Darkman 2 (1995) Il ritorno di Durant


Torna l’appuntamento dedicato allo sport estivo più amato dai zinefili: la maratona horror! Grazie a The Obsidian Mirror parte la nona edizione della storica “Notte Horror“, in omaggio all’omonima iniziativa di Italia1 dei tempi d’oro. (Ecco il bannerone con gli appuntamenti.)


«Adorerei farne il seguito», così l’entusiasta Liam Neeson si esprimeva con il giornalista Kyle Counts per la rivista “Starlog” n. 161 (dicembre 1990). «Sono già impegnato per il seguito, ma la decisione finale spetta a quelli della Universal».

Che belle parole, quelle di Neeson, così giovane e disponibile: quando le ha pronunciate, però, è un attore che al massimo aveva fatto ruoli minori in film famosi. Poi dopo Darkman si è ritrovato protagonista di quel meraviglioso e crudele noir che è Innocenza colposa (1991), ha lavorato per il Woody Allen dei tempi d’oro in Mariti e mogli (1992), ha dato una splendida prova attoriale nel classico Ethan Frome (1993) e ha fatto… aspetta… quel film famoso… dài, quello tutto in bianco e nero… Ah sì, ecco: Schindler’s List (1993). Trovo deliziosa l’immagine dei dirigenti Universal che superano la folla di produttori che riempie il giardino dell’attore più caldo del momento e gli dicono: “Scusi, avremmo pensato a Darkman 2, è ancora disponibile?”. Conoscendo il caratterino solare di Liam probabilmente li avrà cacciati a pedate nel sedere.

Coraggio, chiedetemi ancora di mettermi le bende in faccia

Potremmo stare a discutere se scegliere Nell (1994) e Rob Roy (1995) sia stata la giusta scelta di carriera di Neeson per sfruttare il Premio Oscar ricevuto, cominciando ad apparire in film non memorabili che infatti hanno l’hanno nel nuovo millennio noto più per il maestro Qui-Gon Jinn della Trilogia Sbagliata che per i suoi ottimi ruoli fra Ottanta e primi Novanta, ma di sicuro in quel 1994 era impensabile che l’attore si rimettesse in faccia le bende del dottor Westlake.
Eppure sono convinto che un secondo Darkman con il Premio Oscar Liam Neeson diretto da Sam Raimi sarebbe stato un capolavoro che avrebbe fatto tremare il cinema dalle fondamenta: vado alla Total Recall a farmi impiantare la memoria di aver visto quel film.

«Io sono… Darkman!» 92 minuti di applausi!

Dall’altra parte invece credo ci sia molto meno da discutere se Sam Raimi avesse dovuto portar via le chiappe dal set di Sharon Stone pistolera e ci avesse regalato un’altra operazione del tipo La Casa 2 (1987), visto che le premesse ci sono tutte: per quanto Pronti a morire (1995) sia un divertente film alla Raimi, è una creazione interamente della Stone (come abbiamo visto) con cui Raimi ha giusto giocato un pochettino.
Essendo cambiato il materiale sotto mano, uno spiegone iniziale ci illustra falsamente la storia del primo film, con scene cambiate alla bisogna: l’introduzione di Darkman 2 è la stessa de La Casa 2 anche se “all’inverso”. In quest’ultimo era tutto cambiato tranne l’attore, qui invece è cambiato solo l’attore.

Me lo ricordavo diverso il dottor Westlake…

I dirigenti della Universal Pictures scendono nelle segrete della casa produttrice, dove tengono i laboratori per gli esperimenti cinematografici: devono creare un protagonista per questo seguito, devono studiare qualcuno che sia l’esatto contrario di Liam Neeson: se quest’ultimo aveva la faccia da buono ma poi diventava furioso, serve uno con la faccia da infame che poi quando si arrabbia diventa ancora più infame.
Il computer malvagio della Universal fornisce un solo risultato: Arnold Vosloo.

Creato in laboratorio per essere il Darkman infame

I giovani d’oggi lo conoscono come Imhotep della saga La mummia, ma all’epoca di questo film era fresco di puro capolavoro: era dagli anni Ottanta che lavorava, ma solo dando la caccia agli uomini in Senza tregua (1993) Vosloo è entrato nei nostri cuori.

Spero vi siate alzati per applaudire!

Capisco che Raimi non fosse disponibile, anche se non glielo perdonerò mai, ma possibile che non c’era qualche altro giovane talento da sfruttare? C’era davvero bisogno di Bradford May? Diventato regista negli anni Ottanta, May ha passato la sua intera carriera a dirigere thrillerini e romantichelli televisivi: nei momenti più alti gli veniva affidato il film televisivo tratto da una serie famosa, ma niente di più. Oggi May lo trovate tranquillamente su TV8, ancora lì a sfornare film col copia-e-incolla.
Possibile che il seguito di Darkman dovesse finire nelle mani di un regista televisivo chiaramente privo di qualsiasi visione fantastica come invece il soggetto avrebbe meritato? May è uno che va dal punto A al punto B, nient’altro, è l’anti-Raimi totale, possibile non ci fosse un qualche giovane talento da sfruttare (cioè pagandolo poco) per portare un po’ di linfa in un progetto chiaramente nato morto?

Uscito in patria nel luglio 1995, la CIC Video porta questo madornale errore nelle nostre videoteche nel 1996.

Il lato oscuro di un madornale errore

Nelle segrete della Universal sono incatenati alla parete lo sceneggiatore Steven McKay, colpevole d’aver scritto Duro da uccidere (1990) con Seagal, il soggettista Robert Eisele, che ha osato rimaneggiare il copione di Raimi per Darkman (1990), e il suo complice Lawrence Hertzog, che riuscirà a scappare per fare altri danni, come scrivere per la serie TV “Painkiller Jane” (2007).
Frustati a dovere, finalmente riescono a tirare fuori la peggior sceneggiatura possibile per Darkman 2: non era facile sbagliare tutto, chissà quante torture avranno subìto per riuscire a trovare il modo peggiore per gestire il film, a iniziare dallo spunto iniziale: Durant è sopravvissuto!

«’Cause it feels so empty, without me» (cit.)

Sembra incredibile – infatti lo è – ma il cattivissimo Robert G. Durant (Larry Drake) è sopravvissuto dopo essere stato maciullato nell’esplosione dell’elicottero dove volava, e sebbene il suo corpo sia stato dilaniato da fuoco e lamiere e sia caduto da grande altezza, è rimasto completamente integro a parte un paio di taglietti. Che però, come sanno tutti, sono i più fastidiosi.
Ci viene ben specificato che Durant dopo l’incidente, cioè la fine del film precedente, è rimasto in coma per 878 giorni: calcolatrice alla mano, possiamo dire che fra le vicende del primo e del secondo film sono passati all’incirca due anni e mezzo. In cui Peyton non ha fatto una mazza di niente.

Ecco tutto l’impegno di Peyton Westlake: stare fermo a guardare il vuoto

Dopo aver riassunto per la seconda volta le vicende del primo film, una volta detto che Peyton Westlake ha creato una pelle sintetica che però dura solo 99 minuti, gli intensi esperimenti dell’Uomo Oscuro sembrano consistere solo nel guardare il vuoto e spingere un carrello.
L’unico passo avanti rispetto al primo film è che quando riciclano le scene di Raimi ci aggiungono… la creatura di Frankenstein! Ho capito che non sapete cosa inventarvi, ma siete la Universal, per Karloff, un minimo di dignità!

E vai, Franken-immagini a casaccio!

Mentre Durant si sveglia dal coma e rimette insieme il suo impero del male, basato stavolta sull’invenzione di nuove armi da vendere a cinque milioni l’una – si sa che nei bassifondi tutti i trafficanti sono disposti a spendere cinque milioni per un fucile che fa “boom” – intanto Peyton un giorno è alla discarica che legge una super-rivista specialistica che conoscono solo in pochi esperti scienziati del mondo, ma che evidentemente si può trovare in tutte le discariche del vicinato.
Scopre così che il dottor David Brinkman (Jesse Collins) ha scoperto – indovinate un po’? – una pelle sintetica che dura più di cento minuti. Sembra esserci speranza per il nostro Peyton, invece siccome porta una sfiga boia quel dottore finisce nel mirino di Durant, che vuole il suo deposito per costruirci i computer: ce ne sono mille di quei depositi in città, ma no, lui vuole proprio quello del dottor Brinkman, e visto che lui non vuole vendere lo massacra ricopiando le scene del primo Darkman.

Ho un seno intenso di déjà vu

Dopo aver rivisto le stesse scene del primo film, con la differenza che però Brinkman non sopravvive come Peyton, è chiaro che qui non c’è una trama e i poveri autori segregati della Universal stanno cercando scuse per riciclare sequenze del film di Raimi.
Istigati però a peggiorare sensibilmente la situazione, trasformano Durant in un battutista odioso, seguendo la regola fissa – che onestamente ci ha anche sballato gli zebedei – che il cattivo deve sempre fare battutine stupide, le stesse che se chiunque te le facesse lo picchieresti, ma se le fa il cattivo del film va bene.

Come si chiama chi fa battute stupide? “Cattivo da film”

Memore del tonfo totale del Dr. Giggles (1992), Larry Drake sa come fare battute in modo da risultare così insopportabile che il film fallirà totalmente su tutta la linea, come vuole la Universal. Fra una pausa e l’altra delle riprese immagino che l’attore si andato anche a pestare i piedi dei dirigenti, visto che è chiaro alla Universal lavorino solo masochisti.

Non è un trucco: è un dirigente Universal che adora soffrire e fare film brutti

Alcuni personaggi entrano in scena senza avere niente da fare, si guardano in giro, si grattano e se ne vanno. Dubito sapessero di essere inquadrati.
Il protagonista guarda i gatti, i gatti guardano Alice, Alice guarda lo specchio e nessuno guarda il regista, che tanto dubito si sia presentato sul set: avrà detto al suo aiutante “copia Raimi”, e poi è tornato a dormire.

Uiiiiiii Fàmolo alla Raimiiiiii

Oggi tutti amano Raimi, ma è una moda recente: a tutti quelli che decenni fa criticavano lo stile esplosivo del regista, consiglio di vedersi questo Darkman 2 girato scimmiottando quello stile, all’insegna del “Fàmolo alla Raimi”. Non so chi l’abbia deciso, ma è stato chiaramente un madornale errore.

Io sono… Copiaman!

Il peccato principale di questo film è stato di non provare ad essere qualcosa, limitandosi a riciclare spezzoni e personaggi del precedente film per non farci poi niente, se non rovinarli e insultarli. Se avesse provato a fare qualcosa ognuno poi potrebbe decidere se apprezzare o meno, ma così è solo uno zero totale, puro fastidio ma soprattutto rimpianto per quello che avrebbe potuto essere.

Chissà se un prodotto pessimo come questo ha bloccato anche i lettori dei romanzi di Darkman, che invece sembrano decisamente meglio curati. Comunque per ragioni misteriose, nascoste solo nelle segrete della Universal, ci scapperà persino un terzo film, come vedremo nel terzo e ultimo mio contributo a questa Notte Horror 2022.

L.

– Saga di Darkman:

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28 risposte a Darkman 2 (1995) Il ritorno di Durant

  1. Evit ha detto:

    Ci sganci delle chicche notturne, così. Prima di mezzanotte!

    Non ho memoria di questo film (tranne per i volti degli attori principali) ma ricordo di averlo visto almeno un paio di volte in TV insieme al 3. All’epoca non mi dispiacquero i seguiti di Darkman ma sono quasi certo di non averli mai registrati in VHS. Questo dovrebbe essere indicativo di qualcosa.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      La particolarità di Notte Horror è che si pubblica il martedì alle 21 o alle 23, seguendo l’usanza dell’Italia1 dei tempi d’oro. Per me vale come post del mercoledì 😛
      Anch’io anni fa mi sono fatto la trilogia completa senza che i due seguiti mi lasciassero la benché minima memoria, è come se l’avessi visto per la prima volta. Anche perché è un vuoto totale: si limita a raccontare per ben due volte la trama del precedente film, ruba un sacco di sequenze, fa fare al nuovo dottore la stessa fine del vecchio, due battute stupide e fine. Si vede che la Universal ci credeva parecchio… 😀

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  2. Giuseppe ha detto:

    Beh, che non sia paragonabile al primo non ci piove (May NON è Raimi) ma almeno dei cattivi divertenti li ha, vedi ad esempio lo scienziato pazzo interpretato da Lawrence Dane o David Ferry, il tirapiedi di Durant capace di tenere contabilità complesse senza usare la calcolatrice. Certo l’eredità di Neeson non deve esser stata un fardello leggero da portare per Arnold Vosloo ma, pur con tutti i limiti imposti dal trovarsi in un direct-to-video, il suo Darkman alla fine la pagnotta riesce a portarla a casa, in qualche modo (cosa che nel terzo capitolo non si ripeterà, e con il “cattivissimo” Jeff Fahey arriveremo a rimpiangere il ritorno “impossibile” di Durant)…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Se DarkVosloo avesse fatto qualcosa avrei potuto decidere se mi piacesse o meno, non avendo fatto altro che fissare il vuoto e ricopiare qualche scena dal precedente film onestamente non posso che considerare nullo il film.
      Alla Universal sarebbe bastato pochissimo per tirar fuori comunque una robina intrigante, invece non ha voluto impegnarsi neanche in quel pochissimo.

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      • Giuseppe ha detto:

        Per un istante, ai tempi, avevo creduto a una destinazione televisiva del personaggio: del resto Rob Tapert aveva appena fatto centro con “Hercules” e “Xena”, e da lì al proporre all’illustre socio Sam un’idea analoga per Darkman il passo non sarebbe stato lungo. Bradford May però rimaneva un regista troppo anonimo per continuare ad occuparsi del personaggio, e l’averlo riconfermato pure per il capitolo successivo è stata la conferma, grande o piccolo schermo che fosse, del totale menefreghismo Universal a riguardo…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Era un grande periodo d’oro per la televisione e Raimi avrebbe fatto bingo col suo Darkman, ma ha preferito altri fantasy in cui far fare comparsate a Campbell. La storia gli ha dato ragione,
        Dopo che me l’hai citata più volte alla fine ho visto “Cleopatra 2525” prodotta da Raimi, e guarda caso le eroine si spostano volando con dei lancia-ragnatele due anni prima che Sam passi a Spider-Man: sarà un caso? ^_^

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      • Giuseppe ha detto:

        Un caso? Per l’occasione m’ingiacobbo: “Noi di Voyager pensiamo di no!” 😊

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  3. Cassidy ha detto:

    Un film di rara stupidità, non solo il cattivo sfracellato ed esploso torna con una minuscola cicatrice, ma poi perché rifare la scena iniziale, mettendo l’Arnold (figlio di un Dio minore)? Bastava mostrare il buon dottore creare una maschera di gomma con il volto di Arnold, da qui in poi il film precipita, un seguito che serve solo a sottolineare la grandezza (in assenza) di Sam Raimi. Se avessero affidato il personaggio a Bruce Campbell non avrebbero avuto nemmeno il problema del successo di Liam da gestire 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Il riassuntone con i particolari cambiati l’avrei accettato se questo fosse stato un Darkman 2 fatto come La Casa 2, ma è chiaro che invece cercava di riscrivere le origini per iniziare una serie con Vosloo: perché però allora assicurarsi di toppare di brutto già dall’inizio?
      E’ vero, se avessero iniziato con Darkman tutto bendato (quindi non si capiva che non c’era Liam) che iniziava a usare la maschera di Vosloo non ci sarebbe stato alcun problema, ma è chiaro che qui hanno fatto solo le scelte sbagliate.
      Comunque se il Liam premio Oscar fosse tornato a fare Darkman diretto da Raimi parleremmo di un film epocale ^_^

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  4. Sam Simon ha detto:

    L’ho sempre ignorato e a quanto pare ho fatto proprio bene… D’altronde se non c’è Raimi (e non c’è nemmeno Neeson, naturalmente), di che stiamo a parlà? :–)

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Una storia di Darkman era possibile, soprattutto coi soldi della Universal, ma l’importante era crederci: se la casa stessa è la prima a non crederci, sceglie solo le idee peggiori e il regista meno indicato, è chiaro che non può che fallire miseramente.

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  5. babol81 ha detto:

    Mi accodo a Sam qui sopra, una fortuna non averlo mai visto e tenermi stretta il ricordo del primo Darkman. Vosloo è decisamente MOLTO meglio nella Mummia, qui, anche da struccato, non si può guardare, poraccio.

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  6. Willy l'Orbo ha detto:

    Devo averlo visto anta anni fa ma la dimenticanza che mi assale credo sia dovuta alla putridità del film più che al trascorrere del tempo!
    Per fortuna il tuo post e la lodevole iniziativa legata a Notte Horror riportano alla luce anche questi prodotti di Z ciarlatana, ma, in attesa dei prossimi e dopo essersi goduti la lettura…meglio dimenticare nuovamente! Ahaha! 🙂

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  7. Obsidian M. ha detto:

    Di solito le saghe horror ci impiegano tre o quattro film per trasformarsi in trascurabile rumenta. Darkman invece pare aver il pregio di aver anticipato i propri tempi.

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  8. Pietro Sabatelli ha detto:

    Quindi se vedo il primo prendo due piccioni con una fava, bene 😀

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