Predagosto! – Tutti i Predator di agosto 2022

Archiviata finalmente la causa legale dei fratelli Thomas, che l’aveva tenuto inchiodato nei magazzini Disney/Fox, il nostro cacciatore spaziale preferito può finalmente sgranchirsi le mascellone e iniziare il suo sacro rito estivo:

«La Caccia era la ragione di vita per un guerriero, tutto il resto era niente al suo confronto. Onore. Abilità. Vittoria. Queste erano le cose della vita.»
(Traduzione etrusca)

Così S.D. Perry, figlia del decisamente più bravo papà Steve Perry, nel 1994 gettava in forma di romanzo le basi per una cultura predatoria totalmente ignorata nei dieci anni successivi, poi rivalutata e oggi Legge Canonica.

Come ha intitolato l’autrice quel romanzo che è la semplice novelization vignetta per vignetta di un fumetto-capolavoro purtroppo semi-ignoto in Italia? L’ha chiamato Prey. E indovinate: protagonista era una donna. Ma era il 1994, la questione femminile esiste solo nel 2022: chi se ne frega delle donne protagoniste degli anni Novanta.

L’Impero (del Male) Disney/Fox e i suoi clientes scatenano un fuoco di fila di plasma da ogni medium: ecco un riepilogo delle opere che questo agosto 2022 ci parlano di Predator.

Cliccate sugli eventuali link dei titoli per la recensione completa.

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5 agosto 2022
Prey (hulu / Disney+)
film di Dan Trachtenberg
con Amber Midthunder

Degli sceneggiatori che passavano di lì e che non avevano mai saputo che esistesse un marchio “Predator” buttano giù una sceneggiatura prequel per Venerdì 13 con Jason nel Settecento che ammazza tutto ciò che si muove: cose, animali, città. Non importa: se si muove, lui lo maciulla.

Se al mondo esistessero più di dieci persone che seguono il personaggio di Predator qualcuno si sarebbe incazzato, e avrebbe lamentato il fatto che quello presentato dalla Disney non assomiglia a un cacciatore spaziale manco per sbaglio, ma tanto a chi importa? La Disney lo sa che l’unica questione che infiamma i social è quella femminile, così prende una ragazzina che vuole diventare il cacciatrice e le dona superpoteri che Miss Marvel… muta!

Di nuovo, se più di dieci persone seguissero Predator dall’inizio saprebbero che esistono già splendidi personaggi femminili senza alcun bisogno di politically correct puzzoso, ma di nuovo a chi importa?

Per altre recensioni, passate da Cassidy, il Moro e Arcangelo.

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9 agosto 2022
Predator: Eyes of the Demon
antologia di racconti Titan Books
a cura di Bryan Thomas Schmidt

Schmidt con la precedente antologia If It Bleeds (2017) aveva già deluso, visto che si parla di tutto  tranne che di Predator, personaggio trattato alla stregua di qualsiasi mostro da film: se fosse stato un serpentone o uno squalo gigante non sarebbe cambiata una virgola nei racconti. Dov’è l’onore della caccia? Dov’è la cultura tribale? Il rispetto? Il Codice di comportamento? Zero, non esiste niente, è solo un mostro che grida, perché i mostri gridano sempre.

In questa antologia si ripete tutto in modo identico, con però in più l’aggravante della “questione femminile”: dal 2021 il 99% dei Predator della Titan Books è femmina. Dando erroneamente per scontato che i Predator visti nei film siano maschi, sulla qual cosa non esistono prove.

A’kael ambisce a diventare capo-clan ma un cacciatore maschio oppressore e paternalista glielo vuole impedire: ammazza che sagace critica sociale! Ak’kili si trova su un pianeta identico a quello visto nel film Predators (2010) ma potete scommetterci che pure lì c’è un cacciatore maschilista da combattere. Donatiki deve accompagnare dei giovani Young Blood al loro primo rito di caccia ma empatizza con una vittima umana incinta: entrambe sono infastidite dal maschilismo dei propri simili fallocrati e quindi uniscono le forze. La’vindi dovrà dimostrare di essere migliore dei propri due compagni maschi nel rito di caccia. R’Kyn è migliore dei propri colleghi cacciatori maschi ignoranti perché lei è una «accademica, specializzata in culturologia e modelli venatori» (testuali parole).

Ogni tanto per sbaglio appare un Predator maschio, che ormai è più raro di un unicorno, ma ha la sfiga di incontrare Dutch appena ripresosi dall’esplosione finale di Predator (1987). Ogni tanto queste antologie fanno riferimento ai film solo per aumentare il disgusto nella lettura, visto che ne travisano completamente lo spirito.

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10 agosto 2022
Predator: Day of the Hunter
fumetto di Ed Brisson
disegni di Kev Walker

La serie regolare predatoria sarebbe dovuta uscire molto prima ma la causa legale coi Thomas l’ha bloccata: per fortuna la Marvel almeno il suo minimo sindacale ce lo garantisce. Era lecito aspettarsi un pizzico più di entusiasmo nei confronti di Alien e Predator, che la Casa delle Idee (Confuse) ha acquistato solo per relegarli a fare gli sguatteri, ma di questi tempi tocca accontentarsi.

Di nuovo abbiamo una ragazza protagonista ma stavolta mi piace pensare che ci si riallacci ad una storica tradizione consolidata nei fumetti.

È solo il primo numero, ma ho fiducia in Ed Brisson (ho adorato la sua saga Sheltered) che non sembra schiavo del girl power. La sua Theta ha visto la propria famiglia massacrata da un Predator e, rimasta orfana e abbandonata su un pianeta sconosciuto, si è dovuta allenare, irrobustire e addestrare – lacrime e sangue, non grazie ai superpoteri di Naru in Prey – per diventare una fenomenale cacciatrice di Predator, implementando di volta in volta le proprie armi rubando la tecnologia delle sue vittime.

Come dicevo è solo il primo numero, la saga Alien Marvel ha dimostrato di essere capace di rovinarsi mortalmente con l’andare avanti, ma tocca restare ottimisti: non rimane altro a noi fan alieni, i più sfigati della galassia.

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16 agosto 2022
AVP – Aliens vs Predators: Rift War
romanzo Titan Books
di Weston Ochse e Yvonne Navarro

Da quindici anni il Predator Ar’Wen si occupa di seminare LV-363 in modo che i giovani Unblooded intenti al rito di passaggio per diventare Blooded Warrior abbiano xenomorfi freschi da affrontare.

Stanno infatti arrivando nuovi cacciatori sul pianeta, guidati da Ny’ytap (massiccio e con una ferita da sangue acido in volto), T’U’Sa (meno massiccio ma più veloce) e la predatrice Ca’toll, che ovviamente è la più brava di tutti solo perché è femmina.

La loro nave porta nove giovani Youngblood che si apprestano al loro sacro rito di passaggio su un pianeta che chiamano Rift World, per via delle enormi spaccature nella sua superficie. Il problema è che Ar’Wen ha vecchi rancori con i propri simili, tanto da spingersi ad una terribile vendetta: invece dei consueti xenomorfi fa in modo di far nascere ibridi di vario genere, compresi esemplari volanti.

Il pianeta è abitato anche da umani, i quali stanno per fare il pieno di mostroni assassini: sta infatti per iniziare la Rift War.

Sono fermo ai primi capitoli perché sono purtroppo nauseato dai pessimi scrittori che la Titan Books chiama ad infestare questo universo morente, gente convinta che riempire già i primi capitoli di nomi di tizi ignoti sia “introdurre i personaggi”: ma hanno mai letto un libro in vita loro, questi che si definiscono scrittori?
In cinque mesi ho letto AVP Ultimate Prey (marzo 2022), Alien: Colony War (aprile 2022), Predator: South China Sea (2008) e Alien: Inferno’s Fall (luglio 2022), roba scritta così male che mi ha devastato lo stomaco, quindi quest’ultimo romanzo temo sarò molto lento a completarlo.

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Se vi interessa il tema “donne e Predator”, è già stato detto tutto in maniera brillante con la nascita nel 1990 del personaggio di Machiko Noguchi, la donna che ha dovuto scegliere con quale specie schierarsi e non c’è stata gara: almeno i Predator hanno un codice d’onore, del tutto ignoto agli umani.

Machiko secondo Dave Dorman

L.

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