Altered (2006) Paura dallo spazio profondo


Torno ad attingere alle chicche trovate sulle bancarelle a cavallo tra aprile e maggio 2024, da cui è davvero difficile pescare il DVD “migliore”, in una ricca spremuta di serie Z.

Caccia grossa alle bancarelle primaverili di aprile-maggio 2024

La scelta di questa settimana è di nuovo colpa del mio lettore Fabio, che dopo l’azzardo del sorprendente Soulkeeper (2001) gli piace vincere facile.

Com’è noto io sono Leggenda, spesso sono in totale disaccordo con il resto della razza umana, ma per fortuna ogni tanto riesco ad integrarmi: ancora devo trovare qualcuno che non abbia adorato questo piccolo gioiello dal titolo Altered.

Il film sulle abduzioni che è impossibile non adorare

Uscito nelle videoteche americane il 19 dicembre 2006 (mi dice IMDb), la Eagle Pictures lo porta in quelle italiane dal novembre 2007 a noleggio e poi dal febbraio 2008 in vendita, con il titolo Altered. Paura dallo spazio profondo.

L’edizione che ho trovato su bancarella è delle Edizioni Master, stampata appositamente come allegato del numero 139 (maggio 2010) della rivista “Win Magazine“. Il che significa che il DVD è ancora più chiccoso.

Che tempi, quando in edicola trovavi certe uscite

Quattro amici con armi di fortuna riescono dove nove stagioni di “X-Files” hanno fallito: catturare un alieno vivo. Bastava fare una una buca per farlo cadere dentro: e Fox Mulder… muto!

Ma quindi è così facile catturare un alieno?

Siamo in Florida (guarda caso dove Mulder e Scully andranno in trasferta, anche se solo a fumetti) dove le villette isolate ti permettono di portarti a casa un alieno imbavagliato senza che nessuno se ne accorga.

Una tipica serata fra amici

— Respira ancora?
— Perché, dovrebbe?

Sapete cosa comporta portarsi un alieno vivo in casa? Che poi lo devi spiegare a tua moglie!

Non è come sembra, cara!

Si inizia ad eventi già avviati, c’è già qualcosa che bolle in pentola, la narrazione è già partita e durante la vicenda ne sapremo di più, per ora sappiamo solo che in una catapecchia isolata in mezzo al niente quattro amici hanno legato a un tavolo un alieno, capace con il solo sguardo di impossessarsi della volontà degli umani.

Per ricordare a tutti di stare a distanza di sicurezza dall’essere, Wyatt (Adam Kaufman) traccia una linea a terra: ma perché? Che senso ha? Possibile che temano di dimenticarsi di non avvicinarsi troppo a un alieno?

L’unico senso di questa scena… è che sia una citazione!

Secondo me la trovata è tutta una scusa per omaggiare l’episodio pilota di “X-Files” (che vi racconta l’amico X-Simon), quando davanti all’allibita Scully il nostro Mulder traccia due linee a terra, anche lui guarda caso con la vernice rossa.

La X segna l’inizio di X-Files!

Se la X di Mulder segna il “posto” (X Marks the Spot recita il romanzo-novelization del primo episodio), la linea rossa di Wyatt segna il “confine”: mi diverte troppo vederla come una cripto-X-citazione.

La verità sulle citazioni è là fuori: voglio crederci!

Inizia un tesissimo “horror da camera” di quelli che piacciono a me, in cui invece di perdere tempo con noiosi effetti speciali si comincia a giocare con i personaggi, dove la tensione sale perché il vero nemico è sempre dentro di sé, anche se pure quello che digrigna le zanne del suo muso alieno non scherza, come nemico.

Mi sa che questi alieni non sono amichevoli…

Basta con la vecchia leggenda per cui se non fai vedere il mostro fa più paura, sono lontani gli anni Settanta, andiamo avanti: qui l’alieno si vede sin da subito e mette lo stesso paura, perché è infame e bastardo e gioca con le paure delle sue vittime… oltre che con le relative budella.

Purtroppo quella che tiene in mano l’alieno non è una corda…

Man mano che la vicenda (scritta da Jamie Nash) si dipana, sappiamo che i quattro amici sono accomunati da un’esperienza terribile, a cui ovviamente non crede nessuno: sono stati tutti abdotti anni addietro, e dopo essere stati analizzati sono stati rilasciati, tranne un loro amico che invece non è sopravvissuto. Perciò i quattro hanno parecchio da rifarsi con l’alienaccio infame. Il film l’avrebbero potuto chiamare Bagliori nel buio 2: la vendetta!

Alla fine non rimarrà niente a cui fare la solita autopsia aliena!

Mentre combattono, e litigano, e sanguinano, i personaggi si raccontano a noi, lentamente, rivelando il loro dolore – sia fisico che psicologico – e le loro paure, mentre intatto combattono un nemico infido e tenace, a cui bisogna impedire di scatenare un’invasione su scala globale.

Wyatt è quello che ha subìto di più dall’abduzione, è quello che ha più cicatrici, è quello che ha pagato di più l’essere sopravvissuto, ma forse è perché è il più forte… forse addirittura più forte dell’alieno.

La furia dell’abdotto!

Intervistato da Marc Savlov del “The Austin Chronicle” (12 settembre 2008), in occasione del Fantastic Fest, il regista Eduardo Sánchez (sì, quello di Blair Witch Project come ripetono tutti, dimenticando i successivi vent’anni di carriera) rivela che Altered è stato comprato dalla Rogue Pictures prima ancora che fosse girato: «credo che si aspettassero un prodotto completamente diverso, perciò l’hanno lasciato morire sugli scaffali [delle videoteche]».

Purtroppo in Italia non è andata meglio a questo gioiellino, ma sono contento nel sentirlo citare nel corso degli anni da più persone, sempre positivamente. Chi ama gli effettoni speciali fatti al computer si astenga dalla visione, mentre chi ama l’essenza dell’horror – cioè persone normali alle prese con eventi anormali – si godrà un prodotto piccolo ma saporito e gustoso.

Ringrazio le bancarelle per avermelo fatto trovare e Fabio per avermelo fatto scalare nella lista delle recensioni.

L.

P.S.
Per le voci italiane del film, rimando al mio “Dizionario del Doppiaggio“.

– Ultimi UFI:

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21 risposte a Altered (2006) Paura dallo spazio profondo

  1. Cassidy ha detto:

    Bellissimo, veramente bellissimo, anche meglio di “Bagliori nel buio” per certi versi sempre consigliato a tutti, ottima presa alla bancarella 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ un film che mette d’accordo tutti, e avrebbe meritato più successo in patria di quello che ha avuto.

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    • Giuseppe ha detto:

      Io l’ho scoperto tardi l’alieno bastardone ma sì, qui siamo in presenza di un vero gioiellino, con l’ulteriore bonus delle citazioni giuste al posto giusto 😉👍

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Pensa che una quindicina di anni fa a farmelo conoscere è stato un collega antipatico! Ero quindi pronto a stroncarlo e a detestarlo solo perché me l’aveva segnalato uno che non sopportavo, e invece è stato un film talmente bello che ho infranto ogni pregiudizio ^_^

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      • Giuseppe ha detto:

        Dove si dimostra come statisticamente possa capitare che persino il collega stronzo ne imbrocchi una giusta ^__^

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        E’ incredibile ma è successo anche questo! E’ stato un periodo proficuo in cui ho ricevuto dritte su filmacci Z di rara cialtronaggine, ma anche su qualche chicca come questa 😉

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  2. Madame Verdurin ha detto:

    Non conoscevo questo film, l’idea è stupenda! Adoro gli horror da camera… sto già preparando i pop corn!!

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  3. Moreno Pavanello ha detto:

    Ohibò, mi hai incuriosito! Vediamo se lo trovo…

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  4. Willy l'Orbo ha detto:

    Visto e concordo pienamente: è davvero un gioiellino, per i motivi che hai ben descritto! Averne! 🙂

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  5. Fabio ha detto:

    Un piccolo ma grandissimo film,è non solo per il ribaltamento di prospettiva,ma anche è soprattutto per l’alto livello di empatia che si crea tra lo spettatore e i protagonisti del film,sostanzialmente dei poveri diavoli,a qui è capitata una sorte orribile,per non parlare dello scherno e la derisione subiti da parte della loro comunità,oltre alla loro amicizia perduta nel tempo.Ci tieni a sapere come finirà la loro storia,alla fine anche il più stronzo del gruppo con lo svilupparsi dei vari dettagli della trama,non potrà non farti provare pena anche per lui,ottimi dialoghi,ritmo perfetto,ed un alieno analogico da pelle d’oca,per quello ringrazio i ragazzi della “Spectral Motion”,che per chi non li conoscesse,hanno realizzato tra i loro lavori,i mostroni degli “HELLBOY” di Del Toro,ovviamente nessuno menziona questo splendido mostro alieno tra i loro lavori migliori(chissà perchè?)!. Credo di essere uno dei pochi ad aver visto più di un film del duo di “The Blair Witch Project”,sostanzialmente dopo il loro esordio hanno lavorato per il mercato dell’home video,venendo ignorati per lo più. Lieto di nuovo di aver contribuito nel mio piccolo a pubblicizzare questo gioiello degno di essere messo accanto ai migliori esponenti del genere!.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Film come questo ti ricordano perché si ama il cinema, quello capace di emozionarti e di inchiodarti davanti allo schermo ^_^
      L’ho visto una vita fa e ne ho sempre conservato un ottimo ricordo, e a rivederlo oggi non mi sembra invecchiato di un giorno, anzi semmai è migliorato come il vino buono 😛
      Grazie ancora della segnalazione 😉

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  6. Anonimo ha detto:

    Ho letto solo metà recensione per non rovinarmi il film. A quanto pare, una discreta chicchetta…mi metto subito a caccia!

    Grazie per la segnalazione

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  7. loscalzo1979 ha detto:

    Il soggetto sembra molto interessante

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  8. Vasquez ha detto:

    Film terribile in senso buono, da rimanere incollati alla sedia, spesso con la mano sugli occhi. Quando ho visto “When Evil Lurks” un pochino me l’ha ricordato.
    È un peccato che sia passato sotto traccia, e anche che si tenda a dimenticarlo, ma quello è tutta colpa dei maledetti grigi che ci cancellano la memoria!

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  9. Pietro Sabatelli ha detto:

    Penso che avrebbe meritato di più, comunque per chi l’ha visto una bella chicca resta 😉

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