Venerdì 13: la serie (1987) 19-20 – La coperta di Hathor


Continuiamo a parlare della serie TV “Friday the 13th: The Series“, quella senza Jason.

Purtroppo continuiamo alla cieca: in quelle notti d’estate del 1996 Italia1 probabilmente ha mandato in onda almeno le prime due stagioni complete di questa serie, ma i quotidiani dell’epoca non riportano i titoli degli episodi.

Ringrazio di cuore la nostra amica Vasquez per avermi segnalato la presenza su YouTube di un canale con TUTTI gli episodi delle tre stagioni di questa serie in italiano: andate e prendetene tutti, prima che lo cancellino.


Episodio 1×19-20
La coperta di Hathor
(The Quilt of Hathor)

Andato in onda il 2 e 9 maggio 1988, il doppio episodio è diretto da Timothy Bond, regista televisivo che tornerà spesso nella serie. Ha diretto di tutto in TV, ma dopo due romantichelli natalizi nel 2012 è scomparso dalle scene: che si sia nauseato della TV moderna?

Il doppio episodio è stato distribuito nel maggio 1989 dalla CIC Video nella quarta VHS della collana “Venerdì maledetto”, che con un titolo alternativo raccoglieva alcuni episodi di “Venerdì 13”.

La coperta che accompagnerà i vostri incubi migliori

L’oggetto infestato della settimana, ce lo rivela già il titolo, è la coperta di Hathor (the Quilt of Hathor), «con stella a cinque punte e uomini a quattro gambe»: tornano finalmente i cari vecchi spiegoni di Marshak (Chris Wiggins)…

«Confezionata nel 1890 a Salem da una donna che praticava l’occultismo.»

Tutto qua? Niente, ormai a Marshak gli pesano le parole.

Venduta dal solito zio Vendredi, che gli affari suoi proprio non ce l’ha mai fatta a farseli, ora la trapunta maledetta è finita in una comunità di Amish dove viene usata in modo malvagio: è il momento che i nostri eroi Micki (Robey) e Ryan (John D. LeMay) vadano in missione sotto copertura… nell’Amish Paradise.

Sarebbe questa la versione Amish di Ryan e Micki?

We spending most our lives
Livin’ in an Amish paradise
I churned butter once or twice
Livin’ in an Amish paradise
It’s hard work and sacrifice
Livin’ in an Amish paradise
We sell quilts at discount price
Livin’ in an Amish paradise
Passiamo gran parte del nostro tempo
vivendo nel paradiso degli Amish.
Ho sbattuto il burro una o due volte,
vivendo nel paradiso degli Amish.
È lavoro duro e sacrificio,
vivendo nel paradiso degli Amish
Vendiamo coperte a prezzo scontato,
vivendo nel paradiso degli Amish.

Aveva già detto tutto Weird Al Yankovich nel 1999: gli Amish adorano le coperte.

dal geniale videoclip Amish Paradise (1999) di Weird Al

La vicenda ruota intorno al reverendo Josiah Grange (Scott Paulin), che rimasto vedovo deve per forza prendere una nuova moglie, ed essendo un uomo pio, ma proprio tanto pio… se pia una ragazza della metà dei suo anni. Ammazza che padre spirituale!

Condividiamo lo sdegno di Effie Stokes (Kate Trotter), che da anni è innamorata del reverendo ma essendo una donna non ha speranze con lui, che a quanto pare vuole solo ragazzine. Così Effie va a letto con la trapuntona maledetta, sogna ogni nuova giovane pretendente su cui il reverendo mette gli occhi e la fa fuori in sogno manco fosse Freddy Krueger, in modo che la ragazza muoia anche nella realtà. Non sappiamo come muoia dal vero, vediamo solo il sogno, ma questa serie non ha mai brillato per processi logici chiari.

Ora la vedete così, ma Effie è la versione Amish di Freddy Krueger!

Alla terza pretendente moglie che seppellisce, persino quel grande saggio del reverendo Josiah comincia a capire che qui c’è qualcosa che non va, ma per fortuna Micki e Ryan si tuffano nelle indagini a capo chino: lei non fa niente, guarda la parete tutto il giorno, lui appena saputo che il coprifuoco è alle 19, alle 19 esce per andare a rimorchiare. Che si sa, la notte in un villaggio Amish è fatta per amare.

Per tre volte, ripeto: tre volte, vediamo quel mentecatto di Ryan limonare con la stessa ragazza, e per tre volte lo minacciano di conseguenze gravi. Allora che ti fa Ryan? Decide di rimanere fra gli Amish: se non puoi batterli… unisciti a loro! (Anche se però, diciamocelo, Ryan col cappello da Amish è assolutamente inguardabile!)

Cose brutte che non vorremmo mai vedere in TV

Micki reagisce in maniera un po’ troppo esagerata: che alla fine stia nascendo del sentimento per il suo compagno d’avventure? Disperata e piangente torna al negozio, dove l’occhio le cade su uno degli oggetti maledetti già visti in precedenza. Ma… come mai vedere la statua di uno stallone la fa pensare a Ryan? C’è per caso un doppio senso?

Vedi uno stallone… ed è subito Ryan

La nuova vita di Ryan dura decisamente poco, visto che il problema della coperta maledetta è ben lontano dalla risoluzione: proprio quando Effie sembra aver coronato il suo sogno, la situazione precipita.

Un bel talamo d’amore avvolto in una coperta maledetta

Se Ryan avesse visto Grano rosso sangue (1984), ci avrebbe pensato due volte prima di entrare in una comunità rurale, lui che viene dalla peccaminosa città: novello Linda Hamilton, ci mette un attimo a finire sulla croce.

E noi a Ryan lo crocifiggiamo!

Tranquilli, dopo un’ora e mezza di assenza ingiustificata arrivano Micki e Marshak… a fare niente, visto che non risolvono loro la situazione.

Non so cosa sia preso agli autori, tanto da spingerli alla follia di un doppio episodio con una trama che non era bastante neanche per un episodio normale: teoricamente questo, con i suoi 90 minuti di durata, doveva essere un film televisivo, ma è così povero di idee e così privo di sceneggiatura che già come episodio avrebbe fatto brutta figura.

Come faccio a mantenere il mio impegno a non trattare troppo male questa serie? Be’, vediamo, stavolta le acconciature acrobatiche di Robey non ci sono, visto che le sue sedicenti (e mai svolte) indagini sono all’interno di una comunità Amish: è l’unica nota positiva che riesco a trovare in questo doppio episodio…

L.

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15 risposte a Venerdì 13: la serie (1987) 19-20 – La coperta di Hathor

  1. Cassidy ha detto:

    Un brutto tentativo di rifare “Benedizione mortale” di Craven o di mettersi in scia a “Il testimone”, diventa un’ottima occasione per ricordare al mondo le parole del profeta Weird Al Yankovic, sempre sia lodato! 😉 Certo che 90 minuti a girare a vuoto, proprio dura la vita Amish! Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Sicuramente l’eco di Harrison Ford col cappello Amish era ancora forte, quel 1989, e visto che Ryan e Micki si erano già fatti frati nelle prime puntate tanto vale farsi pure Amish 😀
      Avere come trama principale il protagonista che esce di sera per rimorchiare in un villaggio Amish la dice lunga sulla qualità di tutta l’operazione.

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  2. Vasquez ha detto:

    Premesso che secondo me quel cappello non sta bene a nessuno sulla faccia della Terra, la domanda di oggi è: chi è quello messo in croce sulla copertina della videocassetta?!? Perché non è Ryan, e poi a lui lo legano con le mani dietro la schiena per “La prova del fuoco”! 😛
    Più si va avanti e più si peggiora, ma i post del Zinefilo ci guadagnano! Quando ho visto le torce e i forconi non volevo crederci che potessero osare tanto, e invece… Comunque almeno abbiamo la prova che i capelli di Robey non sono indomabili e si possono contenere in qualche modo.
    Il pezzo di Weird Al è geniale, sia perché di base già quello di Coolio non si smetterebbe mai di ascoltarlo, sia per il testo, che ogni volta che sento le rime in inglese non faccio che chiedermi come diavolo fanno a comporle! È una lingua impossibile! Sul serio, impossibile.

    Vado un attimo fuori tema per segnalare la prossima uscita di questo film https://www.mymovies.it/film/2022/pantafa/ a quanto pare in lavorazione da parecchio…e così uno dei puledri della cavalla della notte alla fine ce l’ha fatta, a fuggire dai confini regionali 😉

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Mi rimane il dubbio: quella VHS magari contiene tre episodi, di cui uno intitolato “La prova del fuoco”, o è un sottotitolo che illustrare il misterioso e fantomatico crocifisso? Se il disegno di locandina è fatto in Italia, allora si spiega tutto con il fatto che nessuno ha mai visto questa serie quindi sono andati a caso, magari basandosi sulla trametta.

      Weird Al è un poeta immenso, quando arriverà il suo Nobel per la Letteratura sarà sempre troppo tardi 😛

      Ohhh finalmente la puledra pantafa comincia a correre selvaggia nella notte: toccherà recensire il film, per inserirlo nel ciclo “da incubo” ^_^

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Io avevo una copertina con analogo colore da piccolo, stai a vedere che…ahahaha! 🙂

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  4. Conte Gracula ha detto:

    Sono certo che gli Amish, una comunità con una forte impostazione religiosa, non vedrebbero mai come satanica una coperta coi pentacoli XD che ok, non si parla esattamente di una stella a cinque punte con dentro il caprone, ma mi sembra un motivo un pelino sfacciato…
    Il film con Tim Allen e Kirstie Alley in comunità Amish, In ricchezza e in povertà, era decisamente più plausibile. 😛

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  5. Giuseppe ha detto:

    Dopo l’uomo pio che se “pia” e il video di Weird Al in tema Amish, a me cos’altro rimane da dire su quest’episodio se non che va ad aggiungersi alla lista di quelli di cui avevo persino dimenticato il titolo? Da dire niente, quindi vado subito a piazzare il video della settimana (in sintonia, questa volta, con la NON cotonatura di Robey) 😉

    P.S. Su archive.org ho ribeccato (ovviamente sempre in lingua originale) un’altra serie primi anni ’70, scomparsa da decenni dai nostri palinsesti TV e cioè “Sesto senso”, interpretata da Gary Collins nel ruolo del professor/indagatore del soprannaturale Michael Rhodes…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      A forza di replicare Supercar, Walker e i loro fratelli, miliardi di serie TV sono completamente scomparse dall’Italia, e più si scava e più si trovano titoli dimenticati che meriterebbero un’occhiatina.

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      • Giuseppe ha detto:

        Trovati pure “Automan” e “Manimal”: conviene far man bassa prima che spariscano (purtroppo con “Randall & Hopkirk” -da noi “Un fantasma per amico”- non sono stato veloce abbastanza) 😎
        P.S. Gerry Anderson e le sue produzioni sembrano reggere bene, per il momento…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Entrambe serie del cuore del giovane Etrusco, e per fortuna girano ottimi “manufatti” con tanto di audio italiano 😉

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      • Giuseppe ha detto:

        E’ la ricerca di quei “manufatti” che riesce a farci sentire tutti un po’ archeologi (riguardo a Gerry Anderson, purtroppo, dopo “Spazio 1999” per noi è TUTTO inedito quindi prendo quello che passa il convento) 😉

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  6. Sam Simon ha detto:

    Il doppio episodio sul nulla, a quanto capisco dal tuo post… magari mancavano idee per riempire un’intera stagione, e quindi hanno deciso di raddoppiare il minutaggio di un episodio a caso? X–D

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