Fila 19 (2021) Terrore ad alta quota


Per fortuna i pollai televisivi, che alti chiamano “talk show”, non rappresentano la vita vera e così i rapporti fra italiani e russi continuano ad essere buoni, e continuano ad arrivarci tanti film russi che vengono mascherati con titoli anglofoni: non è che i distributori italiani temano i gusti anti-putiniani degli spettatori, è che si fa così in Italia per quasi tutti i film che si permettano di non essere americani.

Così la Central Partnership (l’ottima casa che riconoscete dal dirigibile che ha per logo) continua a mandarci roba buona dalla Russia con orrore, e il canale Cielo lo scorso 11 ottobre 2023 ha trasmesso i prima visione Ryad 19 (2021), che però chiamiamolo all’inglese Row 19 e poi traduciamolo in italiano Fila 19. Terrore ad alta quota. Perché qualsiasi film di tensione che si svolga su un aereo è “terrore ad alta quota”: è la grande creatività italiana famosa nel mondo.

La frase del sottotitolo è per nulla inflazionata…

Ekaterina “Katya” Rykova (Svetlana Ivanova) quand’era bambina ha vissuto un’esperienza terribile: l’aereo con cui viaggiava insieme alla madre è crollato per ragioni misteriose e mai chiarite, e lei è stata l’unica sopravvissuta, ma anche unica testimone degli strani eventi che hanno anticipato la caduta.

Ora sono passati vent’anni e Katya ha vissuto normalmente la sua vita, e con la figlia Diana (Marta Timofeeva) si appresta a viaggiare in aereo per raggiungere il padre… ed è tranquilla, non ci sono problemi. Sì, sì, proprio tranquillissima…

«Non sto tranquilla: sto tranquillissima» (cit.)

Salire di nuovo su un aereo, anche se a vent’anni di distanza, scatena in Katya quella che sembra una tempesta di ricordi ma forse c’è qualcosa di più. Ha incubi in cui sogna la madre morta in quel lontano incidente, ma sono semplici brutti sogni… o la madre sta cercando di metterla in guardia?

Non aiutano le turbolenze in cui finisce l’aereo, gli incidenti a bordo e soprattutto il fatto che le due hostess diano parecchio l’idea di essere vestali di Satana!

Più che assistenti di volo sembrano guardiane dell’Inferno

I viaggiatori sono pochissimi, a bordo, c’è una coppietta di genitori in viaggio per incontrare i figli, un disegnatore un po’ fuori di testa, un manager stressato e infine il bell’Alekseij (l’austriaco Wolfgang Cerny) che socializza subito con Katya e a cui la donna racconta i propri turbamenti. Ma soprattutto i misteri misteriosi che sembrano avvolgere quel volo. Per esempio, perché la cicatrice che per tutta la vita lei ha avuto sulla gamba… ora sembra sparita? Oppure è un altro butto sogno?

I misteri si susseguono e l’angosciata Katya si convince di essere finita in una sorta di Final Destination (2000): sarebbe dovuta morire vent’anni prima, quindi ora la Morte è intenzionata a pareggiare i conti. E meno male che era tranquillissima!

Quando durante il volo assumi l’espressione da Final Destination

Conosco troppo poco la cinematografia russa contemporanea per avere idea se questo sia un prodotto rappresentativo, di punta o fra i peggiori, comunque mi sembra che il regista Alexander Babaev faccia un ottimo lavoro con il poco che ha a disposizione: in fondo l’intera vicenda si svolge all’interno di un aereo passeggeri con solo sette viaggiatori e due hostess, a occhio mi sembra un prodotto costato poco ma comunque dignitoso.

La bravura del regista, quella che poi dovrebbe essere la bravura di ogni regista, sta nel creare una bella atmosfera così da distrarre lo spettatore dallo scarso budget, anche se comunque gli effetti speciali – dosati ma puntuali – rendono il prodotto decisamente superiore a tutti quelli televisivi occidentali.

Siamo lontani dalla Z televisiva occidentale

Non posso dire che la soluzione dei misteri misteriosi sia originalissima, i colpi di scena richiamano alla mente altre opere, non necessariamente migliori, ma comunque Babaev cucina un buon prodotto anche se la ricetta non è originale, e tiene inchiodati fino alla fine il che già di per sé è un ottimo risultato.

Per me è promozione piena, un piccolo film che non vi cambierà la vita ma offre 80 minuti di onesto intrattenimento ad alta tensione, senza alcuna pretesa di essere il film horror dell’anno. Ad avercene di più di titoli così onesti ma capaci.

L.

– Ultimi “terrori ad alta quota”:

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
Questa voce è stata pubblicata in Disastri Aerei e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

12 risposte a Fila 19 (2021) Terrore ad alta quota

  1. Cassidy ha detto:

    Lo avevo puntato, poi ritrovato nella tua lista sabatina quindi vorrei dargli un’occhiata, sembra meritevole 😉 Cheers

    Piace a 1 persona

  2. Giuseppe ha detto:

    Me l’hai venduto 👍
    P.S. Io ci vedo qualcosina pure del “Volo 7500” di Takashi Shimizu… Nel caso, non vado oltre per evitare di spoilerarmi da solo 😉

    Piace a 1 persona

  3. Sam Simon ha detto:

    Hai proprio ragione, Terrore ad alta quota identifica almeno una dozzina di film, con una rapida ricerca su Google! X–D

    Non è il primo film russo che consigli, e me lo appunto volentieri! :–)

    (ma allora è permesso consigliare film russi?)

    Piace a 1 persona

  4. loscalzo1979 ha detto:

    Ah la cara vecchia spazzatura horror russa XD

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      In realtà è un ottimo film, dal punto di vista tecnico seppellisce qualsiasi prodotto occidentale di serie B-Z. E la cinematografia russa ha fatto passi da gigante impensabili per noi o per le piccole case che ci riempiono i nostri palinsesti: hanno una perizia tecnica spettacolare, e per fortuna da anni è ripreso il flusso di titoli russi in Italia, quasi del tutto interrotto trent’anni fa.

      Piace a 1 persona

      • Giuseppe ha detto:

        C’è un giro un altro titolo che sembra interessante, “Time Wars”, reperito di recente ma non ancora visto. E al pari (interessanti) lo sarebbero anche titoli cinesi come “Alien Invasion” o “Alien Monster”, da noi praticamente ignoti se non fosse per l’opera dei Santi Pirati (trattasi comunque di materiale non doppiato e sottotitolato)…
        P.S. La creatura di “Alien Monster”, in particolare, nel blog alieno si troverebbe quasi come a casa sua 😉

        Piace a 1 persona

      • Lucius Etruscus ha detto:

        La Blue Swan è molto attenta ai film russi, quindi appena ho scoperto “Time Wars” me lo sono pappato ma non sono arrivato neanche a metà: mi è sembrato non solo confusionario e sbrigativo ma anche più intenzionato ad essere comico, o la versione russa di un film comico sui viaggi nel tempo.
        I due “alien” credo mi siano sfuggiti, forse perché li confondo con altri titoli simili: non è che con il primo titolo intendi “Invasion” (Vtorzhenie, 2020) con l’alieno alto e biondo che cade in Russia? 😛
        Comune l’Alien Monster va cercato, per ragioni di studio 😉

        "Mi piace"

      • Giuseppe ha detto:

        Vedrai, vedrai 😉
        Riguardo ad “Alien Invasion” no, è proprio un titolo cinese (trovato con non poca difficoltà pure questo) che parla di una sorta di stargate aperto su dove non si dovrebbe, con la conseguenza di far arrivare nel nostro mondo quello che non si vorrebbe 😉
        Riguardo a “Time Wars” non vorrei ricordare male io, ma mi pare che anche altri abbiano parlato di un lato comico più o meno riuscito…

        Piace a 1 persona

  5. Willy l'Orbo ha detto:

    Già ero curioso, infatti questo film “ce lo segnalammo a vicenda”, dopo la tua recensione sono curiosissimo, ben presto e ben volentieri mi toglierò lo sfizio! 🙂

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.