[Multi-Recensioni] Uscite Eagle Pictures in DVD (1)

Tengo sempre d’occhio le uscite in DVD targate Eagle Pictures e “sua figlia” Blue Swan, con titoli che poi dopo un po’ usciranno su Prime Video: ecco il meglio di quanto ho visto a settembre del 2021.

P.S.
Oggi avrei dovuto parlare del Campbell-verse, ma ieri è stato il mio compleanno e non avevo né voglia né tempo di fare niente, per colpa della fine dello smart working, evento luttuoso che mi ha colpito e annientato. Per fortuna avevo questo post multiplo in cantiere.



The Unhealer – Il potere del male
(2020)
In DVD Blue Swan da luglio 2021.
Disponibile su Prime Video, per ora solo a pagamento.

Quando un film vede la presenza di Lance Henricksen nel ruolo di un “guaritore”, è chiaro che lo devi vedere subito, anche se è un prodotto grezzo e di serie Z come questo.

Da generazioni la famiglia di Alce Rosso (Branscombe Richmond) custodisce la tomba di un antico guaritore, ma anche le alci si distraggono e così una notte il truffatore Pflueger (Lance Henriksen) con un rito riesce a prendere su di sé i poteri di guarigione dalla tomba, così da spennare i polli di paese in paese promettendo guarigioni che, in effetti, avvengono sul serio.

Inseguito da Alce Rosso, a Pflueger dice male e cura il giovane Kelly (Elijah Nelson), sfigato che tutti chiamano Spazzatura perché in effetti mangia la spazzatura: non stupisce stia male. Qualcosa va storto, e ora Spazzatura è il nuovo guaritore, e mentre studia i suoi nuovi poteri scopre che è anche “ammalatore” (unhealer): ogni male gli facciano… si ritorcerà contro l’assalitore! Inizia il massacro dei bulli di scuola.

Non t’avevo visto: so’ un guaritore, mica Gesù Cristo! (semi-cit.)

Semi-amatoriale, semi-serio, usate tutti i termini che volete per questo film rozzissimo, ma vi assicuro che non riuscirete a smettere di vederlo, sia per cercare di capire se davvero la mamma del protagonista sia interpretata da Natasha Henstridge sia per la geniale piccola parte di Lance Henriksen sia perché le trovate sono di quelle giuste.

Un supereroe guaritore che usa i propri poteri per vendicarsi: mi sa che non vedremo mai un fumetto Marvel su di lui.



Hunted – Chi ha paura del lupo cattivo?
(2020)
In DVD Blue Swan da agosto 2021.
Disponibile su Prime Video, per ora solo a pagamento.

Il francese Vincent Paronnaud ci trascina in una foresta oscura, dove la protagonista ha perso la diritta via, e ci fa conoscere un terribile lupo cattivo: senza pelo ma con tanto vizio.

Ève (Lucie Debay) si ritrova per lavoro in una città che non conosce e così pensa bene di farsi rimorchiare da uno sconosciuto in un locale, nessuno avrebbe mai potuto sospettare che il tizio è un maniaco. Ève in un attimo si ritrova legata nell’auto di due amici un po’ schizzati: uno è un maniaco (Arieh Worthalter) che con la videocamera crea degli snuff movie, l’altro è il suo giovane complice per nulla convinto di questa “collaborazione” artistica. Da lui infatti è richiesta la baldanza fisica di accoppiarsi con le vittime prima di ucciderle, ma è chiaro che certe cose non rientrano minimamente nei gusti del ragazzo.

Giocando sulla traballante alleanza dei due uomini, Ève riesce a fuggire nella foresta, inseguita da due “lupi”: dopo una sequenza di incidenti rocamboleschi, sarà la preda a diventare lupo cattivo.

Il lupo ululà, la preda uluqua

In tempi di girl power è scontatissimo che la donna inizia come vittima per poi trasformarsi in carnefice, sarebbe strano se un film non adottasse questa imposizione dei gusti di moda, ma l’importante non è fare un film “originale”, bensì farlo intrigante, divertente da vedere e magari bello tosto. In quanti a pugni nello stomaco, questo non teme confronti.

Con stile asciutto ma attento il nostro Paronnaud mette su una commedia nerissima molto sottile, che non esagera… finché esagera, rimanendo però sempre dosata al punto giusto. Non è un film d’azione, né thriller né horror né commedia nera, ma è tutto insieme, calibrato al millesimo. Sangue e ossa rotte non mancano, eppure si ride di gusto.

Hunted è la dimostrazione che con una trama ridotta all’osso, pochissimi attori e una regia scarna si può tirare fuori un gioiellino: assolutamente consigliato.



A cena con il lupo
(Werewolves Within, 2021)
In DVD Blue Swan da agosto 2021.
Disponibile su Prime Video, per ora solo a pagamento.

Se nel precedente film il titolo italiano “lupesco” era solo una trappola, qui è tutto vero: si parla di lupi mannari, gente, e di quelli buoni. Una scritta dice che il film è tratto da un videogioco, ma di più non saprei.

Il nuovo ranger Wheeler (Sam Richardson) arriva in città ed è subito chiaro che c’è un bel problema: è nero, e sappiamo tutti che fine fanno i neri nei film horror. Solo che è anche il protagonista, quindi a meno che non sia un ardito esperimento alla Psycho (1960) sarà davvero difficile vederlo morire. Il ranger Wheeler arriva in un paesino di montagna sperduto nella neve, dove però la situazione è caldissima: una spietata compagnia vuole comprare le proprietà locali per costruire un grande gasdotto e questo surriscalda gli animi.

Se Scooby-Doo ci ha insegnato qualcosa è che le speculazioni edilizie vanno sempre a braccetto con apparizioni mostruose, infatti una creatura sta mietendo vittime e tutto lascia pensare sia un lupo mannaro. In mezzo a pittoreschi paesani, uno più svitato dell’altro, sarà dura per il ranger Wheeler e la sua aiutante, la grintosa postina Cecily (Milana Vayntrub), risolvere il caso del lupo mannaro nascosto nella neve.

Basta coi neri che muoiono subito nei film horror!

Già che ti chiami Mishna Wolff è ovvio che devi scrivere storie di lupi, ma per nostra fortuna il risultato è una deliziosa commedia nerissima spumeggiante, fatta di personaggi sopra le righe il giusto e di zanne insanguinate. Il regista Josh Ruben sa gestire il tutto con la giusta dose di leggerezza e cupezza, sa cogliere bene i momenti in cui essere seri e quelli in cui dedicarsi al cazzeggio: per me è promozione piena.

Storie come questa ce ne sono a milioni, senza un modo frizzante di gestirla sarebbe stata la solita roba noiosa che si prende sul serio, invece affrontandola con stile brioso e autoconsapevole – sapendo cioè i difetti tipici dei film mannari – il risultato è per me puro divertimento.

Insomma, assolutamente consigliato.



Honest Thief
(2020)
In DVD Eagle Pictures da agosto 2021.

Il 68enne Liam Neeson continua a sfruttare la sua aurea da “eroe d’azione” ma per fortuna ha incontrato Mark Williams, che gli cuce addosso una sceneggiatura al bacio, capace di dosare con perizia serietà e paradosso, commedia nera e azione.

Tom Dolan (Liam Neeson) è un ladro gentiluomo che da anni mette a segno colpi “puliti”, senza vittime né feriti: lui colpisce così rapido e preciso che la stampa lo chiama il “ladro dentro e fuori” (In-and-Out Bandit), nomignolo che lui non ama. Ora però Tom ha conosciuto Annie Wilkins (Kate Walsh) e se ne è innamorato perdutamente, tanto da voler cambiare vita, accasarsi con lei e diventare maritino dell’anno. Non sta bene iniziare una relazione con un segreto, in questo caso l’avere nove milioni di dollari nascosti in un box, così Tom vuole confessare e pagare il suo debito con la giustizia.

Chiamato l’agente FBI Meyers (Jeffrey Donovan), questo manda Nivens (Jai Courtney) e Hall (Anthony Ramos) che davanti alla catasta di bigliettoni perdono la testa e decidono che l’FBI non paga abbastanza. Fatto fuori il loro superiore (Robert Patrick), è il momento di incastrare Tom per omicidio e scappare con il malloppo. Non sanno che Tom ha sviluppato alcune capacità quand’era soldato, ed ora li inseguirà, li troverà, e li ucciderà.

Sarò un maritino esemplare, a costo di uccidere tutti!

Una parata di volti noti per una storia deliziosa e divertentissima, una tipica storia di “soldi maledetti” che mi ricorda A Simple Plan (1998) di Sam Raimi, una commedia nera dove tutti cercano di fregarsi a vicenda rimanendo fregati, dove tutti si credono più in gamba e ci lasciano lo zampino. Applausi per Robert Patrick che entra in scena solo per beccarsi un proiettile!

Neeson fa le facce da duro come in tutti i film del nuovo millennio, dov’è chiamato appunto a fare l’eroe d’azione, ma è tutto un gioco, visto che si limita a citare le cose che potrebbe fare, lasciando ad attori più giovani la parte movimentata: lui è il “padre nobile” che tira i fili e fa vendere il film.

Assolutamente consigliato, basta non prenderlo troppo sul serio.



The Hollow Point – Punto di non ritorno
(2016)
In DVD Blue Swan da luglio 2021.
Disponibile su Prime Video, per ora solo a pagamento.

Quale patto col diavolo ha fatto John Leguizamo per non invecchiare mai? Qui il regista Gonzalo López-Gallego lo rende cattivissimo signore del crimine che mette paura già solo a vederne l’ombra.

Quando i trafficanti americani vendevano fiumi di armi alla criminalità messicana a nessuno è venuta in mente la domanda più stupida eppure la più ovvia: ma poi tutti i proiettili dove li prendete? Finalmente i nodi sono arrivati al pettine, e stando a una scritta iniziale il cartello messicano non ha più munizioni, quindi ora i trafficanti sul confine non portano più di nascosto droga e armi, bensì… proiettili.

Lo stropicciato agente di frontiera Leland (Ian McShane) ferma per un controllo uno di questi “nuovi muli”, e la faccenda finisce con lo spacciatore di munizioni steso a terra. Il furbacchione per far sparire un proiettile se l’è messo in bocca, quindi gli è bastato sbattere la testa per farsi saltare da solo il cervello. Ed è solo l’inizio.

Il super-cattivissimo Atticus (John Leguizamo) usa le piccole cittadine di frontiera come basi per il traffico di munizioni, ma ha pestato i piedi allo sceriffo sbagliato, perché Wallace (Patrick Wilson) ti scatena un mezzogiorno di fuoco che non te lo sogni neppure.

E Gary Cooper… muto!

Wilson e McShane che fanno i Gary Cooper di frontiera: 110 e lode. Jim Belushi che fa l’infame: 110 e lode. Leguizamo big boss: 110 e lode. Purtroppo non c’è alcuna sceneggiatura a mettere insieme questa spremuta di miticità, quindi il risultato è decisamente inferiore alla somma delle sue parti.

L’inserimento a forza di un paio di inutili quote rosa, giusto per metter lì due attricette al volo, ammazza il ritmo e una storia non proprio lineare fa il resto: è un film che va apprezzato per le singole scene, più che per la vicenda, anche se non sempre è chiaro cosa diavolo stia succedendo.

Lo sceriffo ubriaco e lo sceriffo senza mano

Per finire, ad inizio film Leguizamo taglia via la mano al protagonista, quindi Patrick Wilson si trasforma ufficialmente in “maestro sciancato” con il suo one-armed sheriff.



The Father – Nulla è come sembra
(2020)
In DVD Eagle Pictures da settembre 2021.
Disponibile su Prime Video, per ora solo a pagamento.

Il parigino Florian Zeller adatta per lo schermo il proprio testo teatrale omonimo del 2012 e lo dirige anche, in una co-produzione anglo-francese che può permettersi il lusso di schierare due attori fuori classe.

Anthony (Anthony Hopkins) è un anziano ingegnere ormai diventato un peso per la figlia Anne (Olivia Colman) e il di lei marito Paul (Rufus Sewell), anche perché l’anziano padre è ancora convinto di essere perfettamente lucido ed autosufficiente mentre è chiaro che così non è. Quando si vede entrare in casa una donna sconosciuta che afferma di essere sua figlia Anne, a noi spettatori diventa chiaro che Anthony sta perdendo i contatti con la realtà e con il tempo, simboleggiato proprio dalla perdita costante del suo orologio.

Una stanza piena di attori titanici

La recitazione dei due protagonisti è perfetta e appassionante, ma il problema è che l’ispirata idea di sceneggiatura che dà il via al film poi non procede in alcun senso, non si sviluppa in niente: non c’è alcuna storia da raccontare, è solo un lungo, straziante e mortificante spettacolo di un povero anziano ormai incapace di capire la realtà che lo circonda.

Il titolo italiano “nulla è come sembra” è un modo truffaldino per suggerire che forse c’è una sotto-trama, forse l’accusa che lancia Anthony – che cioè la figlia lo sia facendo passare per pazzo così da prendersi la sua preziosa casa – non è del tutto campata in aria, ma niente: l’unico soggetto del film è il triste ed umiliante declino della mente umana. Se come persone empatizziamo tutti, perché l’abbiamo visto succedere e temiamo che un giorno possa toccare a noi, come spettatori rimaniamo allibiti. Perché è un film senza trama, che dopo uno splendido inizio si ferma e non va più da nessuna parte. C’è solo un protagonista che non capisce le cose strane che gli passano davanti gli occhi.

Come prova attoriale è sicuramente un film da gustare a pieno, ma l’assenza di una qualsiasi trama e di sviluppo narrativo lo rende drammaticamente sterile.


L.

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17 risposte a [Multi-Recensioni] Uscite Eagle Pictures in DVD (1)

  1. Cassidy ha detto:

    Il primo film ha rubato la locandina a “Stranger Coso” inoltre liberate Lance maledetti! “Father” gran prova del cast nulla da eccepire in tal senso. La cena con i lupacchiotti è ben fatto un bel filmetto realizzato con pochi elementi ma tutti giusti, a questo punto mi manca solo l’ultimo di Action Liam e dovrò vedere quello con Patrick Wilson a cui non avrei dato una lira ma sembra promettente 😉 Cheers

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  2. Madame Verdurin ha detto:

    Grazie per i suggerimenti adattissimi per Halloween sui lupi mannari (ma anche Liam Neeson e John Leguizamo). Non so niente di videogiochi ma c’è un belòlissimo gioco di carte, Lupus in Tabula, in cui bisogna indovinare chi tra i giocatori è il lupo mannaro che, a uno a uno, fa fuori tutti gli altri… E così, mannaggia, ti è toccato tornare in mezzo alla gente? Che brutta cosa per un Etrusco XD

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Io odio la gente, perché si comporta da gente 😀

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      • Giuseppe ha detto:

        La gente rappresenta la massa indistinta, ed è nella massa che si nascondono gli stronzi i quali purtroppo si distinguono benissimo, specialmente se li hai come colleghi (quei colleghi che lo smart working ha consentito di tenere brillantemente fuori dai coglioni per un discreto lasso di tempo) 😀
        Pur sapendo di non poter lenire il tuo dolore, ti faccio comunque a mia volta gli auguri di buon compleanno in ritardo 👍
        Quanto alla rosa di titoli proposti (a “The Unhealer” avevo dato giusto un’occhiata veloce per via di Lance, gliene darò una più approfondita), ma ti rendi conto che li hai promossi quasi tutti? Cosa ti succede? Davvero, io non so più cosa pensare… 😉 😛

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Lo smart working mi ha fatto diventare più buono, ma ormai tornerò al zinefilo arrabbiato 😀
        E’ incredibile come siano bastati cinque minuti a cancellare un anno e mezzo di zen raggiunto: basta sentire la voce e le polemiche sterili dei colleghi stronzi perché il tempo non sembri passato. I buddhisti la fanno facile, loro che vivono isolati nella natura: venissero in un ufficio a contatto stretto con i coglioni, ogni giorno, vedi come se lo scordano il Buddha 😀

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  3. Austin Dove ha detto:

    intanto, auguri in ritardo
    i primi due film sembrano interessanti, the father è un capolavoro

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  4. Willy l'Orbo ha detto:

    In primis…seppur in ritardo, auguri!!! Mille di queste Z! 🙂
    In secundis, beh, io avrei festeggiato il compleanno proprio guardando qualcosa tratto dal Campbell-verse, e credo sia il sogno di ogni essere vivente, ma capisco la giornata poco “smart”, potrai rimediare!
    Infine, devo dire che il post carrellata, sempre graditissimo, oggi riserva quasi tutti film promossi in pieno: ho visto The Unhealer e Honest Thief e confermo assolutamente le positive conclusioni, proprio due film piacevoli da vedere! Ben presto mi vedrò i film (più o meno) “mannari”, quindi…piatto ricco mi ci ficco! 🙂

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  5. wwayne ha detto:

    Era da un bel pezzo che ronzavo attorno a The Hollow Point, e il tuo post mi ha dato la spinta decisiva per vederlo. L’ho appena finito, e ho trovato almeno 3 incongruenze grosse come una casa. Te le elenco nell’ordine in cui emergono nel film:

    1) Quando il personaggio di Jim Belushi spara al poliziotto ubriacone, perché non si accerta che sia morto prima di sparire?
    2) Ad un certo punto si scopre che una guardia carceraria e il galeotto interpretato da John Leguizamo si scambiano abitualmente i ruoli: può darsi che la passino liscia alla prima, ma come fanno a non farsi mai notare ogni singola volta?
    3) Il galeotto si incontra con il poliziotto monco per la seconda volta nella casa della donna del galeotto, perché il poliziotto monco era andato a perquisirla. Il punto è che il poliziotto monco non aveva alcun motivo per fare quella perquisizione, e soprattutto non potrebbe mai farla senza un mandato.
    4) Perché il galeotto si porta dietro il poliziotto ubriacone fino in ospedale anziché ammazzarlo sul posto come tutti quelli che ha fatto fuori in precedenza?
    5) Per tutto il film il poliziotto ubriacone ci è stato presentato come un esaltato dal grilletto facile: di conseguenza, quando il poliziotto monco sta per sparare al galeotto perché lui cerca di dissuaderlo anziché godersi lo spettacolo con un ghigno soddisfatto?

    Ti dico la verità: già alla terza incongruenza (la più grossa di tutte) ho avuto la forte tentazione di interrompere la visione. Se non l’ho fatto è stato solo perché ormai mancavano solo 20 minuti, e quindi ho stretto i denti fino alla fine di questo cesso.
    P.S.: Subito prima dei titoli di coda si sente in sottofondo una voce che canta “I waited for nothing, and nothing arrived” (Non mi aspettavo nulla, e il nulla è arrivato): in effetti “il nulla è arrivato” è un modo perfetto per descrivere questo film, fossi stato il produttore l’avrei usato anche come tagline.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ un filmetto altamente dimenticabile, temo non ci fosse neanche un copione, e quei buchi di sceneggiatura sono solo fiori sulla sua tomba. Merita una visione giusto per i bravi attori e l’atmosfera da “western moderno”, nient’altro 😉

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      • wwayne ha detto:

        L’etichetta di western moderno viene tirata fuori molto spesso dai produttori o dai critici foraggiati dai produttori, nella speranza di allargare il proprio pubblico ai nostalgici del western. In realtà non basta un paesaggio brullo e un cappello da cowboy in testa a uno sceriffo per creare un western moderno, ci vuole anche una struttura narrativa di un certo tipo. “Giorno maledetto” ce l’ha, e quindi è un western moderno. “The Hollow Point” invece non ha una struttura narrativa da western (anzi non ha una struttura narrativa punto e basta), e quindi l’unica definizione che gli calza a pennello è “inqualificabile porcheria”. Grazie per la risposta! 🙂

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