Ciclo sui parenti assassini in TV: tu m’hai provocato… e io me te magno!
Abbiamo già conosciuto Michael Feifer, il più che prolifico regista di thrillerini televisivi il cui nome sembra la versione maschile di Michelle Pfeiffer.
Sin dal 2006 la sua casa Feifer Worldwide sforna film “pittoreschi”, che vanno da biografie di serial killer a cucciolotti natalizi: con l’esplosione dei prodotti televisivi negli ultimi anni, a causa della consolidata morte del cinema, la sua attività è a dir poco frenetica.
Feifer in quel 2019 dirige e produce ben sette film – e un altro lo dirige senza produrlo – ormai è una macchina umana sforna-thrillerini: poteva mancare il tema del “patrigno maligno“? Che peraltro curiosamente latitava da anni in TV: non ho trovato altri prodotti similari, oltre alla trilogia di Stepfather, ma ho fede che saranno lì, da qualche parte: un giorno spero di stanarli.
Scritto da Stephen Lyons, che in realtà di mestiere fa il segretario di redazione e solo ogni tanto piazza qualche sceneggiatura, My Stepfather’s Secret esce in patria il 14 giugno 2019 e la nostra TV8 lo presenta in prima visione il 20 maggio 2021 con il titolo Un patrigno quasi perfetto.
Sono passati nove anni da quando Bailey (Paris Smith) ha perso l’amato papà in circostanze misteriose – ma noi sappiamo che è stato ucciso per qualcosa di losco – ed ora è una ragazza indipendente che torna dal college e trova la madre Tina (Vanessa Marcil) diventata una vegana salutista, ma questa non è l’unica novità di casa…
Mamma Tina sta conoscendo una nuova giovinezza, innamorandosi perdutamente al primo sguardo di Hugo (Eddie McClintock, attore che in pratica ha partecipato a ogni serie televisiva esistente!).
La nuova fiamma di mamma è un nutrizionista o sedicente tale che vende integratori proteici per culturisti, o almeno questa è la sua attività di facciata.
Malgrado abbia la faccia del vostro amichevole assassino seriale di quartiere, l’ammmòre sboccia e brucia in un lampo, così la reticente Bailey si ritrova all’improvviso con un patrigno di cui si fida decisamente poco.
L’inizio della vita in famiglia è abbastanza traumatico ma il resto è anche peggio, con il patrigno Hugo che – come ogni altro patrigno dello schermo – fa di tutto per sembrare maligno e per mostrarsi chiaramente colpevole di qualcosa che sta nascondendo. Di contro, ogni moglie di patrigno dello schermo è totalmente cieca ai biechi raggiri dello sconosciuto appena sposato, quindi l’equilibrio è perfetto.
Per finire, come ogni altra figlia/o di patrigno dello schermo, il/la protagonista non si fida minimamente dello sconosciuto che si è insediato in casa, con fare parecchio losco, e non smetterà mai di indagare, sebbene – come vuole la regola – la madre non crede MAI alle sue teorie “complottiste”, fino all’ultima scena.
Lo sceneggiatore Lyons cerca di non ricopiare proprio uguale uguale The Stepfather (1987) e i suoi eredi, così facciamo che Hugo ha in ballo una roba informatica con bitcoin, criptovalute e altre supercazzole buttate a caso – tanto il pubblico dei thrillerini che ne sa di ’sta roba? – così siamo lontani dalle professioni lavorative classiche dei vecchi patrigni. E mettiamoci pure che Hugo è così cattivo da essere stato lui, anni prima, a uccidere il papà titolare della protagonista.
Il tentativo di fare un prodotto con un minimo di personalità è lodevole, ma il risultato è assolutamente identico a qualsiasi altro thrillerino, tanto i copioni sono tutti prodotti da un software automatico, basta riempire alcuni campi: qui hanno inserito “bitcoin” e “internet” per cercare di rendere il prodotto diverso dall’oceano di altri cloni usciti nello stesso giorno.
Eddie McClintock che fa il super-cattivissimo in ogni singola scena è divertente, almeno all’inizio, sebbene non si capisca il titolo italiano: sin dal primo fotogramma Hugo appare come il più cattivo e infame dei patrigni, “quasi perfetto” mi sembra un’esagerazione fuori logo.
Si riuscirà un giorno ad avere un “patrigno maligno” che non sia in tutto e per tutto identico nello stile narrativo a quanto già visto dagli anni Ottanta in poi? Temo di no.
In attesa che venga il Regno del Patrigno Maligno, io non frigno né i denti digrigno, ma con un ghigno… me la svigno. (Vediamo se il Poeta della Z saprà cogliere questa mia sfida…)
L.
P.S.
Feifer avrà chiesto il permesso alla Disney per mostrare un gioco da bar di “Star Wars”?
L’amico Redbavon mi conferma che il cabinato sullo sfondo è quello del videogioco “Star Wars: Episode I – Racer“, legato al film del 1999: sarà un omaggio filmico per il ventennale?
– Ultimi parenti uccidenti:
- My Evil Stepdad (2019) Il patrigno malvagio
- My Stepfather’s Secret (2019) Un patrigno quasi perfetto
- The Stepfather (2009) Il segreto di David
- The Stepfather 3 (1992) In casa con il nemico
- The Stepfather 2 (1989) Il patrigno 2
- The Stepfather (1987) Il patrigno
- A Sister’s Grudge (2021) La sorella sconosciuta
- Sinister Sister (2020) La follia viene dal passato
- Ora puoi uccidere la sposa (2016)
- The Bad Twin (2016) Cattive gemelle
Il poeta della Z applaudirebbe le tue rime e anche la tua costanza nell’affrontare tutti questi thrillerini 😉 Cheers
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E pensa che questo è giusto lo 0,0000000001% dell’oceano di thrillerini che inonda tutti i canali 😛
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Visto e lo ricordo con affetto,
questo patrigno quasi perfetto,
perché quando si parla di thrillerino,
per me non c’è brutto o bellino,
c’è solo la magia,
di una Z che ti trascina via,
con trame prestampate,
che risultano adorate,
protagonisti triti e ritriti,
che assurgono a miti
colpi di scena telefonati,
che ci regalano momenti beati
e un’ora e mezzo di visione,
che desta grande emoZione!
(non sono il Poeta della Z ma non ho resistito! 🙂 )
🙂
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ahhhh ma qui si è scatenata una vera e propria gara di versi! Anzi, visto che parliamo di serie Z, di versacci! 😀
Onorato di ospitare questa tua lirica in onore del Patrigno, che in realtà… non ne sarebbe digno 😛
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Ahahah, sono solo un umile discepolo! Tra l’altro la tua geniale rima finale ti eleva seduta stante allo status di maestro! 🙂
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Certo non ne sarà digno
se dietro uno sguardo arcigno
forse pensa a un bell’ordigno
che in ambiente familiare
al più presto deve usare
non vuol far i suoi aspettare
ne vedranno delle belle
quando a lor farà la pelle
teme solo che un coglione
lo veda in televisione
“Ehi, ma io lo riconosco!
E’ il vicino, un tipo losco
L’accidenti che gli piglia
devo dirlo alla famiglia!
Presto, anche la polizia
o li ammazza e fugge via!”
Già ‘sta storia tu hai sentito?
La conosci a menadito?
Eh, quelli han la cornucopia
del Patrigno fotocopia
nato là, negli anni ottanta
La pazienza è stata tanta
solo il primo è da guardare:
Terry O’Quinn sa recitare!
Poi non c’è più stato eguale
roba in serie e fatta male
Temo ancor ci sia chi muoia?
Qui, che uccide, è sol la noia
Se oltre questo non puoi dare
be’, Patrigno, vai a cagare
Io sentir la tua mancanza?
Qui c’è Z in abbondanza!
Il Poeta della Z è arrivato, ha applaudito le tue rime (come dice Cassidy) e quelle di Willy dopodiché ovviamente a sua volta ha rilanciato 😀
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92 minuti di applausi!!! ^_^
Quando ho lanciato il guanto di sfida poetica non mi aspettavo reazioni così di alta portata: spargo allori sui vostri capi e aggiorno la futura grande antologia dal titolo “PoeZia”, le poesie ufficiali del Zinefilo 😛
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Ahahah! Grandi applausi per la replica poetica di Giuseppe e per la PoeZia etrusca! 🙂👏
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