Continuano le avventure di Billy Blanks strambo sbirro marziale, e stavolta ritrova un vecchio amico.
Non esistono prove di alcun tipo di distribuzione italiana di Expect No Mercy (1995) negli “anni d’oro” di Italia1 e delle videoteche – non ci sono tracce di Billy Blanks nella TV nazionale in chiaro dopo il 1995! – ma poi all’improvviso il neonato canale La7 un giorno del neonato millennio trasmette a sorpresa un film il cui doppiaggio italiano non si sa da dove arrivi.
Questo è uno di quei rari casi in cui sono stato “sul pezzo”, e non solo ero lì a registrare su videocassetta il film ma poi l’ho anche digitalizzato: sfogliando i giornali dell’epoca, l’unico passaggio su La7 accertato del film (in realtà l’unico in assoluto) risale alla seconda serata di domenica 3 febbraio 2002.
Grazie a Lorenzo, il ninja del Zinefilo, scopro l’esistenza di una VHS BMG Ricordi datata 1997 che presenta il film con il titolo Virtual Killer, a cui chiaramente risale il doppiaggio utilizzato da La7: con mia grande invidia Lorenzo possiede la ristampa Number One Video di quell’edizione, targata per lo più “Cintura nera”. Un giorno riuscirò a rubarglierla!
Io invece anni fa su bancarella ho trovato l’edizione DVD Stormovie 2008, che tanto per cambiare incasina tutto inventandosi un terzo titolo: Killer virtuale. Se volete aggiungere anche voi un titolo, fate pure.
Il perfido Warbeck (Wolf Larson) ha fondato la Virtual Arts Academy che sforna fenomenali assassini addestrati mediante l’uso della realtà virtuale. Ok, detta così pare una stupidata e lo è, ma dobbiamo ricordare che nel 1995 in cui è uscito originariamente il film l’informatica, i computer, i videogiochi, la realtà virtuale e roba varia erano di grandissima attualità e infiammavano l’immaginazione di autori e spettatori. Quindi vediamo scene fatte al computer che definire datate è poco, ma per l’epoca erano un richiamo niente male.
Comunque, dicevo, Warbeck ha addestrato virtualmente i suoi assassini, fra cui troviamo Michael Blanks, fratello di Billy: i più attenti lo ricorderanno nel mitico Dragon Fire (1993).
Per combattere questa organizzazione che usa killer con indosso cuffie simili a quelle degli Universal Soldier, l’FBI cerca di infiltrare agenti ma Warbeck glieli ammazza tutti: bisogna salire di livello. Bisogna utilizzare agenti addestrati con la stessa realtà virtuale.
L’agente Eric (Jalal Merhi) usa un’idea deliziosa: creare avversari digitali per impratichirsi sempre più ma in sicurezza. Ah, i meravigliosi anni Novanta…
Va bene i computer e la realtà virtuale, ma serve qualcuno concreto che meni duro, alla vecchia maniera, quindi si deve ingaggiare pure Vanier (Billy Blanks), come sempre campione di stile.
Torna dunque la coppia di strambi sbirri marziali di Sotto i colpi dell’aquila (1992): se Italia1 avesse trasmesso questo film, visti i due attori di nuovo in coppia l’avrebbe chiamato Sotto i colpi dell’aquila 4: sempre più sbirri, sempre più strambi, sempre più marziali. (Titolo troppo lungo?)
Eric si infiltra nell’associazione spacciandosi per tecnico informatico, invece non è chiaro a che titolo entri Vanier: basta bussare alla porta della Virtual Arts Academy per essere accettato come recluta e ricevere un addestramento computerizzato?
Certo, tutto ha un prezzo, per esempio durante gli addestramenti devi vestirti male… ma questo non ha mai spaventato Blanks.
La trama finisce qui, perché i due scaltri agenti di grande esperienza si fanno beccare immediatamente come due reclute, e in pratica a metà film si iniziano a menare… smettendo sui titoli di coda!
C’è giusto il tempo di usare sofisticatissimi programmi informatici per la realtà virtuale che onestamente temo saranno sembrati già vecchi nel 1995: Il tagliaerbe (1992) l’abbiamo visto tutti, quindi il livello medio dell’informatica nei film non era così basso come in questo caso.
C’è anche il tempo di ritagliare un piccolo ruolo femminile, se no poi accusano questi film di maschilismo, così ad aiutare i due strambi sbirri c’è Vicki, che non sapeva quanto fosse cattivo il suo capo Warbeck e ora vuole assicurarlo alla giustizia.
Ad interpretarla c’è la splendida Laurie Holden, che l’anno successivo sarebbe entrata in “X-Files” (dall’episodio 4×01) nel ruolo ricorrente di Marita Covarrubias: in tempi più recenti è stata anche in “The Walking Dead” ma non avendola vista non saprei dire di più. Sicuramente nel suo curriculum avrà cancellato la sua partecipazione a questo film marziale.
Se il problema dei film precedenti era l’assenza di coreografia nei combattimenti, qui il problema è l’opposto: ci sono troppi coreografi! Infatti sia Billy che Jalal sono attestati come coreografi, immagino delle scene dove combattono loro, mentre come terzo coreografo c’è Anthony De Longis, più noto come attore baffuto ma che cura anche le scene di combattimento e cadute varie.
Il problema è che il regista filippino Zale Dalen non sembra avere ben chiaro come si dirigano scene d’azione, quindi troppo spesso gli scontri fisici sembrano scazzottate da bar invece che combattimenti marziali, e quel che peggio Billy non lo fanno volare quasi mai: come fai ad avere uno dei migliori atleti filmici degli anni Novanta e non farlo volare?
Si tiene giusto come ultima tecnica il suo celebre doppio calcio volante, quello che l’ha reso immortale ne Il re dei kickboxers (1990): stando alle interviste di Scott Adkins, non c’è alcun trucco, Billy sa fare davvero quel doppio calcio!
L’atteso super-scontro del film, cioè quello fra i due fratelloni Blanks, è purtroppo povero di emozioni: dura una vita, si menano per tutto lo stabile, ma c’è davvero pochissimo di marziale. Avere così tanto materiale per le mani e sprecarlo è davvero un peccato.
E Jalal? Uno dei cantori marziali del periodo rimane parecchio sullo sfondo, impegnato a dare qualche calcetto e poco più. Teoricamente è il co-protagonista del film, ma in realtà lo si vede pochissimo in scena. E, di nuovo, è un gran peccato.
Il film si chiude con una “morale”. Per tutta la vicenda Blanks ha fatto la parte di quello che odia i computer, che è più “concreto”, ma il suo strambo compagno gli ricorda che quello è il futuro, e un giorno potrebbero esistere altri criminali informatici: Billy se la ride, ma aveva ragione Jalal.
Sicuramente non è voluto, ma guarda caso la scena finale si svolge in una jeep che si allontana verso l’orizzonte: è la profezia del destino oscuro di Terminator (1984), e purtroppo i criminali informatici annunciati sarebbero arrivati molto velocemente.
Non certo uno dei titoli da ricordare del periodo, con troppo materiale sprecato oltre ad una trama assente ingiustificata, e purtroppo è anche uno degli ultimi titoli del genere ormai morente.
Però gli si vuol bene lo stesso e ringrazio La7 per averlo tirato fuori dal suo cilindro, vent’anni fa.
L.
P.S.
E ora tutti a ripassare la recensione di Willy l’Orbo.
– Ultimi film con Billy Blanks:
- Expect No Mercy (1995) Killer virtuale
- Sotto i colpi dell’aquila 3 (1995)
- Sotto i colpi dell’aquila 2 (1994)
- Sotto i colpi dell’aquila 1 (1992)
- Bloodfist 1 (1989) Pugni d’acciaio
- Back in Action (1993) Una spietata coppia di vendicatori
- The King of the Kickboxers (1990)
Ho la VHS originale. L’unica sopravvissuta della mia collezione di filmacci (che era composta da questo, Ninja’s Force, Missing in Action e Delta Force allegato a Panorama :P).
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UAU questa sì che è una chicca!!! Quando ti va, mi manderesti una foto? E per caso c’è una qualsiasi data sulla locandina? E mi confermi che il titolo è “Virtual killer”? Così poi aggiorno il post 😉
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Dopo te la mando. Riguardo la data, la comprai a poche migliaia di lire a fine anni novanta, quindi credo che sia sia uscita subito all’uscita del film e poi lasciata ammuffire nei cestoni delle offerte.
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Grazie ancora per le preziose informazioni: ho aggiornato il posto 😉
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Laurie Holden sempre bellissima, ha recitato trame più sceme in TWD quindi non credo debba vergognarsi troppo di un film così anni ’90, realtà virtuale e computer usati con timore quasi referenziate, Unisol e Mortal Kombat, ci credo che il nostro Billy se la rideva gagliardo 😉 Cheers
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Erano anni in cui si poteva ancora irridere il mondo informatico, oggi suonerebbe strano un protagonista che “preferisce la realtà” e odia i computer, visto che anche il più anti-informatica ha in tasca uno smartphone 😛
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Questo lo trovai in DVD su una bancarella e non seppi dire di no. “Virtuale” nel titolo m’ha fregato.
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ahaahha tecnicamente non è un titolo ingannatore, ci sono davvero “assassini virtuali”, ma temo sia decisamente lontano dai tuoi gusti: ci avrà guadagnato tuo padre ^_^
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Lo trasferirò dalla collezione destinata alla scatola della videorortura alla collezione di mio padre mi sa
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Vedrai che ne sarà contento 😛
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E il Commodore 64 muto! X–D
Comunque che bella Laurie Holden, non ha un gran CV, per lo più ha fatto TV. Ottima in The X-Files, e secondo me è stata anche parecchio brava in The Walking Dead. Il problema è che il suo personaggio era odiatissimo dai fan, in effetti non era scritto affatto bene, quindi ci furono festeggiamenti quando fu eliminato dalla serie. Ma lei come attrice non aveva fatto niente di male, anzi! :–)
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Mai visto TWD quindi non saprei, ma di solito a penso sempre al contrario dei fan, quindi alla cieca sto con Laurie ^_^
Quando appare in X-Files illumina la giornata, solo per lei forse potrei iniziare a vedere le nuove stagioni, dalla decima in poi, ma ancora non ne ho il coraggio 😛
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Oddio, la decima stagione la vidi quando uscì e… no. Proprio no. Un disastro totale.
L’undicesima non ho avuto il coraggio di affrontarla.
Per adesso The X-Files è come lo ricordavo, vediamo a che punto pure io penso che sia da buttare! :–)
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Eh, se mi dici così allora proprio non ho il coraggio di iniziarla, mi spiace per Laurie 😀
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Comunque io della Covarrubias non ho trovato traccia nella decima stagione… E credo non ci sia nemmeno nell’undicesima. :–)
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Ah no, è vero, controllando meglio su IMDb in pratica ho visto ogni sua apparizione, visto che l’ultima è nella nona stagione. Peccato, è apparsa davvero poco, avrei voluto vederla di più 😉
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Chi non vorrebbe vedere di più Laurie Holden? :–D
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Eh no, le ultime stagioni di X-Files sono per completisti irriducibili (di X-Files, tutto) quindi le posso sopportare solo io, e non vi voglio sulla coscienza 😛
La bella Laurie poi non vi ha nemmeno preso parte, appunto… ed è un peccato, perché magari proprio per un episodio a tema “virtuale” avrebbero potuto benissimo richiamarla in servizio, con la partecipazione amichevole di Billy Blanks nei panni di un agente FBI specializzato in contatti alieni ostili (vecchio collega di Fox Mulder, capace di stendere a suon di doppi calci volanti persino l’olio nero) 😀
La nostalgia di rivedere quel logo lassù, quando una pur appena nata La7 si dimostrava essere comunque molto più vitale e variegata rispetto alla noiosa cariatide che sarebbe diventata più avanti (chi ci crederebbe, oggi come oggi, che un tempo addirittura Blanks e Merhi erano stati parte del loro palinsesto?)…
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La nona stagione di X-Files è stata per me una lenta e straziante agonia, e intanto ho dimenticato tutte le altre puntate viste. No, non rientro decisamente nel novero dei completisti 😛
Però se Blanks avesse fatto una comparsata sarei accorso in gran fretta.
Che rabbia non aver registrato di più i gioielli che la neonata La7 ha tirato fuori, in quei pochi anni prima di bandire per sempre il cinema dal suo canale, nel peggiore dei modi: replicando mille volte l’anno sempre gli stessi due o tre film.
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Che gioia questa serie di post su film col nostro amato Billy! In considerazione del vestiario di quest’ultimo, direi gioia anche per gli occhi! 🙂
Grazie per la citazione così oggi mi sono fatto una doppia, gustosissima, razione di Billy (e pure di Jalal)! 🙂
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Ora che inizia il recupero degli anni Novanta, voglio proprio vedere se qualche film ha il coraggio di mostrare cosa davvero era considerato di moda all’epoca 😀
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