (Tonino Cardamone)

Con mio grande dispiacere tutto ciò che segue è una macchia nera su sfondo nero. Capisco l’esigenza di girare in esterni di notte, per essere più liberi, ma in pratica non sono riuscito a catturare una sola schermata del resto della vicenda, fatta esclusivamente di ombre scure si aggirano su sfondo nero.
Il concetto è che il nostro sassofonista Zagarino studia un piano geniale, cioè fingere di avere trovato i soldi che deve al boss così da avvicinarlo e salvare la donna. Fra alterne vicende, ci riesce grazie all’aiuto del vecchio amico d’azione Harry (Jeff Weston), ex soldato (credo), che per affrontare l’assalto finale del boss porta tutti in una baita fra i boschi: qui prepara trappole anticipando Rambo 5 (2019) così che i nostri eroi avranno la meglio su Oliver Reed. Il tutto però al buio, così non è che si veda gran che.

L’unica scena alla luce, ed è pure sfocata

Sundstrom non sembra aver appreso molto dalla Cannon, soprattutto la capacità di girare scene d’azione: non a caso i suoi American Ninja sono i peggiori titoli della saga, dal punto di vista visivo. Avere attori completamente incapaci e una sceneggiatura ridicola sono già difetti belli grossi, uniamoci un regista che butta tutto in caciara e la tristezza regna sovrana.

Le grasse risate che si fanno con l’inizio di questo Saxman si trasformano in triste sbuffo di noia già prima della metà del film, quando cioè l’oscurità totale lascia apprezzare solo i dialoghi… e i dialoghi di questi film non andrebbero mai ascoltati, pena sanguinamento dalle orecchie.

Peccato per un Zagarino protagonista assente, che non combatte mai e che si vede pochissimo illuminato: c’erano tutti gli estremi per un ghiotto filmaccio Z, invece c’è solo noia buia.

L.

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13 risposte a Saxman (1990) Zagarino versus Reed

  1. Cassidy ha detto:

    Non vale nemmeno quella vecchia battutaccia per cui lei suona il piano e lui la tromba, perché tanto Zagarino vuole fare il Sax, però da solo. Con l’altro Arnold poi la garanZia (garanzia di Z) è garantita 😉 Cheers!

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  2. Madame Verdurin ha detto:

    Che trovata, girare tutto il secondo tempo al buio per non mostrare la mancanza di idee XD

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  3. Sam Simon ha detto:

    Fare sax da solo! X–D

    La rubrica Uomini contro (il buon gusto) tira fa sempre tirar fuori delle perle spettacolari!

    E come si può resistere al fascino di Vosloo? :–D

    E il sassofonista paralizzato dalla freccia al curaro… geniale!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      L’etichetta “Uomini contro” ormai mi fa brillare gli occhi, perché ogni suo titolo saprà farmi ridere come pochi 😛

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      • Giuseppe ha detto:

        Peccato non gli abbiano scritto addosso un personaggio più presente, più divertente e pure illuminato meglio, magari. Ecco, che so, “Saxman” poteva far pensare a Zagarino nostro nei panni di un agente/sicario specializzato in lavori sporchi da portare a termine con il suo fidato sassofono, contemporaneamente strumento musicale e arma pesante: il SAXZOOKA (sax+bazooka)… Frase di lancio: “Saxman: ogni missione è un saxsolo (assolo di sax)”:D

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Magari ti dessero retta! 😛
        La presenza del sassofono è del tutto ingiustificata, visto che a parte regalarci grasse risate in facci a Zagarino non ha altro peso nella trama. Renderlo un’arma sarebbe stata un’idea geniale.

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  4. Willy l'Orbo ha detto:

    Zagarino, Z, AIP, la collezione DVD etrusca della serie “Uomini Contro”…mi prende benissimo!
    Devo anche dire che, stranamente, questa volta, arrivato a fine post non ho sentito l’impulso zinefilo di vederlo forse perché ho la netta percezione che il meglio, questo film, lo abbia dato…nella tua recensione! L’amicone losco parecchio morto, la freccia al curaro, la suonata di sassofono al cesso…ahahahaha! Mi fai adorare i film anche senza vederli…o forse più che a vederli! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Che finalmente sia riuscito a sconsigliarti la visione di un film, invece di farti venire l’acquolina in bocca??? 😀
      E’ una grande occasione mancata, capisci che avere Zagarino nel cast è una bomba Z di rara potenza, quindi trovarlo impegnato a fare niente per l’intera vicenda è un colpo al cuore. Speriamo in futuri recuperi più sostanziosi 😉

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