Venerdì 13: la serie (1987) 8 – Uno spirito ribelle


Torniamo a parlare della serie TV “Friday the 13th: The Series“, quella senza Jason.


Che notte, quella notte…

Che notte, quella notte. Quella di venerdì 31 agosto 1990, in cui l’Italia1 dei tempi d’oro affida a Zio Tibia in persona il compito di infestare magicamente la serata.

Dal “Radiocorriere TV” di quel magico venerdì 31 agosto 1990

Si parte alle 20,35 con Ai confini della realtà (1983), il film con solo personaggi illustri a portare su grande schermo la mitica serie TV di Rod Serling. Ricordo che a parte il prologo, scritto da John Landis, tutti e tre gli episodi del film portano la firma del maestro Richard Matheson e sono adattamenti di altrettanti episodi già apparsi nella serie classica.

Quando cercate di dormire in aereo, pensate a John Lithgow…

Alle 23.40 tocca ad uno dei peggiori episodi della Truffa di Amityville, cioè quell’Amityville Possession (1982) di Damiani Damiani che Mediaset replica ogni giorno da allora, probabilmente la produzione l’ha regalato all’emittente: che lo trasmetta pure a gratis.

Visto che Amityville Horror (1979) si focalizzava interamente sulla famiglia Lutz, che andava ad abitare nella casa dov’era avvenuto un massacro, perché a questo punto non raccontare il massacro stesso? Così rimaniamo sempre nella stessa celebre casa al 112 di Ocean Avenue ma abbiamo una trama “diversa” da approfondire.
Affermando di rifarsi al saggio Murder in Amityville (1979) di Hans Holzer (inedito in Italia), il film in pratica è una rielaborazione dei tristemente noti eventi della famiglia DeFeo, ribattezzata Montelli ma sempre italo-americana.

Ahhh, la cara vecchia famiglia tradizionale…

Chiude la serata, all’1,40, un doppio episodio di “Ai confini della realtà“: Un vecchio apparecchio radio (2×20, 10 marzo 1961) e Testa o croce (2×21, 24 marzo 1961).

In una casa di riposo un uomo è stufo della televisione e così ritrova una vecchia radio. Chiuso nella propria stanza scopre che l’apparecchio emette segnali provenienti dal passato: sarà l’occasione per ripensare con nostalgia ai tempi in cui era giovane e innamorato. (da Wikipedia)

Due gestori di un bar vedono un’auto cappottarsi davanti al locale. Uno dei due uomini, con la sola forza del pensiero, riesce a far capovolgere il mezzo traendo in salvo i due occupanti. Il socio ha l’idea di sfruttare questa capacità dell’uomo per vincere al gioco; così si recano al Casinò, dove arricchirsi al gioco dei dadi sembra fin troppo facile. (da Wikipedia)

Chi si ricorda papà Jed dei “Beverly Hillbillies”?

Come sempre, alle 22,35 arriva puntuale il nuovo episodio di “Venerdì 13”.

Purtroppo il titolo italiano non mi permette di recuperare con sicurezza l’episodio in questione, quindi lavoro di fantasia e immagino che con Uno spirito ribelle abbiano recuperato la puntata che avevano saltato, la quinta, dove si parla niente meno dello spirito di zio Vendredi.


Episodio 1×05
Uno spirito ribelle
(Hellowe’en, ma di attribuzione incerta)

Andato in onda il 26 ottobre 1987, l’episodio è diretto da Timothy Bond, regista televisivo che tornerà spesso nella serie. Ha diretto di tutto in TV, ma dopo due romantichelli natalizi nel 2012 è scomparso dalle scene: che si sia nauseato della TV moderna?

L’episodio non sembra essere presente fra quelli usciti in VHS italiana fra il 1988 e il 1989, ma le informazioni sono così rare e vaghe che non lo posso dire con certezza.

Robey cerca inquadrature che, negli anni Ottanta, assicurano una carriera

Puntata speciale di Halloween, dove per l’occasione Micky (Robey) si traveste da Boh e Ryan (John D. LeMay) da Mah, visto che nessuno dei due ha indosso altro che stracci colorati. Forse sarebbe costato troppo in diritti d’autore se si fossero vestiti da personaggi riconoscibili.

Per farsi ben volere dal vicinato organizzano una festicciola di Halloween nel negozio “Curious Goods”, la cui attività rimane ancora totalmente ignota, ma alla fine della festa i nostri eroi si ritrovano con uno spirito per casa: niente meno che il fantasma di zio Lewis Vendredi (R.G. Armstrong), il vecchio proprietario del negozio che non vedevamo dall’episodio pilota.

Il ritorno ectoplasmatico di zio Vendredi

Allontanato Marshak (Chris Wiggins) con uno stratagemma demenziale, così da ricordare sempre le assurde sceneggiature che animano questa serie, zio Lewis può chiedere si suoi nipoti beoti di alleviare le sue sofferenze “spirituali” grazie all’Amuleto di Zohar, e così abbiamo l’occasione di conoscere comunque un oggetto infestato anche questa settimana.

Cosa fa l’Amuleto di Zohar? È come i costumi dei due protagonisti: Boh… Mah… Sappiamo che è maledetto, informazione un po’ troppo vaga, ma almeno scopriamo che serve agli spiriti per poter tornare di carne, sempre che trovino un corpo “di giornata” in cui infilarsi.

L’Amuleto di Zohar, portatore di vaga maledizione indistinta

Assistere ai nostri eroi che devono impedire a zio Vendredi e alla sua nana (!) di compiere un rito satanico per possedere un corpo “morto fresco” mi deprime alquanto, trovando sempre più indigesta e scritta malissimo questa serie, piena di frasette sbagliate dette al momento sbagliato, ma in compenso recitate malissimo.

L’unica cosa divertente da segnalare è che quando Ryan tira un sospiro di sollievo, che Halloween è finita, Marshak lo gela: fra due settimane… sarà venerdì 13! E in effetti il successivo 13 novembre 1987 sarà un venerdì: un pizzico di realtà in una serie parecchio fantasiosa. (Sarebbe bello sapere cos’abbiano dato in TV quel venerdì 13 novembre 1987, ma non sono riuscito a trovare informazioni in proposito: chi ci riesca, mi faccia sapere.)

L.

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15 risposte a Venerdì 13: la serie (1987) 8 – Uno spirito ribelle

  1. Sam Simon ha detto:

    Timothy Bond! Regista di ben due episodi di Star Trek The Next Generations, incluso The Most Toys, impossibile da dimenticare. Credo che a 70 anni nel 2012 abbia semplicemente deciso di ritirarsi a vita privata, dopo un’onesta carriera da mestierante…

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  2. Vasquez ha detto:

    Non ti accanire così su una povera serie figlia del suo tempo che non può più difendersi, poverina 😅
    È come cercare di capire come facesse Carrie Bradshaw a potersi permettere tutti quei vestiti in “Sex & The City”, non era per quello che la si guardava: cosa avrebbe detto Samantha di imbarazzante mentre erano tutte a pranzo? Quale nuova perversione sarebbe stata messa in campo dagli ennesimi uomini sbagliati beccati dalle quattro amiche?
    Qui è lo stesso: quale sarà l’oggetto della settimana? e come faranno i nostri eroi (😁) per disattivarlo? Il trucco è di farsi le domande giuste.
    Anche se…ho visto l’episodio diretto da Cronenberg e…non c’è niente da fare: ha una marcia in più, il che fa rimpiangere ancora di più l’incuria che tu giustamente sottolinei.
    Ah! Quasi dimenticavo
    https://archivio.unita.news/issue/1987/11/13
    a pagina 20.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      La mia è una critica “di pancia”, né ragionata né oggettiva, semplicemente non riesco proprio a lasciarmi andare con questa serie, sebbene anch’io sia curioso di scoprire quale sarà l’oggetto posseduto della settimana 😉
      Vorresti dirmi che tutti gli abitanti di New York non sono tutti ricchi e possessori di vestiti di marca a valanga? Dalle serie TV e film ambientati nella Grande Mela davo per scontato che avessero una sorta di reddito di cittadinanza fisso di due Armani a testa ogni mese 😛

      Grazie per la guida TV – geniale l’idea di Italia1 di mandare “Psycho II” ^_^ – ma speravo di trovarne una americana. Visto che il personaggio sottolinea la data sarei stato curioso di scoprire cosa l’emittente avesse poi mandato in onda, quel venerdì 13 😉

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      • Vasquez ha detto:

        Aaaaaahhh! Giustamente tu dicevi cosa hanno trasmesso negli U-Ess-Ei! Adesso capisco molte più cose, povera me 😅
        Voglio anch’io il reddito di cittadinanza americano. Da dove posso scaricare il modulo?

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Sul modulo oltre ai soliti dati bisogna dare le proprie misure e il numero di scarpe, per la razione quotidiana di vestiti di marca da sfoggiare a colazione nei bar 😜

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Gradito ritorno con graditissimi palinsesti dell’estate del 1990!
    La puntata deve essere abbastanza insulsa ma l’amuleto, come aspetto, non mi dispiace (lo so, mi accontento di poco!) 🙂
    A proposito di horror, segnalo stasera su Rai 4 un film, Let It Snow, che potrebbe regalare qualche soddisfazione, notare il condizionale eh! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Già messo in lista di registrazione, anche se il film l’ho beccato la settimana scorsa su Prime Video e onestamente l’ho trovato deludente: ha diversi ottimi numeri da giocarsi ma mi sembra sprechi le carte migliori. Aspetterò il tuo giudizio 😉

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      • Willy l'Orbo ha detto:

        In attesa del giudizio orbo, premetto che comunque vada, anche se ne restassi deluso come te, un horror natalizio ucraino resta comunque una chicchina non male (e immagino tu condivida)! 🙂

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  4. Giuseppe ha detto:

    Un ennesimo ritorno alle magiche notti di Zio Tibia, sempre con la sua sana abitudine per l’integralismo giusto (perché “Amityville Possession” potranno averlo ritrasmesso un fottio di volte ma, come da prassi, per intero credo l’abbiano fatto solo qui)… ed eccoci arrivati al tentativo di ritorno nel mondo dei vivi da parte del bastardissimo zio Vendredi, altro evento con tanto di oggetto maledetto che inciderà poco o niente sul prosieguo della serie. Altrettanto rimane sprecata la promessa/minaccia di quel 13 novembre 1987, visto come l’episodio trasmesso originariamente “quasi” in quella data (solo quasi, trattandosi del 14 novembre 1987) sarebbe stato del tutto slegato da questo 😉
    P.S. Ho trovato l’intera serie disponibile su archive.org, ovviamente solo in inglese, così riuscirò una volta per tutte a farmi l’idea esatta di quanto NON sia poi stato trasmesso dalle nostre parti…

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