Bruce Lee il campione (1978) Un altro Game of Death

Continua il viaggio nella grande èra delle “Brufale“, cioè i titoli-bufala che promettevano truffaldinamente nuove opere con l’attore ormai defunto.


Esce Li, entra Le

Abbiamo visto il The New Game of Death (1975) con cui Bruce Li interpretava su schermo l’ultimo progetto inedito di Bruce Lee, che poi la Golden Harvest – detentrice dei diritti – porta al cinema il 23 marzo 1978 con L’ultimo combattimento di Chen (Game of Death). Meno di due mesi dopo, il 7 maggio 1978, con un minuscolo prodotto è la volta del taiwanese Bruce Le (Wong Kum-Hung) di portare su schermo il “gioco della morte”, con il film 死亡魔塔 (“Torre della morte”) prodotto dalla minuscola e fugace Insantra Film, nata (e morta) giusto per sfornare “brufale”. Il film è distribuito all’estero come Enter the Game of Death.

Il 25 gennaio 1980 riceve il visto della censura italiana con il titolo Bruce Lee il campione, distribuito dalla CRC (Cinematografica Romana Cineproduzione), ma già dal 17 gennaio precedente lo si trova nelle sale torinesi. Ci rimane forse un annetto e poi scompare nel nulla: non esistono più sue notizie e temo sia uno dei tanti film marziali perduti nella loro versione italiana.

Molte fonti parlano di Joseph Velasco (o Valasquez) alla regia, ma l’HKMDb non ne fa parola.

Il mitico “sfondo rosso” dei film marziali dei tempi d’oro

La produzione è minuscola quindi il film è in proporzione, cioè minuscolo e decisamente ridicolo: diciamo che anticipa i famigerati ninja trash degli anni Ottanta, nei quali Godfrey Ho metteva insieme scene a caso inventandosi fantomatici documenti od oggetti che i protagonisti dovevano recuperare. Ecco quindi che la vicenda prende l’avvio dall’agente americano Keegan (Michael B. Christy) che convoca personalità eminenti del Giappone, cioè Kawasaki (Park Dong-Yong), e della Cina, nella persona di Wang (Sim Sang-Hyeon), per informarli che importanti documenti segreti sulla Cina sono stati sottratti all’America: non è che niente niente il Giappone sta pensando di provare ancora ad invadere l’odiato vicino di casa?

Per fingere che questa sia una trama, ogni tanto torna la ricerca del “documento rubato”, e visto che a parlar male dei giapponesi si vince sempre ecco che per ben tre secondi entra nella vicenda una società segreta cinese che combatte di nascosto gli odiati nemici: tutta roba priva di qualsiasi senso buttata a casaccio in quei cinque minuti in cui Bruce Le non mena la gente.

Protagonista di ogni singolo fotogramma di questo film

Togliendo di mezzo qualsiasi finzione di sceneggiatura, infatti, il film nasce unicamente con lo scopo di mostrare il clone taiwanese di Bruce Lee lanciarsi in imitazioni continue, sia fisiche che facciali, senza che queste abbiano il benché minimo motivo nella vicenda. Per prenderci in giro ci viene fatto capire che Chang (Bruce Le) viene ingaggiato dalla società segreta per recuperare il prezioso documento rubato, che – guarda caso – è custodito in cime a una torre piena di fenomenale combattenti. Capita la furbata?

Bruce Le ha sicuramente doti marziali del tutto sconosciute a colleghi come Bruce Li, il suo fisico minuto ed asciutto si presta bene a fare quello che oggi chiameremmo un cosplayer: durante tutto il film l’attore indossa solo ed esclusivamente vestiti provenienti dai film di Bruce Lee, assumendone le espressioni smargiasse e coatte, mai quelle simpatiche che invece tanto piacevano della buon’anima. Il vestito bianco di Dalla Cina con furore, pantaloni neri e maglia bianca da Il furore della Cina…, e via dicendo fino all’ovvia tutta gialla de L’ultimo combattimento di Chen, indossata più volte come fosse un capo d’alta moda.

Niente, quella tuta gialla sta male a tutti!!!

In ogni fotogramma Bruce Le fa le facce di Lee, sempre e solo quelle smargiasse, e su 85 minuti di film combatte per almeno 83, ecco perché parlo di una trama che è solo uno scherzo per riempire qualche minuto di sosta fra un combattimento e l’altro, e soprattutto nei rari momenti in cui la colonna sonora non ruba il tema di Lalo Schifrin per I 3 dell’Operazione Drago.

Lo sapete che la “torre della morte” vi tocca

Non poteva certo mancare la pagoda da scalare, un calcio alla volta, ma forse conscio che il tema è ormai bello inflazionato questo film opta per un numero di piani intermedio – cinque, cioè a metà strada fra i tre di Bruce Lee e i sette di Bruce Li – ma soprattutto mette in campo nemici molto più pittoreschi di quelli visti fino a quel momento. E con “pittoreschi” intendo “buffoneschi”.

Si parte con il monaco lanciatore di palle

Secondo piano: incantatore e lanciatore di serpenti

Terzo piano: capellone bianco armato di nunchaku

Quarto piano: barbone col bastone…

… e poi altro capellone bianco

Quinto piano: Fracchia, la belva umana!

In questo circo menante non poteva certo mancare una strizzata d’occhio come Bolo Yeung, il mitico culturista che aveva partecipato a I 3 dell’Operazione Drago (1973): se in quel film noi fan ci siamo dispiaciuti del mancato scontro fra Bolo e Bruce Lee, qui viene fatta giustizia con lunghi scontri fra Bolo e Bruce Le, anche se certo un po’ di grana grossa.

Tutto migliore, se entra in scena Bolo Yeung

Il film è girato (malamente) in Sud Corea con tutti attori locali, tranne ovviamente il protagonista Bruce Le (taiwanese) e Bolo Yeung (cinese), e più volte si ha l’impressione che le riprese per fratte e giardinetti siano più rubate che organizzate: è forte la voglia di definirlo un film girato al volo per sfruttare l’eco mediatica del Game of Death della Golden Harvest, con risultati facilmente immaginabili.

Per concludere, è un bene che Bruce Lee il campione sia a dir poco “dimenticabile”, perché così dispiace meno il fatto che sia praticamente perduto in lingua italiana.

L.

– Ultimi film marziali:

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
Questa voce è stata pubblicata in Arti Marziali e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

41 risposte a Bruce Lee il campione (1978) Un altro Game of Death

  1. Cassidy ha detto:

    Pensare che la Marvel ha basato una parte del successo dei suoi film sullo stesso principio, mandare personaggi in giro a recuperare artefatti e MacGuffin vari. Quella tuta stava bene ad uno solo, al massimo due se contiamo Zoë Bell, ma solo per infinita stima nei suoi confronti. Almeno Bruce Le qui due calci li sapeva dare, ma la parte migliore sono le tue descrizioni dei cattivi sparsi lungo i piani, mi sono rotolato dal ridere 😉 Cheers!

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Il film è talmente delirante che spernacchiare i pittoreschi cattivi è l’unico modo per non addormentarsi 😀
      Quindi mi stai dicendo che la Marvel ha raccolto l’eredità di Godfrey Ho? Il ninja trash era un genere d’anticipazione??? 😀
      L’unico modo per farmi tornare a vedere un film Marvel sarebbe andare alla ricerca di un fumetto perduto 😛

      "Mi piace"

  2. Evit ha detto:

    Quanti doppiaggi perduti dall’era dei distributori improvvisati!

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Non essendo stato riversato in home video, e non conoscendosi neanche passaggi TV, a meno che qualche collezionista perverso non tenga a casa sua la pellicola dell’epoca temo che anche questo vada ad ingrossare le fila delle decine di film marziali perduti in lingua italiana.

      "Mi piace"

  3. loscalzo1979 ha detto:

    “Vi prego basta, è abuso di cadavere questo!!”
    “Eddai mamma, ancora cinque minuti facci giocare”

    Piace a 1 persona

  4. Marco Vecchini ha detto:

    esiste pure una pagina wikipedia sulle Brufale, meglio conosciuto come “Bruceploitation” (ma Brufale suona più divertente. E breve)
    https://en.wikipedia.org/wiki/Bruceploitation

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Sì, su Wiki c’è tutto ma preferisco cercare nelle fonti dirette, e il termine “bruceploitation” lo trovo fuorviante, perché di solito ci ficcano dentro varie tipologie di film, come per esempio i finti seguiti, i biografici ma anche tanti titoli che non c’entrano niente, cioè nati come normalissimi film marziali ma poi in Italia manomessi da distributori senza scrupoli. Quindi sono “brufale” innocenti, a loro insaputa 😛
      Ci sono film che raccolgono i temi di Bruce ma che non sono stati distribuiti come “brufale” e quindi non rientrano in quegli elenchi che citi, per questo non amo quel tipo di pagine Wiki, sia perché raramente chi le crea ha visto i titoli che cita, sia perché di solito sono stilate riciclando elenchi già pronti trovati in giro: io amo fare elenchi, mentre non provo alcuna soddisfazione a usare elenchi già fatti, se non ho fiducia nel loro autore 😛

      "Mi piace"

      • Marco Vecchini ha detto:

        ah ok, l’avevo messo più perché ero venuto a conoscenza di questo slang, ma poi non ho mai approfondito più di tanto. L’avevo associato al modo in cui facevano le Brufale qua da noi.

        Piace a 1 persona

      • Lucius Etruscus ha detto:

        Negli ultimi anni, soprattutto dopo l’esplosione di Tarantino, c’è stata una rivalutazione di tutto ciò che per decenni è stato considerato spazzatura, e così lo si è chiamato “-spoitation”, unendo insieme roba che insieme non è mai stata, e soprattutto che è scomparsa perché nessuno la guardava,, disprezzandola tutti. Poi ora invece la spazzatura fa “trash” e tutti l’adorano, a chiacchiere, e tutti a stilare elenchi di “-spoitation”, in cui è finito pure Bruce. Negli anni Ottanta in cui questi film li potevi beccare in TV nessuno li chiamava in quel modo, era semplice spazzatura con cui i canali locali riempivano i palinsesti, dopo che nel decennio precedente avevano ricevuto sputi in faccia dagli stessi identici critici che oggi esaltano la spazzatura perché Quentin vuole così 😀
        Negli anni Settanta i film di Bruce erano tacciati di fascismo, oggi sono “brucespoitation”: l’unica cosa chiara è che chiunque dia etichette raramente ha visto (e capito) ciò di cui parla 😛

        "Mi piace"

      • Exploitation ha detto:

        Un attimo, un attimo… adesso che Tarantino abbia creato una specie di culto di questa cosa è vero, per di più pieno zeppo di ignoranza (ed ignoranti) che non sanno di che parlano; ma il cinema d’exploitation (cioè di sfruttamento) esiste, ed esiste da quando esiste il Cinema stesso, e non dagli anni 60/70 come molti pensano. Si tratta naturalmente di film di mercato, fatti principalmente per incassare facile al minimo della spesa sfruttando un genere o un’argomento caldo del momento; spesso infarcendo il tutto (quando lo si può) con elementi scabrosi quali violenza e sesso oppure bizzarrie assortite.
        Decisamente, il fare innumerevoli pellicole che sfruttano il successo e tentano di capitalizzare sulla popolarità della figura di Bruce Lee come icona pop, piazzandoci degli imitatori (di dubbia somiglianza) che scimmiottano pose, facce, faccette, mosse e mossettine (quelle più iconiche ed inflazionate) e con tutto l’armamentario bruceleesco: nuncaku, capigliatura, tutina gialla, urla, urletti, occhiali da sole ecc. Beh, direi che siamo nel campo exploitativo più puro e sfacciato; poco importa se fatto in modo ruffiano, metacinematografico, metabiografico o più consapevole e dichiarato, sempre di sfruttamento di un personaggio famosissimo con prodotti a basso (o addirittura bassissimo) costo atti a fare soldini facili stiamo parlando… per cui, il termine Brucesploitatio è più che appropriato oltre che ovvio.

        E si, anche l’appioppare titoli in cui compare il nome di Bruce Lee a film con il quale non c’entrano manco i sosia è una forma di sfruttamento.

        E ti assicuro che non lo dice un megafan di Tarantino, non lo ha inventato lui quel termine ne questo tipo di categoria di Cinenema, anzi… lui spesso è volentieri è ben distante, visto che nell’exploitation vera si chiacchera poco e si agisce di più XD

        Piace a 1 persona

      • Lucius Etruscus ha detto:

        Indiscutibile che il fenomeno esiste da sempre, anzi semmai per quantità di titoli prodotti credo che il cinema di genere e di “sfruttamento” sia nettamente superiore al cinema di serie A, per che ovvi motivi sforna pochi film curati, ma io mi riferivo al battezzare “-sploitation” a manetta (blacksploitation, brucesploitation, ecc.), cioè l’etichetta in sé: nessuno la usava così tanto e in così tanti ambiti “ufficiali” prima di Q.
        Magari invece in America lo usavano spesso, ci posso anche credere, ma in italia è un fenomeno recente: i filmacci si chiamavano “filmacci” e venivano disprezzati, poi d’un tratto sono diventati “-spoitation” o un altro termine che mi fa impazzire è “trash”, perché non capisco cosa diavolo indichi, visto che l’ho trovato attribuito ai film più disparati.

        Che questo “Bruce Lee il campione” possa rientrare nella “brucespoitation” ci sta, è chiaramente un filmaccio dozzinale dove si imitano le movenze di Lee e vari temi visti nei suoi film, ma in quella categoria finiscono anche film che non hanno la stessa storia: “Bruce Lee: lotta di titani” è un onestissimo piccolo gioiello, un vero film marziale di rara bellezza che non c’entra assolutamente niente con la voglia di imitare Lee, semplicemente dei distributori italiani l’hanno preso e sbattuto al cinema con quel nome, penalizzandolo: per fortuna negli anni Ottanta la Warner Bros l’ha portato nelle nostre videoteche con un più dignitoso titolo “I maestri del kung fu”. Se nella “brucespoitation” dobbiamo inserire le “brufale”, cioè titoli-bufala, ci andrebbe anche questo, che invece non è affatto una truffa, solo un inganno italiano.
        Ci sono poi i biografici, che mostrano Lee non con intenti imitativi ma solo perché ne raccontano la vita, o fingono di farlo. Io poi onestamente separerei i film con i cloni dai film che ne riprendono i temi, anche perché questi ultimi possono essere ottimi. Per esempio i film con Bruce Le sono tamarrate ridicole, mentre “Hapkido” è un piccolo gioiello, ma non è nella lista: eppure è “Dalla Cina con furore” identico, ma con una donna al posto di Lee. Se dobbiamo calcolare i film che si rifanno a Bruce, come può non essere annoverato questo? Però non ha nulla a che vedere con le stupidate coi cloni.

        insomma, le etichette sono tante o poche a seconda dei gusti, quindi invece di stilare elenchi di brucespoitation preferisco studiare caso per caso.

        P.S.
        Per i film con Simone e Matteo non è mai nata la dicitura “budspencerterencehillsploitation”, ma in fondo ancora non c’era Tarantino 😀

        "Mi piace"

  5. Grendizer ha detto:

    Ma dell’ episodio di Lamù “lotta mascherata ” dove cintano e prendono in giro Game of Death ( e c’è pure una bella citazione aliena) ne vogliamo parlare ?

    Piace a 1 persona

  6. Willy l'Orbo ha detto:

    Nuovo giro, nuova “Brufala”, nuove soddisfaZioni 🙂
    Sin dall’inizio del post ho pregato per la carrellata di combattenti e sono stato accontentato, con gli interessi visto che la loro natura buffonesca me li ha resi ancor più simpatici (su Fracchia mi sono ribaltato dalle risate 🙂 )!
    Se poi alla fine mi piazzi un Bolo Yeung hai vinto tutto! 🙂

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Con certi film il divertimento è assicurato: mi spiace solo per gli italiani dell’epoca, che hanno pagato un biglietto per un film di Bruce Lee e si sono trovati davanti…. questo! 😛

      "Mi piace"

      • Giuseppe ha detto:

        C’è da sperare che almeno siano riusciti a cogliere nel tuo stesso modo il lato pittoresco/buffonesco dei “cattivi”, così da farsi quattro risate fra un calcio e l’altro di Bruce Le (senza la vera “e” in più che si aspettavano di trovare) 😀

        Piace a 1 persona

      • Lucius Etruscus ha detto:

        Visto che il genere è stato poi completamente dimenticato e molti film non li hanno riversati neanche in VHS, temo che il divertimento del pubblico sia stato decisamente basso 😛

        "Mi piace"

  7. Pingback: Bruce Lee, l’uomo più forte del mondo (1979) True Game of Death | Il Zinefilo

  8. Mauro ha detto:

    Facendo appello alla mia memoria da elefante posso dirvi che lo trasmisero nel 1985 ( mi sembra su teleregione).Alcuni dei combattimenti a mio avviso non erano male. Speravo di ritrovarlo in DVD insieme a film come “Shaolin sfida Ninja.Un altro film che non ho mai più rivisto è Bruce Lee il dominatore. In quegli anni su alcune reti minori venivano trasmessi diozzine di questi film.Molti di cui ancora non ho scoperto I titoli erano veramente scadenti. Che nostalgia

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Anch’io all’epoca bazzicavo per canali locali e questi film si trovavano con facilità, anche se raramente sono riuscito a beccarli dall’inizio, il che significa che ne ho visti tanti ma in modo confusionario, senza mai sapere cosa fossero.
      Mai avrei immaginato che quel materiale sarebbe scomparso nel nulla: solo una minima parte è stato distribuito in VHS, e una parte ancora più minuscola in DVD. (Non parliamo di Blu-ray.) Perciò è tutto in mano a biechi e oscuri collezionisti privati, che hanno pellicole e registrazioni televisive nascoste sotto il letto e godono a NON tirarle fuori, finché un giorno tirano le cuoia e i loro parenti buttano tutto nel cestino. Bravi collezionisti, bel lavoro!

      "Mi piace"

  9. Anonimo ha detto:

    Anni fa in allegato alla Rivista Nocturno c’èra un interessante dossier su questi film. In italiano non si trovano neanche a pagarli oro ed essendo di nicchia ammesso che ci siano ancora le pellicole in lingua nostrana chi ne detiene I diritti (come sta avvenendo per la serie a cartoni Astroganga che di nicchia non è) preferisce lasciarli marcire in cassaforte piuttosto che riversarli in digitale.
    Non ci sono parole

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ una situazione assurda, ma onestamente li capisco: perché spendere un mucchio di soldi per riversare in DVD film che non si comprerebbe nessuno, neanche sotto tortura? A parte un numero ristrettissimo di appassionati che, come me, oltre a provare interesse per questi film compra anche su supporto fisico (tipo DVD), non c’è nessuno che spenderebbe un centesimo, e tutte le iniziative del nuovo millennio sono lì a testimoniarlo: tutte fallite perché nessuno vuole questi film, in Italia.
      Fa bene la VIDEA a mettere gratis su YouTube il suo archivio, perché è l’unico modo perché qualcuno per sbaglio si veda questi film.

      "Mi piace"

  10. Mauro ha detto:

    La Avo film e la Fabbri in edicola hanno ripescato alcuni titoli.Poi con l’avvento de “La tiger e il dragone” il Mercato home video italiano ha dato importanza solo a wuxiapian moderni e ad alcuni gong fu pian di Jet li e Donnie Yen.Per fortuna quei vecchi film che si trovano in rete si possono vedere anche in altre lingua (tanto ci Saranno dieci minuti di dialogo su un ora e mezzo di calci e pugni).YouTube grazie di esistere

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Premesso che parliamo di gocce nel mare, per fortuna i nostri distributori ci hanno provato più volte. Quelli di Jet Li risalgono a prima, quando l’attore ha partecipato ad “Arma letale 4” e diversi suoi titoli sono stati portati in videoteca. Poi altre case ci hanno provato ma hanno scavato parecchio per trovare gli scarti più scarti degli scarti di serie Z, quindi hanno inondato videoteche ed edicole di spazzatura maleodorante, ricreando le condizioni che negli anni Ottanta hanno distrutto il mercato marziale in Italia. Quando la AVO Film si è presentata, unica in assoluto, distribuendo capolavori del genere, nessuno le ha dato retta, credendo fosse lo stesso letame che la Fabbri spalava in edicola.
      Quei pochi che hanno comprato qualche titolo si sono ritrovato con la solita mondezza e hanno smesso di provarci, e così chi ha provato a recuperare ancora grandi film, come la Shockdown e altre, si è dovuta fermare perché avrà venduto tre copie per puzza.
      Vallo a spiegare al pubblico che le porcate della Fabbri, tipo “Bruce Lee piazza ‘sta mazza”, andavano ignorate mentre dovevano comprare i capolavori della Gazzetta dello Sport o della AVO Film? Chi lo spiega alla RAI che comprarsi dei classici e mandarli su satellite in modo che solo pazzi come me potessero vederli non funziona a rilanciare il genere?
      L’Italia non è un paese per il cinema marziale, infatti da noi Keanu Reeves è considerato un eroe marziale 😀

      "Mi piace"

  11. Mauro ha detto:

    Il Bello è che film come Matrix, Kill Bill,Blade,diverse serie della Marvel & compagni avrebbero dovuto ridestare l’ interesse per il cinema made in Hong Kong.Ma non siamo negli USA dove hanno dedicato interi contenitori pomeridiani ai Kung Fu movie anni 70.Ci sono tuttora dei cinema che proiettano esclusivamente questi film. Infatti è tra I generi preferiti da Tarantino.Ma tornando in Italia quanti si fiderebbero ad acquistare film usciti solo in super8 o vecchissime vhs per il noleggio pagando l’ occhio della testa ,sempre che contengano il film della locandina e non si siano smagnetizzate.Ammesso che si trovino ancora ovviamente.Oppure quelle vhs uscite nei supermercati dove spesso mancavano diverse scene.E poi diciamolo, in molti di questi film persino Io avrei saputo fare di meglio. Non sono certo film d’autore e vanno presi per quello che sono. Morale della favola negli anni 80, non tutti avevano o erano a conoscenza dell’ esistenza del videoregistratore.Ma sembra che almeno da noi sia l’ unico genere con meno spirito di condivisione.Un vero provato che non abbiano editato Fist of Legend che forse è il miglior film con Jet Li.Per il momento,visto che sono spariti anche i film con Chuck Norris,tocca accontentarsi di Jason Statham,Tony Jaa e Donnie Yen.C”era una volta il film kung-fu.

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Purtroppo su eBay hanno capito subito l”antifona e da molti anni le VHS marziali più fetenti costano un botto: finché ho potuto ne ho comprate, ma poi è diventata una spesa esagerata. I Super8 uffuciali sono pochissimi, più interessante sarebbe cercare le pellicole delle decine di film marziali perduti in italiano: io sarei così pazzo da salvarli, ma sono fuori dalla cerchia chiusa dei collezionisti carbonari 😜
      Per questo ho una stanza piena di DVD marziali, perché vanno e vengono e spariscono, da TV e piattaforme, mentre a me piace tenerli stretti ^_^

      "Mi piace"

  12. Mauro ha detto:

    Il fatto è che questi film, sono quasi sempre usciti in sordina senza nessina pubblicita’,rendendo l’ acquisto da parte dell’ appassionato spesso casuale.E’ anche possibile che sia uscitio qualche titolo senza che vi sia traccia sul web.
    Inoltre non c’ ‘e da meravigliarsi se Italiauno che è l’ unico canale che manda in onda qualche film durante l’ anno, tra I più inguardabili ovviamenteo fuori programmazione ed a orari impossibili.In DVD negli ultimi anni ho visto che la storm video ha pubblicato diversi film che uscivano in TV negli Anni 90 e la Freak Video invece alcuni film sui Ninja.Per il resto niente di nuovo

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Sono un appassionato collezionista di quei DVD della Stormovie (con la “S” sulla costa), anche perché raccolgono su disco i film comprati da Mediaset nei Novanta e poi fatti sparire per sempre, quindi ne compro ogni volta che ne ho occasione. In tanti anni credo di averne messi insieme una trentina, fra marziali e non. Se ti capitano ti consiglio di approfittarne 😉
      Produzioni buone e più recenti le manda anche Rai4, ma principalmente asiatiche: i mitici film marziali del venerdì di Italia1 sono tutti scomparsi per sempre, a meno di fortunate registrazioni. (Esistono collezionisti che le hanno, ne ho conosciuti, ma non le tirano fuori manco morti: toccherà aspettare che stirano le zampe sperando che i parenti le mettano su eBay: è così che ho ritrovato il primo “Dracula” della RAI scomparso per sempre 😛 )
      I film con i ninja sono la forma più bassa di vita, la Vegas Video nel 2003 ne ha sfornati una decina, un più orripilante dell’altro: devi essere malato come me per comprarli tutti 😀 (ho pure il cofanetto!)
      Essendo filmacci che vengono via a due spicci hanno trovato una distribuzione italiana: la Trilogia Ninja Cannon invece ha vita dura, e col ciufolo che fanno uscire da noi il cofanetto con l’audio commento! Me lo sono preso d’importazione e visto senza sottotitoli, ‘tacci loro 😛

      "Mi piace"

  13. Mauro ha detto:

    Sui film mai più ritrasmessi degli Anni 90,troppo ci sarebbe da dire(sembrano diventare dark quasi come I Kung fu movie anni70)
    Ammetto di aver acquistato alcuni di quei film ninja, ma Sì tratta di produzioni di Hong Kong che poco hanno a che vedere con film come Guerrero Americano, L’ invincible ninja ecc..Ancora non sono riuscito a ritrovare quei film sui ninja che mi Sono perso su Odeon e Italia7.Ci sono persone che acquisterebbero questi film solo per ammirare le locandine.Bei tempi

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Quelli purtroppo non hanno conosciuto una buona distribuzione digitale, American Ninja è ancora inedito mentre Enter the Ninja mi pare sia uscito ma in edizioni fantasma. Roba da video-archeologia, quei film su Odeon: qui sul blog l’amico Lorenzo ha ripescato una chicca mentre per la Trilogia Ninja ho raccontato io le chicche rivelate dall’audio-commento. Per il resto, qui sul Zinefilo di film marziali da Italia1 ne trovi a iosa 😉

      "Mi piace"

  14. Mauro ha detto:

    Anche la Legokart ha publicato alcuni titoli usciti negli Anni 90 su Italiauno, anche se come altre case ha cambiano qualche titolo.
    Ma Parliamo sempre di poca roba.Stupidamente non acquistai American ninja quando è uscitio in videocassetta.L’ unico ninja movie orientale che salvo è Super ninja, ma solo per via dei funambolici combattimenti.La prima edizione l’ ho acquistata con il cofanetto Ninja collection ma su 5 titoliusciti almeno un film il lettori DVD non lo legge.Caso Strano proprio uno di quei film trasmessi su Odeon.Ne usciranno altre versioni

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ah, anche tu hai quel cofanetto??? Allora siamo fratelli marziali 😀
      Legocart è ottima perché i suoi DVD sono così svogliati da essere a volte semplici riversamenti di VHS, il che è ottimo perché – come nel caso di Bruce Lee – conservano le perdute edizioni italiane dei suoi film, autentici tesori!
      Quei DVD della legocart li ho rincorsi a lungo e li porto sempre nel cuore: “Dalla Cina con furore” (Legocart) è stato il mio primo DVD comprato, più di vent’anni fa 😛

      "Mi piace"

  15. Mauro ha detto:

    Ovviamenteo anche io possiedo le edizionii Legokart dei film di zio Bruce.Solo che ho dovuto riacquistarli in cofanetto della de Angelo perche’ ne L’ Urlo di Chen a differenza della videocassetta mancavano alcuni spezzoni.Casi della vita

    Piace a 1 persona

  16. Mauro ha detto:

    Sempre ne L”Urlo di Chen in un edizione americana pare ci siano scene mai viste nella versione italiana.Come quando Bruce Lee va in banca a cambiare i soldi.Magari uscisse qualche edizione speciale come il documentario su Game of death e l’ edizione a 2 dischi de I Tre dell’ operazione drago.Staremo a vedere

    Piace a 1 persona

  17. Mauro ha detto:

    Figurati è un piacere 😉

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.