Inganni di famiglia (2021)


Ciclo sui parenti assassini in TV: tu m’hai provocato… e io me te magno!

Ormai David DeCoteau abbiamo imparato a conoscerlo: l’autore di Portland che è passato da una lunga carriera di donnine nude che si divincolano in video ai thrillerini televisivi per famiglie. Ma in realtà fra i miliardi di film diretti da DeCoteau ci si può trovare tutto e il suo contrario.

Recentemente la casa Hybrid gli ha affidato un curioso “progetto in due parti”, o forse semplicemente una saga filmica che si è interrotta al secondo titolo, e non me ne stupisco affatto. Ciò che conta è che si parte con un “parente uccidente“.

Uscito in patria il 7 maggio 2021, Deceived by My Mother-In-Law arriva sulla consueta TV8 il 1° giugno 2022 con il titolo Inganni di famiglia.

Quanta ricercatezza nella grafica del titolo…

Kristen (Allison McAtee) è contenta di aver sposato d’impulso James (Rib Hillis), uomo che ha appena conosciuto e impalmato a Las Vegas, un uomo che gli si legge in faccia quant’è innamorato, e non pensa mica ai soldi della donna, nooooo, non ci pensa proprio…

La faccia di uno che è proprio tanto innamorato

James però ha un cruccio che rivela con esitazione alla neo-moglie: è tanto preoccupato per sua madre, quella santa donna ha problemi di salute e lui proprio si sente in colpa a lasciarla sola.
Uno sposo novello che a una settimana dalle nozze si porti in casa la madre da accudir… be’, ditemi voi se non è l’inizio perfetto di una storia di omicidi!

La suocera malata che venne a distruggere l’idillio delle nozze

Non so se troverò altri titoli, ma valeva comunque la pena varare la sotto-rubrica “Suocere di nuocere“. Provate a dire il contrario!

Mamma Maggie (Dey Young) non sembra affatto la vecchina malata che James ha descritto, e i suoi problemi deambulatori sono quasi dimenticati di fronte allo sguardo assassino che la donna regala a tutti, soprattutto quando sorride.
E poi ha un rapporto davvero strano con il figlio: qui c’è puzza di bruciato.

Madre e figlio si preparano a nuocere

Strani avvenimenti convincono Kristen che è il caso di dare risposta alle domande che le assillano la mente, e si decide a confidarsi con la propria psicoanalista Denise Lewis, interpretata da un volto noto della TV americana come Jackée Harr, nel campo dagli anni Ottanta.

L’unica a cui poter confidare il sospetto di avere una suocera di nuocere

Denise per questo caso scottante chiama un investigatore che conosce, con cui peraltro è stata pure sposata: niente popò di meno che Michael Paré, che di investigatori ne vale tre.

Per non far notare la grande differenza d’altezza, i due attori parlano sulle scale!

Nulla sfugge all’astuto Ross (Paré), che limitandosi a passeggiare di qua e di là e a penetrare in casa della sua cliente – quando in realtà bastava chiederle di aprirgli – capisce che James e sua madre sono due truffatori con parecchie cose brutte sulla coscienza. Chi l’avrebbe mai detto? Ci voleva proprio Michael Paré per questa indagine.

Io so’ Michael Paré, e indago per tre!

La regia di DeCoteau è la solita: non gliene frega niente e procede di scena in scena per consegnare il film in orario, che ne ha altri cento da girare quell’anno. Il suo fido sceneggiatore Robert Dean Klein non dà segni di vita, si limita a buttar giù una roba basica giusto per far passare il tempo ma nient’altro.
Non ci sono indagini, non ci sono intrighi, non c’è tensione perché non c’è niente, è un thrillerino molto più svogliato e vuoto del solito, che si salva esclusivamente per gli occhi crudeli della suocera assassina.

Vi sfido a rimanere calmi davanti allo sguardo della suocera

Che poi va be’, si fa presto a dire assassina, è più una truffatrice che ogni tanto ammazza qualcuno, che volete che sia?

Solo perché uno uccide un paio di tizi subito viene etichettato come assassino!

La vicenda è ridicolmente inconsistente e assolutamente dimenticabile ma non potevo resistere ad aggiungere le “suocere di nuocere” a questo ciclo.

Come però vi ho preannunciato, questo è un “progetto doppio”, o magari questo è il primo film di una saga che poi si è interrotta, o semplicemente DeCoteau stava girando due film insieme e un paio di personaggi gli sono finiti da uno all’altro.
Comunque domani vedremo l’ideale continuazione di questa vicenda.

L.

– Ultimi parenti uccidenti:

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11 risposte a Inganni di famiglia (2021)

  1. Cassidy ha detto:

    Voglio proprio vedere cosa si è inventato, chissà se arriverà mai un film in grado di riassumere tutte le sotto categorie, dalle “suocere di nuocere” ai “Fratelli coltelli”, tipo un “Endgame” dei parenti uccidenti 😉 Cheers

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  2. Conte Gracula ha detto:

    La cosa che mi fa davvero ridere è che la suocera della riccona sembra più giovane del figlio XD

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Tornato da lungo giro vacanziero mi allieti subito con il thrillerino Z targato suocere di nuocere, ottimo! 🙂
    Un po’ meno ottimo il film che ricordo abbastanza bene solo perché cronologicamente è uno degli ultimi visti, ma, data la sua inconsistenza, che hai evidenziato, me ne scorderò rapidamente. Tuttavia la tua gustosa recensione gli concede piccoli brandelli di vita supplementari! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ben tornato nel grande mondo della Z: spero tu abbia fatto i compiti delle vacanze 😛
      Ti ringrazio poi perché questo film mi era completamente sfuggito e ho pocuto collegare il “doppio DeCouteau” solo grazie a te. Capisci che capolavoro mi sarebbe sfuggito di mano???? 😛

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      • Willy l'Orbo ha detto:

        Ho fatto le vacanZe 🙂
        Per me è un onore aiutarti in quella nobile missione che consiste nel dare lustro ai filmacci che occupano in pianta stabile il nostro cuore! 🙂

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  4. Giuseppe ha detto:

    “Io so’ Michael Paré, e indago per tre!” 😀😂
    Io cosa potrei aggiungere, per rimanere in tema con la nuova sottosezione “parenti uccidenti” inaugurata dal finto thriller di DeCoteau… ah, ecco: “Se una suocera nuoce, lo sai che cosa diventa? Una NUOCERA!” 😳🤡😝

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  5. Pingback: Trappola di famiglia (2021) | Il Zinefilo

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