Torna l’amico Marco Figoni, esperto di cinema marziale e curatore del gruppo facebook Quando le mani rompevano ed i piedi spezzavano. Per l’occasione riporto in vita questa rubrica, “Gli archivi del Monte Song“, che tempo fa curava qui sul blog.
Gli lascio la parola sull’argomento “Brufale” (film-bufala che sfruttavano la fama di Bruce Lee) e Marco ci anticipa una delle schede che comporranno un suo futuro saggio sull’argomento. Io mi limito ad aggiungere foto e didascalie.
L.
Bruce Lee contro i Superman
(猛龍征東 / Bruce Lee against Supermen)
Nazionalità: Hong Kong.
Regia di Wu Chia-Chun, con Bruce Li, Lung Fei e Shao Mao.
Riceve il visto italiano il 4 agosto 1976 ma appare pochissimo in sala, a partire almeno dal 17 settembre 1976.
AVO Film lo porta in una rara VHS e dal 1980 vivacchia su piccoli canali TV.
Dopo più di vent’anni di visioni/ossessioni ai confini del “weirdo”, sembra difficile rimanere a bocca aperta davanti ad un film, eppure succede quando ci troviamo davanti a prodotti come Bruce Lee contro i Supermen. Bastano i primi minuti di pellicola a gettarci nel caos più assoluto, minuti di smarrimento in cui ci chiediamo come sia possibile tutto ciò, e più i secondi passano, più capiamo che è inutile qualsiasi tipo di comprensione.
L’unico metodo per apprezzare, o quantomeno godersi un film bruceploitation, è quello di non porsi domande logiche, ma entrare in un mondo fantastico in cui coesistono personaggi delle serie TV con quelli dei fumetti, un mondo dove le normali leggi del raziocinio sono bandite. Ed è qui che tutto ha inizio.
La storia…
I titoli di testa scorrono mentre assistiamo ad un inseguimento tra una macchina della polizia ed una di malviventi, dopo due curve, i banditi decidono di sbarazzarsi del malloppo gettandolo da un cavalcavia. Il fardello finisce quasi addosso ad una coppia intenta a scambiarsi effusioni d’amore, ma nessun problema, da dietro l’angolo salta fuori Carter (Bruce Li) che esorta i giovani a consegnare la refurtiva alla polizia (e già qui siamo in pieno delirio).
La vicenda prende una piega allucinogena, quando il Dr. Ting scopre la formula per trasformare l’olio in cibo (?!). Un pretesto che attira il “cattivo” di turno, intenzionato ad impossessarsi della scoperta del secolo, ed usarla ovviamente a scopo speculativo. Tutto quel che segue è una sequela interminabile di inseguimenti in macchina, in rickshaw, di corsa, intervallati da combattimenti privi di pathos e mal realizzati, qualche tetta, e rullo di tamburi: Superman! Sì, perché quando i criminali si rendono conto dell’imbattibilità di Carter – persino un cecchino fallisce miseramente – decidono di rivolgersi a Superman.
Dalla Cina con furore…
Ovviamente nel mondo bruceploitation, anche Superman non è quello vero, ma un clone sfigato vestito di nero con mantello bianco e due baffi alla Charles Bronson (il solito Lung Fei).
Come se non bastasse, il supereroe si fa aiutare da mentecatti nero vestiti usciti dal circo, che per tutto il film emettono versetti scimmieschi.
Una volta scivolati nel ridicolo, i creatori di questo scempio decidono di sguazzarci e non ancora soddisfatti s’inventano combattimenti sempre più noiosi; nei quali Bruce Li s’impegna il minimo sindacale scordandosi persino di imitare il Piccolo Drago.
Kobadera l’invincibile…
Nel mondo della bruceploitation non esistono solo cloni di Bruce Lee, ma anche cloni dei suoi personaggi più iconici, e uno di questi è indubbiamente Kato di “Green Hornet” – serie televisiva americana trampolino di lancio di Bruce Le – e Bruce Li – senza una ragione ben precisa – recita per tutto il film nei panni di Kato con tanto di mascherina, senza che la gente lo trovi bizzarro.
Con una mano ti rompo…
Non possono mancare all’appello le solite scene con nunchaku, l’uso della tutina – questa volta nella variante azzurra – e il solito combattimento finale nella discarica, location eletta di molti Bruceploitation, ma il vero tocco di genio arriva nella sequenza finale.
Li dopo aver abbattuto con una coltellata nelle palle Superman, indossa un costumino rosso con mantello nero, simile a quello usato dai supereroi di Gianfranco Parolini (I fantastici 3 Supermen, 1967) e vola a salvare il Dr. Ting – ecco spiegato il titolo originale del film, dove Supermen è scritto al plurale – Geniale!
Due anni prima di questo film si era conclusa la saga dei Supermen, una fortunata serie di film italiani oggi inguardabili ma evidentemente all’epoca di grande successo, tanto che dal ’79 ritorneranno a produrne. Nel 1973 Bitto Albertini era andato fino ad Hong Kong per produrre Crash, che botte! Strippo, strappo, stroppio, dove il fenomeno dei Supermen incontrava l’esplosione marziale appena avvenuta nelle sale italiane, così il più grande divo marziale internazionale dell’epoca – Lo Lieh – aveva il dubbio onore di diventare Superman pure lui, con tanto di tutina rossa e mantellino nero. Evidentemente la cosa dev’essere piaciuta ai locali, visto che due anni dopo la stessa sorte tocca al ben meno talentuoso Bruce Li. (Nota etrusca)
La fisica della Bruceploitation…
Sono capaci tutti di volare, ma in pochi partono volando ed arrivano in taxi come succede nel finale di questo Cult. Penso non ci sia bisogno di aggiungere altro.
Le furie umane del Kung fu…
Le coreografie dell’attore veterano Cheng Pang sono tra le più squallide mai viste, ha fatto decisamente meglio come attore – più di una quarantina di film – anche se in ruoli spesso secondari.
Pro…
- La coltellata nella palle come mossa finale.
- Il costume che cita il film di Parolini.
Contro…
- Tutto.
Voto
**
Marco Figoni
P.S.
Ringrazio Marco per aver presentato questo film.
L.
– Ultimi post sul Monte Song:
- [Gli Archivi del Monte Song] Bruce Lee contro i Superman (1975)
- [Gli Archivi del Monte Song] The Dragon Lives Again (1977)
- [Gli Archivi del Monte Song] Lo spaccatutto (1977)
- [Gli Archivi del Monte Song] One-Armed Boxer (1972)
- [Gli Archivi del Monte Song] The Invincible Eight (1971)
– Ultimi post marziali:
- Jet Li Story 10. The Bodyguard from Beijing
- Jet Li Story 8. Fong Sai-Yuk 2
- Jet Li Story 7. Last Hero in China
- Beautiful Disaster (2023) Ancora ammòre e MMA
- Jet Li Story 6. Fong Sai-yuk
Da noi per ragioni misteriose, i Supermen da noi erano famosissimi, però penso fosse una specie di tendenza del periodo, in Messico avevano una parodia di super eroe rosso vestito, figlio dei loro Luchadores, chiamato El Chapulín Colorado, simbolo una cavaletta rossa, vedere l’insetto sul petto come logo, mi ha fatto ripensare a questo personaggio. Ora però voglio scoprire come trasformare l’olio in cibo, altro che piombo e oro! 😉 Cheers
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Sarà che da ragazzino non li ho mai incontrati neanche per sbaglio, ma non riesco a capire come i film dei Supermen avessero così tanto seguito da noi, tanto da sfornarne così tanti, spalmati su tre decenni. E poi prendiamo in giro la Z di Hong Kong! 😀
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E c’ erano pure i fumetti dei 3 superman pubblicati a fine anni 80
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questo mi manca, altre robe dei Supermen le ho viste, divertenti e sconclusionati, ma gradevoli
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Decisamente siano parecchio al di sotto della qualità a cui i 3 Supermen nostrani ci hanno abituato, quindi non mi sento di consigliartelo 😛
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Che delirio! Ma qui i Supermen, ossia uomini dalle capacità straordinarie, sono quelli del film (livello letterale), sono i prodi che l’hanno realizzato (livello sarcastico) o sono gli spettatori che eroicamente si sorbiscono tale opera (livello allegorico)? Atroce dilemma! 🙂
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ahah è una bella gara! 😀
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Non ero a conoscenza di un’edizione home video di questo film.
Con quale titolo sarebbe uscito per Avofilm?
Non ne ho mai trovato traccia…
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Lo attesta la mia “Videoguida 1999”, in VHS AVO Film con lo stesso titolo con cui è uscito al cinema. Anzi no, attesta “Supermen”, al plurale come in originale, invece che “Superman” come le locandine da cinema.
Può capitare che la Videoguida non attesti un qualche film che invece ha avuto una pura rara edizione VHS, ma se il titolo è presente è abbastanza sicuro che sia uscito, anche se magari è subito andato fuori commercio.
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Ah, se l’info viene dalla Videoguida per me non fa testo.
Perché come succede ancora oggi, molti titoli venivano annunciati ma effettivamente non vedevano mai la luce. La Videoguida prendeva info soprattutto dai cataloghi che fornivano i produttori, e molte cose purtroppo non sono mai uscite, anche se comunque non si può avere certezza.
Negli anni è venuto fuori di tutto sui kung-fu movie editi dalla Avo, ed è strano che non si trovi traccia di questo: una foto, una fascetta, un inserzione… nulla…
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Faccio fatica a trovare le parole adatte per esprimere le mie sensazioni a riguardo, quindi forse è meglio che non inizi nemmeno a cercarle (ho comunque il sospetto che persino i 3 Supercialtroni nostrani fossero quasi perle d’autore, se messi a confronto con questa roba qua)… 😛
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Ah be’ certo, dopo aver visto questo capolavoro i 3 Supermen mi sembrano da Premio Nobel ^_^
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Queste sono informazioni che non possono più essere taciute. Tutta la verità sui superbrucemen!
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Verità scottanti ^_^
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