Continuo ad attingere a quello scaffale speciale della biblioteca casalinga in cui sono “appoggiati” (da tempo immemore) DVD presi su bancarella in attesa di recensione: fra un ciclo tematico e l’altro, fra una prima visione televisiva e una chicca trovata in giro, ogni tanto riesco a recensirne uno così da spostarlo poi nella “collezione stabile”, che da tempo meriterebbe una ordinata come si deve.
Senza saperlo ho beccato un film che non sembra aver conosciuto altro tipo di distribuzione italiana se non questo disco: non una gran perdita, diranno molti, ma sono sensibile a certe chicche.
Siamo agli sgoccioli della vita della Allegro Films, casa canadese che negli anni Novanta girava piccoli film per videoteche ed emittenti televisive di bocca buona, titoli contraddistinti dalla presenza di un attore famoso anche se appannato: i suoi protagonisti sono, per dirla con Natalino Balasso, “noti per essere stati noti”.
Esordire con Christine (1983) è roba buona, ma credo che Alexandra Paul sia più famosa per la sua lunga partecipazione alla serie “Baywatch”, anche se non era fra le bagnine più prorompenti: era quella seria, la più tosta, immagine che le è rimasta addosso.
Qui sul blog l’abbiamo incontrata nel thriller “del doppio” La metà ignota (1997), al fianco di Eric Roberts in Volo 534. Panico ad alta quota (2001) ma anche fra Costas Mandylor e Michael Ironside in Disaster Zone: Volcano in New York (2006): insomma, un’eroina della Z a tutto tondo.
Il copyright alla fine dei titoli di coda ci dice che il film in questione è stato prodotto nel 1998 ma poi, ci dice IMDb, solamente nel febbraio 2000 è uscito nelle videoteche canadesi, con il titolo Fallen Angel. Il 14 maggio successivo va in onda sulla TV americana come Eternal Revenge e per l’unica sua distribuzione italiana nota è questo DVD della StormVideo (MHE), del maggio 2004.
La detective Laura Underwood (Alexandra Paul) è una tosta, si getta nella situazioni più pericolose senza battere ciglio, e se c’è una lite domestica in cui una moglie minaccia il marito con una pistola… be’, potete giurarci che prenderà le difese della donna e sparerà al marito!
Amici e colleghi cercano sempre di fissarle qualche appuntamento ma lei svicola, sta benissimo da sola e non vuole uomini scocciatori, soprattutto dopo che il fidanzato l’ha mollata sull’altare. Quando un giorno la donna arriva in ufficio e trova proprio lo “sposo in fuga” Brian (Anthony Michael Hall), non è per nulla contenta e non ha alcuna voglia di recuperare il rapporto spezzato.
L’uomo è in città per una riunione di vecchi compagni di scuola, a cui ovviamente Laura non ha proprio voglia di andare. Già pronta a dimenticare anche solo l’esistenza di quella riunione di ex studenti, la detective si ritrova invece costretta a studiarla da vicino: non può essere un caso che a poche ore di distanza ben due vecchi compagni di scuola siano morti cadendo da un palazzo. Che ci siano degli… spingitori di ex studenti giù dai palazzi?
Laura riesce a sventare il terzo omicidio e viene così a contatto con Vicky Mayerson (Michelle Johnson), giustiziera che dopo tanti anni è tornata per chiudere i conti con il passato, e far saltare dai tetti alcuni ex studenti con la coscienza poco pulita.
La detective scopre che molti anni prima le vittime avevano importunato una ragazzetta per strada che poi era caduta da un cavalcavia, fratturandosi tutte le ossa e passando anni fra coma e riabilitazione. È chiaro che non possiamo più parteggiare per la giustizia, ma solo per Vicky… che dai tetti dei palazzi di notte osserva la città…
Lei è tutte le donne e nessuna. È dappertutto e in nessun luogo. Lei è… Darkwoman!
Non ho citato a caso: la ripresa della donna accucciata sul cucuzzolo di un palazzo sembra citare espressamente Darkman (1990) di Sam Raimi.
Forte della frase che fa ripetere alle sue vittime («Non fidarti mai di un uomo dopo mezzanotte»), che era quella detta a lei quand’era vittima, non so se fosse un effetto voluto ma Vicky diventa protagonista assoluta della vicenda, lasciando parecchio in disparte la detective Laura e i suoi (fallimentari) tentativi di fermarla.
Anche durante il confronto finale è la vendicatrice a condurre sempre il gioco e a lanciare belle bombe emotive sui personaggi. È indiscutibilmente lei l’eroina noir della storia.
Gabbata nel suo ruolo, che inizia da protagonista e si ritrova come semplice tappa-buchi fra una scena intensa e l’altra, la povera Alexandra Paul cerca di affinare le sue arti, andando sotto copertura alla festicciola degli ex studenti così da creare la situazione “poliziotta dura in vestitino bollente” ma è chiaro come la vicenda la porti ad essere una semplice comprimaria poco importante.
Malgrado la sceneggiatura sia affidata a gente di passaggio il film lo stesso è piccolo ma succoso, crea una storia non banale – sebbene gli elementi siano tutti ben lungi dall’essere “freschi” – e un onesto intrattenimento di medio livello. Ad avercene di piccoli thriller come questo!
Una curiosità finale. Il regista Marc S. Grenier, che ha lavorato più volte per la Allegro Film, dopo questo film decide di diventare anche produttore, visto che c’ha l’occhio lungo per i filmoni che spaccano. Così inizia producendo Xchange (2001) con Stephen Baldwin e prosegue nella doppia veste di regista e produttore di Identità ad alto rischio (2001) con Dolph Lundgren. La Z è potente in Grenier.
L.
- Ucciderò un uomo (1969) Il primo giustiziere della notte
- Every Breath (1994) La ragnatela del vizio
- Thrillerario – Novità thriller marzo 2024
- Follia omicida (1997) Charlie Sheen, vicino di casa perfetto!
- Inside Edge (1992) Uno sporco affare di droga
- Blind Horizon (2003) Quando Val Kilmer spaccava!
- Control (2004) Quando Ray Liotta divenne buono
- Thrillerario – Novità thriller febbraio 2024
- Separated at Birth (2018) Una figlia ritrovata
- Pagine per un omicidio (2018) Pseudobiblia in giallo
Se può consolarti abbiamo tutti una pila di DVD in attesa che ci guarda 😉 Titolo interessante poi con i riferimenti a “Darkman” mi compri sempre facile, Alexandra Paul avrebbe meritato ben altri palcoscenici, non l’ha aiutata nemmeno iniziare con Carpenter. Cheers
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Non si fa a tempo a recensire un DVD che ne arrivano altri in fila 😛
La Paul ha la grinta giusta ma l’ho vista apparire sempre in produzioni abbastanza piccole, temo non abbia avuto le occasioni giuste, comunque sicuramente è un’Eroina della Z che non si dà per spacciata 😀
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Adoro praticamente tutti i tuoi post ma quando c’è la Z…impazzisco letteralmente dalla gioia! Poi Z succosa come questa! In più mi hai fatto schiantare con la figura degli spingitori di ex studenti giù dai palazzi 🙂
Ah, quasi dimenticavo, lo scaffale speciale della biblioteca casalinga a quanto lo vendi? Sono disposto a pagare qualsiasi prezzo! Non fare però il furbo, me lo devi vendere senza togliere prima i DVD! 🙂
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ahahah quindi non intendevi solo il legno nudo, ma pure i DVD sopra 😀
A forza di fare cicli mi scordo dei cari vecchi DVD coi filmacci presi su bancarella, che nascondono tante chicche e tante emoZioni introvabili, quindi mi impegno ufficialmente a portarli più spesso sul blog 😛
Anche perché film come questi a sorpresa sono molto meno raccapriccianti di quello che sembra, mentre tanti filmoni più blasonati quelli sì che fanno digrignare i denti…
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“Legno rivestito di DVD”, ecco quello che vorrei 🙂
Ti sei preso un impegno, portare più spesso sul blog le emoZioni dei DVD da bancarella, ed essendo un impegno Z ci conto eh! 🙂 🙂 🙂
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Un impegno per la vita 😛
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Più del film, mi ha incuriosito la tua catalogazione dei dvd. Guarda, se si incrociano i pianeti e dovessi scendere a Roma, giuro che vengo a citofonarti solo per vedere come cavolo tieni la roba. Mi ti immagino tipo quelli di Real Time, gli accumulatori seriali sommersi di ogni cianfrusaglia. Solo che la tua casa è letteralmente zeppa di VHS, DVD e con tv in ogni stanza perennemente in funzione che registrano ogni cosa.
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ahahah sull’accumulo seriale ci sei andato molto vicino, purtroppo invece registro da una TV sola, avendo una sola antenna 😛
Teoricamente ho dato un ordine ai miei DVD, ma è tutto in continuo mutamento e può capitare che mi dimentichi l’ordine, quindi in realtà è meno ordinato di quanto vorrei 😛
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è vero, sembra una trama affascinante
forse più da episodio di un poliziesco che di un lungometraggio però
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In effetti questo è più un giallo televisivo, corto il giusto.
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Ma la copertina del DVD è così o si è scolorita al sole? 😀 Chissà come mai negli anni ’90 (questo è del 2000, ma avranno iniziato la produzione negli anni ’90) c’era questa tendenza al seppia, più il film è pezzente e più è triste la locandina, se va bene con due facce incollate alla meno peggio. Almeno i filmacci degli anni ’80 avevano locandine gagliarde, ottime per truffare lo spettatore occasionale 😛
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Ringrazia che qua la produzione avesse soldi per truccare gli attori 😀
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Allegro ma non troppo insomma… Ma alla fine lo danno il cellulare della spingitrice di vecchi compagni di classe dai palazzi? Avrei una lista…
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ahahah in effetti potrebbe essere un lavoro con molte richieste: chi è che non ha almeno un paio di ex compagni di classe a cui far pagare un paio di brutti ricordi? 😀
Invece di incaponirsi doveva aprire un’attività 😛
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E magari organizzare pure degli sconti comitive, visto che in genere quel tipo di ex-compagni di classe sono più di un paio 😛
Uno Z-thriller dignitoso alla fine, con una Alexandra Paul che avrebbe potuto essere la vera protagonista ma che invece, per l’ennesima volta, non lo è…
P.S. Magari si potessero mettere in ordine e poi riuscire anche a tenerceli (in ordine), i DVD 😀
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Arriva sempre un nuovo DVD che sballa tutto l’ordine 😀
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Che carriera Alexandra Paul! O___o
Certo non poteva che peggiorare, se cominci con Carpenter di meglio non puoi trovare!
(buffo che citi Darkman, proprio oggi c’ho scritto un post sopra! :–)
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Infatti sto per passare da te 😉
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