Stalked by My Mother (2016) Tutti i sospetti su mia madre

Continua il viaggio nel Campbell-verse, quell’universo narrativo fatto di assassini pazzerelli e stalker dietro ogni angolo, il tutto firmato da Doug Campbell sia alla regia che alla sceneggiatura.

Il capolavoro di questa settimana è Stalked by My Mother, uscito in patria il 26 settembre 2016 e arrivato su Rai2 il 1° settembre 2018 con il discutibile titolo Tutti i sospetti su mia madre.

Di sicuro abbiamo i migliori titolisti del mondo

Non posso parlare di questo film, perché a forza di trattare filmacci fetenti quando poi ti ritrovi fra le mani un gioiellino non sai che parole usare: come si può descrivere un prodotto come “capolavoro” specificando però che è sempre di serie Z? Sembrano due qualità in contraddizione ma siamo negli anni Duemila, baby, e stiamo tutti ballando sul cadavere del cinema.

Per me il difetto principale dei film di serie A è che sono scritti da schifo, in modo dozzinale e superficiale perché i produttori che tirano fuori milioni vogliono andare sul sicuro abbassando il livello perché anche il più stupido degli spettatori capisca: Doug Campbell invece non deve parlare al grande pubblico, la casa canadese Johnson Production Group gli dà carta bianca e basta che rispetti le regole del thrillerino televisivo (niente nudi e niente parolacce) e poi può fare quello che vuole. E Campbell secerne oro da ogni suo poro!

Si mette lì, prende carta e penna, e comincia a scrivere storie di pazzi assassini.

Tipico personaggio folle del Campbell-verse

Claire (Jennifer Taylor) è una mamma apprensiva, perché ha subìto un trauma: quando sua figlia era piccola per poco non veniva rapita. Ora Maddy (Mia Topalian) è cresciuta ma sua madre è leggermente iperprotettiva. Ma proprio un’anticchia.

Dietro ogni albero c’è una mamma iperprotettiva che stalkera la figlia

Avete presente cosa vi diceva vostra madre le prime volte che uscivate da soli? Ecco, Claire è molto più avanti, e i suoi discorsi sono del tipo “Io sarò la tua ombra”. E se pensate di essere più furbi di vostra madre, sbagliate di grosso. Ogni madre ha sviluppato capacità alla Liam Neeson in Taken e non importa quanto lontano andrete: vostra madre vi troverà. E vi ucciderà di rimbrotti e cazziatoni.

E quello lo chiamate “pomiciare”?

La povera Maddy non ce la fa più, con una madre votata anima e corpo a impedirle qualsiasi esperienza giovanile e a tenerla in clausura per sempre… anche con le maniere forti.
Visto che la figlia è intenzionata a continuare la sua storia d’amore con un ragazzo, è il caso di andare a trovare questo ragazzo e spiegargli le cose come stanno. Spiegarglielo bene. Strano che il giorno dopo il ragazzo venga trovato morto…

Fidatevi di me… Sono una madre.

Il gioco di sguardi tra madre e figlia, durante le indagini, è impagabile così come la freddezza di mamma Claire quando sua figlia viene formalmente accusata dell’omicidio del suo ragazzo. È semplicemente una madre dal carattere distaccato o una omicida a sangue freddo?
Mentre tutti si chiedono se l’assassina sia la madre o la figlia, sbuca una terza ipotesi: e se ci fosse qualcuno del passato che torna in scena per ordine una vendetta ad orologeria?

Quando il passato bussa alla porta… cominciate a correre!

Non posso rivelare altro, perché Campbell si è superato e ha scritto una sceneggiatura al bacio, dove tutti i piccoli elementi narrativi sono curati, niente è lasciato al caso e tutti i punti chiave sono stati preparati con cura: guai a dare dei soldi a quest’autore, si rovinerebbe come quegli sceneggiatori cialtroni che vediamo in serie A.
In un turbine di trovate folli e geniali, di personaggi in continuo mutamento e dalle mille sorprese, il film ambisce ad uno dei migliori prodotti fin qui visti dell’autore, per qualità narrativa: l’avere nella stessa storia sia pazzi assassini che stalker è un valore aggiunto.

Dovete vedere questo film, godere della magia di Doug Campbell e gioire della sua follia narrativa, che lo porta a scrivere storie d’intrattenimento in un mondo (quello del cinema) fatto ormai esclusivamente di buchi di sceneggiatura con effetti speciali intorno.
In attesa che Campbell segua il consiglio del nostro Zio Portillo e scriva Stalked by My Blogger, questo rimane una delle sue produzioni migliori.

Chiudo con il doppiaggio:

Personaggio Attore Doppiatore
Claire Beauregard Jennifer Taylor Anna Cesareni
Maddy Beauregard Mia Topalian Roisin Nicosia
Gina West Danielle C. Ryan Emanuela Ionica
Tucker Spencer Neville Alessio Puccio
detective Kelly Leith M. Burke Guido Di Naccio
Sean Beauregard Brian McGovern Gianni Bersanetti
Nick Fox Kevin Scott Allen Maurizio Fiorentini

Edizione italiana a cura di Paola Tucci.
Adattamento dialoghi e direzione del doppiaggio: Nicola Bruno.
Mixage: Claudio Oliviero (A.I.F.M.)

L.

– Ultimi titoli del Campbell-verse:

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Informazioni su Lucius Etruscus

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16 risposte a Stalked by My Mother (2016) Tutti i sospetti su mia madre

  1. Cassidy ha detto:

    Hai riassunto il cinema contemporaneo alla perfezione, deve parlare a tutti dal bambino di sei anni al signore di sessanta, ma soprattutto deve essere compreso, quindi risulta scemissimo oppure già visto, in quest’epoca di pazzi sono benvenuti quelli di Campbell 😉 Cheers

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  2. Il Moro ha detto:

    Azz, stavolta mi hai quasi convinto.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Così come WIlly ha contagiato me con questi thrillerini, il mio scopo è contagiare altri 😀

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      • Willy l'Orbo ha detto:

        Contento di averti contagiato e che tu ora funga da diffusore a tua volta 🙂
        Il film in oggetto lo vidi un po’ di tempo fa, credo sia stato il primo, o giù di lì, che ho visto dell’autore, quando ancora Campbell era un tizio sconosciuto e non il gestore del Campbell-verse. Ebbene, tra le miriadi di prodottini televisivi, è uno dei non moltissimi che mi ha lasciato traccia, sensazioni positive durature, segno che, come confermato dal post, il nostro eroe già dispensava pillole di eccellenZa! 🙂

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        La firma di Campbell era già incisiva la traccia che lascia nello spettatore sempre più profonda: ormai ne sono assuefatto! 😛

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  3. Conte Gracula ha detto:

    Questa mamma porta il concetto statunitense di “madre elicottero” a un livello tutto nuovo 😂 è apprezzabile che Campbell non abbia scelto, per il genitore iperprotettivo, il solito padre.

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  4. Zio Portillo ha detto:

    Caro Doug, il tuo unico limite è la fantasia! Solo quella può limitare lo stalkeratore. Dalla mamma al medico, dalla fotografa al pilota d’aerei. Spero arrivi presto il “blogger” (testimoni tutti che l’ho detto per primo!), il “fornaio” (che ti perseguita se qualche volta compri il pane da un’altra parte), “il barista” (se fai colazione a casa al posto del solito bar ti uccide la famiglia!). Oppure il ribaltamento di ruoli “Stalked by my favourite writer” dove è lo scrittore che perseguita un fan dopo avergli firmato la copia di un libro. E’ tutto bellissimo!

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  5. Lorenzo ha detto:

    Perché non è su RaiPlay? Perché hanno tolto pure quello dell’aereo prima che l’abbia visto? Perché non hanno ancora messo il quarto capitolo del dottor Beck? 😦

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Perché RaiPlay ha la stessa qualità della Rai televisiva: zero totale 😀
      Solo le bojate di “Fuori Orario” rimangono per sempre, perché tanto non le vuole nessuno e costano un centesimo: qualsiasi altro film costa e con i soldi con cui devono ricoprire quei coglioni di presentatori non rimane nulla per garantire una vera piattaforma. Il tutto detto senza astio 😀

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      • Giuseppe ha detto:

        Non c’è astio dove c’è verità, e questa è la pura verità (al di là di tutte quelle spacconate pubblicitarie iniziali come “il regista sei tu”) 😀
        Fatta questa fondamentale premessa, le perle Z di Doug è meglio andarsele a cercare altrove… intanto si può pensare a un altro titolo, tipo “The platform man”, dove l’assassino è un ex-abbonato a RaiPlay impazzito per la delusione dovuta alla scarsissima offerta 😀

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        ahhaha io ci sto, mi prenoto come protagonista! 😀

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  6. Kuros ha detto:

    Il film è andato in onda la sera dopo perchè aveva avuto problemi di visione visto che l’avevano mandata in inglese e sostituita con un altro thrillerino.

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