Stalked by My Neighbor (2015) Spiati dai vicini

Continua il mio viaggio nel Campbell-verse, l’universo narrativo di Doug Campbell abitato da assassini pazzerelli e nevrotici vari: è il turno di Stalked by My Neighbor.
Presentato in patria il 21 marzo 2015, l’unica apparizione italiana sicura che ho trovato risale alla notte di giovedì 9 giugno 2016 su Sky Cinema Max, con il titolo Spiati dai vicini.
Poi però il film passa a Rai2, che il 27 giugno 2017 lo trasmette con il titolo Un vicino troppo perfetto.

A quando la replica su TV8?

Eroina della vicenda è Jodi (Kelcie Stranahan, che aveva lavorato con Campbell due anni prima, con Bella e letale, presto sul Zinefilo), giovanissima fotografa amatoriale di West Hollywood che una brutta sera viene aggredita in casa: pare di intuire ci sia stata anche violenza sessuale, ma è così vago e sfumato che probabilmente il formato televisivo non consentiva maggiore approfondimento.
Dopo l’evento traumatico, insieme alla mamma Andrea (Amy Pietz) la nostra Jodi si trasferisce in periferia, in uno di quegli assolati quartieri con le case tutte uguali: avete presente quelli dove sono ambientati tantissimi film horror? Quelli dove la gente tiene le proprie vittime in cantina? Ecco, uno di quelli. Che proprio ci si sente al sicuro.

Grazie mamma, ora sì che mi sento sicura

Jodi non ha perso la passione per la fotografia ma ne ha sviluppata un’altra: l’impicciosità. Così appena arrivata nella nuova casa, con ancora gli scatoloni da disfare, si mette a spiare tramite il suo obiettivo la casa di fronte, dove c’è lo spacciatore locale. Alla faccia del quartiere sicuro!

Chi è che non ha mai spiato i propri vicini?

Spia che ti rispia, anche se chi spia non è figlio di Maria – infatti Jodi è figlia di Andrea! – alla fine uno dei suoi soggetti fotografati si accorge di essere protagonista di attenzioni non richieste, oltre che illegali.

Tana per la spiona!

Il rapporto tra Jodi e il vicino Nick (Grant Harvey) sembra iniziare nel peggiore dei modi, con lei che lo fotografa di nascosto e lui che per vendetta le ruba la macchina fotografica, per poi restituirgliela così da farla passare per pazza, ma poi fra i due scatta l’ammmòre, sebbene rimanga solo “immaginato” – come quello tra Piero Pelù e Anggun – visto che qui siamo in orario protetto e più di una stretta di mano non ci si può dare.
Mentre però i due giovani passano da stalker a lover, intanto il nemico si annida nell’ombra.

Che simpatici i nuovi vicini, quasi quasi ci sparo

Quando la vicina di casa viene trovata con la testa “martellata”, è chiaro che questo quartierino proprio tanto tranquillo non è, con le sue casette tutte uguali e gli spacciatori che gestiscono la propria attività nel garage. Il detective Franklin (Dorien Wilson) gira come una trottola seguendo le varie piste, ma il problema è che il più pulito c’ha la rogna.
L’unica che sembra in grado di sbrogliare la matassa è Jodi, che continua la sua attività di spionaggio impiccione dalla finestra di casa sua: tutti nel quartiere sanno che lei tutto vede e tutto fotografa, eppure i cattivi continuano a fare i cattivi alla luce del sole, stando attenti ad essere visibili dalla finestra di Jodi.

Io mi siedo qui, e l’assassino prima o poi dovrà passare

Sebbene sia un film decisamente al di sotto dello standard a cui Campbell ci ha abituato, lo stesso il nostro Doug non rinuncia alla trama frizzantina, e se di solito nei film la prima ipotesi è di solito la meno probabile, messa lì per depistare lo spettatore, qui invece ci si azzecca subito, anche se la polizia sarà l’ultima a saperlo.
Mi ha ricordato un abbozzo di racconto che scrissi da ragazzo, con il cliente che entra dall’investigatore e quest’ultimo appena sentito il caso spara la sua risposta, che sembra scema invece ci ha preso alla prima botta. Ecco, Campbell ha dato vita al mio progetto giovanile: è chiaro che siamo sulla stessa lunghezza d’onda.

Che bello delinquere davanti alle finestra

L’assenza di matti si fa notare, comunque almeno un paio di personaggi seriamente mal messi di testa ci sono. Peccato però che Campbell non sembra aver trovato modo di lasciarsi andare ai fuochi d’artificio che vediamo nei film successivi, come se si sentisse ancora limitato dal formato televisivo e non avesse ancora trovato quello stile spumeggiante che ce lo fa amare.

In attesa che tornino i matti nei film di Campbell, occhio ai vostri vicini. E se dovete commettere un crimine, non fatelo davanti alla finestra della vostra vicina, che sta lì con una macchina fotografica.

L.

– Ultimi titoli del Campbell-verse:

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26 risposte a Stalked by My Neighbor (2015) Spiati dai vicini

  1. Zio Portillo ha detto:

    Prossimo capitolo del “Campbell-verse”: “Stalked by my blogger”.

    Un ex-giovane blogger si invaghisce professionalmente di un onesto regista cinematografico e con la scusa di un blog sul cinema lo tampina pesantemente fino ad arrivare ad intervistarlo. Là scoprirà che il regista girerà un film televisivo e che casualmente la sceneggiatura è molto simile ad un racconto che il blogger scrisse in età giovanile. Le sinapsi dell’intervistatore vanno in tilt e crederà che lui e il regista sono in qualche modo “uniti da un destino professionale” e “interconnessi”. Un thriller che via via diventa un home-invasion e che si risolverà con uno scontro marziale all’ultimo sangue nella famosa pineta di Ostia.

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  2. Cassidy ha detto:

    Zio Portillo ti ha dato il titolo della rubrica, io invece dovrò combattere perché avrò Pelù e Annggun in testa tutto il giorno, una forma di ossessione che forse piacerebbe a Campbell 😉 Cheers

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  3. Sam Simon ha detto:

    Mi fa ridere che tutti i criminali facciano di tutto per farsi vedere dalla protagonista. Eh, sennò non c’era il film, scusa! X–D

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  4. Austin Dove ha detto:

    mi ricorda molto il film con shia labeof

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  5. Willy l'Orbo ha detto:

    Campbell-verse è meraviglioso! 🙂
    E il giovedì, per me, è diventato come natale: un film di Campbell è sempre un regalo! 🙂
    L’ho visto qualche mese fa e, come hai sottolineato te, lo ricordo come meno “pazzerello” della media, anche se, considerato il formato e tutto, non mi dispiacque (a ciò contribuisce il meccanismo del vicino spione che mi intriga sempre).
    In ogni caso mi pare che Campbell sia divenuto geniale (o abbia perso la brocca, a seconda del punto di vista), col passare del tempo quindi è probabile che la follia si annidi nel suo prossimo film piuttosto che in quelli più datati, anche se la sua saggia mano si vede sempre.
    La scorsa settimana ho visto Segreti mortali, che, beninteso, non raggiunge le vette di Beck, istruttrice di volo e simili, tuttavia ha alcune perle di quelle che ci fanno adorare Campbell nostro! 🙂

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  6. Conte Gracula ha detto:

    Dal titolo, ho sospettato una rimasticata de La finestra sul cortile, ma per fortuna non è così ^^
    Comunque guarda che trame vengono fuori quando un personaggio voyeur ne incontra uno esibizionista 😂

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