Sharon Stone racconta 6. Lama d’acciaio

Torniamo a navigare a vista, dato che Sharon si guarda bene dal citare questo minuscolo filmetto nella sua autobiografia, né ci perdono tempo i suoi diversi biografi non ufficiali.

Nella seconda metà degli anni Ottanta nasce la famigerata CineTelFilms, ben nota ai lettori di questi blog per la prolifica creazione di filmacci di serie Z nel nuovo millennio: all’epoca l’obiettivo della casa era lo stesso, ma non andavano di moda i mostracci o il terribile “Meteo Apocalypse”, bensì il poliziesco e l’azione, quando non addirittura la commedia.

Grazie all’ingaggio di volti noti dell’epoca, cioè attori famosi ma in realtà parecchio appannati – e soprattutto così disperati da accettare di recitare in filmacci – la CineTelFilms ha velocemente conquistato il suo spazio nelle videoteche, sugli scaffali dei film che tutti noi abbiamo noleggiato sperando in puro intrattenimento di grana grossa. Dal David Carradine di Risposta armata (1986) al Gary Busey di A prova di proiettile (1987) fino al Billy Dee Williams di Illusione mortale (1987) sono tutti eroi della Z che hanno fatto faville in videoteca.
In questo periodo in cui chiunque può ambire ad un posto sugli scaffali, nella sezione “non noleggiate ’sta roba”, non tutti i film sono così brutti da meritare l’etichetta “brutto ma che piace”: Cold Steel (1987) è solo un brutto film, di quelli che non funzionano neanche in serie Z.

Odeon TV lo presenta nella prima serata di domenica 13 dicembre 1987 con il titolo Lama d’acciaio: a sorpresa Sharon Stone entra fra gli Eroi di Odeon TV!
Esiste una VHS Titanus che però ha tanto l’aria di essere uscita dopo il successo di Basic Instinct (1992), visto che cita la Stone in copertina: per fortuna è stata salvata da qualcuno e messa sul Tubo, finché non la cancellano.

Il film inizia con i due poliziotti più dementi di tutti, i classici mattacchioni anni Ottanta che fanno tanto “Scuola di Polizia” ma che tutto sembrano tranne che tutori dell’ordine. Tra una scommessa, una bevuta e una pomiciata il poliziotto Johnny Modine (Brad Davis) è molto poco a modino, poi gli uccidono il padre e tutto si trasforma in un dramma, quando un secondo prima sembrava di assistere a un nuovo Porky’s.

Il film che fa dell’equilibrio narrativo un vanto

Ci viene suggerito subito che il perfido Isaac detto Iceman (il giovane Jonathan Banks) sta uccidendo persone legate a un qualche fatto di sangue del passato, ma in realtà dopo il primo omicidio tutto si ferma, e il cattivo guarda i gatti e i gatti guardano le alici. Tutto muore per un’ora, prima dello scontro finale: complimenti a chi ha dosato la sceneggiatura.

«Che cosa fa un simile splendore in un postaccio come questo?»

Questa domanda andrebbe posta a Sharon Stone, finita in questo postaccio di film, ad interpretare non si sa cosa. Con un divorzio fallimentare sulle spalle e due voragini al botteghino la nostra Sharon è completamente a terra quindi avrebbe accettato qualsiasi cosa. Si può dire tutto della CineTelFilms ma non che non dia opportunità ad attori decaduti in cerca di qualche spiccio per pagare le bollette: la casa ha permesso a Robert Englund di dirigere il suo 976. Chiamata per il diavolo (1988), a testimonianza di come sia disponibile con tutti, quando si tratta di scelte sbagliate.

Quant’era disperata Sharon per partecipare a questo sfacelo?

Qui Sharon interpreta Kathy Connors, una donna che arriva dal nulla, scambia due parole con il protagonista ubriaco e si innamora: sarà come le donne secondo Maurizio Milani, che quando non capiscono s’innamorano? Non sappiamo da dove derivi questo cocente amore di Kathy per il protagonista, ma è un problema… visto che lei è segretamente complice di Iceman nella spietata vendetta.
C’è stato un fattaccio di sangue nel passato che però alla donna è stato raccontato male, o forse lei non ha capito, quindi inizia un giallo psicologico tra dementi che per fortuna dura poco, non è che si può mandar giù tutta questa spazzatura, dateci tregua!

Quando Sharon non capisce… prende la pistola

Questo finto thriller non va da nessuna parte perché non sa neanche camminare da solo, sono immagini brutte mandate su schermo senza alcun criterio, una storia costruita su strafalcioni senza senso e con personaggi buffoneschi, con tanto di cattivo che porta la bionda su una torre manco fosse King Kong. Sarà che l’ho visto nella nebbia nera dell’edizione italiana – la cui qualità video è pari alla sceneggiatura – ma l’intera opera mi sembra una macchia nera, in ogni senso dell’espressione.

Banks gigioneggia ma in pratica non ha copione

L’unica nota positiva di Cold Steel è che riesce a battere Allan Quatermain: è questo il punto più basso della carriera di Sharon, dopo questo immondo filmaccio può solo risollevarsi. Impossibile andare più sotto.

L.

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19 risposte a Sharon Stone racconta 6. Lama d’acciaio

  1. wwayne ha detto:

    Secondo me invece il punto più basso nella carriera di Sharon Stone è Sfera. Il più alto invece è Bobby. Non tutte le attrici possono dire di aver recitato in uno dei film più belli e in uno dei più brutti nella storia del cinema: lei invece sì. E’ unica anche in questo! 🙂

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  2. Zio Portillo ha detto:

    Addirittura peggio di Quatermain?!?! E che è sto “Lama d’acciaio”?!?! Già sui film africani (che non ho commentato venerdì scorso…) si potrebbe aprire l’album degli orrori e degli errori. Il secondo in particolare è qualcosa di inguardabile! Ma nonostante siano oggettivamente una schifezza venivano riproposti a ciclo continuo nei canalacci regionali dove ho potuto “ammirarli” da ragazzino. Schifandoli da subito. Se questo è peggio di quelli è un miracolo che la Stone abbia lavorato ancora. Un tripletta del genere affosserebbe chiunque. Monumento subito a Steven Seagal che se l’è presa in moglie nel suo capolavoro!

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  3. Cassidy ha detto:

    Forse su questo film è comprensibile il silenzio di Sharon Stone. Per il resto quante volte in carriera Johnatahn Banks ha fatto il poliziotto o piccole variazioni sul tema sbirro? Anzi, ricordo forse un suo ruolo da non poliziotto, ci sarebbe da indagare in merito 😉 Cheers

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  4. Willy l'Orbo ha detto:

    Sharon Stone eroina di Odeon TV è uno di quegli avvenimenti che non possono che far palpitare all’impazzata il cuore di uno zinefilo. E poco importa se il film è immondo, dopo tale asserzione tutto è svoltato nel Valhalla gioioso della Z! 🙂

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  5. Lorenzo ha detto:

    Chiedo perdono per la mia recente assenza ingiustificata tra i commentatori del Zinefilo 😀 Ma Adam Ant, che vedo nel cast, sarebbe il cantante? Risposta armata e A prova di proiettile me li ricordo, il primo mi era anche piaciuto, almeno ai tempi… adesso non ricordo nemmeno di cosa trattasse.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ignoro chi sia Ant, ma qui la CineTelFilms è davvero ai minimi storici: farà di ben meglio con le bestiacce nel nuovo millennio 😛

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      • Giuseppe ha detto:

        Non ti ricordi di Adam Ant, frontman degli “Adam and the Ants”? Si, in questo coso del 1987 c’è pure lui, a riprova che nemmeno le sue scelte filmiche (e tele-filmiche) erano sempre così felici: basti pensare che solo l’anno precedente era in “Nomads” di John McTiernan (e nello stesso anno di “Lama d’acciaio”, invece, si sarebbe misurato niente meno che con il nostro David Rasche/Sledge Hammer 😉 )! Comunque mi spiace che Sharon sia diventata eroina di Odeon TV tramite questo filmaccio, veramente pessimo anche per i non pretenziosi canoni della Z (e di certo peggiore di Allan Quatermain, eccome)…
        P.S. E permettimi di considerarti un fratello “primadosato”, visto che adesso condividiamo l’esperienza della prima dose di vaccino 😉

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Visti i film che bazzica, direi che non provo interesse a conoscere la carriera di Adam 😛
        Ho sentimenti molto forti riguardo l’aver rischiato la vita una settimana prima che le case decidessero che non valeva la pena, e ora – non paghe di avermi inchiappettato – mi propongono la seconda dose con un altro vaccino quando non esistono prove che questo si possa fare. O che si possa fare senza esito fatale. Lo scopriranno solo le prime cavie che si vaccineranno. Forse se il Figliuolo avesse avuto meno fretta di farsi vedere Prodigo si sarebbe andati un po’ più con i piedi di piombo e mezzo milione di italiani non avrebbe rischiato la vita inutilmente, con qualcuno che l’ha pure persa.

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      • Giuseppe ha detto:

        E, come non bastasse, la tentazione di addossare le colpe esclusivamente su chi l’ha persa (compilazione scorretta, omissiva o mendace del modulo anamnestico: quando sai per certo di soffrire di patologie o allergie importanti a rischio di severe interazioni col vaccino la prima cosa che fai è NON dichiararlo, no? E chi non farebbe lo stesso, eh?) si sta riaffacciando potente, temo… 😦

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Dare la colpa alle vittime è una triste usanza che non passa mai di moda.

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  6. Sam Simon ha detto:

    Banks è meraviglioso! Peccato per questa sua partecipazione alla spaZZatura, ma almeno spero si sia goduto Sharon! :–)

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