Che non si accusi Italia1 di essere “provinciale”: da sempre accoglie a frequenze aperte i film d’azione provenienti da altre cinematografie, e stavolta tocca alla Finlandia, che pecca un po’ di ritmo ma visivamente non le si può dire niente.
Lo scorso lunedì 7 novembre 2022 è andato in onda in prima visione e in prima serata Operazione 6/12 – Attacco al Presidente, risalente al novembre 2021: uscito in patria come Omerta 6/12, è noto nei Paesi anglofoni come Attack on Finland
Il film è ispirato al romanzo 6/12 (2006) di Ilkka Remes, inedito in Italia come il resto dei lavori dell’autore.
Una inutile scritta iniziale, che temo sia solo uno scherzone di qualcuno, ci informa di una squadra europea specializzata nella sicurezza informatica: ora che lo sapete, dimenticatelo, perché non ha alcun senso nella vicenda.
Tutto inizia con i due protagonisti – gli agenti super-mega-speciali ma popo popo speciali che dire speciali è poco, Markus “Max” Tanner (Jasper Pääkkönen) e Sylvia Madsen (Nanna Blondell) – che si intrufolano nottetempo in una casa per fare robe, non ho capito cosa: forse stanno rubando informazioni scansionando i computer, ma… che cacchio di sicurezza informatica è? Non potevano rubarli da remoto?
Siccome sono agenti speciali specialissimi ma popo popo speciali, fanno più rumore di un concerto di Vasco Rossi, e stranamente svegliano tutta la città. Nella foga del momento Sylvia si spaventa e spara a un ragazzo, cioè uno degli abitanti della casa. Ah, tragedia inaspettata, chi l’avrebbe mai potuto immaginare? Fai rumore in casa di gente che dorme e quella si sveglia: nessun agente speciale avrebbe mai potuto pensare a questa eventualità.
Inizia una fase triste, in cui è triste lui, triste lei, tristi loro, tristi noi, tristi tutti. Arriva in scena gente triste, guarda in alto, guarda in basso, è triste, altra gente è triste, tutti sono tristi, e passate quindici ore nasce il dubbio che questo film non sia così “d’azione” come l’ha spacciato Italia1.
Forse il regista Aku Louhimies s’era addormentato, ma dopo venti ore finalmente si sveglia e fa cominciare il film. C’è un cattivo che prende d’assalto il palazzo presidenziale il 6 dicembre, cioè la data in cui la Finlandia festeggia la propria indipendenza. Io non lo sapevo, né il film me lo spiega, così per capire da cosa sia diventata indipendente (cioè dalla Russia nel 1917) sono dovuto andare su Wikipedia. Giusto per dare un’idea della profondità di sceneggiatura.
Il palazzo presidenziale dunque è pieno di ospiti per la festa nazionale ma i cattivi sono tutti ex qualcosa (soldati? mercenari? ribelli? netturbini? mica l’ho capito) e quindi in un secondo prendono l’intero edificio in ostaggio.
Il loro piano era perfetto, ma non avevano tenuto conto… della guardia del corpo!
Eh, per un secondo ci ho quasi creduto che questo potesse essere un film diehardo, visto che all’insaputa di tutti la super-mega-agente popo popo speciale Sylvia Madsen è incaricata di fare la guardia del corpo del Presidente, e ora quindi si mette in canottiera e a piedi nudi corre per i corridoi del palazzo scatenando una guerra che neanche… eh no, mi spiace, da brava agente popo popo speciale preferisce fare una stra-mazza di niente per tutto il resto della storia. Semplicemente… è triste.
I cattivi fanno cose, ammazzano gente, vano di qua, vanno di là, totalmente indisturbati, perché i super-agenti speciali finlandesi sono troppo tristi per reagire: guardano gli schermi, fanno facce, guardano in alto, guardano in basso, sono tristi, e così altre quindici ore volano via. Quando ogni tanto mi sveglio penso di intravedere Ornella Vanoni che canta:
«Tristezza
Per favore vai via Tanto tu in casa mia No, non entrerai mai.»ma è solo un sogno.
Ora arriverà qualcuno, ora succederà qualcosa, fra le centinaia di personaggi armati ci sarà pure uno stronzo che farà qualcosa… No, stanno tutti fermi, tristi tristi tristi, tristi come me. A tre quarti di film metto “stop”: sono troppo triste per continuare.
Apprezzo quando Paesi europei evitano di girare film action “all’americana”, bensì usano la propria cultura e sensibilità per un prodotto che sì, tenga conto dell’ovvia notorietà dello stile americano ma lo usi a modo proprio. Qui infatti se non fosse per i nomi di persona sembrerebbe di stare in un tipico action americano moderno, tanto sono scintillanti le scenografie, i costumi, lo stile registico e tutto il resto. Il problema… è che non succede una super-mega-mazza di niente per due ore!
A parte volti tristi, non vediamo altro. Ammazza che action! Saranno tutti così i film d’azione finlandesi?
L.
– Ultimi film d’azione:
- Laser Mission (1989) High Show 2022
- [Multi-Recensioni] Film asiatici su Prime Video
- Operazione 6/12 (2021) Attacco al Presidente
- Giorni di fuoco (1998) Tanti auguri, Dolph Lundgren
- Vendetta (2022) Chi vendicherà noi spettatori?
- A Day to Die (2022) Un giorno per morire
- Black Cobra 2 (1989) Italia1 Superstar!
- Blind Heat (2001) Fuga criminale
- Missionary Man (2007) Don’t mess with Dolph Lundgren
- Samaritan (2022) Amazing Banalo-Man
Hai riassunto bene, ormai bisogna persino dubitare dell’etichetta “Action” che viene appiccicata sui film, spesso sono polpettoni identici agli altri, con due attori che parlano in un tinello, però con un mitra a tracolla per giustificare. Non ho esperienza con gli altri film d’azione finlandesi, ma questo non è stato un buon primo incontro 😉 Cheers
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Superifcialmente è tutto fatto bene, sembra davvero un film d’azione curato, ma il problema è che nessuno fa niente, quindi viene a mancare la base del concetto di “azione” 😛
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I film action finlandesi
l’azione te la fan aspettare per dei mesi
In un film finlandese d’azione
mal si capisce qual sia dell’eroe la mansione
E in attesa di veder qualcun che agisca
c’è serio rischio che il film prima finisca
L’eroe in Finlandia agisce con prudenza
portando il pubblico al limite della pazienza:
“Finnico super agente, quand’è che ti sveltisci?
Noi siamo tolleranti, OK, ma adesso c’intristisci!
Lo sappiamo, non siete americani
e lì da voi non si vien subito alle mani
Però, pur se non partite a razzo
adesso fatelo, qualcosa,
che di veder un agente che riposa
ci saremmo anche un po’ rotti il cazzo” 😀
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Se servono a far tornare il Vate Giuseppe, ben vengano pure i tristi action finlandesi ^_^
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Concordo! 🙂
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Ahahahah! Oggi hai battuto un record mondiale: non era mai accaduto che un brano con così tante volte ripetuta la parola “triste” riuscisse a suscitare la sensazione esattamente opposta, come spesso accade mi hai regalato gioia e risate, grazie a te pura la Finlandia ha scoperto la felicità! 🙂
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Era dai tempi di Ivan Graziani che non c’era tanta tristezza in un’opera sola, e spero di cuore che in Finlandia facciano cose un po’ meno tristi 😛
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Certo che le fanno, è la patria di Aki Kaurismaki! Leningrad Cowboys Go America! :–D
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E’ passata una vita, ma sono abbastanza sicuro che non fosse un film action adrenalinico! 😀
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Action no, ma divertente e non triste si! X–D
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Nooooooo, e quindi non ci dici come va a finire? Che, mi tocca guardare questo film pieno di tristezza? Per poi cantare…
Mi è presa la saudade
Eppure ero felice
Non so cosa mi accade
Io vado, mi dispiace
Ma non ne posso più
Mi sento così giù
Ho voglia di morire
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ahahah almeno da un filmaccio così noioso è nata tanta ispirazione poetico-canora 😀
Io stesso non so come va a finire, semplicemente perché non c’è niente da finire: i terroristi finiscono la loro azione e se ne vanno senza che i buoni muovano un dito. Forse poi scatta una vendetta dei buoni, ma a quel punto ho messo stop: non valeva la pena perdere altro tempo col film.
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