Stranded (2013) Alien War sulla Luna


Il futuro non è più quello di una volta, lo dicono tutti e infatti è vero: una volta la base lunare aveva Martin Landau come capo, oggi… ha Christian Slater. Tempi bui. Tempi di Z!

Salviamo quei 4 coloni, e ho detto “coloni”, capito Vasquez?

Stando a FilmTV.it questo film è stato trasmesso da 7Gold il 13 agosto 2015, quasi sicuramente sbagliando: “TV Sorrisi e Canzoni” quel giorno riporta la trasmissione di Stranded (2001) con Michael Dudikoff: quale dei due ha ragione?
Temo che sbagli FilmTV.it, confondendo questo Stranded (2013) con un altro film omonimo, e l’unica apparizione sicura in Italia di questo titolo risale al novembre 2020, quando Blue Swan lo porta in DVD con il titolo Alien War. L’invasione della Luna.

Il delizioso menu principale del DVD

Sono lontani i tempi di The Sender. Il messaggero del male (1982) girato con due soldi: ora i soldi sono molto meno ma la Z che permea il regista e sceneggiatore Roger Christian è sempre forte.
Così grazie a minuscole casupole anglo-canadesi ci porta sulla Luna, dove Gerard (Christian Slater) comanda un manipolo di astronauti nella gestione della stazione locale. Già così si inizia a ridere di pancia.

Appena capisce come funziona il computer, Slater risolverà ogni problema

Qualcuno sulla base lunare porta jella, perché arriva una pioggia di tre meteoriti (che volete? con quei due soldi di budget non se ne potevano avere di più!) e guarda caso di tutto il satellite vanno a colpire proprio le strutture della base lunare: non un solo sasso finisce nel deserto lunare, ogni breccola spaziale fa danni alla struttura.
Sistemate le falle diamo un’occhiata a questi sassi spaziali, e ti pare che erano semplici sassi? Andiamo, è ovvio che sezionato uno di questi… zàcchete, c’è la forma di vita aliena che in esso dormiva da miliardi di anni, e aspettava il primo scienziato coglione che tocca materiale organico senza protezione. Non esisterebbe la fantascienza se non ci fossero gli scienziati cerebrolesi.

Basta con la scienza, è il momento delle donne toste

Vestendosi come Ripley 8, Ava (Amy Matysio) lancia un segnale chiaro: sarà la madre aliena del newborn, cioè sarà protagonista di una versione cialtrona di Alien Resurrection (1997).
Dopo aver maneggiato in modo decisamente stupido il sasso lunare, Ava sente una specie di nausea… ma vuoi vedere che è incinta? Dieci minuti dopo partorisce. Occhio che l’umana frettolosa partorìsce alieni ciechi…

Solo a me questa scena ricorda l’incubo di Ripley in Aliens (1986)?

Lo vogliamo dire che il neonato alieno ha la mascella “apribile” tipo Predator? E dài, diciamolo.

«You’re an ugly motherfucker» (cit.)

Lo vogliamo dire che il nuovo nato lascia in giro pezzi di pelle come i facehugger? E dài, diciamolo.

Questa roba l’avevo già vista su Fiorina 161

Comincia la solita caccia cialtrona fra i corridoi bui della base lunare, con i soliti risultati: tutti gli scienziati beoti finiscono vittima di loro stessi, perché sono beoti e quindi si comportano in modo tale da non meritare altro.
Intanto il nuovo nato cresce in fretta (avete presente quant’è veloce il chestburster a diventare alieno adulto? Ecco, uguale) però non si trasforma in un alieno bensì in umano. Quindi dall’universo alieno passiamo a omaggiare l’universo degli ultracorpi, con questo alieno-baccellone che evidentemente assume la forma degli ospiti in cui entra. Perché allora alla nascita ha le mascelle di Predator? Boh, misteri alieni.

L’invasione degli ultra-alieni

A far girare il criceto che ho in testa mi viene in mente LIFE (2017), film di quattro anni successivo che sicuramente è una colossale scopiazzata da Alien (1979) ma le parti “originali”… sono parecchio uguali ad Alien War.

In quel ridicolo filmetto di Daniel Espinosa come arriva l’alieno? Mediante una pioggia di meteoriti, lo scienziato coglione lo tocca e lo “attiva”. Dopo la solita corsa nei corridoi i superstiti entrano nella navicella e scendono sulla Terra, ma… be’, non voglio rovinare la sorpresa, comunque il finale è pressoché identico.
Quindi a sorpresa LIFE riesce a copiare sia dall’originale alieno che dalla sua versione Z: che capolavoro di film.

Per fortuna Alien War non si finge filmone puzzoso bensì onesta Z d’intrattenimento leggera e ridanciana, e sa bene quali siano i capisaldi da citare. Questo alieno lo vogliamo espellere nello spazio? E mettiamoci l’eroina che si aggrappa per non volare via, così Aliens (1986) è coperto e siamo tutti contenti. In fondo è la stessa scena ricopiata identica da Skylin3s (2020): non puoi fare un film di fantascienza con alieni senza omaggiare James Cameron.

Questa è per te, Jimmy!

Alien War campeggia nel mio scaffale dedicato alle scopiazzate aliene, essendo poi targato Blue Swan (marchio che adoro) e con una grafica allettante fa la sua porca figura insieme a titoli come Alien Convergence e Jurassic Expedition (entrambi Blue Swan) o Alien Origin (Minerva), giusto per citare gli acquisti più recenti.
È un filmetto di pura fanta-Z nato esclusivamente per ridere in faccia a Christian Slater, il John Koenig dei poveri che sulla base lunare fa solo danni, a se stesso e agli altri.

Assolutamente consigliato per chi ha la Z nel cuore e sangue acido nelle vene.

L.

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21 risposte a Stranded (2013) Alien War sulla Luna

  1. Sam Simon ha detto:

    Povero Christian Slater, dopo Star Trek VI è stata tutta in discesa la sua carriera… X–D

    Life lo vidi addirittura al cinema, che tristezza. Che si potesse copiare così spudoratamente ed impunemente non lo credevo possibile, invece non c’era niente di originale in questo film. E te mi dici che il poco di originale (dove?) era pure copiato da questo film con Christian Slater? Andiamo bene! Curioso che Daniel Espinosa non abbia fatto niente dopo Life… o no?

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Copiare dall’universo alieno è sempre cosa buona e giusta, ma poi si dovrebbe aggiungere un proprio stile, una propria visione: “Alien” stesso non è altro che un minestrone di plagi e scopiazzati, ma ha un suo stile diverso dalle fonti che copia. Addirittura questo “Alien War” è divertente perché amalgama le varie fonti in un prodotto con il proprio stile, anche se di serie Z. “LIFE” invece si limita a copiare identico perché tanto ci sono i grandi effetti speciali che bastano da soli a vendere il film: purtroppo, come sempre, non è così che va.
      Vogliamo poi dire che la sceneggiatura di “LIFE” fa davvero schifo come poche? Non c’è una sola parola o gesto che abbia un minimo di plausibilità e questo uccide un film molto più di un alieno 😀

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  2. Austin Dove ha detto:

    Ma slater non era un Attore di serie a?
    ma che schifo, gli alieni sembrano un misto in faccia di vomito e sborrata 😨
    Ma… una copertina non dovrebbe avere almeno il nome del regista e dei protagonisti oltre alla casa di produzione e distribuzione?

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  3. Cassidy ha detto:

    Perché nei film appena una donna ha la nausea è subito incinta? Posseduta oppure incinta. In ogni caso siamo nella Z più nera, dove nessuno può sentirti urlare se ti casca un sasso ripieno di alieni in testa, di fatto un uovo di Pasqua spaziale 😉 Cheers

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  4. Zio Portillo ha detto:

    Citare, omaggiare, copiare e rifare i grandi classici è sempre cosa buona e giusta. L’importante è farlo senza fare il passo più lungo della gamba o farla fuori dal vaso. Qua pare ci sia la consapevolezza di non avere una Lira e rubacchiando qua e là le idee tirano fuori un frullatone onesto nella sua povertà. Viceversa in LIFE c’avevano soldi a palate per gli effetti, gli attori, i set,… E hanno rifatto paro-paro “ALIEN”. Ma che cavolo, prendete un attorone in meno e date qualche soldo ad uno sceneggiatore che tiri fuori una storia un minimo originale!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Per questo la Z ha vinto rispetto alla A, perché la Fox (casa aliena ufficiale) butta via paccate di milioni di spazzatura come “LIFE” o “Underwater”, mentre chi davvero riesce a riprendere temi alieni in maniera divertente è la Z con due spicci e una gomma pre-masticata 😀

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  5. Kukuviza ha detto:

    Ora mi devi dire qual è il modo decisamente stupido con cui la tipa maneggia il sasso lunare!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Senza guanti, e quando scopre di essersi ferita con la pietra non lo dice a nessuno: che vuoi che sia? E’ solo un graffio! 😀
      Preferisco una roba del genere, che si ride di pancia, piuttosto che roba puzzosa come “LIFE” che se la tira da filmone milionario della FOX e fa di ben peggio, con lo scienziato “toccone” che appena vede una forma di vita aliena la deve toccare 😛

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      • Giuseppe ha detto:

        Con “LIFE” bisognava grattare sotto quella patina di filmone milionario e copione per riuscire a non prenderlo sul serio… Con l’altrettanto copione (e da Aliens si copia sempre bene) ma non altrettanto milionario “Stranded”, invece, non c’è niente da grattare perché già in superficie manca qualsiasi cosa lo possa far scambiare per un film serio 😛
        E peccato per il progetto del remake riguardante “Spazio 1999” (Space: 2099), ormai abbandonato: Christian Slater come “John Koenig dei poveri” sarebbe stato perfetto 😀
        P.S. Anche secondo me FilmTV.it deve aver fatto confusione sui titoli…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        In effetti “Spazio 1999” con Slater al comando sarebbe delizioso: una risata continua! 😀

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  6. Willy l'Orbo ha detto:

    Ci risiamo con questa cosa che decidi e i miei palinsesti serali e…mi piace moltissimo! Viva Lucius, viva Slater, viva la Z, quella che ci fa battere il cuore come, ne sono certo, in questo film! 🙂

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